Capitolo 7
-beh..allora-
-i miei genitori sono morti quando ero piccolo, con loro è morta anche una mia sorella per incidente stradale; ho un sorella gemella di nome Chleo; da quando i nostri genitori sono morti abitiamo con i nostri zii, i genitori di Ashley..e beh che dire..nulla di che- dice passandosi una mano nel ciuffo.
Per la millionesima volta mi suona il telefono, è ancora mio fratello..stavolta gli rispondo se no mi ammazza..
Dimmi..
Dove cazzo sei?!
In spiaggia
Con chi?
Con Erick
Stai attenta ciao..ti voglio bene anche se mi fai incazzare
Anche io ti voglio bene rompicoglioni
Dove aver parlato ancora un po' mi riaccompagna a casa e finalmente posso farmi una doccia e mangiare perché sto morendo.
Quando entro in casa vedo Justin stravaccato sul divano come se fosse a casa sua e mio fratello in piedi sul tavolino..ok hanno bevuto.
No non ce la faccio fanno troppo ridere, poi ci sono lattine di birra ovunque.
-Oooooooooooooh-
-cazzo ti gridi sorella-
-sistema muovitiii-
-che palle sisi adesso-
Vado verso Justin che sta dormendo e faccio segno a mio fratello di passarmi un pennerello e di stare zitto.
-Evy che vuoi fare- mi sussura
-passami il pennarello e basta-
Prendo il pennarello e scrivo sulla fronte di Justin 'HIT ME'
-io vado su e tu lo svegli, però devi stare zitto ok?-
-mmh..Evy-
Salgo di sopra e sento Jaser chiamare Justin.
-ehi bro svegliati-
-uhmm..ancora un attimo mamma-
Dopo circa un quarto d'ora finalmente Justin si alza e va in bagno, tutto okay fino a quando si sente un urlo, penso abbia urlato il mio nome, va beh dai non sono stata così cattiva, ho solo scritto 'colpiscimi'.
Decido di voler fare la brava e lo raggiungo in bagno per aiutarlo a togliere la scritta, Justin è un impedito, da solo non ce la farebbe mai.
Appena mi vede entrare, inizia a sclerare però poi capisce che sono andata per aiutarlo e si calma, ovviamente deve fare il solito coglione e appena apro il rubinetto, prende un po' d'acqua con le mani e me la butta addosso e a quel punto inizia la lotta; appena ci calmiamo e smettiamo di ridere ci guardiamo negli occhi intensamente e sembra quasi una di quelle scene da film, lo vedo avvicinarsi quasi come volesse baciarmi, improvvisamente entra Jaser.
-ragazzi tutto a posto? Sentivo urlare e pensavo fosse successo qualcosa-
-nono figurati, stavamo solo.. giocando- dice Justin quasi imbarazzato.
-sisi esatto- dico io un po' più tranquilla di Justin.
-ehm..io vado-
-Evy aspetta-
-si..?-
-chiudi la porta- dice secco e arrogante..sempre il solito!
-Evy ho interrotto qualcosa?-
-ehm..no perché?-
-nulla così-
Justin mi stava per baciare..ok non è la prima volta alla festa ci siamo baciati però JUSTIN CHE CERCA DI BACIARMI è impossibile, lui che va sempre con le ragazze facili...insomma NO!
Dico a Jaser di non far entrare Justin in bagno perché devo farmi la doccia e non voglio inconvenienti.
Entro in doccia e ripenso a quello che è successo poco prima, poi però cerco di smettere di pensarci cantando canzoni a caso per tenermi un po' occupata.
Tornata giu dopo una bella doccia mi viene detto, per mia felicità,che Justin rimarrà a cena da noi..ma che felicità.
La serata passa velocemente e con Justin tutto normale a parte qualche sguardo che ci siamo scambiati.
Vado nella mia stanza e ascolto un po' di musica, non ho voglia di andare a scuola domani e se stessi a casa?
Mmh..dai su per una volta non succederà niente!
Senti suonare la sveglia, cavolo ieri sera mi sono dimenticata di spegnerla, vado a svegliare mio fratello e anche lui dice di voler stare a casa, non siami rimasti a casa solo perché non ne avevamo voglia ma oggi è lo skateboard day e la maggior parte degli studenti sta a casa per andare al parco a divertsirsi col proprio skate ed è proprio quello che faremo io e Jaser.
Al parco incontro Erick e Ashley, passo la maggior parte del tempo con loro, divertendomi un sacco.
Dopo un po' sento il mio nome e quando mi giro vedo Andrew, bello come al solito e con il suo immancabile skate.
*
Angolo autrici
È un capitolo di passaggio diciamo, pubblicheremo il prossimo capitolo a 4 voti e 3 commenti.
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