Capitolo 23.AGONIA
Pov's Cristyn
Due giorni. Sono passati solo due giorni dal mio rientro anticipato dalla vacanza in montagna, ma a me sembra un'eternità. Il tempo logorante trascorre lentamente, distruggendo sempre di più il mio animo. Ad accorgersene sono i miei colleghi, amici della pasticceria, Sandy e mio fratello Steve.
Ormai sembro un automa. Le mie giornate sono divenute uguali, semplici routine. Mi sveglio, mi cambio velocemente per andare in pasticceria, pausa pranzo, di nuovo in pasticceria, poi casa e letto.
Tutti stanno cercando di tirarmi su il morale, ma senza risultati. Non riesco a non pensare a lui, alla sua espressione nel momento in cui ha capito chi sono in realtà. La ragazza di quella "famosa" serata di capodanno, che ha trattato odiosamente subito dopo averle donato la sua prima notte con un uomo. L'uomo che io ho subito notato fin dal primo momento, che ho apprezzato dal primo istante.
Tutto ormai sembra scomparire intorno a me, sembra non avere importanza.
Mi rifugio sempre di più nella malinconia, cercando di non pensare e non provare più nulla. Non dovrei stare così male. In fondo questa volta sono stata io ad andarmene senza lasciare contatti.
Non provo nulla per lui. Allora perché mi sento così vuota?
Mentre servo i clienti in pasticceria, cerco di non far trasparire il mio malessere. Al mio ritorno dalla pausa, mi accorgo di non essere riuscita nel mio intento, perché la signora Sullivan mi prende gentilmente da parte.
«Mia cara tutto bene?», mi chiede preoccupata.
«Si, perché non dovrebbe?», dico cercando di eludere alla sua domanda.
«Vediamo, sembri essere diventata non proprio apatica, ma sembri esserti spenta. La vacanza sembra averti sfiancata anziché rilassata. Tesoro cosa succede? A me puoi dirlo», mi chiede veramente preoccupata.
Vedendo che in vece di rispondere, mi guardo i piedi con fare non curante.
«Si tratta per caso di uomini?», chiede cautamente guardandomi negli occhi. Dal mio viso, rosso come un peperone, capisce di aver centrato il punto.
«Lo sai che se hai bisogno di qualsiasi cosa, di consigli o anche solo fare una chiacchierata tra donne, io sono sempre qui». Abbracciandola la ringrazio e mi avvio verso casa.
Sto per aprire la porta, quando dalla porta di casa di Sandy, la sento parlare con Steve.
«Dobbiamo fare qualcosa Steve. Sta scomparendo sempre di più ogni giorno che passa», la sento dire con voce alterata.
«Credi che non me ne sia accorto? Credi che non abbia notato che non spiccica più una parole , se non quando le si pone una domanda? Che non mangia più?», dice mio fratello alterandosi un po'.
«Non ho detto che tu non ti sia accorto di niente, ma che dobbiamo fare qualcosa per aiutarla. Persino i vostri genitori l'hanno notato, sono preoccupati», sentendo nominare i miei, mi rattristo ancora di più.
Basta. Non voglio continuare ad ascoltarli. Sbattendo forte la porta di casa mi dirigo in camera e mi butto sul letto, crollando in un secondo.
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Pov's Robert
Non posso crederci. La mia Betty in realtà è Cristyn.
Prima pensavo che il suo essere restia, il suo respingermi fosse una sua tattica, facesse parte del gioco. Adesso invece non so più certo i niente. Tranne di una cosa.
Voglio rivederla, ma lei vorrà rivedere me?.
Sono passati giorni dal nostro ultimo incontro. Non avevo previsto che la nostra vacanza avesse quel riepilogo.
In questo momento sono in un locale e una bionda bionica sta cercando di attirare la mia attenzione su di sé, ma senza successo. Accortasi di non riuscire nel suo intento, insieme alla sua amica decide di dedicare le sue grazie ad Harry.
Senza accorgermene ho finito il mio whisky. Faccio il segno al barman di darmene un altro.
«Ehi amico, sei ancora qui tra noi?», mi chiede Harry ridendo e godendosi le coccole da parte delle due donne.
« Io me ne torno a casa». Detto questo finisco tutto d'un fiato il mio whisky e faccio per andarmene. Sono quasi arrivato alla mia macchina, quando qualcuno mi si avvicina.
«Guarda, guarda, quanto piccolo è il mondo!», dice qualcuno aspramente. È il proprietario/barman del locale inaugurato da poco. Aspetta un attimo, ha un non so che di familiare.
«Ci conosciamo per caso?», chiedo, sentendo una morsa allo stomaco.
«Sono il proprietario del locale di Los Angeles e di New York. Credo che tu e il tuo amico li conosciate entrambi. Credo però che tu conosca molto meglio mia sorella Cristyn. . . Azzardati ad avvicinarti a lei e sarà l'ultima che avrai fatto in vita tua», dice minacciandomi e avvicinandosi.
«Senti, non so cosa ti abbia raccontato lei ma. . . », non mi lascia neanche finire.
«Ma cosa? Vuoi dire che non l'hai mai considerata una facile? Che non l'hai mai trattata come una delle tue solite conquiste e che dopo averla usata per i tuoi "porci" comodi non l'hai mai fatta pentire di quello che aveva fatto?».
Aspetta un attimo. Si era pentita?
«Tu non sai niente. Anche a lei piace giocare, mi ha nascosto chi era e . . . », faccio per giustificarmi ma continua imperterrito Steve.
«Cosa che tu non hai mai fatto vero? O sbaglio? Perché se sbaglio, ti prego illuminami. Lei non è come le altre donne che conosci. A differenza tua, lei ha dei principi. Immagino che tu non ami che le persone ti giochino brutti scherzi, che ti imbroglino, giusto?».
Confermo solo con un cenno di assenso.
«Beh immagina come dev'essersi sentita lei quando ha voluto "conoscere" qualcuno che le piaceva davvero, uno sconosciuto. Tu non sai niente di lei e l'hai giudicata e usata come uno straccio . Ora pretendi di dire anche la tua? Eh no "amico", adesso tu sparisci dalla sua vita. Se verrò a sapere che lei è di nuovo triste a causa tua, il passaporto non ti servirà a niente», finita la ramanzina si volta per scomparire con la sua "Honda". .
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Dopo la mia "discussione" con Steve, sono più determinato che mai a trovarla. Non so il perché ma dovevo trovarla.
Non mi concentro più a lavoro ne a casa. Neanche con la palestra o la corsa riesco a liberarmi, a sfogare tutte le mie tensioni. Solitamente avrei chiamato uno dei numeri sulla mia rubrica del venerdì sera. Non so il perché, ma il solo pensiero di quella agenda mi fa sentire in colpa, mi fa provare uno strano disagio.
Non posso farmi prendere da queste strane emozioni. Prima di tutto vengono gli affari.
Durante il tragitto in ufficio ho un lampo di genio.
Ho capito come trovarla. So chi è suo fratello e quindi conosco anche il suo nome completo. Non mi rimane altro che dare il nome a Rufus e aspettare che lui faccia il resto.
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Sono nel bel mezzo di una riunione, di cui non sono riuscito ad ascoltare neanche una parola, quando ricevo un avviso di chiamata.
«Scusate una chiamata importante» detto questo mi dirigo nel mio ufficio, per avere un po' di privacy, sperando che Rufus abbia novità.
«Dimmi tutto Rufus!».
«Trovata. Si chiama Cristyn Mitchell, viene dalla California. Aspirante pasticcera. Sua madre a problemi di salute e suo padre un piccolo negozio. Attualmente vive con suo fratello Steve e la sua amica in un palazzo non lontano da Manhattan. Ognuno ha un proprio appartamento», mi informa.
Questa non ci voleva, se andassi da lei rischierei di imbattermi nel fratello. Qualsiasi cosa si è creata tra me e lei vorrei chiarirla da soli, senza che nessuno interferisca.
«Fammi un ultimo favore. Informati sui loro orari e spostamenti».
«Già fatto. Di mattina verso le sei e mezzo va a correre, nel parchetto lì vicino. Di pomeriggio va in palestra. Verso le otto di sera va al locale per controllare la fornitura. L'apertura è alle undici e mezza, la chiusura alle quattro . . .Cristyn invece lavora in pasticceria dal lato opposto della città. Inizia il turno verso le otto. Ha pausa a mezzogiorno e ritorna a casa verso le cinque», mi informa.
Perfetto!
«Segnati l'indirizzo».
«Fatto. Ottimo lavoro», dico ringraziandolo.
«Figurati. È per questo che mi paghi».
Adesso sono seduto alla scrivania, a fissare il pezzo di carta su cui ho annotato il suo indirizzo, indeciso su come muovermi.
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SPAZIO PUBBLICITà:
- Vi suggerisco la lettura di "Il diario di Sara:)" di @livsilver_29 una storia mozzafiato, piena di colpi di scena;
-Vi consiglio "High school of originals" di @illy002.
SPAZIO AUTRICE_
RINGRAZIO I MIEI LETTORI PER IL LORO SOSTEGNO. SIETE CURIOSI DI SCOPRIRE QUALE SARÀ LA PROSSIMA MOSSA DI ROBERT? NON PERDETEVI I PROSSIMI CAPITOLI.
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