Billy è ricoverato nell'ospedale dell'amico di Benjamin, Val. Si sta riprendendo dagli interventi che ha subito in seguito allo scontro con la sua nemesi, il suo ex migliore amico Frank e fatica ad accettare la sua nuova realtà e quella consapevolezza che grazie alla presenza di Benjamin ha mantenuto.

Le mani tremarono ancora rovesciando il contenuto del bicchiere che Billy mandò a sbattere contro la parete in uno spezzato scatto d'ira.

Benjamin riuscì a tempo a scansarsi.

«Perché non vai via! Perché non la smetti di fissarmi in quel modo carico di pena... Lo detesto! Questa pietà schifosa per il povero ritardato che non riesce nemmeno a bere da solo... nessuno ti obbliga, non siamo sposati, perché sei qua! »

Gli vomitò tutto addosso sbattendo i pugni contro il bordo del letto.

Benjamin rimase ad osservarlo in silenzio, accogliendo ogni emozione.

«Sono un mostro, perché sei qua! Perché non sei andato via quando hai visto cosa ho fatto su quella giostra... quello che ho permesso attuassero alla famiglia di Frank... Perché...»

Le parole di Billy furono catturate in uno sbuffo.

Tremante si strinse a se.

«Perché non riesco a dimenticare? Perché quelle immagini continuano a riaffiorare... Perché tu sei rimasto per rammentarmi che essere spregevole solo... Perché...»

Il pianto e la disperazione avevano preso il posto della rabbia e solo a quel punto Benjamin si mosse affiancandosi all'amato stringendolo a sé.

«Ti amo, è questo il motivo! Resterò sempre accanto a te e ti aiuterò ad affrontare tutto questo!»