Niall: Mi stai ignorando.
Harry: Perchè mi mandi un messaggio se siamo nella stessa stanza?

"Perchè mi stai ignorando" ribadì Niall infilandosi un boccone di pasta in bocca.
"Guarda che l'ho capito."

Harry si accigliò. "Di cosa stai parlando?"

"Quel ragazzo" Niall accennò un sorriso quando lo vide muoversi a disagio sullo sgabello, "sei diventato di pietra appena l'hai visto."

"Mi biasimi? Sarà giovanissimo.. e canta, non hai sentito?"

"Non te n'è mai fregato niente di questo. Se c'è qualcosa che devo sapere Harry, dimmelo. Non ti fidi di me?" chiese Niall improvvisamente serio, come non lo era mai stato.

Harry aprì bocca per rispondere, poi la richiuse; quell'attimo di tentennamento fu male intepretato dall'amico, il quale si alzò e andò a posare i piatti sporchi nel lavandino.

Harry lo seguì. "È di Simon che non mi fido... tu sei il mio migliore amico."

"Perciò dato che sono il tuo migliore amico, questa è una questione fra e me te. Facciamo questo lavoro insieme da tanti anni e dimmi, ti ho mai tradito? Per caso, l'ho fatto quando ti ha incaricato di uccidere la famiglia Wentworth, ma tu hai lasciato che i figli si mettessero in salvo, violando le regole. Dimmi, l'ho fatto?!" Harry negò con il capo, non sapendo cos'altro dire.

Niall nel frattempo rilassò le spalle e prese un bel respiro.

"L'ho conosciuto la sera dell'incidente. Sono stati i suoi amici a tamponare la mia macchina, per farsi perdonare mi ha invitato nel suo appartamento" Harry accennò un sorriso ricordando il primo bacio "mi disse di essere il dipendente di un cinema, così sono andato a fargli visita. L'ho invitato a casa mia per mangiare dei buonissimi tacos e-" gli occhi si fecero lucidi, "mi chiese se potesse suonare il piano. Ha la voce di un'angelo, potrei sentirlo cantare per ore" infine scoppiò a piangere e sentì le braccia di Niall circondarlo immediatamente.

"L'hai più rivisto dopo l'incontro di Simon?"

Harry sciolse per primo l'abbraccio asciugandosi le lacrime. "Sì, ma non gli ho mai parlato di quello che faccio."

"Andrà tutto bene Harry."

Quando con la schiena colpì forte la parete, Louis rimase per un po' senza respiro spalancando le labbra, delle quali Harry se ne impadronì subito; quest'ultimo gli diede l'ennesima spinta poderosa, per poi spostare entrambi verso il tavolo della cucina, dove Louis si aggrappò con forza al bordo.  

Harry lo afferrò per i capelli mordendolo sul collo e lo penetrò di nuovo, con una stoccata decisa che fece gemere l'altro più forte di quanto non avesse mai fatto prima. 

Louis gli conficcò le unghie nella schiena baciandolo su una spalla, dove gli fece sentire i denti, infine lo morse quando lo sentì rientrare e si lasciò cadere sul tavolo.

Il cestino della frutta cadde rovinosamente per terra e le mele rotolarono via. 

I due si sorrisero complici e Harry si abbassò per baciarlo appassionatamente. 

"Hai dimenticato il preservativo, bastardo" ansimò sulla sua bocca Louis. 

Harry lo addentò delicatamente sulla guancia. "Evita di lamentarti, dolcezza, sta diventando una delle esperienze più belle della tua vita."

"Fottiti."

"Non posso fare due cose contemporaneamente" Louis rise di cuore e boccheggiò, sentendosi improvvisamente avvampare da un'ondata di piacere. Dopodiché eiaculò tra i loro corpi, mentre avvertì il seme di Harry riempirlo completamente. 

"Sei bellissimo quando vieni." 

"Vorresti dire che il resto del tempo sono orribile?"

"Assolutamente no, ma sei più bello quando godi" lo leccò sul labbro inferiore Harry scendendo verso la clavicola, "i tuoi occhi brillano, il tuo corpo trema e sei meravigliosamente eccitante."

"Ti è dispiaciuto? Io sono pulito-"

"Lo rifarei altre mille volte" e lo baciò con trasporto.

Louis ricambiò. Non riuscì, però, a cancellare dalla sua mente il velo di tristezza che aveva attraversato per un momento gli occhi di Harry.