L'avevo detto
È da parecchio che non scrivo su questo saggio. L'anno scorso, quando Trump si era appena insediato, avevo detto sin da subito che le sue intenzioni erano quelle di dividere l'Unione Europea in modo da poter contrattare singolarmente con i singoli stati e ottenere accordi molto più vantaggiosi a discapito nostro. I recentissimi dazi sui prodotti europei sono la prova più palese di quello che vuole fare. Si è alzata una levata di scudi da tutto il mondo, ma è chiaro che questa ennesima scossa rischia di mandare in frantumi questi ormai fragilissimi patti europei. Come? La risposta sta nelle parole di Junker (spero si scriva così) quando, dopo i dazi che ha imposto a sua volta in risposta a quelli americani, ha fortemente sconsigliato ai paesi europei di cedere alla tentazione di fare accordi bilaterali da soli. È questo il rischio maggiore. Per quanto ci possa far storcere il naso pensare questa cosa l'Europa difende la qualità di prodotti, alimentari e non, all'interno dei singoli stati imponendo standard infinitamente superiori a quelli americani e difende le eccellenze locali, sopratutto il made in Italy che è un grosso ostacolo per diverse imprese statunitensi. I dazi sono un accordo europeo e di conseguenza infrangerli significa andare contro all'unione. Se anche un solo stato cede ci potrebbe essere un effetto domino dove i vari paesi, infischiandosene delle regole europee, faranno crollare tutto il sistema. Perché l'Europa è così debole da poter essere spazzata via tanto facilmente? Perché è una eterna adolescente! L'Unione che si è raggiunta adesso non'è affatto il punto di arrivo del processo di integrazione europea ma uno stadio di passaggio per portare a una vera unità, ma è da vent'anni che l'Europa tenta disperatamente di aggrapparsi alla sua adolescenza, come il don Giovanni di Kirkegardiana memoria che non vuole passare alla fase adulta e continua in eterno la fase di innamoramento per non subire quello vero che viene dopo col rapporto. È ormai chiaro che non esiste una vera volontà per nessuno dei paesi membri di continuare lasciando fermo il processo così com'è. Ma proprio come nella realtà una persona che si aggrappa a oltranza alla propria giovinezza finisce per autodistruggersi non riuscendo a trovare uno scopo anche l'Europa sta risultando senza senso e si sta disgregando. L'unica soluzione per uscire da questa situazione è che si buttino fuori a calci i burocrati che si girano i pollici lasciando che la situazione rimanga come è ora e completare questa evoluzione che ormai è rimasta troppo tempo ferma. L'unico altro destino possibile è la totale sottomissione agli Stati Uniti e rimanere trascinati lungo la strada del declino che sta percorrendo.
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