Capitolo 45. NON SO COSA CREDERE!
POV.CRISTYN
Mi sento in un certo senso sollevata nell'essere in macchina e che tra me e Phil ci sia un divisore oscurato, in modo che lui non possa notare il mio stato d'animo , la mia tristezza , la mia delusione. Delusione per Rob, per me per avergli creduto ciecamente senza pretendere niente e nulla in cambio e per essere stata così passivamente accondiscendente.
Mi sento presa in giro e io non sono una ragazza che si fa trattare come una bambola o come un animale da compagnia che si accontenta quando ci si ricorda della sua esistenze e presenza.
Mi sto stufando di questo atteggiamento altalenante.
Mando un messaggio a Robert, ma lui non risponde. Dev'essere ancora impegnato con lei.
Arrivata a casa scendo dall'auto senza aspettare l'aiuto di Phil e senza salutarlo. So che può sembrare maleducato , ma in questo momento non ho proprio voglia di rivolgermi a lui o a chiunque lavori per quell'idiota patentato.
Vado dritta in camera mia e trovo rifugio e conforto nel mio letto.
Prima l'incontro con Georgiana, poi sorprendo Robert mentirmi, darmi buca dal dottore per una cena in un ristorante con la stessa donna con cui si è appartato questa sera. Nonostante so che non mi tradirebbe e per di più in un'occasione pubblica, non mi sento tranquilla. Con tutte le preoccupazioni cado in un sonno agitato.
................................
Al mio risveglio trovo tante chiamate e messaggi di Rob, ma decido di non rispondergli. Anzi decido di registrarlo nel mio cellulare con un altro nome, "Idiota Patentato", così saprò subito che si tratta di lui e potrò lasciarlo stare.
Esco di casa con qualche minuto di anticipo, in modo da passare dal Giornale dove lavora Sandy, prima di andare al negozio. Mi sento non disperata, ma come se fossi nelle sabbie mobili, senza sapere come fare e come agire. Mi sento amareggiata.
Non so perché non ci abbia pensato prima, direttamente ieri sera, forse per la stanchezza. Così appena arrivata alla sede del Giornale chiedo di lei, se posso vederla.
«Venga la accompagno al piano superiore. Può chiedere direttamente a Sandy di vederla se ha ancora la pausa a disposizione» mi dice mentre entriamo in ascensore.
Arrivata al trentaseiesimo piano la receptionist mi avvisa di essere arrivata al piano giusto.
«L ringrazio» dico prima di avviarmi verso Sandy. La trovo intenta a scrivere al computer, alla scrivania.
«Sandy!!» dico salutandola e cogliendola di sorpresa.
«Cris cosa ci fai qui a quest'ora presto?» mi chiede stritolandomi in uno dei suoi forti abbracci, «Tutto ok?» mi chiede guardandomi attentamente in volto.
«Ecco in realtà non va affatto bene, proprio per niente» le dico, sentendo i miei occhi sempre più umidi.
«Aspetta un attimo. Chiedo al mio capo se posso anticipare la pausa e farla adesso e non poi a mezzogiorno, così mi racconti tutti per filo e per segno, va bene?» mi chiede lei.
«D'accordo» le rispondo. Ritorna dopo neanche un paio di minuti e ci avviamo al bar dietro l'angolo.
Terminato di raccontare come è andata la serata Sandy fa una faccia stupefatta.
«Non ci posso credere che quell'idiota ti abbia praticamente abbandonata lì così come se niente fosse. Ma io dico. O lo è o lo fa.»
«Secondo me un po' tutte e due le cose. A volte sembra essere preso da me, che gli interesso davvero, altre volte io passo addirittura in terzo o quarto piano» le dico riflettendo un po'.
«Cosa farai ora?» mi chiede la mia mica.
«Andrò al negozio e penserò ai miei affari» le rispondo.
«Se hai bisogno non esitare a chiamarmi. Io ci sono» mi dice Sandy abbracciandomi.
....................................
Arrivata alla pasticceria apro la serranda porte e luci, per dirigermi nello stanzino per cambiarmi.
La giornata procede in maniera monotona, come tutti gli altri.
Arrivano i soliti clienti che ordinano mezzo chilo di paste secche o una decina di brioche e tortine.
Arriva anche la solita e simpatica vecchietta che prende come sempre, la sua tortina alla frutta analcolica. Ogni volta che la vedo arrivare mi ritorna momentaneamente il buon umore. Questa donna ha un sesto senso invidiabile. Appena mi vede capisce subito se qualcosa non va. Ci scambiamo quattro chiacchiere veloci e poi se ne va.
Do il cambio in cucina e preparo i biscotti di pasta frolla alla cannella e provo una nuova ricetta. Mini crostate alla crema di nocciola fatta in casa. Per fortuna l'altro giorno ne ho preparata troppa per i bignè e me ne avanzata un po'.
Adesso posso utilizzarla per questa mia nuova creazione.
Dopo aver creato la pasta frolla, la lascio riposare per circa mezz'ora. Passato il tempo giusto la stendo e creo la base per le tortine e le metto in forno fino a quando sono quasi cotte, per poi mettergli la crema alla nocciola e farle finire di cuocere.
Le tiro fuori per assaggiarne una. Sperando che siano venute bene.
Mmmm, un solo morso di queste tortine mi fa venire voglia di finirle tutte.
Purtroppo devo metterle in vetrina per i clienti.
Per fortuna ho i ragazzi che mi aiutano. Si occupano delle consegne, delle vetrine e della cassa. Stiamo portando avanti anche i progetti per pubblicizzare il negozio e per l'inaugurazione tanto attesa del palazzo-hotel qui vicino. Saranno settimane davvero impegnative e non ho certo bisogno di inutili distrazioni e perdite di tempo.
--------------------------------------------------
POV.ROBERT
Non riesco a concentrarmi su tutti questi documenti che ho sulla mia scrivania e che dovrei revisionare entro fine giornata. Sono tutti documenti importanti per la proficua conclusione del mio affare.
Sono preoccupato. Provo e riprovo a contattarla ma niente.
Lancio il cellulare contro il muro , per la frustrazione, frantumandolo.
Non capisco il perché sia smarrita e se ne sia andata dalla festa senza prima avvisarmi. Proprio non capisco. Mi massaggio il le tempie che stanno per esplodermi a causa di un forte mal di testa. Proprio in questo momento mi accorgo della presenza di qualcuno alla porta, ma che non accenna ad entrare.
È Harry.
«Ti stai godendo la sena Harry?» gli chiedo innervosito.
«Si , in realtà si. Mi sto godendo il fatto che quella sciacquetta ti stia ridugendo ad uno straccio. Ti avevo avvertito amico» dice ridendosela ed entrando nel mio ufficio.
«Ritira. . subito. . quello . . che . .hai . .detto» gli dico stringendo molto forte i bordi della scrivania, per trattenermi dal non saltargli addosso e strozzarlo con le mie stesse mani.
«Perché dovrei. Tu la chiami ma lei non ti risponde, anzi si vuole isolare da te. Ti ha già usato abbastanza e ora non gli servi più. A quest'ora se ne sarà già trovato un altro e si starà divertendo come si deve» dice ridendosela ancora.
E no adesso e troppo. In pochissimi secondi lo mando un'altra volta e stendere facendolo finire per terra col naso sanguinante.
«Sicurezza. Venite nel mio ufficio e portate il signor Harry fuori dal mio palazzo. D'ora in poi non sarà più il benvenuto in azienda e agli eventi» li informo.
In pochi minuti arriva la sicurezza.
«Te ne pentirai. Aspetterò il giorno in cui ti dirò te l'avevo detto e mi dovrai ringraziare per averti avvisato» dice ridendosela ancora e ancora.
Ma allora ne vuole altre di botte. Forse è meglio di non, altrimenti potrei danneggiare quei pochi neuroni che si ritrova.
.....................................................................
A metà giornata sono riuscito a sfoltire i documenti di cui mi devo occupare.
Essendo già le tredici forse è meglio mangiare qualcosa, altrimenti non riuscirò a concentrarmi e a concludere nulla.
Mi faccio portare un primo e un secondo della giornata, dalla tavola calda qui vicino.
. . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Sono già le quattro. Anche se è solo da poche ore che non la sento m i manca. Mi manca sentire la sua risata, i suoi sorrisi e i suoi baci. Mi mancano i nostri stupidi battibecchi.
Forse è così che lei si sente ogni volta che io non ci sono e sono fuori per affari. Ma allora perché non me lo dice? Perché non mi racconta niente?
Provo a telefonarle di nuovo ma niente. Ora basta. Se vado al negozio non potrà far finta di niente e non rispondere alle mie domande.
Dico a Phil di preparare l'auto e di accompagnarmi alla pasticceria di Cris.
Dopo venti minuti arrivo al negozio e vedo la mia piccola attraverso la vetrina. Sta dando ordini ahi suoi colleghi, come un vero capo.
In questo momento sta riponendo dei dolci al bancone e non può vedermi. Senza aspettare altro tempo entro e tossisco per far notare la mia presenza.
«Salve. Deve solo aspettare un attimo. Sistemati questi biscotti sarò da lei» mi dice, senza sapere che sta parlando con me.
«Cosa desidera?» chiede mentre pone via il vassoi e si volta versa di me, «Rob? Cosa ci fai qui? Non ti devi occupare di affari?» mi chiede . non mi aspettavo quest'accoglienza fredda.
«Non ti fa piacere vedermi qui?» le chiedo.
«Non quanto ne sarebbe felice Clarissa di vederti in questo momento» dice seccata.
«Non so a cosa tu ti stia riferendo» le dico.
«Forse alla donna con cui sei sparito per tutta la serata. Come l'hai chiamata? A si "i tuoi affari". Beh se permetti sono io adesso che devo occuparmi dei miei affari urgenti e non ho bisogno di inutili distrazioni » mi risponde a tono.
«Ascolta non hai motivo di avercela con me» le faccio notare.
«Ah no? Io invece penso di sì. Sai tu dicevi che dobbiamo comunicare, far sapere all'altro se qualcosa non va. Te lo dico adesso. Qualcosa non va e sei tu. Qualsiasi cosa tu stia combinando, tutte queste omissioni mi fanno dubitare di te. Mi fanno pensare che non ti fidi di me, del nostro legame . mi sto stufando del tuo attaccamento e comportamento altalenante. Non sono un cucciolo domestico che puoi accontentare quando vuoi, quando hai tempo libero. Ho faccio parte della tua vita oppure no» mi dice adirandosi.
«Certo che fai parte della mia vita» le rispondo.
«Strano a me sembra di no. Ti assenti troppo spesso per lavoro, vai in giro chissà con chi e ti comporti come se fossi ancora single. Beh sai quando si ha una relazione i giochi da playboy sono finiti. ricordatelo» mi avverte lei.
«Cris» cerco di richiamarla.
«Scusa ma ho da fare adesso» dice liquidandomi.
Vado via senza fare storie. Mentre torno a casa, una casa che quando lei non c'è sembra vuota e triste, rifletto su ciò che mi ha detto.
A cosa si riferiva? Forse centrano quelle dannate foto a cui si riferiva Andy. Non lo so ma devo scoprire cosa si cela dietro questo cambiamento di Cristyn.
-------------------------------
SPAZIO AUTRICE_
CIAO RAGAZZI, VI E' PIACIUTO IL NUOVO CAPITOLO?
VI STARETE CHIEDENDO PERCHE' ROBERT SI COMPORTI COSì, LO SCOPRIRETE SOLO LEGGENDO.
BUONA LETTURA, BY
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro