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Capitolo 17. DOLCE VENDETTA.

Pov's Robert

Siamo appena arrivati e ci accomodiamo al nostro tavolo.

«Allora ragazze voi cosa prendete da bere?», domanda subito Harry.

«Io un Cosmopolita», dice "Betty" dico.

«Io invece un Manhattan», dice Sandy.

«Andiamo a prenderli noi!», mi offro io alzandomi .

«Ok. Intanto io vado a salutare una persona e torno subito», ci dice Betty.

Chissà chi deve salutare. Un fratello? Un amico? O deve appartarsi con un suo amante? L'importante che ritorni da me per stasera.

Arrivati al bancone ordiniamo per le ragazze, un vodka liscia per me e una doppia per Harry.

«Allora, che programmi hai per questa sera? Ci provi adesso o aspetti di portartela in hotel?», mi chiede un po' troppo impiccione il mio amico.

«Tu preoccupati della sua amica, a Betty ci penso io. Potrei anche portarmela nel bagno delle donne o nel prive. Per adesso aspetto di vedere come va la serata». Così dicendo prendo i drink e mi avvio al tavolo. Betty non è ancora ritornata. Ma quanto ci mette mi chiedo. Non che mi importi o sia geloso, ma è venuta con me stasera e stasera resterà con me.

«Sapete mi piace molto questo locale. Non è ne banale ne troppo esagerato», dice l'amica di "Betty".

«In effetti ha non fatto un gran affare aprire un locale del genere in questa zona, non che non ci siano locali qui vicino , ma è diverso!», concorda Harry.

Dopo un attimo ecco che ritorna.

«Scusate, eccomi!», dice sedendosi. Proprio mentre si siede il suo vestito, si alza giusto quel poco per far intravedere la sua coscia. Sembra tonica e soda. Chissà come sarebbe averla stretta a me. Quella visione fa effetto anche sul mio amico. Senza farmi notare mi aggiusto al mio posto e cerco di introdurmi nella discussione.

«Stavamo parlando del fatto che questo locale non è male», le riferisce Harry.

«Hanno organizzato bene sia il servizio accoglienza che l'interno», aggiungo commentando.

Finiamo per parlare dei vantaggi e svantaggi di vivere a New York. Io mi rilasso e non resisto all'impulso di accarezzarle la schiena tenuta scoperta dal vestito, di verificare la mia ipotesi. Che la sua schiena sia dolce e soffice. Così allunga il braccio e gliela accarezzo. Lei dev'essere una tipa che non ama i contatti in pubblico perché si scansa subito e invita la sua amica in pista. Si scatenano non facendo attenzione a chi le sta attorno.

Non ballano neanche a tempo di musica, ma non è quello che mi da fastidio. A rodermi è il come la guardano dei tipi in pista. L'importante è che stiano al loro posto.

Neanche il tempo di dirlo che uno si avvicina da dietro a "Betty". E lei cosa fa? Non lo scansa anzi ci si appoggia e ballano insieme, anzi si strusciano. Poi però lei si gira e cerca di andarsene, lui deve averle chiesto di restare ma lei deve aver rifiutato perché lui la afferra mentre sta cercando di andarsene. Dev'essere il tipo che non accetta rifiuti. Sta esagerando e a questo punto non ci vedo più. In un secondo sono da lei. Afferro il braccio dell'ubriaco e lo allontano da lei. Al tipo non dev'essere piaciuta la mia intromissione perché cerca di mollarmi un pugno ma inutilmente. A beccarsi un pugno e in piena faccia è lui.

«La ragazza è con me!», gli ringhio addosso.

«Te la puoi tenere quella sgualdrina, non vale niente solo a provocare», dice l'idiota.

« Farò finta che ha farti parlare in questo modo sia l'effetto del trauma cranico dovuto al pugno appena ricevuto», lo avverto. Deve aver capito che per lui si sta mettendo male perché zitto, zitto si alza e se ne va. Seguendolo con lo sguardo mi assicuro che si allontani. Adesso posso dedicarmi alla mia "Betty" .

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Pov's Cristyn

Che sballo. Non so se è per l'effetto del Cosmopolita o per l'adrenalina che ho in circolo, ma mi diverto come non mai. Mi scateno con Sandy in pista. Ballo, o meglio muovo il mio corpo cercando di seguire il ritmo senza badare a niente e nessuno, neanche al tipo che mi s'incolla da dietro e balla con me.

Solo quando noto un piccolo dettaglio, il suo taglio di capelli, mi volto per vedere chi sia. Mi ritrovo davanti ad uno bruno, super tatuato e con piercing ovunque, con sorriso a trenta due denti.

« Grazie per il ballo, ma adesso credo che dovrei ritornare dai miei amici», mi scuso cercando di allontanarmi, ma inutilmente. Il tizio allunga subito le braccia per imprigionarmi contro di lui ed è proprio in quel momento che mi accorgo che puzza davvero, dev'essere ubriaco fradicio o si è fatto un bagno di vodka.

Cerco di allontanarmi, ma le sue mani sembrano tentacoli di una piovra, mi sta palpando troppo intimamente, ovunque. Cerco di attirare l'attenzione di uno degli uomini di mio fratello, ma niente da fare. Il viscido schifoso mi infila pure lingua nell'orecchio. A quel punto gli mollo un bel calcio nelle parti basse, facendo male ai suoi gioielli di famiglia. Devo aver centrato bene il bersaglio, perché si piega in due ma riparte alla carica.

«Te ne pentirai puttana», grida l'ubriaco afferrandomi per il braccio. In un baleno però mi ritrovo libera dalla sua presa e lui steso per terra con il labbro sanguinante.

Sono agitatissima ma anche imbarazzata, spero che Steve non abbia visto nulla. Ero chiusa nei miei pensieri quando sento una voce bassa e roca.

«La ragazza è con me!»

In un attimo tutto è finito. Il tizio ubriaco non c'è più. Provo a cercare Sandy e la trovo. Pensavo che fosse a ballare con Harry. Invece lui è al nostro tavolo a bere un drink, lei è appartata in un angolo a discutere animatamente con mio fratello.

In quel momento penso che non essere affatto paranoica, che sia successo qualcosa tra di loro e non mi abbiano detto niente. Non che ci possa essere qualcosa di male ma sono loro in primis che mi dicono sempre di dirgli subito se c'è qualcosa che non va, che si offendono o arrabbiano se gli tengo qualcosa nascosto.

Ora io come dovrei sentirmi? Non voglio che il mio rapporto con mio fratello e l'amicizia con Sandy sia rovinato da un loro disaccordo, non vorrei mai trovarmi nella situazione di dover decidere fra i due.

All'improvviso sento due mani afferrarmi per i fianchi e avvicinarmi, ma scatto all'indietro.

Alzo lo sguardo e trovo quei due splendidi occhi azzurri che conosco tanto, che mi scrutano con attenzione.

«Tutto ok dolcezza?», mi domanda il mio "bello".

Dio, quanto lo adoro quando mi chiama dolcezza, piccola. No ! Eh no! Questo non va bene. Non devo pensare queste cose, devo ricordarmi che lui è il nemico.

Ritorna in te Cris, ritorna in te. Respiro un paio di volte lentamente e mi calmo.

Lo rassicuro con un cenno di assenso, sperando di convincerlo.

«Sicura?», mi chiede con quella sua voce sexy e quel sorriso malandrino. Credo che abbia notato il mio stato confusionale e lo abbia attribuito a sé stesso. Io invece credo sia effetto del drink, anche perché in questo momento non mi sento informa .

«Si sto bene, tranquillo», gli rispondo.

«Preferisci rimanere ancora un po', o andarcene via adesso?», mi chiede avvicinandosi sempre di più fino a che non sento il suo profumo, la sua virilità, fino a che non mi sciolgo lì davanti a lui.

«Preferirei rimanere ancora un po'». Contento della mia risposta mi afferra delicatamente la mano e mi guida verso la parte meno affollata della pista.

Si avvicina fino a che non mi ritrovo premuta contro il suo petto.

Ohh dio. Ora mi ricordo perché mi sono lasciata andare quella notte. Lui è lui. Emana sex-appeal, sicurezza, fascino, passione. Non ho il coraggio di guardarlo in faccia, ma lui con due dita sotto il mente mi alza il volto per costringermi a guardarlo.

«Rilassati, quel tipo se ne è già andato via. Fa come se ci fossimo solo tu ed io», mi dice sussurrandomi all'orecchio e provocandomi brividi di eccitazione che risvegliano in men che non si dica tutti il mio corpo, tutto il mio essere.

Devo essere davvero forte, essere resistente e non cedere a lui. Devo seguire la mia testa e non cedere agli impulsi. Il mio corpo però non mi ascolta. Mi ritrovo incollata a lui. Gli stringo il collo con le braccia e appoggio la mia testa nell'incavo del suo collo, lasciandomi inebriare dal suo odore maschile.

Proprio in quel momento il dj parte con una canzone che adoro, ma che non ho mai avuto il coraggio di ballare, Shakira - Chantaje ft. Maluma.

Ci fissiamo per un attimo interminabile negli occhi.

«Segui me!», mi dice sorridendo. E così seguo il suo corpo.

Lo vedo ancheggiare, muovere il bacino a ritmo. Così mi lascio andare, seguo i suoi comandi, i suoi movimenti. Ballando, sembriamo fonderci l'uno nell'altro, sembriamo essere a cucchiaio.

Balliamo una canzone dopo l'altra. Sento il suo cuore battere accelerare. Sento il suo corpo, premuto su di me, risvegliarsi. Baciata dopo baciata, sento sempre più caldo e la mia ragione volare via.

Girandomi di spalle, Rob mi prende per i fianchi tenendomi premuta contro di lui e continuiamo a ballare fino a che non mi sento più le gambe.

«Scusa ma dovrei andare al bagno», dico cercandomi di scusarci e dirigendomi verso i servizi.

Lentamente, cercando di stare in equilibrio sui tacchi o meglio trampoli della morte, arrivo in bagno e mi do una rinfrescata. Sto per asciugarmi le mani, quando sento chiudere la porta del bagno e scattare la serratura. Dallo specchio vedo dietro di me un Rob con uno sguardo talmente intenso che non sento più le mie gambe. Per fortuna posso aggrapparmi al ripiano del lavandino, altrimenti non mi sarei retta in piedi. In un attimo mi ritrovo sollevata da terra e con il sedere premuto contro le pareti.

Il freddo delle piastrelle mi provoca brividi che mi portano a spingermi in avanti. La sua bocca si avventa sul mio collo, lo succhia, lo mordicchia come se fosse un vampiro.

Si stacca solo per un attimo, incatenando il suo sguardo al mio. Con le sue mani mi accarezza le braccia, con le sue labbra carnose adora il mio viso, facendomi venire la pelle d'oca.

Quando lo vedo passarsi la lingua sulle labbra, il mio desiderio aumenta, mi offusca la vista. Automaticamente le mie mani si muovono sul suo corpo, la sua giacca insieme alla sua camicia volano per terra. Velocemente allento la cintura dei pantaloni, senza intoppi riesco a togliergliela e i pantaloni raggiungono la camicia per terra.

Senza accorgermene Rob mi ha abbassato il vestito in avanti e ora mi guarda famelico. D'impulso lo bacio, divorandolo. Lo desidero, ma non lo voglio. Lo amo, ma lo odio. Voglio stare con lui, ma allo stesso tempo voglio stare lontana da lui.

Ricordandomi del mio vero e iniziale intento, gli do un ultimo bacio prima di raccogliergli i vestiti e portarmeli via con me, dopo averlo rinchiuso in bagno.

Velocemente raggiungo Sandy, stava bevendo un drink con un tipo pelato.

«Sandy, presto dobbiamo andarcene via, adesso, subito», le dico velocemente. Lei non capisce di cosa io stia parlando, così gli faccio vedere i vestiti che ho in mano.

«Aspetta un attimo, questi sono i "suoi " vestiti? E lui dov'è?».

«Chiuso nudo nel bagno delle donne, che sta cercando di uscire. Presto dobbiamo andar via. Chiamiamo un taxi», le dico frettolosamente.

«Si un taxi hai ragione. Ma non ti sembra giusto un tantino stupido quello che stai facendo? Non dovevi vendicarti per come ti ha trattata ?», mi dice lei, come se io me ne fossi dimenticata.

«Si lo so non me ne sono dimenticata, il fatto è che ho seguito l'istinto. Questo è solo il primo passo», le spiego.

«Ok, ok miss pazzerella, adesso andiamocene», mi dice Sandy.

Così facendo usciamo dal locale e chiamiamo un taxi che ci porti a casa. Nel frattempo avviso mio fratello, del mio ritorno a casa, con un messaggio. Durante il tragitto cerco di riflettere su quello che è successo.

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Pov' s Robert

Non posso crederci . Un attimo prima stavamo ballando, pensando solo a noi, poi lo seguita in bagno. Dovevo averla, era l'unica cosa cui stavo pensando dall'inizio della serata, da quando l'ho vista con quel vestito. Adesso, sono rinchiuso nel bagno delle donne senza vestiti, nudo. Non capisco. Devo essermi perso qualcosa perché pensavo che volessimo entrambi la stessa cosa.

Per fortuna il cellulare non era rimasto nei pantaloni, ma era caduto per terra. Chiamo Harry per chiedere aiuto.

«Harry, vieni immediatamente nel bagno delle donne... non fare domande, sbrigati e vieni qua», gli dico.

Chiusa la chiamata, cerco di capire il perché quella tizia abbia agito così. Dopo pochi attimi vedo arrivare Harry, che appena capisce cosa mi sia successo scoppia a ridere come un imbecille.

«Cosa... cosa... ci fai senza vestiti? A proposito dove sono finiti? Li hai persi?», mi dice sfottendomi.

« Ah ah ah, davvero divertente, pensa a darmi qualcosa per coprirmi e andiamocene di qui e nessun commento a riguardo», lo avverto .

«Ok nessun commento, ma dimmi perché ha fatto questo la bella tipa?», mi chiede.

«Non lo so, davvero non lo so. Ma puoi giurarci che lo scoprirò».

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SPAZIO AUTRICE_

SALVE IN QUESTO CAPITOLO VOLEVO DIMOSTRARE CHE NON SEMPRE LE COSE VANNO COME STABILITE. COME IL CASO DI ROBERT,LUI AVEVA RIPOSTO TROPPA FIDUCIA IN SE STESSO, SI è SOPRAVALUTATO. ANCHE SE IL GESTO DI CRISTYN POTREBBE

SEMBRARE UNO STUPIDO SCHERZO ANZICHÉ' UNA VENDETTA, E' LA SUA RISPOSTA SPONTANEA A QUELLO CHE LE SUCCEDE.

MAGARI QUELLA CHE IN TEORIA DOVEVA ESSERE UNA VENDETTA Può TRASFORMARSI IN QUALCOS'ALTRO.

SEGUITEMI E LO SCOPRIRETE.

BY @SweetCreation94

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