Nutrimento
Il giorno dopo, Amy si svegliò riposata e in forze, ma percepì immediatamente che qualcosa non andava. Si girò e notò che il letto del padre era intatto, come se lui non avesse dormito.
Dove può essere andato?
La giovane sapeva che l'unica cosa da fare era uscire e cercarlo, così balzò giù dal letto e si mise le scarpe dopodiché uscì dalla stanza. Percorse il corridoio fino all'ascensore, esattamente come aveva fatto la sera prima, e scese fino alla hall.
Lì non trovò nessuno. Un brivido di paura le percorse la schiena, facendola tremare, ma lei diede la colpa alla sua immaginazione.
Il giorno prima era successo di tutto e forse doveva ancora smaltire il bagaglio emozionale che la giornata le aveva lasciato addosso.
Camminò lentamente in direzione del ristorante interno, presupponendo che a quell'ora ci fosse qualcuno che faceva colazione, e si bloccò quando notò qualcosa di strano a terra. A una prima occhiata, le parve una bambola di pezza dall'aria vecchia e consumata, ma poi il suo cervello collegò l'immagine a qualcosa di ben più orribile e spaventoso.
《Oddio...》mormorò la giovane, portandosi una mano alla bocca.
La leggera cena della sera prima premeva per uscire, però Amy riuscì a trattenersi. Fece un paio di respiri profondi e riprese a camminare verso il ristorante: udiva delle voci provenire da lì e voleva sincerarsi che il padre stesse bene.
Arrivò in silenzio, quasi in punta di piedi, e quello che vide la fece impietrire un'altra volta: fra i tavoli, ordinati e apparecchiati, scorse la figura di suo padre e quella dell'agente Leland.
Ma cosa sta succedendo?
Amy non riusciva a capire cosa stesse accadendo finché Timothy Class non prese a parlare.
《Noi abbiamo fame》disse, con voce priva di umanità.
《Per questo ha ucciso tutte quelle persone, dottor Class?》domandò l'agente Leland, puntando la pistola contro l'uomo.
《Erano insufficienti》rispose il padre di Amy, per nulla impressionato dall'arma da fuoco《Ma ora che siamo qui...》
Leland non lo fece finire di parlare e premette il dito sul grilletto. Una, due, tre volte, che centrarono il bersaglio: Timothy barcollò all'indietro e fissò il petto rovinato da tre fori di proiettile.
《Non ci potete fermare》disse prima di spiccare un balzo verso la finestra alla sua sinistra.
Il vetro si frantumò e l'uomo scomparve in un vicoletto secondario, senza lasciare tracce.
《Ma che sta succedendo? Cos'ha a mio padre?》Amy fece domande a raffica a un frastornato Leland, che rifoderò la pistola e fece una telefonata.
L'agente Wayne aveva trascorso tutta la notte nel reparto informatico per pressare Paul, il tecnico che doveva decifrare il video-diario della spedizione in Artide.
Quando squillò il suo cellulare, stava fissando delle immagine a dir poco inquietanti.
《Sono Leland》disse il suo interlocutore con voce lievemente perplessa《Dimmi che hai qualcosa di utile. Ho appena sparato a Class e lui è saltato fuori dalla finestra, senza farsi un graffio.》
《Non direi utile, bensì orribile》affermò Wayne, stringendo il telefonino come se fosse l'ancora di salvezza della sua sanità mentale《Paul è riuscito a recuperare qualche fotogramma del video e... Beh, pare che Class sia davvero colpevole come pensavi tu. Però non so quanto umano sia.》
《Basta sapere come fermarlo. Tutto il resto è irrilevante》replicò Leland, in tono gelido.
《Vedrò che posso fare. Capo, Amy sta bene?》domandò Wayne, sperando in una risposta positiva.
《Sì. In questo momento è confusa e mi sta gridando contro》sospirò l'agente, chiudendo la chiamata.
《Allora, Paul, che mi dici?》chiese Rick al tecnico.
L'uomo, una giovanotto dalla mente brillante, premette un tasto e l'immagine si fermò: sullo schermo si vedeva Class che prendeva per il collo Terry Wallace e le risucchiava le energie in pochi istanti mentre un lieve bagliore violaceo faceva splendere il corpo dell'uomo.
《Credo che si nutra di forza vitale tramite il contatto fisico》disse Paul, togliendosi gli occhiali dalla montatura nera e passandosi una mano sul volto stanco《Quindi immagino che basti sovraccaricarlo. Tutti hanno un punto di rottura.》
《E come si sovraccarica un tipo del genere?》domandò l'agente Wayne, immaginando e disfacendo uno scenario dopo l'altro.
《Dovrebbe leggere più riviste scientifiche》borbottò Paul, scoccando un'occhiata saccente a Rick《La Zeta Corp possiede una centrale nucleare dove distilla Plutonio 904, un metallo estremamente potente e instabile.》
《La Zeta Corp》ripeté l'agente, unendo pian piano tutti i tasselli del puzzle《La stesse azienda che ha finanziato la spedizione. Vado a fare una visitina alla centrale più vicina.》
Nel frattempo, Leland era alle prese con una ragazza sull'orlo di una crisi isterica: Amy non capiva cosa stava succedendo, voleva delle risposte, ma nessuno pareva disposto a dargliele.
《Devo seguirlo. E lei deve rimanere qui》disse l'agente, con voce perentoria.
Aveva chiamato una squadra che mettesse in sicurezza l'edificio e, dopo aver richiamato Wayne, possedeva una specie di piano che doveva portare a termine per il bene della città.
《Vada al diavolo》esclamò Amy, piccata《Io vengo con lei. Si tratta di mio padre.》
Leland si arrese, più che altro perché non aveva molto tempo a disposizione, e uscì dall'hotel con la ragazza al seguito.
《Ormai suo padre è morto》sentenziò, non appena salirono nel SUV nero dell'agente《Era già morto quando è tornato in patria.》
《Morto?! Ma...》La voce di Amy sfumò in un silenzio scioccato e attonito.
Lei ci aveva parlato, l'aveva abbracciato!
《Secondo l'agente Wayne, dietro la tragedia artica c'è la Zeta Corp, ma le spiegherò tutto in un altro momento. Ora devo trovare Class prima che uccida qualcun altro》le disse Leland, in tono pressante, controllando la strada man mano che si addentravano in città.
All'improvviso, si alzò una colonna d'acqua qualche via più avanti: l'agente accelerò e Amy si tenne stretta alla cintura di sicurezza per evitare sballottamenti.
Il SUV divorò gli ultimi chilometri con ferocia e giunse in una strada disastrata dove sorgeva un essere alto due metri, privo di fattezze umane. Realizzò che si trattava di Class soltanto grazie ai pantaloni laceri che indossava, ma, per il resto, non possedeva alcunché dell'uomo che aveva interrogato.
《Papà》sussurrò inorridita Amy, portandosi una mano alla bocca.
Leland tenne duro e prese il telefono: compose il numero di Wayne, che gli rispose immediatamente.
《Fra la quinta e Avenue. Sbrigati.》Furono le uniche parole che disse prima di smontare dal SUV e dirigersi verso la mostruosità che occupava l'intera strada.
L'essere, che possedeva una bocca colma di denti simili a quelli degli squali, alzò la testa verso il cielo e lanciò un ruggito poderoso. Le sue vene erano nere e in evidenza mentre un lieve bagliore violaceo gli circondava il corpo.
A terra, Leland notò almeno quattro gusci rinsecchiti, segno che Class si era nutrito.
L'agente si mise a sparargli in pieno petto per evitare che il mostro si distraesse e la cosa funzionò anche troppo bene: l'essere si mise a quattro zampe e cercò di mordere Leland, che riuscì a tenerlo a bada a suon di proiettili.
Per fortuna, Wayne arrivò con tempestività. Smontò dalla macchina con un braccio un fagotto nero e attirò l'attenzione del mostro, gridando a squarciagola.
Class allungò un braccio muscoloso e prese l'agente per la vita: Rick, allora, lasciò cadere la stoffa che ricopriva il Plutonio 904 e lo lanciò dritto in bocca al mostro.
Il fu Timothy inghiottì quel boccone energetico e iniziò a tremare, lasciando cadere Wayne.
Leland aiutò il suo agente a rialzarsi ed entrambi si misero al riparo giusto in tempo.
L'energia contenuta in quel metallo, che Rick aveva rubato alla Zeta Corp, era decisamente troppo per Class, che esplose con un rumore umido e viscido, imbrattando la strada di viscere.
《C'è mancato poco》borbottò Leland, grato di essere ancora vivo.
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