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I want to hear your screams

(Alla fine del capitolo ho delle domande da farvi, vi ringrazio molto già da subito se deciderete di rispondere. Buona lettura)

(T/n)'s pov

Non vedevo nulla, tuoni e fulmini e una pioggia scrosciante battevano sul tetto della casa di chissàcchi nel luogo di chissàdove.

Dopo la visita del poliziotto Jeff mi aveva stordito e probabilmente mi aveva portata via.

Una goccia si infranse sui miei occhi chiusi infastidendomi.

Il terreno su cui ero sdraiata era umido e il dolore alla testa era pressante.

Avevo male in tutto il corpo, la caduta ad Halloween, il pestaggio alla centrale e ora la malagrazia di Jeff non avevano aiutato.

Un'altra goccia cadde sulla mia guancia.

Dov'ero?

Non avevo voglia di alzarmi o svegliarmi del tutto aprendo gli occhi.

Mi girai pigramente su un fianco godendomi il rumore della pioggia.

Una secchiata d'acqua mi colpì in pieno viso.

Gelida e pungente l'acqua mi scivolò addosso entrandomi anche nel naso e nelle orecchie

Mi alzai di scatto boccheggiando.

"Credevi forse di essere in vacanza?"

La voce beffarda di Jeff fu seguita dal rombo di un tuono.

Cercai di pulirmi gli occhi dall'acqua con le mani ma mi accorsi che non riuscivo a muoverle.

"Ma cosa..."

Jeff irruppe in una risata mentre cercavo di vedere con gli occhi bagnati dietro la mia schiena eseguendo una serie di torsioni del collo.

"Vedi (t/n)? È così che si lega una persona. Come un maiale al macello"

Probabilmente me l'ero cercata.

Non ebbi il tempo materiale per dire o fare nulla.

Un clangore metallico, qualcosa che mi tirava dai piedi, anch'essi legati tra di loro, e mi ritrovai a testa in giù appesa ad un gancio.

"Vedi (t/n)..."

Cercai di dimenarmi ma era inutile.

Jeff intanto, alle mie spalle, stava assicurando la catena in modo che non cadessi.

Sia mai che cadendo mi rompersi l'osso del collo.

"Mentre venivamo qui avevo pensato che dovevo assolutamente farti un trattamento speciale..."

Smisi di dimenarmi quando Jeff entrò nel mio campo visivo, allora mi limitai a seguirlo con lo sguardo.

"Tu mi hai curato e mi hai spiegato quella simpatica cosa sui cappi, quindi ho pensato... perché non spiegare qualcosa a mia volta?"

Mi girava intorno e mi ispezionava come un pezzo d'asta d'alto valore.

Avrei voluto rispondere, dire qualcosa, qualsiasi cosa.

Una battuta.

Una frase.

Una frecciatina.

Ma il mal di testa aveva iniziato ad aumentare, la vista si sfocava e pensavo che, se non fosse stato per il sangue alla testa, sarei svenuta da un momento all'altro.

Una rabbia bruciante mi ustionava il petto e non sapevo ne perché ne di chi fosse esattamente.

Jeff intanto si era fermato davati a me e mi scrutava con un largo sorriso stampato in volto.

"Quindi ti ho appesa a testa in giù. In questo modo il sangue scorre fino alla testa... così"

Con il coltello aveva fatto un taglio profondo abbastanza per non uccudermi sul mio collo e ora il sangue colava verso il volto mentre lui ne seguiva il percorso con la punta della lama mentre ridacchiava.

Una stillettata di dolore avrebbe dovuto attraversarmi il punto ferito.

Avrebbe dovuto, perché non lo fece.

Mi sembrava di iniziare a perdere la percezione del mio corpo, ogni cosa si faceva lontana e ovattata, faticai a sentire la voce di Jeff quando parlò.

"In questo modo il sangue affluisce al cervello e la vittima, perché tu sei la mia vittima (t/n), rimane cosciente più a lungo mentre viene torturata...e io posso divertirmi di più "

Dopo aver affermato quella frase iniziò a ridere in modo sadico, ma quella risata alle mie orecchie risultava distante e ovattata come se fossimo a chilometri di distanza o come se avessi avuto  la testa immersa in una bacinella d'acqua.

Il largo sorriso sul suo volto era sfocato così come i suoi occhi cerchiati di nero e il luccichio della lama che si allontanava.

"...COSÌ!"

La lama affondò nella mia spalla con violenza e sentii il sangue scorrere fuori e inzuppare i vestiti.

Avrei dovuto urlare, provare dolore.

Ma il dolore alla spalla era un sentimento lontano e nullo in confronto al violento mal di testa che mi martellava le tempie.

Mi sembrava di scoppiare.

Il sorriso gli morì sul volto quando non reagii come si era aspettato.

"Ehi..."

La lama andò più a fondo e si rigirò nella carne.

Potevo sentire la carne lacerarsi e sanguinare ma era come se ciò stesse accadendo a qualcun'altro come se il dolore e il corpo non fossero il mio e io fossi stata inerme a guardarne la tortura, una spettatrice insomma.

Potevo sentire il suo sguardo fisso nel mio e la rabbia e la confusione in esso.

"Perché non urli?"

La voce era fredda e impassibile mentre estreva il coltello.

Sembrava calmo ma, se avevo capito bene che tipo fosse, non lo sarebbe rimasto a lungo.

Infilò di nuovo il coltello del mio corpo e ancora una volta sentii la lama entrare con violenza e il mio corpo ondeggiare per il colpo.

Ma, ancora una volta, indipendetemete dalla forza, dalla violenza e dalla cattiveria che aveva messo in quel colpo, l'unico dolore fu quello alla testa che aumentava sempre di più.

Il dolore era così insopportabile, forte e pressante che, se avessi potuto sottrarmi a lui e consegnarmi a Jeff, probabilmente l'avrei fatto senza pensarci due volte.

La sua apparente calma alla fine scomparve come avevo previsto e la sua rabbia esplose.

"PERCHÉ NON DICI NIENTE!CAZZO TI STO PUGNALANDO, DÌ UNA STRACAZZO DI PAROLA, CRISTO!! "

La lama del coltello entrava e usciva nel mio corpo senza sortire alcun'effetto se non nuove e numerose ferite di cui a malapena sentivo il sangue colare.

"FA QUALCOSA ACCIDENTI! QUALSIASI COSA! COSA CAZZO C'È CHE NON VA IN TE?!"

Le sue urla furono una delle ultime cose che percepii quando le mie palpebre si chiusero pesantemente e iniziai a cadere in un universo nero e senza fondo.


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*faccina beffarda mode on*

Voi non sapete con quanta ansia aspetto di pubblicare i prossimi tre capitoli.

E lì voglio tanti commenti.

Sono consapevole che alcune cose ora vi appariranno no-sense ma più avanti acquisteranno significato fidatevi.

Volevo chiedervi un favore, una specie di questionario tipo quelli fastidiosi di YouTube che mi mettono in pausa la riproduzione automatica mentre scrivo.

Farò qualche domanda e voi potete rispondere accanto.

1)Ci sono aspetti della storia non chiari o che non vi piacciono?

2)Il genere di scrittura è scorrevole secondo voi?

3)Ci sono abbastanza descrizioni in modo che vi possiate immaginare bene l'ambiente o le situazioni varie della storia?

4)Consiglieresti la storia a qualcuno interessato al genere o a chiunque altro ti passi per la testa?

5)Trovi che qualcosa nella storia sia stata trascurata? Se si, che cosa?

6)Dovrei curare di più "l'estetica" del libro? (ES. Nomi ai capitoli e foto all'inizio di ogni capitolo)

Sono solo 6 domande ma ringrazio profondamente chiunque voglia rispondere.

Detto questo passo e chiudo.
~poitre1234

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