Uno sconosciuto alla porta prequel
Angolo Ice:
Questa storia è, come dice il titolo, quello che è capitato a Izuku prima che la storia iniziasse, spero che ti possa piacere nezuko-15 .
Buona lettura.
Era una bellissima serata di fine ottobre e c'era ancora un po' di caldo in quel quartiere fatto di villette dove persone per bene avevano deciso di vivere in tranquillità.
Sembrava tutto perfetto, fino a quando poco prima delle nove di sera non iniziò a diluviare.
Katsuki se ne stava a casa a guardare fuori dalla finestra aspettando il suo ragazzo che aveva il turno di ronda più tardi quel giorno.
Izuku doveva pattugliare le vie centrali di Tokyo dopo che un malvivente un paio di giorni prima era sfuggito ai suoi colleghi.
Il biondo non avrebbe voluto che quel giorno il verdino se ne andasse al lavoro, una brutta sensazione si era impossessata di lui quella mattina e non lo aveva più lasciato costringendolo a controllare il cellulare più volte al giorno alla ricerca di un messaggio da parte del compagno, ma non gli arrivò nulla per tutto il giorno e alla fine del suo turno era tornato a casa per aspettarlo.
Il tempo passava e l'ora in cui Izuku sarebbe dovuto rincasare era passata da un pezzo accrescendo così l'ansia in Katsuki che aveva preso a camminare avanti e indietro per il salotto, quando sentì una macchina inchiodare proprio davanti al vialetto di casa.
Di corsa andò alla finestra per vedere chi fosse e finalmente vide il suo compagno uscire dalla macchina di servizio della sua agenzie.
Evidentemente aveva sfrecciato per tutto il tragitto dal lavoro a casa solo per arrivare prima da lui.
Con un sorriso colmo di sollievo lasciò andare le tende che aveva scostato per scorgere l'esterno e si diresse alla porta che Izuku aveva preso a bussare debolmente.
Aprì la porta sapendo già di trovarlo fradicio e infreddolito.
«Buona sera signore, ha per caso una coperta con cui potermi scaldare?» domandò con un enorme sorriso mentre si scaldava le braccia strofinandosele energicamente.
«Idiota vieni dentro che vado a prenderti un asciugamano e un maglione.» gli rispose il biondo che corse a prendere quello che aveva detto.
Tornando trovò il verdino in salotto che sgocciolava davanti al divano con ancora da tuta da eroe addosso.
«Che nerd che sei.» disse Katsuki posandogli l'asciugamano in testa in modo da asciugargli un po' i capelli fradici e spogliandolo della tuta per poi infilargli direttamente uno dei suoi maglioni, quello che Izuku voleva sempre durante quelle serate fredde dove tutto quello che volevano fare era stare tranquilli e accoccolati sul divano.
Intanto che il verdino finiva di spoliarsi, il biondo andò in cucina e preparò due tazze di tè fumante che una volta pronto portò da Izuku che tutto contento si era rannicchiato in un angolo del divano.
Katsuki si sedette dall'altra parte del divano e guardò per tutto il tempo il suo compagno che beveva a piccoli sorsi la bevanda calda.
«Allora com'è stata la tua giornata?» gli chiese prima che il minore si addormentasse stanco per il troppo lavoro.
«Bene.» rispose posando la testa sullo schienale del divano imitato da biondo, «Alla fine siamo riusciti a catturare il villain che gli altri si erano fatti scappare, però è stata dura per colpa del suo quirk, veramente ostico.»
«Ci credo, ma tu sei uno dei migliori eroi del Giappone, se non lo avessi catturato tu nessuno ci sarebbe riuscito.» rispose l'altro con un sorriso dolce che fece sorridere anche il compagno.
«Ma non eri tu il migliore eroe di tutti?» chiese con una risata Izuku posando la tazza ormai vuota sul basso tavolino davanti al divano.
Katsuki rise e iniziarono uno dei loro battibecchi fatti di finte offese, che li portarono l'uno tra le braccia dell'altro.
Il tutto per la loro ultima sera insieme.
Perché il giorno dopo, il villain che Izuku aveva catturato, riuscì a scappare e prima che il verdino riuscisse a catturarlo di nuovo, questi scagliò contro di lui il suo quirk che lo trasformò in pioggia, che si andò a mescolare a quella che non aveva smesso di cadere dalla sera prima.
Katsuki quando venne a conoscenza della fine del suo compagno corse subito nel luogo dell'incidente, ma non vi era nulla da fare.
Izuku era morto e con lui anche il cuore di Katsuki.
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