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Capitolo 5

- No ma che sei pazza Emy? – quasi rido – io non piaccio a Nicholas e, anche se a me un po' piace, non lo bacerei mai... non è il tipo che fa per me!

- Si come no... - vedo comparire sul volto di entrambe un sorrisetto che non mi piace per niente.

- Ragazze! – urlo senza nemmeno accorgermene- guardate che non sto scherzando! Nicholas è completamente diverso da me! Non è un ragazzo serio, ci prova con tutte e poi... è stronzo! – concludo subito.

- E' stronzo, ma ti piace – commenta Emy stringendo il braccio di Julia, come se stessero tramando qualcosa alle mie spalle e come se io non me ne fossi accorta.

- E' inutile che vi fate i segnali a vicenda, tanto vi vedo!

- No dai Aly, non è vero, non ci stiamo facendo segnali a vicenda -l'espressione che hanno in viso non rivela altro che complicità tra di loro

- Finisci di raccontare! Siamo curiose di sapere come finisce questa lunga storia – mi prega Emily, facendo gli occhi dolci.

- In realtà, non devo aggiungere altro, oltre al fatto che, quando se ne è andato la domenica successiva, ci siamo salutati con un semplice abbraccio e che, poi, mi ha contattata il giorno dopo per messaggiare, pretendendo anche di fargli compagnia fino alle 4 di mattina, che pazzo!

- Poi vi siete sentiti durante l'anno? – chiede Julia.

- Diciamo che sono state poche le volte in cui ci siamo sentiti. Lui mi contattava sempre nei primi mesi dopo luglio, poi, dopo avermi fatto gli auguri per il mio compleanno a febbraio, non si è fatto più sentire!

- Capito... comunque non mi convince quel ragazzo, secondo me tu gli piaci – conclude Emily, avendo l'aria molto pensierosa.

- No, è impossibile, e poi, una cosa è certa! Anche se io gli dovessi piacere, non potrà mai nascere nulla tra di noi, ti ricordo che non vive a Chicago come noi!

- E di dov'è scusa? – chiede Julia con un filo di preoccupazione.

- Di Boston – rispondo un po' malinconica.

- Mannaggia, è un po' lontana Boston da Chicago, però voglio avvisarti che la distanza non separa di certo due persone!

La sua ultima affermazione sembra caricarsi davvero del suo ottimismo e della sua determinazione, ma non è sufficiente a farmi cambiare idea.

- Basta fantasticare ragazze, tanto non accadrà mai nulla, e poi mi sa che è ancora fidanzato!

- Questo è da vedere... peccato che io ed Emily dopodomani dobbiamo ripartire! –sbuffa Julia.

Le sue parole mi fanno ricordare che la nostra piccola vacanza tra migliori amiche è giunta quasi al termine e, questo mi mette molta tristezza.

E' vero che io continuerò a rimanere per un altro mese circa qui a Fort Lauderdale, ma devo ammettere che con loro due mi sono divertita tantissimo e, di sicuro, nei prossimi giorni sentirò molto la loro mancanza.

Inizialmente avevamo pensato anche di prolungare i giorni di permanenza qui ma, purtroppo, Emily ha una visita medica molto importante la prossima settimana, Julia invece deve partire con la famiglia per visitare Parigi, la città d'amore per eccellenza!

Che peccato! Sarebbe stato di sicuro bellissimo passare un'altra settimana insieme a loro!

Dopo una passeggiata lunghissima in bici, accompagnata dalle nostre incessanti chiacchiere, arriviamo al residence di Julia, che io amo tantissimo. E' ampio e ben strutturato. Ci sono sei appartamenti di notevoli dimensioni, al suo interno, circondati da tanto verde rigoglioso, due piscine (una per gli adulti ed una per i bambini), un campo da tennis ed uno da pallavolo.

Appena entriamo, sistemiamo le biciclette al loro posto e ci dirigiamo verso l'appartamento 3.

L'unica cosa che odio di questo posto è l'ascensore!

E' piccolissimo (tant'è vero che per entrarci dobbiamo stringerci come sardine), e poi, la cosa ancora più brutta è che sale così tanto lentamente che, per arrivare al sesto piano, sembra volerci un'eternità!

Sto soffocando qui dentro e sono sempre più convinta che le prossime volte salirò a piedi, per evitare questa tortura.

Quando finalmente le porte dell'ascensore si aprono, mi precipito come una saetta al suo esterno per respirare un po' d'aria pulita e fresca, ma soprattutto un po' di libertà.

- Allora mangiamo e ci riposiamo prima di andare oggi pomeriggio a Miami, o andiamo...

Julia si interrompe di colpo, passando da uno stato di contentezza totale ad uno di preoccupazione mista a paura. La sua faccia è diventata così tanto pallida che sembra aver visto un fantasma spuntare all'improvviso.

- Cosa è succes...

Non finisco di completare nemmeno la frase che, la mano della mia amica copre la mia bocca per zittirmi.

- Aly non urlare! Ho paura che ci possa essere qualcuno in casa – mi dice a bassa voce Julia.

Io ed Emy non riusciamo a capire il motivo di tale comportamento ma, non appena seguiamo il suo sguardo, capiamo immediatamente a cosa si stia riferendo: la porta di casa è socchiusa perciò al suo interno ci deve essere per forza qualcuno!

Inizio a sudare freddo e sento il cuore che sta battendo all'impazzata, mentre il panico si sta impadronendo pian piano del mio corpo.

Nella mia testa si stanno susseguendo una serie di immagini di ciò che potrebbe accadere a momenti e di ciò che potremmo trovare all'interno dell'abitazione.

E se ci fossero davvero dei ladri? Di sicuro saranno armati, potrebbero spararci, aggredirci o addirittura rapirci.

Non riesco a trattenere più la mia paura, quindi propongo rapidamente alle mie amiche di chiedere aiuto a qualche vicino d'appartamento o addirittura di scappare.

- No Aly aspetta! Avviciniamoci pian piano alla porta per sentire se c'è davvero qualcuno lì dentro – propone con un tono di voce quasi impercepibile Emily.

- Concordo, e, se dovesse succedere qualsiasi cosa, urliamo quanto più possiamo, almeno qualcuno ci sentirà di sicuro e correrà in nostro aiuto – aggiunge Julia avvicinandosi a piccoli e leggeri passi sempre di più verso la porta semiaperta assieme ad Emily.

Dico io, perché per una volta non mi danno ascolto quelle due? Pensano sia una passeggiata urlare o scappare dai probabili ladri che si nascondono dentro casa?

A volte penso che, sarei dovuta nascere con un po' di coraggio in più, per affrontare determinate situazioni, almeno di sicuro, a quest'ora non starei tremando tutta come una foglia!

Non posso però stare qui a farmi buttar giù dalle mie preoccupazioni ed ansie, anzi, devo trovare il coraggio di affrontarle e superarle, ora più che mai. Non posso lasciare da sole le mie due migliori amiche.

Cerco di mantenere tutta la calma possibile e, mentre tra me e me ripeto "Su Aly coraggio, ce la puoi fare", incoraggiandomi da sola, mi avvicino alle mie amiche che si trovano oramai vicinissime alla porta, cercando di fare il meno possibile rumore.

Julia ci guarda e ci fa un gesto che subito capiamo al volo. Al suo tre apriremo la porta.

Con le dita inizia a contare... uno, due, tre...

Nel momento in cui stiamo per scaraventarci contro la porta, udiamo delle voci sempre più chiare e vicinissime a noi, la porta si spalanca e noi perdendo l'equilibrio, cadiamo a terra l'una sull'altra.

* Spazio autrice *

Secondo voi chi ci sarà mai all'interno dell'appartamento?

P.S. Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto! ;) se volete lasciare qualche commento e/o stellina ve ne sarò grata. Un bacio a tutti voi :*

Prossimo aggiornamento domani!!

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