Capitolo 3. SORPRESE INASPETTATE!
Pov's Cristyn
Tornata a casa dall'appuntamento con Sandy, essendo sabato sera decido di ordinare una pizza e Coca-Cola. Così passo la serata ad oziare sul mio puff blu, acciambellata al mio gatto Milo, una piccola palla di pelo nero, facendo zapping tra i programmi tv.
Dopo aver messo a posto la confusione che ho creato insieme al mio gatto, i miei occhi si chiudono da soli. Essendo troppo stanca decido di andare in camera mia, quando vedo la busta di una lettera, che non avevo notato prima, sbucare da sotto la porta.
Ti prego fa che non siano brutte notizie ti prego, ti prego, ti prego. . .
Sul davanti non c'è scritto niente. Vediamo sul retro. Dietro c'è scritto "Signor Fitzman". Ho un brutto presentimento. Velocemente apro la busta e leggo. . .
"Cara Cristyn Mitchell essendo a conoscenza della sua situazione ed essendo vicino alla fine dell'anno, le sono state concesse due settimane di proroga per trovare una sistemazione che le permetterebbe di non essere sfrattata a fine mese, cioè a capodanno. Sperando lei si adoperi per risolvere la situazione le auguro buone feste! "
Cosa?! Ho letto bene?! Per essere sicura di non aver letto male rileggo più volte la lettera.
Appena mi riprendo dalla sorpresa telefono a Sandy per darle la novità.
Niente scatta la segreteria telefonica .
«Ciao Sandy, sono Cristyn. Voglio solo dirti che mi hanno posticipato l'obbligo di lasciare libero l'appartamento. Ho ancora due settimane di più di tempo. Ora ti lascio. Notte!».
Mamma mia devo essere proprio stanca. Come un sonnambulo finisco in camera e mi butto sul letto senza neanche cambiarmi e cado subito nel sonno.
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Dove mi trovo? Sembra di essere ad una premiazione. Perché tutti mi scattano foto e mi fanno domande? E poi, perché sono vestita con un abito elegantissimo, aderente e per di più accompagnata da Mr. Newman, affascinante da far paura nel suo completo due pezzi nero? Mentre cerco di capire il perché sento qualcosa di strano. Una sensazione di fresco. Mi sento il viso bagnato e non so il perché. Eppure non sto piangendo.
Risvegliandomi mi accorgo che è il mio adorato Milo che mi sta completamente leccano tutta la faccia. Vedete questo è il suo modo per salutarmi alla mattina. Proprio mentre sono ancora in uno stato di trans, tra sonno e veglia, sento suonare alla porta.
Uffa! Perché ogni volta che sono occupata, che io debba riordinare casa o dormire, qualcuno decide di intromettersi nella mia tranquillità.
Controvoglia vado ad aprire alla porta.
«Ehilà sorellina, perché quella faccia? Non saluti il tuo fratellone?», e prima di capire cosa stia succedendo mi ritrovo stritolata nell'abbraccio di mio fratello Steve.
Liberatami da quella gabbia di muscoli gli chiedo subito che cosa ci faccia lui qui.
«Sono semplicemente venuto a vedere come se la passava la mia sorellina preferita», dice sorridendo.
«In realtà sono la tua unica sorella, quindi quello che hai detto non vale», gli rispondo mettendo il broncio, cercando di convincerlo a dirmi il vero motivo della sua visita.
«Dai non fare quella faccia da cane abbandonato. Lo sai che non mi piace vederti con quell'espressione Cris».
Io tenacemente cerco di mantenere quell'espressione fino a quando mi accorgo che lui sta per cedere.
«È va bene. Ti dico la verità, basta che fai sparire quella smorfia sulla tua faccia. Ecco vedi. . . Insomma. . . È che. . . », strano Steve non è mai stato così indeciso.
«Insomma Steve vai al punto o devo tentare ad indovinare?», lo sprono un po'.
«Mi ha chiamato Sandy. . . », non lo lascio neanche finire di parlare.
«Cosa?», gli urlo quasi addosso.
«Non voleva tradire la tua fiducia o intromettersi nelle tue decisioni. Solo che questa volta la situazione le è sembrata più difficile rispetto al solito e sapendo che tu non mi avresti mai detto niente, mi ha chiamato lei. L'ha fatto per il tuo bene, per alleggerirti il peso sulle spalle >>.
«Steve. . . », non ho parole.
«Ascolta io ti voglio bene e ti aiuterò sempre, in qualsiasi caso e questo perché voglio aiutarti e non perché mi sento in obbligo, chiaro?», dice seriosamente.
«Si Steve, è tutto chiaro», dico cercando di non commuovermi.
«Ricordati, che è a questo che servono i fratelli. A sostenerti sempre e indipendentemente da tutto e da tutti», precisa lui.
Con i lacrimoni agli occhi lo abbraccio più forte che posso. Intanto lo sento ridere. Mi staccò e lo guardo.
«Che hai da ridere genio?», gli chiedo tra il pianto e le risate.
«Niente, niente, a parte il tuo nuovo look mattutino. Molto carino, mi piace», dice lui ancora tra le risate.
Spazientita mi dirigo in bagno e mi guardo allo specchio.
Oh. . . mio. . . dio. . . Sono un disastro. I capelli sono tutti stropicciati, gli occhi pesanti e il viso sporco da quel poco di trucco che mi ero messa il giorno prima.
«Steve? Tu fai con comodo, come se fossi a casa tua. Guarda un po' la tv e serviti pure dal frigo. Io vado a darmi una rinfrescata in bagno e mi cambio. Ok?», dico chiudendomi in bagno.
«Tranquilla, tranquilla fai quel che devi fare. Io me ne starò comodo sul tuo puff», lo sento dire da dietro la porta.
«Ok, ci metterò non più di quindici minuti», gli dico.
Faccio una doccia veloce. Mi copro i capelli con un asciugamano e mi pulisco il viso. Proprio mentre sto finendo di vestirmi sento squillare il mio cellulare.
«Steve! Puoi rispondere tu al mio cellulare? Sto finendo di vestirmi. Dovrebbe essere sul mobiletto vicino all'entrata» grido a mio fratello, dal bagno.
«Ok», lo sento rispondere di rimando.
Mentre mio fratello risponde al cellulare, finisco di vestirmi e lo raggiungo in salotto. Sta ancora parlando al telefono, ma la sua espressione non è delle migliori.
«Tieni è Sandy. Vuole parlarti, ha delle novità», dice mio fratello con una voce un pò mogia.
«Ciao Sandy. Cosa stai combinando?», chiedo dubbiosa.
«Niente di grave. Senti, ho ascoltato il tuo messaggio di ieri sera. Davvero ti hanno dato più tempo per aiutarti?».
«A quanto pare sì».
«Ascolta ho una notizia bomba. Tieniti forte. Ieri sera ho incontrato Melissa la mia compagna di corsi di giornalismo critico e pubbliche relazioni. A quanto pare ha trovato un buon posto a New York. Lavorerà per un importante giornale locale», dice entusiasta.
«Davvero? Beh Buon per lei».
«Ecco. . . In realtà cercano anche un'altra persona giovane, fresca e di mente aperta, che lavori per loro e Melissa gli ha suggerito il mio nome. Così mi hanno contattata e chiesto di mandare loro per e-mail il mio curriculum. Ieri sera ho incontrato uno dei loro addetti all'ufficio del personale al Sunny Angeles e, a quanto pare, ho fatto buona impressione. Devono chiamarmi questa mattina per farmi sapere se ho avuto il posto o no>>.
«Waw. . ma dici sul serio? E ti hanno contattata stamattina?, chiedo.
«Si mi hanno chiamata poco fa. . . Il posto è mio», urla dall'altra parte del telefono.
«Sul serio? È un'occasione d'oro per te, Non devi lasciartela sfuggire», le suggerisco.
«Infatti ho accettato. Dovrò trasferirmi nel mio nuovo appartamento a New York entro la prima settimana di gennaio», mi informa.
«Così presto? Dio Sandy, mi mancherai tantissimo. . . », le dico commossa.
«Ma che dici sciocchina? Tu verrai con me!».
«Cosaaaa? Ma sei pazza? A far cosa poi», chiedo stranita.
«Ascolta. Il mio appartamento a quanto pare è abbastanza grande da condividerlo in due, in più c'è una stanza per ciascuna di noi, un bagno, una cucina e un salotto abbastanza ampio. Quindi penso che dovresti venire a vivere con me nella grande mela e considerarla come un nuovo trampolino di lancio, come una nuova opportunità per crescere professionalmente e far conoscere le tue creazioni ai più grandi chef. Allora cosa dici? Ci stai i?».
«Passare da vivere da Los Angeles a New York? È una decisione importante, devo decidere », dico pensando ad alta voce.
«Non per metterti fretta ma io devo partire subito dopo l'evento in occasione della festa di capodanno. Quindi hai cinque giorni di tempo per decidere. Mentre in questi giorni mi occupo della parte burocratica, tu pensa, così quando ci vedremo per fare compere mi saprai dire cosa hai deciso, ok?», mi propone.
«Ok, ti faccio sapere. Ciao! »
«Teniamoci aggiornate, ciao!».
Chiusa la telefonata con Sandy, guardo mio fratello. Ora capisco quella sua espressione triste. Teme che accetti la proposta di Sandy e ciò ci allontanerebbe.
«Steve ascolta. . .»
«Cris. . . No. Prima che tu dica qualcosa fammi parlare. Per me è difficile dirlo ma. . . Secondo me dovresti accettare la proposta di Sandy. Si ci allontaneremo e mi mancherai tantissimo, ma non posso lasciare che tu non sbocci e ti crei una tua vita. Queste occasioni non capitano tutti i giorni e poi sarò sempre vicino a te. Se avrai bisogno di qualcosa basterà alzare il telefono e chiamarmi ok?», dice guardandomi.
Io tra le lacrime faccio un segno di assenso con la testa.
Steve ha detto quello che io stavo pensando. Per un attimo ho creduto che lui non capisse, invece mi sbagliavo e alla grande anche.
«Dai Cris non piangere ti prego! Adesso devi pensare a fare una tabella di marcia ok?», mi ricorda Steve.
«Ok, ma a due condizioni. Uno mi aiuterai con la tabella di marcia e due. . . . Verrai con me e Sandy venerdì per scegliere l'abito che dovrò indossare per l'evento di fine anno ok?», gli propongo.
«Shopping con ragazze? Ma stai scherzando non se ne parla proprio», dice con una smorfia. Come se gli avessi detto di fare chissà cosa.
Per convincerlo, fingo di ricominciare a piangere.
«Ehi va bene ti aiuterò in entrambi i casi, ma non utilizzare più lo stratagemma del pianto per convincermi a fare qualcosa ok?», chiede nervoso.
«Ok!», trame e me grido dalla gioia.
Forse, forse non sono così sfortunata!
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SPAZIO AUTRICE_
CIAO RAGAZZI. SPERO CHE VI PIACCIA IL NUOVO CAPITOLO. IN QUESTO CASO VOLEVO SOTTOLINEARE ED EVIDENZIARE IL FORTE LEGAME CHE UNISCE I DUE FRATELLI STEVE CE CRISTYN. SPERO DI ESSERCI RIUSCITA.
SE VI PIACE DATEMI UNA STELLINA E COMMENTATE.
PS: FRA POCO VEDRETE COMPARIRE NELLA STORIA ANCHE IL PROTAGONISTA, IL NOSTRO CARO "ROB"
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