Louis passò una mano sul vetro appannato del box doccia e sorrise quando sentì le labbra di Harry baciarlo nell'incavo del collo.

Le mani dell'altro scivolarono leggiadre lungo i suoi fianchi e si chiusero a coppa intorno al suo fondoschiena, prima che qualcuno bussasse alla porta del bagno.

"Non voglio risultare invadente, ma io sto uscendo a bere qualcosa. Che ne dite di farmi compagnia? È sabato e non vi lascerò a poltrire sul divano come due vecchi!" gridò Niall.

"Ci divertiremmo lo stesso."

"Harold, sei un pervertito" poi improvvisamente calò il silenzio, "quindi era un sì?" chiese infine Niall con tono speranzoso.

Louis ridacchiò. "Sì, biondo. Dacci qualche minuto."

Si prepararono velocemente, senza tanto preoccuparsi dell'abbigliamento, se troppo sportivo o troppo elegante.

Arrivarono alla porta e Niall guardò Louis. "Non ti devi preoccupare di niente, lui non è persona che frequenta posti come quello dove stiamo andando."

Louis accennò un sorriso. "Cercherò di starvi il più appiccicato possibile."

La musica era alta, la pista puzzava di sudore confondendo i sensi di Harry. Quest'ultimo riuscì a convincere Louis ad appartarsi in un angolo più consono.

"Ti va di farlo?" gli soffiò Louis contro l'orecchio.

Harry lo guardò: era bellissimo; gli occhi luccicavano per via dell'alcol che gli circolava in corpo e la bocca era rossa come se avesse tenuto fra le labbra un lecca-lecca alla ciliegia, fino a quel momento.

"Non farò l'amore con te in un sudicio bagno del peggior locale che io abbia mai frequentato nella mia vita. Non se ne parla" disse tutto d'un fiato.

Ci fu un lungo silenzio e alla fine si girò verso l'altro, trovandolo nella stessa posizione e non aveva mosso ciglio.

"Posso almeno succhiartelo?"

Harry rise. "Louis, stai delirando."

Louis alzò le braccia in aria e le riabbassò bruscamente lungo i fianchi, esattamente come avrebbe fatto un bambino eccitato davanti all'albero di Natale e subito dopo deluso dal regalo ricevuto.

"È colpa tua!"

"Mia?"

"È difficile non guardarti. Diamine, se solo i muri potessero parlare adesso ti griderebbero quanto sei incredibilmente bello! Harry sei bellissimo, lo sai?" Harry sorrise, "per strada tutti ti guardano, maschi e femmine, senza distinzione, di qualsiasi età. Ti mangiano con gli occhi, chi con ammirazione, chi con desiderio, chi con invidia e in quel caso, vicino a te io mi sento una nullità, quasi trasparente."

Harry chiuse gli occhi. "Louis tu non sei solo il dipinto più bello di un pittore fierissimo del suo lavoro, ma hai il cuore più buono che mai avrei immaginato potesse battere... per uno come me. A luci spente brillerebbe solo il tuo cuore: quello è il mio concetto di bellezza."

Louis percepì le lacrime uscire e le ricacciò indietro.

"Louis" lui riaprì gli occhi accorgendosi che non fosse la voce di Harry, ma di Niall. Guardò l'amico e nel suo sguardo improvvisamente avvertì una sensazione spiacevole opprimergli lo stomaco.

"C'è Simon. Devi venire con me, guiderò entrambi verso un'uscita sicura."

Di Harry non c'era più neanche l'ombra. Era corso da Simon per permettere loro di trovare una via di fuga.

"Niall" l'altro si girò al suo richiamo, "se osi farti ammazzare per salvarmi la vita, non te lo perdonerò mai. Adesso troviamo questa uscita."

Il biondo lo prese fra le proprie braccia e lo strinse forte al suo corpo, dopodiché lo invitò ad andare avanti, gli avrebbe controllato le spalle.

Una volta nel garage, Niall rabbrividì e Louis gli porse la sua felpa alzandogli anche il cappuccio sulla testa, senza ricevere obiezioni.

"Louis Tomlinson" i due sgranarono gli occhi e poi un colpo di pistola rimbombò fra le mura di quel piccolo spazio.

Louis chiuse gli occhi al rumore, gli riaprì quando si rese conto di stare bene, ancora in piedi. Si voltò di scatto, quando realizzò che il proiettile avesse colpito qualcun altro.

"Niall!" si buttò sul corpo del compagno. Guardò l'assassino e vide un ragazzino, il quale teneva ancora salda la pistola fra le dita e poi scappò lontano.

Louis pensò bene di sfilarsi la felpa per tamponare la fuoriuscita di sangue, ma non aveva nulla addosso. Guardò di nuovo Niall e constatò che l'amico si era appena preso un proiettile perché lo avevano scambiato per lui.