Capitolo 42. PAURE
Pov.Cristyn
Bip bip....
Sento in lontananza un continuo e fastidioso rumore.
Bip bip bip. . . .
Sono stanchissima, priva di forze. A fatica cerco di aprire le palpebre. L'unica cosa che riesco a capire e quella di trovarmi in una stanza tutta bianca poi di nuovo buio totale.
Dopo quel che sembra un'eternità mi risveglio, ma intorno a me non trovo Robert.
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Pov. Robert
Sono ormai da ore che Cristyn dorme.
Appena l'ho vista in questo letto di ospedale per poco non mi cedevano le gambe. Pallida e attaccata a quei tubicini sembrava distrutta, inerme.
Non voglio allontanarmi da lei. Non voglio lasciarla sola. Lei è importante per me. Questo l'ho capito ormai da tempo. Devo solo capire quanto è importante. Cosa sarei disposto a sacrificare per lei.
Veglio su di lei standole a fianco, appoggiato su una sedia vicino al suo letto.
«Mi scusi, ma l'orario delle visite è ormai passato da un pezzo » mi avverte un'infermiera entrando nella camera per controllare i parametri vitali di Cristyn.
«Non la lascerò qui da sola» le dico mentre mi avvicino alla mia piccola, stingendole la mano e accarezzandole la fronte.
È un po' fredda, ma le ferite ricucite, stanno già guarendo.
«Signore, lei . . . » fa per dirmi l'infermiera, ma non la lascio finire.
«La mia ragazza è stata aggredita e non mi allontanerò da lei neanche per un solo secondo» dico rafforzando la mia presa sulle mani della mia Cristyn.
«Posso capirlo signore. Chiederò al responsabile se può rimanere qui al suo fianco» dice mentre sta per andarsene.
«La ringrazio».
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Il responsabile dell'ospedale mi ha permesso di rimanere a fianco a lei. Ormi sono già le sette e mezza del mattino e Cristyn non si è ancora svegliata.
Ho incaricato i miei uomini migliori di indagare sull'intrusione nell'appartamento di Cristyn e sulla sua aggressione. Non è stato scoperto ancora niente, ma le indagini non si fermano. Ho dato istruzione ai miei uomini di chiamarmi a qualsiasi ora.
Ad un tratto sento bussare alla porta della camera.
«Signore sono Phil» mi avverte il mio autista.
«Entra» gli dico.
«Le ho portato del caffè caldo e qualcosa da mangiare» mi dice porgendomi un sacchetto. Guardando dentro trovo un paio di muffin
«Qualche sviluppo sulle indagini? » chiedo mentre bevo il caffè osservando la mia piccola.
«Abbiamo chiesto alla sua amica, Sandy, di aiutarci a tracciare un itinerario della signorina Mitchel in modo che noi possiamo recuperare i video di sorveglianza e scoprire qualcosa. Appena avremo delle novità la informerò immediatamente» mi dice lui.
«Phil incarica Storm di supervisionare le indagini e affida ai tuoi uomini la sorveglianza dell'appartamento di Cristyn e della sua pasticceria in centro. Tu ti occuperai della sorveglianza e della protezione personale della signorina Mitchel in mia assenza» lo incarico.
«Si signore. Lo consideri già fatto».
«Un'ultima cosa. Studia anche il passato del fratello Steve, della sua amica Sandy e di quel tale, Andy. Non si può mai sapere».
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I medici mi hanno informato che non appena Cristyn si sveglia la visiteranno e a seconda delle sue condizioni decideranno se e quando dimetterla.
Toc toc. . . .
«Ehi amico! allora è qui che ti nascondevi a poltrire» dice Harry entrando allegramente nella stanza di Cristyn.
«Ti sembra che stia poltrendo? La mia ragazza è stata aggredita adesso si trova in ospedale. Tu vieni qui come se non fosse accaduto niente di importante» gli dico arrabbiandomi e avvicinandomi a lui stringendo i punti.
«Ehi ehi calmo. E per questa che sei venuto qui? Pensavo te la fossi dimenticato già a capodanno» dice ridendosela.
«Questa è la mia ragazza ed è importante per me. Quindi non venire da me ad insultarla a denigrarla come se fosse una qualunque, chiaro» lo avverto.
«Calmati amico» dice lui alzando le mani insegno di resa.
«Amico un corno. Ferendo e insultando lei, insulti e ferisci anche me» lo avverto nuovamente.
«Vedrai che ti passerà, è come con le macchine appena non ti piacciono più le metti in garage e ne compri un'altra, le cambi continuamente» dice lui.
Non ci vedo più dalla rabbia. Ora basta.
Due secondi dopo Harry è disteso a terra con il naso rotto. Si alza proteggendosi il naso sanguinante.
«Tu sei pazzo Rob. Lei ti sta rovinando il cervello» dice lui.
«Adesso basta sparisci dalla mia vista e fatti rivedere solo quando ti sarai ricordato di essere mio amico» gli dico guardandolo andarsene via.
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Verso pranzo Steve e Sandy vengono a trovare Cristyn , durante l'orario di visite.
«Ehi come stà la nostra principessa?» chiede Steve entrando in camera.
«Ancora niente. I medici dice che dovrebbe risvegliarsi fra poco» li informo. Mi alzo per sgranchirmi le gambe. Sono tutte intorpidite.
«Sai, senza offesa, ma hai davvero un brutto aspetto. Devi prenderti cura di te. Vai a casa . Fatti una doccia e mangia qualcosa» mi consiglia Sandy.
«Non mi allontanerò da lei» ripeto per l'ennesima volta.
«Rob, Cris non rimarrà sola. Staremo noi con lei. Appena ci saranno dei cambiamenti sarai il primo a saperlo» cerca di convincermi Steve.
«Teerò il cellulare sempre acceso a portata di mano. Tornerò subito» dico loro.
«Mettici tutto il tempo che serve» mi dice Sandy.
Avvicinandomi alla mia piccola, la osservo, pensando a quanto mi mancherà in questi pochi attimi di distanza, «Torno subito piccola. Non noterai neanche la mia assenza» le dico baciandole la fronte prima di andarmene, sperando possa sentirmi.
Lasciati un paio di uomini a sorvegliare Cris e i suoi amici, Phil mi accompagna a casa e in un paio d'ore mi faccio una doccia veloce e bollente, per poi fare una piccola dormita.
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Ritornato all'ospedale vado dritto alla camera di Cris e la trovo sveglia.
«Ehi piccola. Ti sei svegliata» sono così felice. La abbraccio come se fosse l'ultima volta che potrei vederla. Mi è mancata così tanto. Sono stato preoccupatissimo. Forse ha ragione Harry, sono fottutamente fregato, si perché lei mi ha fegato il cuore, «come ti senti amore?» le chiedo mentre mi siedo sul lettino per farla appoggiare al mio petto.
«Mi sento la testa pesante e un pochino stanca» mi risponde mentre stringe le mie mani fra le sue.
«Adesso i dottori ti devono visitare» la informo.
«Cos'è successo?» mi chiedo sovrappensiero.
«Sto cercando ancora di capirlo. Appena scoprirò qualcosa sarai la prima a saperlo, te lo prometto tesoro» le dico rassicurandola, accarezzandole la fronte.
«Mi fido di te» mi risponde prima di sporgersi per darmi un leggero bacio sulla fronte.
Proprio in questo momento entra il medico accompagnato da due infermiere.
«Mi dispiace ma con la paziente non può stare più di una persona nella stanza, mentre la visitiamo» dice il medico riferendosi a me , Sandy e Steve.
Steve e Sandy decidono che è meglio che rimanga io con Cris, mentre loro si accomodano nella sala d'aspetto.
«Vediamo un po' come sta la nostra paziente. Prego si sieda con la schiena dritta e guardi davanti a se. Mmmm vista e movimenti oculari nella norma, nessuna emorragia , solo un lieve trauma e un piccola taglio richiuso. Le consiglio riposo. Le prescrivo un analgesico da usare solo in casi estremi, qualora sentisse un fortissimo ma di testa. Mi raccomando non si affatichi troppo. Può ritornare a casa a patto che appena notasse difficoltà o dolori venga subito in ospedale e chieda di me. Ci siamo capiti?» ci chiede il dottore.
«Certamente dottore» rispondiamo simultaneamente io e Cris.
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Arrivati a casa lascio Cris sul divano in modo che si senti comoda e possa rilassarsi serenamente.
«Siete sicuri che non vi serva niente?» ci chiede Sandy.
«Tranquilla Sandy mi serve solo un po' di riposo. Terrò il cellulare a portata di mano in caso di bisogno. Andate . avete il giornale e il locale a cui pensare. Se dovessi avere bisogno vi chiamerò immediatamente lo prometto» dice lei cercando di convincerli.
«Promettilo?» chiede Sandy preoccupata.
«Prometto».
«D'accordo sorellina. Noi andiamo . se hai bisogno non aspettare a chiedere» le dice Steve prima di abbracciarla.
Appena i due se ne vanno mi accomodo vicino alla mia piccola. La stringo tra le mie braccia e rimaniamo in questa posizione per un bel po' finché non mi accorgo che lei si è addormentata.
Ne approfitto per portarmi avanti con il lavoro , così lavoro al compute stando sul divano per controllare costantemente Cris.
Dopo quello che devono essere un paio d'ore, Cris si risveglia.
«Ehi »dico salutandola e baciandola dolcemente sulle sue labbra.
«Per quanto ho dormito?» chiede stropicciandosi gli occhi. In questo momento ha un'espressione troppo buffa. I capelli tutti scompigliati e gli occhi ancora un po' appannati per il sonno.
«Solo un paio d'orette» le dico.
Cris si sistema più vicino a me, coprendoci entrambi con una coperta lì vicino.
«Finisco solo un attimo una cosa e poi sono tutto tuo» le dico rivolgendomi di nuovo al computer.
Dopo venti minuti riporto il computer nel mio studio per ritornare dalla mia bella.
Adesso dopo una bella dormita sembra di nuovo la mia Cris. Fresca e riposata è ancora più bella.
«Piccola stavo pensando a una cosa. Visto che tu hai bisogno di riposo, stavo pensando di non andare alla serata di beneficienza di domani» le dico.
«Noooo. Non annullare tutto. Voglio andarci. Voglio essere io ad accompagnarti domani sera. Saremo i più belli di tutta la sera» mi dice lei facendo gli occhi dolci. Eh no. Quegli occhi no. Non so resistere a questo sguardo. È dolcissima. Mi fa tornare in mente il film "Il gatto con gli stivali" tratto dal film "Shrek".
«Non voglio che tu ti stanchi troppo e poi non abbiamo pensato al vestito» le faccio notare.
«Di questo ci abbiamo pensato io e Sandy l'altro giorno. Vedrai è stupendo. Non ti dico altro voglio che sia una sorpresa» mi dice con un sorriso bellissimo.
«Piccola ascolta. . . io . . . non voglio che tu ti affatichi. Se andiamo, prometti che non farai niente di esagerato e appena ti sentirai male o stanca me lo dici, così ritorneremo a casa. Promettilo !» .
«Lo prometto Rob» mi risponde riadagiandosi al mio petto, prima di riaddormentarsi.
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SPAZIO_
SALVE RAGAZZI!! VI PIACE QUESTO CAPITOLO?? COSA NE PENSATE DI Harry e DELLA REAZIONE DI Rob?
SE VOLETE SAPERE COSA ACCADRA' DOPO, CONTINUATE A SEGUIRMI PRESTO AGGIUNGERO' UN NUOVO CAPITOLO.
BY
SweetCreation94
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