Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

∆Capitolo 3∆

La mattina seguente sembrava tutto tornato alla normalità, tranne per il fatto che Fukase non rivolgeva più la parola a Yuki, lo ignorava e non lo aveva neanche salutato quando lo aveva incontrato in corridoio.
Era sicuramente colpa mia se non si rivolgevano più la parola e io avevo paura di aver rovinato la loro amicizia.
Arrivammo nella mia classe e Fukase dovette salutarmi per recarsi nella sua aula, entrai con passo silenzioso e mi sedetti al mio posto.
Feci un errore "imperdonabile": alzai il mio sguardo nella direzione da cui mi sentivo osservato e notai, con dispiacere, che era Yuki.
Pensai fosse arrabbiato con me per il fatto di non essere più amico con Fukase ma sinceramente non sapevo il perché di quello sguardo così insistente e minaccioso.
Tornai a concentrarmi sul libro posto di fronte a me per le ore a venire, tuttavia, sentivo ancora il suo sguardo accanirsi su di me.
Quando la campanella vibrò indicando la fine delle lezioni presi i miei oggetti e più veloce che potevo cercai di lasciare l'aula passando inosservato.
I miei tentativi fallirono miseramente.
Sentii qualcuno afferrarmi per il polso e strattonarmi con forza, mi voltai e vidi Yuki.
Ingoiai della saliva, un brivido attraversò le mie vertebre e iniziai a sudare freddo.
<< Non c'è bisogno di correre via così >> mi disse con un'espressione indecifrabile sul volto.
Cercai di liberarmi ma la sua stretta si fece ancora più salda.
<< Lasciami stare>> biascicai tentando nuovamente di liberarmi.
Le sue dita scavarono sulla pelle lasciando dei lividi violacei ben visibili sulla mia carnagione chiara, poi mi afferrò con insistenza il braccio e mi trascinò fino ad una stanza semi-vuota.
In quel momento la paura si impossesò di me, il mio cuore prese ad accellerare come un pazzo, avevo assai paura ma ero troppo debole anche solo per esprimere i miei pensieri.
<< Suvvia Ollie non c'è bisogno di tremare come una foglia>> rise leggermente per poi afferarmi con forza le spalle e buttarmi a terra come un rifiuto.
Esclamai per il dolore causato dalla botta improvvisa, ma lui non curante mi prese per le caviglie strattondomi verso di lui, di nuovo.
Stavolta fu la mia nuca a sbattere contro il pavimento freddo e duro.
<< Non vuoi disperatamente chiedere aiuto a qualcuno? O preferisci stare zitto? O forse non lo ammetti ma ti piace essere maltrattato?>> mi schernì con gusto godendo nel vedere la mia espressione sempre più addolorata e sofferente.
Una lacrima prese a rigarmi il volto seguita in seguito da tante altre.
Lui rimase un attimo immobile ad osservarmi piangere per poi afferarmi per i capelli costringendomi ad alzarmi.
<< Ora piangi? Tutto qui quello che sei capace di fare? Moccioso>> sillabò l'ultima parola con particolare cattiveria per poi sbattermi contro il muro causandomi una fitta di dolore alla schiena.
<< Lasciami andare>> dissi con le ultime forze che avevo in gola dopo tutte le lacrime versate.
Provai a tirargli un calcio ma non fu molto efficace.
<< Ora ti sistemo io marmocchio!>> urlò per poi stringermi le mani al collo nel tentativo si soffocarmi.
Sentii l'aria mancare, annaspavo alla ricerca di aria con gli occhi rossi e lucidi per colpa del pianto precedente, avevo paura di morire lì solo e dimenticato da tutto e tutti.
Non so come fece a trovarci, ricordo solo un secondo prima di svenire, la sua voce che continuava a chiamare il mio nome.
Quando riaprii gli occhi ero disteso nel mio letto e Fukase era seduto al mio fianco su una sedia.
Era addormentato.
Mi accorsi che mi stringeva la mano, arrossii appena me ne resi conto e ritrassi la mano svegliando Fukase.
<< Buongiono...>> sussurrai nella speranza che non fosse arrabbiato appena sveglio.
Invece mi sorrise e per me fu un grande sollievo.
<< Buongiono, ora stai bene?>> mi domandò stroppiciandosi gli occhi ancora assonati.
Annui con il capo e lui dolcemente mi accarezzò i capelli.
<< Sono felice di saperlo>> mi sorrise nuovamente per poi daemi un leggero bacio sulla guancia.
Appena le sue labbra si allontanarono dalla guancia, misi una mano là dove sentivo la pelle andare a fuoco per quell' improvviso contatto e arrossii visibilmente.
Lui sghignazzò e io di risposta presi il cuscino e glielo lanciai in pieno volto, poi entrambi scoppiammo a ridere serenamente.
_continua_
Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento.
Ciao alla prossima:3

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro