Capitolo 11
Fortunatamente, nessuno del gruppo ha fatto domande o affermazioni strane nel vederci arrivare, a parte Julia che, senza lasciarmi nemmeno il tempo di sedermi sulla panchina affianco a quella dove stanno seduti loro, mi coglie alla sprovvista con la sua proposta.
- Aly, sei arrivata giusto in tempo! Voglio andare a comprare un gelato, ma nessuno del gruppo lo vuole. E' vero che mi fai compagnia?!
Come faccio a dire di no alla sua dolce e tenera faccina?
- Certo, però sappi che io non lo voglio. Ti accompagno solamente – puntualizzo prima che possa costringermi a prenderlo.
Non ho mai detto di no ad un gelato perché lo adoro e ne mangerei sempre in gran quantità, ma stasera proprio non mi va.
- Uffi! Va bene! – sospira delusa.
Attraversiamo il marciapiede per raggiungere la gelateria e, prima ancora di entrare, veniamo interrotte dalle voci di Nicholas ed Eric che ci chiamano.
- Ragazze aspettate! Veniamo anche noi a prendere un gelato!
Entriamo tutti e quattro nella gelateria e, mentre i ragazzi vanno al bancone dei gelati per vedere un po' quali sono i gusti disponibili, io e Julia ci dirigiamo alla cassa per fare lo scontrino.
Per fortuna non c'è molta gente questa sera e devo ammettere che è meglio così. Solitamente per fare lo scontrino alla cassa si impiega un sacco di tempo e poi, è anche difficile trovare un tavolino all'esterno del locale, al quale potersi sedere per gustare in tutta tranquillità il gelato.
- Ragazzi, dovete fare prima lo scontrino – li avverte Julia, non appena si rende conto che Nick ed Eric non lo hanno ancora fatto.
- Si, ora andiamo a farlo, stavamo solo decidendo i gusti – risponde Eric mentre comincia ad avviarsi alla cassa seguito da Nicholas, poi continua – che gusti avete deciso di prendere voi due?
- Io nutella e fiordilatte, Aly invece non lo prende.
Appena sente pronunciare queste parole, Nicholas si gira di scatto verso di me e con aria interrogativa mi chiede: - Perché non lo prendi?
Non so bene il motivo, ma è da quando siamo usciti che si comporta in maniera davvero molto strana. E' come se si preoccupasse di me ed avesse l'esigenza di assicurarsi che sia tutto a posto. Cosa gli sta accadendo? Sembra un'altra persona, non lo riconosco più. A questo punto, penso che abbia due lati completamente opposti: quello stronzo e menefreghista che ha sempre mostrato a tutti e, al contrario, quello dolce e gentile da ragazzo premuroso, lato di cui non ne conoscevo nemmeno l'esistenza, fino ad oggi.
- Non ho fame stasera Nick! – rispondo in tutta sincerità.
- Ok, ho capito. Te lo compro io – mi volta le spalle e con la massima tranquillità si dirige rapidamente verso la cassa.
Senza aspettare nemmeno un secondo in più, gli afferro il braccio costringendolo a girarsi verso di me per convincerlo in tutti i modi possibili a fargli cambiare idea, anche se senza successo.
Quando questo ragazzo si mette in testa certe idee, è difficile fargliele cambiare.
Nonostante la sua testardaggine, non posso permettergli di comprare il gelato per me, non mi va, sprecherebbe soldi inutilmente. Continuo a ripetergli che non lo voglio e, solo quando gli dico che se me lo vuole offrire, lo accetterò volentieri un altro giorno, finalmente cede ed annuisce in segno di approvazione.
Tiro un sospiro di sollievo e cerco in tutti i modi di non guardare il cassiere che ha assistito alla nostra "finta litigata" e con molta pazienza ha aspettato che decidessimo quanti gelati prendere.
- Guarda che non te la do vinta! Ora che prendo il mio gelato voglio che tu lo assaggi e poi domani te lo offrirò come promesso – mi fa il suo solito sorrisetto malizioso e nello stesso tempo soddisfatto, come se volesse dirmi "alla fine vinco sempre io".
Non posso dargli torto perché effettivamente ha ragione, con lui non riesco mai ad averla vinta.
Lo fulmino con lo sguardo e non sapendo cosa dirgli, mi limito semplicemente a sfotterlo: - Sei il ragazzo più antipatico che conosca sulla faccia della terra!
- Antipatico si... Ma sempre il TUO preferito! – evidenzia in maniera molto chiara il possessivo "tuo".
Non posso crederci! Ancora con la teoria del mio preferito? E' dall'anno scorso che mi tormenta con questa frase e ancora non capisce che non è il mio preferito (anche se in fondo in fondo ha ragione, ma sono troppo orgogliosa per ammetterlo, soprattutto davanti a lui, non gli darò mai questa soddisfazione).
- E' inutile che continui a ripetere all'infinito che tu sei il mio preferito perché tanto sai che non è così!
- Ho ragione io. Il problema è che tu sei troppo orgogliosa per ammetterlo – afferma sicuro di sé, pagando il cassiere che nel frattempo ha ascoltato divertito tutta la nostra conversazione.
Come fa a leggermi nel pensiero? Ha una specie di radar o cosa?
- Ti si legge negli occhi!
Sbarro gli occhi per la sorpresa. Dopo aver pronunciato questa frase ho davvero paura che la mia teoria sia giusta: mi legge nel pensiero.
Bene, credo sia ora di interrompere questa conversazione prima che dica qualcos'altro che sia vero, ma soprattutto prima che le mie guance diventino bordeaux.
- Va bene, se sei convinto è inutile che continuo a risponderti, sprecherei solo fiato – lo lascio solo e vado verso Julia ed Eric che nel frattempo hanno già preso i loro gelati.
Io e Julia ci sistemiamo ad uno dei tavolini che si trovano all'esterno della gelateria ed aspettiamo i ragazzi che ci raggiungono dopo poco tempo, sedendosi di fronte a noi.
- Assaggia un po' – Nicholas si sporge in avanti per poter permettermi di assaggiare il suo gelato. Faccio come mi dice, senza replicare, d'altronde gliel'avevo promesso, non posso non accettare.
Dopo il primo assaggio, mi ripete più volte di farne qualche altro e, nonostante gli stia dicendo che non lo voglio, lui non si arrende e continua a tartassarmi di domande.
Davvero non lo capisco. Continuo a ripetermi che la situazione è davvero molto strana. Stamattina non mi ha nemmeno calcolata in acqua, invece ora sta facendo di tutto per stare con me e comportarsi in maniera educata. Cosa gli salta in testa?
Il mio telefono inizia a squillare sulle note della canzone "Lean on" e, anche se farei di tutto per ascoltarla, dato che è la mia preferita, sono costretta a rispondere, dopo aver visto che la chiamata è da parte di Emily.
- Pronto Emy, dimmi tutto!
- Aly noi stiamo andando in spiaggia per distenderci un po' sui lettini. Vi aspettiamo al lido Cocorico Beach, ok?
- Ok, dieci minuti e siamo lì da voi – mentre dico ciò, faccio segno agli altri di iniziare ad alzarci per andarcene.
- Va bene. Fate in fretta però! – riattacca subito la telefonata.
- Forza andiamo, ci stanno aspettando al Cocorico Beach! – dico alzandomi, seguita dagli altri che fanno lo stesso.
Camminiamo a passo svelto per raggiungere il nostro lido. Julia ed Eric sono immersi nei loro discorsi sullo sport, scoprendo entrambi di avere la passione per il tennis, io invece, mi ritrovo insieme a Nicholas che in questo momento sembra un vero e proprio disastro.
Non ha ancora finito di mangiare il suo gelato che si sta sciogliendo pian piano e nonostante lui continui a leccarlo velocemente per evitare di farlo sciogliere, questo continua a colare ininterrottamente. In questo momento vorrei scattargli proprio una bella foto per fargli vedere quant'è buffo. Ha le mani e le labbra sporche di cioccolato e per poco non si è sporcato addirittura la maglietta!
Non riesco più a trattenermi dalle risate, inizio a ridere a più non posso con Nicholas che mi guarda male.
- Anziché ridere, potresti darmi una mano?
Purtroppo la sua richiesta non ferma la mia risata, che sembra non finire mai. Più lo guardo, più mi vien da ridere.
- Non è divertente! Mentre tu ridi, io mi sto sporcando per colpa di questo gelato che si scioglie velocemente! – dice con un filo di indignazione.
- Secondo me, la colpa è di qualcuno che non è capace di mangiarlo senza sporcarsi! – lo rimprovero, continuando a ridere.
- Dai, vieni qui ad aiutarmi– sembra quasi che mi stia implorando, quindi cerco di fare un grande sforzo per non ridere più, prendo dalla borsa un fazzoletto di carta ed inizio a pulirgli la mano, mentre lui, con un altro fazzoletto, inizia a pulirsi le labbra.
- Credo che sia arrivato il momento di buttare questo cono, che ne dici?
Ride, mentre mi mostra il cono ormai zuppo della colatura del gelato e, quando gli faccio cenno di buttarlo, se ne libera senza pensarci due volte. Lo seguo fino alla fontanella poco distante da noi, chiedendomi nel frattempo che fine possano aver fatto Eric e Julia, anche se girandomi verso sinistra noto subito che si sono seduti su una panchina più avanti per continuare a chiacchierare tranquillamente.
Dopo essersi lavato tre volte di seguito alla fontanella, Nick mi chiede per l'ennesima volta i fazzoletti di carta. Alzo gli occhi al cielo, esasperata, e inizio a frugare nella borsa in cerca del pacchetto di fazzoletti. Quando finalmente lo trovo e sto per darglielo, degli schizzi di acqua fredda arrivano dritti sul mio volto.
- Nick!!!!- urlo ma, a quanto pare, sembra non avermi sentita proprio, visto che continua a schizzarmi acqua dappertutto, continuando a ridere divertito.
- Nicholas Carter se non la finisci giuro che...
- Cosa mi fai, sentiamo? – chiede con aria di sfida mentre continua a schizzare acqua a volontà.
- Non ti do nessun fazzoletto! – faccio per andarmene, ma lui mi afferra per la vita e con una rapida mossa riesce a mettermi sulla sua spalla destra.
- Mettimi giù!
- Mi dispiace l'hai voluto tu!
- Nick, davvero, mettimi giù, mi si sta alzando tutto il vestito per colpa tua! – cerco di tirargli i pugni dietro alle spalle in maniera tale da farlo cedere, ma ciò non serve a niente.
- Guarda che non mi dispiacerebbe per niente se il tuo vestitino si alzasse un po'!
Anche se non posso vederlo in questo momento, immagino già l'espressione compiaciuta sul suo volto.
- Adesso basta, mettimi giù sennò urlo! – sto perdendo davvero la pazienza, sono quasi tutta bagnata, e per di più sto con i piedi per aria e con il vestito che si sta alzando a poco a poco.
- Cosa mi prometti in cambio?
- Niente, a parte il fatto che non ti parlerò più se non mi metti giù tra tre secondi esatti! Uno, due, tre!
Appena pronuncio il tre mi fa scendere dalla spalla e mi guarda divertito. Ho la faccia di una che fa ridere? Bah... chi lo capisce.
Senza rivolgergli parola, gli do le spalle e me ne vado verso la panchina dove sono seduti Eric e Julia.
I suoi passi sempre più vicini mi fanno capire che è dietro di me e che quindi mi sta seguendo.
- Scusi signorina, volevo solo avvisarla del fatto che il suo vestito è un po' alzato. Ho di certo una bella visione e potrei stare dietro di lei per osservarla ma sa, io sono un ragazzo corretto...
Non gli faccio finire nemmeno la frase che, di scatto, porto la mano dietro le mie gambe per abbassare il vestito, scoprendo invece che, in realtà, questo è al suo posto. Sta davvero superando il limite della mia pazienza e tra un po' sclero.
Ecco che ci risiamo! Mi ha presa semplicemente in giro e mi ha fregata come suo solito. Sono indecisa se voltarmi e dirgliene quattro, o se continuare a camminare e fare la parte della menefreghista.
Opto per la seconda opzione, continuo a camminare a passo svelto e nel frattempo sento lui che da dietro continua a ridere e a sfottermi. E' ritornato il solito stronzo di sempre! Sono stata solo una stupida a pensare che fosse cambiato. Sarebbe stato troppo bello per essere vero!
*** Spazio autrice***
Ciao a tutti cari lettori! ;) Che dire? Beh, innanzitutto voglio ringraziare tutti coloro che stanno continuando a leggere la mia storia e che mi supportano giorno dopo giorno attraverso tutti i bellissimi commenti postati su ogni capitolo! Grazie di cuore, davvero! Siete fantastici!!!
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e abbia catturato tutta la vostra attenzione. Fatemi sapere cosa ne pensate ;) Un bacio a tutti e... buon fine settimana!! :* :*
P.S. Se volete, passate a leggere la storia d'amore "Beat the Meat" di sofi_306 ! Grazie in anticipo se lo farete :*
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