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Capitolo 41. RICOVERATA!

SPAZIO AUTRICE_
CIAO RAGAZZI MI SCUSO IN ANTICIPO PER GLI ERRORI MA HO SCRITTO DAL CELLULARE.  SPERO VI PIACCIA QUESTO CAPITOLO.

Pov. Cristyn

Il mio cuore ha rallentato e la paura mi ha pervaso. Non riesco a muovermi,  ad avanzare nel mio appartamento.
Non capisco cosa sia successo.
Chi può aver compiuto questo scempio?
La mia casa è tutta sotto sopra. I mobili sono completamente distrutti.  Il tavolino e spaccato in due. Le pareti e i vetri sono tutti imbrattati di vernice rossa.

 Non capisco. Perché? 
Ad un tratto mi squilla il cellulare e senza guardare chi è il mittente accetto la chiamata.

《Cris,  piccola perche' non rispondevi?  Dove sei? 》

 Io ascolto tutte le sue domande ma la mia mente è come se non ascoltasse e fosse concentrata solo sull'orrore che mi sta davanti.
《Cris?  Piccola ci sei?  Va tutto bene? 》 mi chiede preoccupato.
《Rob》dico spaventata.  Ecco adesso lo shock lascia spazio alla paura.

《Piccola parlami》mi prega Rob.

《Il mio aplartamento è distrutto.

《Cazzo.  Vai immediatamente da un vicino e chiuditi a chiave. Chiamo subito tuo fratello e la polizia. Parto subito.  Tranquilla andra'  tutto bene》dice cercando di tranquillizzarmi,  ma inutilmente.

Talmente concentrata sulla chiamata e sul disastro che non mi accorgo della presenza di qualcuno nel mio appartamento.

Proprio mentre sto per avvertire Rob  di questo inatteso pericolo,  chiunque esso sia scappa velocemente via dal mio appartamento spingendomi  di lato e facendomi sbattere violentemente la testa.
Prima che la mia vista si annebbi riesco solo a sentire Rob che cerca di chiamarmi. Poi più niente. Buio.

Pov. Robert
《Cris?  Piccola rispondi,  cosa e'  successo?  Cris? 》 grido al telefono per farmi sentire da lei. Un attimo prima stava per dirmi qualcosa. Perché non risponde.  Ho un brutto presentimento. Ho una fitta lancinante al petto. Fai che non le sia capitato niente ti prego.

Telefono subito a Steve. Risponde al secondo tentativo.

《Ehi Robert sono occupato al locale non ho tempo》dice subito lui.

《Devi andare subito da tua sorella. Le ho telefonato. Le hanno distrutto l'appartamento e adesso non mi ridponde piu'. Deve esserle successo qualcosa》dico preoccupato.

《Stai scherzando? 》chiede l'idiota.

《Secondo te scherzerei mai su una cosa del genere? Cazzo vedi di  muoverti. Ho gia' chiamato la polizia e un' ambulanza》.

《Vado subito》detto questo chiude la chiamata.

Prendo la ventiquattrore ed esco dall'hotel. Trovo il mio secondo autista Morgan pronto ad attendermi. 

《Dove la porto signore? 》mi chiede lui.

《All'areoporto e in fretta》gli rispondo.

《Si signore》.
 
Appena partiti chiamo il mio amico che si occupa del mio aereo.

《Cartis sono Rob prepara subito l'aereo. Devo tornare urgentemente a casa 》gli dico.

《Trenta minuti ed e' pronto》mi informa.

Dopo venti minuti arrivo a destinazione e mi imbarco  sul mio aero e attendo che parti.
 Durante il volo chiudo gli occhi e prego che la mia piccola Cris stia bene.
Già mi immagino i possibili scenari. Lei ferita lievemente o gravemente sull'ambulanza.

I miei pensieri vengono interrotti dallo squillo dl mio telefono.
È Phill il mio primo autista.

《Phil》.

《Signore. Sono all'appartamento della signorina Mitchel. La stanno caricando adesso sull'ambulanza. L'hanno immobilizzata con un collare. È priva di conoscienza. Dicono che deve aver battuto violentemente la testa e di conseguenza potrebbe avere un'emorrargia interna. Con lei sta andando il fratello 》.

《Cristo santo.  Ascoltami. Avvisa anche l'amica della signorina Mitchel,  si chiama Sandy.  Appena sai in quale ospedale la portano fammi sapere 》.

《Si signore》.

Terminata la chiamata sono più nervoso e arrabbiato di prima. Se solo fossi partito appena concluso i miei affari a quest'ora sarei con la mia Cris e niente di tutto ciò sarebbe successo.

Se dovesse andare tutto storto non me lo perdonerei mai.

. . . . . . . . . . . . .
Il volo dura neanche due ore.  Appena atterrati telefono subito a Philil. Mi risponde subito.

《Signore. Hanno portato la signorina Mitchel al Generaly Hospital. La stanno viditando proprio adesso》mi informa lui.

《Bene. Io sono per strada. Non lasciarla per un solo secondo. Stalle sempre  incollato. Nessuno deve avvicinardi a lei. Mi sono spiegato? 》.

《Si signore. Ma come facciamo con i medici? 》mi chiede.

《Ci pensero'  io. Il primario di neurochirurgia mi deve un favore. Faro'  in modo che tu possa starle accanto e che riceva le migliori cure possibili.  Sta attento. Tieni gli occhi e orecchie aperte》.

《Sara' fatto signore! 》risponde lui prontamente.

Dopo venti minuti arrivo all'ospedale,  scendo dall'auto non ancora completamente ferma. Di corsa raggiungo l'accettazione.
Una signora sulla quarantina mi squadra senza ritegno.

《Cerco Cristyn Mitchel》dico rivolgendomi a lei.
Non deve avermi sentito. È troppo concentrata a squadrarmi.
Sbatto forte un pugno sul bancone risvegliandola e attirando la sua attenzione.
《Invece di squadrare le persone come una rimbambita, faccia il suo dovere.  Mi dica dove è stata portata Cristyn Mitchel 》le chiedo nuovamente.

《Mi dispiace sono informazioni riservate signore》mi risponde lei con un sorrisino straffottente e leccandosi le labbra.

《Ascolti io sono Robert Pawel finanziatore di questo ospedale e amico del primario di neurochirurgia. Le ho chiesto di dirmi dove si trova la signorina Mitchel  》 impaurita daĺla mia reazione la donna non risponde,  è come ammutolita.

Nel frattempo vedo arrivare un'infermiera.
《Salve signor Pawel.  La prego mi segua 》.
Saliamo al secondo piano fino ad arrivare in una sala d'aspetto dove trovo Sandy e Steve.
C'è anche Andy. Cosa diamine ci fa lui qui?

《Come sta? 》domando loro.
《Non ci hanmo ancora detto niente, la stanno visitando》mi informa Steve.

《Tu vosa ci fai qui? 》 domando a Andy avvicinandomi a lui,  stringendo i pugni.

《Calmati Rob. L'ho chiamato io》mi dice Sandy.

《Perche'? 》le domando.

《Ero con loro al locale》dice lui.

《Con loro?? 》chiedo rabbuiandomi.
《Tranquillo non sono andato con loro. Le ho incontrate li'. Quando sono arrivato al locale,  loro erano gia' li'  e' in bella compagnia》mi dice ridendo per la mia reazione.

Cosa vuol dire che erano in bella compagnia??

《Rob eravamo insieme  al bar. Siamo volute uscire per divertirci. Non eravamo da sole. Con noi c'erano anche due mie amiche.  Poi si sono aggiunti due tipi. Ti assicuro che sono stati carini e gentilissimi. Per niente inopportuni te lo giuro 》mi spiega lei cercando di non farmi arrabbiare, 《E poi visto che anche tu ti stavi divertendo non vedo perche' dovevamo stare rinchiuse in casa invece di uscire indipendentemente dall'orario e dal fatto che nessuno di voi fosse con noi》si difende lei.

《Ma perché ? 》 chiedo.

《Percheee'?? 》mi grida in faccia l'idiota《Vuoi sapere perché?  Te lo dico io il perche' 》mi grida Andy.

《Datevi una calmata entrambi. La cosa importante adesso è che Cris stia bene》dice Steve cercando di calmare gli animi.

《E'  colpa mia》dice Sandy sedendosi e prendendosi la testa tra le mani.

《Non e' colpa tua. Solamente di quel farabutto chiunque sia》le dice Steve abbracciandola.

《Siamo uscite, ci stavamo divertendo,  ma poi non so perché  Cris e' voluta ritornare a casa e ha chiammato un taxi. Ho provato a convincerla a rimanere un altro po o ad andarcene insieme,  ma mi ha detto di non preoccuparmi e cosi' non ho insistito 》continua Sandy.

《Racconta tutto Sandy. Digli che siete volute uscire perche' avete ricevuto quelle foto》grida Andy.

《Quali foto?? 》chiedo,  incominciando a perdere la pazienza.

Proprio in quel momento arriva il medico togliendosi la mascherina.

《Siete parenti della signorina Mitchel? 》 chiede.

《Si. Io sono il fratello e lui il suo ragazzo》gli dice Steve presentandoci.

《Noi siamo suoi amici》gli dice Sandy riferendosi a se stessa e a Andy.

《La lastra non ha evidenziato  nessuna emorragia interna al cranio.  Solo una brutta contusione e un brutto taglio. Niente che un paio di punti e un po' di riposo non possa guarire 》ci informa lui.

Rilascio il respiro che non mi sono neanche accorto di trattenere.
Adesso voglio solo andare da lei.
《Possiamo vederla? 》gli domando.

《Solo i parenti.  Uno alla volta miraccomando》.

《Vai tu Rob.  Io la vedro'  dopo》mi dice Steve .

Ringraziandolo con un cenno della testa seguo il dottore.

《Prego》dice il dottore indicandomi la stanza in cui si trova la mia piccola. 
Prima di entrare respiro profondamente.
Entrando la vedo debole ed indifesa,   distesa sul letto inerme. Con tanti tubicini attaccati.

《Non si spaventi per i tibicini. Si tratta della flebo e del catetere》mi spiega doc.
《Per quanto tempo dovra'  rimanere ricoverata? 》gli domando.
《Per un paio di giorni minimo in mofo da tenerla sotto controllo.  Una volta dimessa le prescrivero' analgesici e visite di controllo》spiega prima di lasciarci soli.

《Oh piccola. Mi dispiace così tanto. Avrei dovuto essere lì con te in quel momento》le dico stringendole la mano.

Mi fa male vederla in questo stato. Farò qualsiasi cosa per scoprire chi è il verme che l'ha ridotta così.
Adesso dorme profondamente,  sembra un angioletto.

《Ti  amo piccola mia! 》

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SPAZIO AUTRICE_

SALVE RAGAZZI. PIACIUTO IL CAPITOLO?   E ADESSO COSA SUCCEDE?  E CRIS AVRÀ SENTITO LA DICHIARAZIONE DI ROBERT?

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