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Capitolo 8. CAPODANNO STA ARRIVANDO!

Pov's Robert

Al mio risveglio mi sento la testa esplodere. Noto di essere in una stanza, da solo. Mi ritorna in mente che ho cambiato camera ieri sera, per evitare di stare con Georgiana.

Mentre cerco di ricordare come è andata ieri sera dopo l'incontro con il mio cliente, mi reco in bagno per farmi una veloce doccia gelata.

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Concluso l'incontro con Mr. Cowelson Harry mi porta nel locale in cui è stato un paio di volte, mesi fa. Il Blue Side. Al nostro arrivo noto una lunga coda di persone che attende di entrare. Ma appena i bodyguards all'entrata mi vedono in compagnia di Harry, ci lasciano passare senza neanche chiederci i documenti.

Questo posto non è male sapete. Ampio spazio all'entrata, tutte le pareti e i mobili blu, rifletto il colore sui tavoli di vetro, facendo sembrare anch'essi blu. Qua e là, in angoli sono sparsi separé, per creare un po' d'intimità a chi la richiedesse. Altri tavoli sono sparsi a gruppetti per tutto il locale. In mezzo ad esso si trova il bancone bar, costruito a forma di cerchio, in modo da aver una visuale su tutti i tavoli e i clienti, utile per sapere quando servirli.

Al lato destro, su una pedana, c'è invece il dj che saluta da lontano Harry.

Mentre ci dirigiamo al bancone bar noto che molti sguardi ci seguono. Donne affamate, immaginano come sarebbe passare anche soli cinque minuti con uomini come noi e il barista che ci accoglie subito, lo nota. Forse con un certo disappunto, credendo di sapere che tipo di uomini siamo io ed Harry. Questo suo fastidio lo nasconde molto bene agli altri perché si rivolge cordialmente a noi.

«Ciao sono Steve, cosa posso servirvi?».

Io ordino un vodka liscia e Harry una doppia. Andiamo avanti tutta la sera parlando dei rispettivi affari, bevendo e si anche conoscendo, appartandoci con belle donne disponibili ad approfondire la nostra conoscenza. Se capite quel che intendo. Devo essere rientrato in camera tardi perché mi sento più distrutto del solito.

Risistematomi un po', telefono ad Harry per chiedergli cosa voglia fare oggi.

«Ehi fratello! Come sta la tua testa oggi? Non ti è ancora scoppiata?», chiede lui quasi gridando.

«Se urli un po' più forte potrebbe. Spero di non interrompere niente?».

«Nah tranquillo, ho mandato via le ragazze appena abbiamo finito».

«Volevo chiederti cosa hai da fare oggi pomeriggio».

«Rob! Oggi noi due abbiamo un impegno, o te lo sei scordato?», che impegno mi domando, «Dobbiamo andare dal mio amico sarto. Può farci subito, questo pomeriggio, due completi per la serata di domani», mi redarguisce lui.

«Ohhh la serata. Quasi, quasi speravo che te ne fossi dimenticato», e sfumano ogni mie speranze.

«Per tua fortuna no, Rob. Ascolta siccome sono già quasi le tre del pomeriggio dobbiamo sbrigarci», mi avvisa.

«Ok, senti facciamo così. Tu vai avanti, direttamente da tuo amico sarto. Io vado a prendere due caffè e ti raggiungo, va bene?»

«Ok a dopo allora. Ma fai presto», dice Harry riattaccando subito.

Sto uscendo dal bar, quando un'imbranata mi rovescia i caffè bollenti, che ho preso per me e per Harry, sulle mie scarpe nuove. La ragazza cerca di scusarsi e di rimediare subito togliendo il caffè dalle mie scarpe. Ma dato che ho fretta, cerco di spostarla e andarmene. Quando però la tiro su, incontro un paio d'occhi verdi stupendi.

Non so cosa mi sia preso. Per un attimo rimaniamo incatenati entrambi nello sguardo dell'altro.

Frettolosamente la ragazza si scusa un'ultima volta e raggiunge quella che dovrebbe essere una sua amica.

Beh! Non è male. Mentre lei raggiunge un tavolo, noto che ha un fondo schiena niente male. Chissà come sarebbe accarezzarlo. Chissà quante cosa potrebbero farci le mie mani. Anche se non è proprio il mio tipo, anzi tutt'altro, ma ha un suo fascino.

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Ho quasi raggiunto Harry dal sarto, quando mi sono accorto che non so il nome della ragazza in cui mi sono imbattuto prima. Un vero peccato. Poteva essere una bella conoscenza.

Entrando la porta il campanello segnala il mio arrivo al sarto, che mi accoglie subito.

«Salve. Lei deve essere l'amico di Harry. La prego mi segua pure di là. Il suo amico sta già provando il suo completo e metta pure lì le sue scarpe rovinate, gliene darò un paio io», dice gentilmente.

Seguendolo di buon grado, raggiungo la stanza prove. Sto scegliendo quale completo indossare, quando Harry mi ricorda che gli ho promesso che avrebbe scelto lui come mi vestirò per la festa.

« E il mio caffè?», chiede con finta delusione Harry.

« Lascia stare i caffè e pensiamo a questa pagliacciata, forza!», dico per ritornarmene in camere visto il mal di testa sta ritornando.

«Ok, ok», risponde.

« Sai Rob, per me ho scelto questo completo. Fa un po' James Bond, non trovi?», chiede mostrandomelo.

« Tu puoi anche sembrare James Bond o chiunque altro tu voglia essere, basta che io non assomigli ad un pinguino e faccia la figura del fesso», gli ribadisco subito e con veemenza.

«Calma amico, calma. Rilassati. Prometto che saremo i due uomini più belli della serata e le signore guarderanno solo noi due», risponde il mio amico.

« Si e scommetto che il primo, quello più bello sarai tu giusto?».

«Ovvio!», dice sfottendomi, ma anche con fare scherzoso , «E tu il secondo. Ora però provati questo completo a due pezzi nero con camicia bianca e il farfallino nero», ordina lui.

Indossato il completo, mi guardo allo specchio e noto che Harry aveva ragione. Non sto per niente male vestito così, anzi.

«Ascolta visto che ora abbiamo ognuno il proprio completo per la serata, io opto per una serata tranquilla all'hotel. Voglio essere nel pieno delle mie forze per l'evento, non si sa mai se incontreremo qualcuna. Dobbiamo essere in forze per mantenere viva la nostra fama», ricordo a Harry il quale stranamente accetta la mia proposta.

«Per me va bene, se la cosa implica evitare Aidi e Georgiana.», dice riflettendo.

«Non ti preoccupare di loro, credo che ieri abbiano trovato due nuovi polli che proveranno a spennare», dico sollevato.

«Poveri loro.», dice lui sogghignando.

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Pov's Cristyn

La musica assordante dei One Republic mi sveglia all'istante, facendomi quasi prendere un colpo. Spengo la sveglia allungando faticosamente un braccio. Guardo l'orologio per vedere che ora è.

Accidenti sono già quasi le tre. Devo vedermi con Sandy, al bar vicino casa mia, alle tre e un quarto. Rischio di essere in ritardo mostruoso. Infatti trovo mille messaggi e tre chiamate della mia amica. Di mala voglia mi alzo e telefono subito a Sandy.

«Ehi ma dove diavolo sei? Sei già per strada? Io sono già al bar, ti sto aspettando seduta da sola come un imbecille al bar!», mi avvisa lei.

«Lo so, lo so scusami, è che devo aver impostato male la sveglia e mi sono appena alzata», dico cercando di scusarmi.

«Cosa? Non dirmi che sei ancora in pigiama Cris?», chiede infastidita.

« Si ma non ti preoccupare, in men che non si dica sarò da te», le prometto.

Infatti a tempo di record rifaccio il letto, mi do una sciacquata e mi vesto. Correndo velocemente senza cercare di rompermi una caviglia, in soli otto minuti mi trovo al bar.

Mi guardo attorno per vedere dove sia Sandy, ma non la vedo. Forse si è seduta nei posti dentro. Velocemente, forse anche troppo, entro nel bar e per sbaglio faccio rovesciare un caffè bollente sul cliente che stava per uscire. Cercando di rimediare al mio disastro, mi abbasso e vedo quelle che sembrano costosissime scarpe italiane, fatte a mano rovinate da del caffè bollente. Oh no! Saranno costate più del mio televisore. In un primo momento cerco di asciugarle con dei fazzoletti che avevo in borsa, senza capire cosa mi sta dicendo lo sfortunato mal capitato.

Ad un tratto due forti braccia mi fanno alzare talmente veloce che mi costringono ad aggrapparmi ad esse. Wow! Sono davvero muscolose, chissà se riescono a sollevarmi in braccio e a tenermi stretta. Ma cosa vado a pensare! Di solito i miei pensieri non prendono certo questa piega.

Faccio per scusarmi con il signore e i nostri sguardi si incrociano. Il mio respiro si blocca. Il mondo intorno a me sembra scomparire. Pochi centimetri separano i nostri volti. Davanti a me vedo due splendidi occhi azzurri, talmente stupendi da farmi sciogliere. E il suo viso? Carino è a dir poco. È... è... neanche io so come descriverlo. I suoi lineamenti marcati e i suoi occhi sono incorniciati da capelli scuri, un po' arruffati, che fanno venire la voglia di infilarci le mani per sentire la loro morbidezza e per dargli una sistemata. L'incanto viene però spezzato dalla mia amica Sandy che cerca di attirare la mia attenzione. Mi scuso per la milionesima volta con il malcapitato e senza guardarmi indietro raggiungo la mia amica.

«Ma cosa combini Cris? Hai la testa fra le nuvole. Se continui così diventerai un pericolo ambulante», cerca di sdrammatizzare lei.

«Ah, ah, ah, molto divertente».

.........

Sto ancora pensando al tizio di prima, quando Sandy mi riporta nuovamente alla realtà.

« Cristyn youuu hu hu ci sei? Sandy chiama terra!».

«Si scusa Sandy, ero distratta stavo pensando ad una cosa», dico riprendendomi.

«O a qualcuno piuttosto», dice ammiccando.

«A chi scusa?», chiedo.

«A quel fusto con cui per poco non facevi crash test», dice lei sogghignando.

«Ahh si quel tizio, non lo visto poi così bene», dico cercando di non farle capire quanto sia rimasta colpita da quell'incontro.

«In effetti ti capisco. Anche io se mi fossi scontrata con un fusto del genere penserei solo a lui e a cosa farci. Ma dico lo hai visto bene? Sembrava un dio in carne ed ossa sceso interra. E i suoi occhi? Dio erano di un verde e i capelli marroni come il...», dice lei, ma io la correggo subito.

«Erano azzurri... si azzurri intensi come il mare e i capelli erano neri come la pece e le sue braccia erano... erano...», sto per concludere la frase, quando noto che Sandy mi sta guardando con un sorriso sulle labbra.

« E meno male che non lo avevi visto bene eh!». Colpita e affondata.

Tutta rossa cerco di sviare l'argomento uomini chiedendole come facciamo con i vestiti visto che non ne abbiamo trovati di adatti.

«Non ti preoccupare. Mentre chi sai tu dormiva... io invece ero impegnata nella ricerca del vestito per l'evento e ho trovato quello perfetto per entrambe!», dice lei sbattendo le mani e mostrandomi una piccola busta di Victoria Secret e, « Non guardare il cartellino e non ti preoccupare del costo dell'abito Cris, è un regalo. Ora andiamo da te e proviamoli. Ci stai ?», propone Sandy.

« Sì, ci sto», le rispondo.

Ma mentre tornavamo a casa mi informa ulteriormente sulla serata.

«Quasi dimenticavo. Visto che all'evento andiamo io, te e Greg mi sembrava brutto andare in tre e dare l'impressione che tu sia il terzo in comodo, così ho invitato Steve».

«Hai invitato mio fratello all'evento e me lo dici solo adesso? Lui...»

«Ha accettato tranquilla. Così entrambe avremo un cavaliere». Sono senza parole.

Sospirando rassegnata, mi avvio verso il mio appartamento per la prova vestito. Speriamo in bene.

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SPAZIO AUTRICE_

VOLETE SAPERE COSA HA IN MENTE SANDY PER CRISTYN PER LA SERATA DI CAPODANNO? QUALI NUOVI INCONTRI CI SARANNO? VOLETE SAPERE SE CRISTYN NE COMBINERÀ UN'ALTRA DELLE SUE?

PS: VI AVVERTO CHE ROB POTREBBE SEMBRARE UN VERO STRONZO, MA CHISSÀ FORSE PIÙ AVANTI SUBIRÀ UNA MUTAZIONE RADICALE DELLA PERSONALITÀ?

CONTINUATE A SEGUIRE LA MIA STORIA. AVVISO SOLO CHE IL PROSSIMO CAPITOLO ESSENDO PIÙ COMPLESSO RICHIEDE PIÙ TEMPO PER ESSERE ELABORATO, MA PROMETTO CHE A BREVE AGGIORNERÒ LA STORIA.

BUONA LETTURA BY 

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