Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 29.RIPRESA!

Pov's Cristyn

La presenza di Robert durante questi giorni di riposo è stata fondamentale. In questo momento sono ancora a casa sua. Casa è dir poco. Sembra una reggia. La sua casa è costruita su due piani. Al piano terra vi è una grande entrata seguita da un grande soggiorno; una cucina openspace, a forma di "L", con un piano lavoro stupendo ed elettrodomestici moderni. Sempre sullo stesso piano si trovano lo studio personale di Robert, una biblioteca, un bagno, una stanza adibita a palestra personale e una stanza separata adibita a lavanderia.

Il secondo piano, è composto dalla camera da letto padronale, due stanze per gli ospiti, due bagni di servizio e una dependance, usata come appartamento da Maria.

Non è stato solo a causa dell'influenza che mi sono sentita male. Sandy, la mia migliore amica, insieme alla quale avrei dovuto vivere e condividere questa avventura newyorkese, non c'è più.

Da ormai una settimana non si fa più sentire.

Anche mio fratello sembra strano. Dev'essere successo qualcosa tra di loro, dev'esserci una questione irrisolta, che sta danneggiando non solo il rapporto tra loro due, ma anche il loro rapporto con me. Non avrei mai creduto che le due persone a me più care, fossero così egoiste, da poter scomparire da un momento all'altro.

Non me lo sarei mai aspettata da mio fratello. Noi due siamo stati sempre vicino l'uno all'altro. Steve è stato la persona con cui ho sempre scherzato e confidato le mie perplessità.

Sandy è sempre stata la spalla su cui ho pianto, a causa dei miei insuccessi e sogni infranti, la persona a cui confidavo i miei incontri con i ragazzi, perché mi vergognavo a parlarne con i miei genitori o con Steve. Lei mi ha sempre incoraggiata a essere me stessa, a inseguire i miei sogni. Mi ha spronato a valorizzare il mio aspetto, ha creduto sempre in me.

Adesso avrei tanto voluto confidare le novità tra me e Robert, i sentimenti che provo per lui a qualcuno.

Grazie al mio Robert, in questi giorni mi sono ripresa e ho potuto trascorrere bei momenti. Mi ha portato più volte la colazione a letto, e di sera, al suo ritorno da lavoro, siamo andati in spiaggia per passeggiate romantiche. Momenti speciali durante i quali, stretta tra le sue braccia, mi sono sentita al sicuro, protetta e amata.

Avrei tanto voluto che qualcuno mi rassicurasse di no star facendo uno sbaglio. Per fortuna c'è sempre la mia mamma. A proposito, non l'ho ancora chiamata da quando sono stata male. Sarà meglio telefonarle.

«Pronto?», sento domandare mio padre dall'altra parte del telefono.

«Ciao papà sono Cris», gli rispondo.

«Ciao tesoro! Ti sei ripresa un po' dall'influenza? Mamma mi ha detto che sei stata molto male», mi dice preoccupato.

«Si ho avuto un po' di influenza, ma adesso sto meglio», dico cercano di rassicurarlo.

«Tua madre mi ha anche detto che è grazie ad un giovanotto che adesso stai bene, è vero?».

«Ecco in effetti si», gli rispondo senza aggiungere altro, grata che mio padre non possa vedermi in questo momento e notare quanto sia arrossita.

«Ce lo farai conoscere, un giorno, questo giovanotto, tesoro?», mi domanda il mio vecchio.

«Papà, io e Rob siamo ancora nella fase di conoscenza, siamo ancora agli inizi. Se la nostra storia diventerà una cosa seria, allora ve lo presenterò, lo prometto».

«Va bene piccola, mi fido di te. Fa solo attenzione mi raccomando».

«Farò attenzione. Ho chiamato per rassicurare mamma visto che entrambe le volte in cui mi ha telefonato non ho potuto risponderle», dico.

«Ecco. . . Mamma adesso sta riposando, anche lei ha un po' di influenza», mi spiega mio padre. Non so il perché, ma non gli credo. Penso che non mi stia dicendo tutto.

«Non svegliarla allora, lasciala riposare. Quando si sveglia dille solo che sto bene, che mi sono ripresa».

«D'accordo, le dirò che stai bene. Per il resto tutto ok?», mi chiede lui.

«Sì, sì. Domani ritornerò a lavoro. Per fortuna ci sono stati i ragazzi che mi hanno potuto sostituire in negozio. Fa comodo lavorare in gruppo, avere qualcuno che possa aiutarti. Visto che siamo di più, adesso possiamo suddividere il lavoro in pasticceria in turni, in modo da andare incontro alle esigenze di tutti, dei clienti e dei colleghi», gli spiego felice.

«Mi piace sentirti felice del tuo lavoro, non è cosa facile trovare la propria strada e avere dei colleghi che ti sostengono».

«Si lo so. Non è una cosa da sottovalutare», gli dico, mentre sento aprirsi e chiudere la porta di casa.

«Posso chiederti una cosa tesoro?», mi domanda mio padre con un tono strano.

« Certo!», gli dico, mentre faccio segno a Robert, che è appena tornato da lavoro, che sto parlando con mio padre.

«Tu e tuo fratello tenetevi d'occhio a vicenda. So che è lui il fratello maggiore, ma tu sei tra i due quella con i piedi per terra», mi dice mio padre facendomi sorridere.

«Te lo prometto, lo terrò d'occhio», gli prometto.

«Va bene. Adesso devo andare. Ti voglio bene tesoro».

«Ti voglio bene anch'io papà. Ciao!».

«Ciao!».

Terminata la chiamata con mio padre, raggiungo Robert in cucina. Sta riscaldando al microonde uno dei piatti pronti di Maria. Non sentendomi arrivare. lo colgo di sorpresa abbracciandolo da dietro.

«Ehi piccola, sei alzata», dice girandosi per guardarmi in viso, «Per fortuna non sei più pallida. Sai, mi hai fatto prendere uno spavento l'altro giorno», dice prima di avvicinare il suo volto al mio.

«Lo so mi dispiace, scusa», gli dico abbassando lo sguardo.

«Non devi scusarti, dimmi solo cosa è successo», dice, mentre con due dita solleva il mio volto per riportare il mio sguardo al suo.

«Vedi, quando Sandy è arrivata credo che fosse già triste o stressata per conto suo e invece di aiutarmi mentre stavo male, se le presa perché non le ho detto subito di noi due. Neanche io sapevo cosa pensare in quel momento, figurati se sapevo cosa dire a lei. Insomma abbiamo litigato, diceva che le vere amiche non si nascondino mai niente, si confidano tutto. Io le ho ricordato che neanche lei si confida più con me e che so che mi sta nascondendo qualcosa. Insomma abbiamo litigato di brutto e se ne è andata. Io ho provato a richiamarla ma rispondeva la segreteria telefonica. Poi mi sono sentita male e ho cercato di arrivare al bagno. Poi buio totale», gli dico tirando su col naso.

«Ehi piccola non essere triste vedrai che si sistemerà tutto e che Sandy tornerà in sé», dice Rob cercando di rassicurarmi mentre mi accarezza i capelli.

«Grazie Rob, grazie di tutto», gli dico prima di alzarmi in punta di piedi per baciargli delicatamente le labbra.

«Grazie a te per avermi dato una seconda possibilità, l'opportunità di prendermi cura di te», mi dice sorridendo, «Che programmi hai per oggi pomeriggio?», mi chiede Robert con il suo sorriso malandrino.

«In realtà nessuno. Devo solo sistemare tornare a casa per cambiarmi, visto che domani ritorno a lavoro», gli spiego.

«Io ho un'idea migliore. Manderò qualcuno a prendere da te, tutto ciò che ti serve domattina per andare a lavoro. Tu resterai tutto il pomeriggio, la sera e la notte con me. Ti farò rilassare, ti farò star meglio come non mai», e dal suo sguardo so che manterrà la sua promessa.

E così ha fatto.

. . . . . . . . .

All'improvviso sento la mia sveglia emettere un suono assordante, quasi senza forze allungo un braccio per porre fine a questa tortura.

Sento l'acqua scorrere nella doccia. Robert dev'essersi alzato già da un po'. Infatti dopo neanche dieci minuti lui esce dal bagno già tutto vestito. Quest'uomo è incredibile. Riesce a vestirsi velocemente, tanto quanto riesce a togliere i vestiti.

Con un po' di pigrizia faccio per alzarmi e coprirmi con il lenzuolo. Anche io devo farmi una doccia, prepararmi e andare in pasticceria.

«Ciao piccola», mi dice abbracciandomi mentre sto cercando di capire dove sono finite le mie ciabatte. Non le trovo da nessuna parte. Pazienza vorrà dire che userò le sue.

«Ciao "piccolo"». Dal suo sorriso capisco che gli piace quando lo chiamo così, «Ascolta non trovo le mie ciabatte, mi impresteresti le tue, così non perdo tempo a cercarle?», gli chiedo mentre ricambio il suo abbraccio. Mm adoro il suo dopobarba, penso mentre sento il suo profumo.

«Certo. Quel che è mio è anche tuo», dice baciandomi il collo. Non so perché, ma credo che non si riferisca solo alla sue ciabatte.

«Ok, ora devo proprio sbrigarmi, non voglio arrivare in ritardo a lavoro», dico mentre cerco di districarmi dalle sue braccia.

«Non te ne andare via. Sto così comodo con tè tra le mie braccia», dice cercando di rabbonirmi.

«Magari, ma non posso lo sai. Anzi non possiamo, anche tu devi andare a lavoro se non sbaglio», gli ricordo.

«Facciamo così, mi preparo veloce e mi accompagni in negozio, ci stai?», gli chiedo.

«Accordato, ma sbrigati ad andare in bagno, altrimenti ti toglierò il lenzuolo con cui ti copri e rimarremo tutto il giorno qui», dice dandomi una pacca sul sedere. Con i muscoli doloranti, per la nostra serata movimentata, corro in bagno e cerco di prepararmi velocemente.

Circa mezzoretta dopo siamo già nella sua auto, diretti in pasticceri. Arrivati lì vicino, Robert fa accostare la macchina, ma prima che io scenda mi ferma.

«Aspetta un attimo. Non ti affaticare troppo oggi. Promettilo Cris. Si stai meglio, ma non sei ancora al 100%», mi ricorda con uno sguardo attento.

«Ok, te lo prometto» e subito dopo cogliendolo di sorpresa lo bacio appassionatamente e velocemente, senza lasciargli i tempo di rispondere al bacio, «Tu però torna tutto intero».

Detto questo sono finalmente a lavoro.

_______________________________________________

SPAZIO AUTRICE_

CIAO RAGAZZI. COME VI SEMBRA SI STIA EVOLVENDO IL RAPPORTO TRA CRISTYN E ROBERT? NON PERDETEVI I PROSSIMI CAPITOLI!

Dolce successo e Dolce Rivincita partecipano ai #WATTYS2017, NON PERDETELI!

CONSIGLI LETTURE:

-La ragazza lupa 1 di @Lacky_wolf (LUPI MANNARI) ;

- La ragazza lupa 2 di @Lacky_wolf (LUPI MANNARI);

- Io gioco sporco di @velenodinchiostro (STORIA D'AMORE);

Buona lettura by @SweetCreation94

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro