Pov's Robert

Lei ha un quel non so che di diverso questa sera. Sembrava un po' un pesce fuor d'acqua, ma sembra anche una donna che sa ambientarsi bene nei luoghi a lei non consoni.

È impegnata in quella che sembrava un discorso che non la mette a proprio agio. Capisco perché. Il suo interlocutore è quel vecchio bavoso del mio cliente, il signor Cowelson , che la sta guardando appetitosamente, senza degnarsi di non metterla in imbarazzo. Quel verme, nonostante abbia una piacevole compagnia lì con sé, sta guardando la "mia " donna, come se fosse un pezzo di carne succulento. Eh no. Non la toccherai, sognatelo Cowelson.

Così mi avvicino a loro e attiro l'attenzione di lei. Interrompendo il loro discorso, lei si volta e rimane sorpresa nel ritrovarsi davanti proprio me. La sorpresa viene sostituita immediatamente da un sorriso di felicità. Con una greve scusa si accomiata dai suoi amici e ci dirigiamo verso il buffet.

Vedo che è nervosa però, «Vuoi dello champagne? Ti aiuterebbe ad allentare la tensione sai!».

« Sì, grazie molto volentieri», risponde timidamente, se non diffidente, «Sai in realtà voglio ringraziarti, mi hai salvata poco fa».

«Fammi indovinare. Il vecchio bavoso?», le domando.

«Vecchio non so, ma bavoso sicuramente si. Era disgustoso, nonostante avesse la sua compagna accanto a se, mi guardava come se . . . come se fossi un bignè da divorare», dice lei agitandosi un po' e bevendo un sorso di champagne. «Sai io non sono quel tipo di donna che socializza con chiunque, che frequenta queste feste, non sono il mio ambiente», continua ancora un po' nervosa.

«A proposito abbiamo dimenticato le presentazioni. Io mi chiamo Raf. Tu?».

«Raf come Rafael? Mi piace. Io sono Cristyn»

«Bene Cristyn, che ne dici di concedermi una canzone o due?».

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Pov's Cristyn

Accetto il suo invito. Perché no! Insomma al massimo passerò una bella serata in compagnia di un bell'uomo.

Subito dopo posa i nostri bicchieri sul vassoio del cameriere che sta passando di lì in questo momento. Da galantuomo, mi porge la mano e mi accompagna alla pista da ballo.

Non chiedetemi il come o il perché, ma il mio corpo lo segue automaticamente, non ne ho più il controllo. È proprio come me lo ricordavo, sul metro e ottanta, capelli scuri e occhi di un azzurro brillante, con un fisico muscoloso.

Arrivati proprio al centro della pista sento che le mie gambe tremano, non riescono a muoversi così è lui a condurre le danze.

Appoggia una mano sulla schiena e con l'altra mano afferra la mia mano libera.

Casualmente proprio in quel preciso momento parte un lento, Stay with me di Sam Smith, che ci costringe a mantenere la stretta vicinanza.

Siamo vicinissimi e io non ho il coraggio di guardarlo in faccia, per paura che scopra il disagio che provo per la vicinanza dei nostri corpi. Per spezzare il ghiaccio, mi chiede come ci faccia una come me, ad una festa del genere.

« In realtà sto facendo un favore ad un'amica . Normalmente non mi incontreresti a questi generi di eventi», gli rispondo velocemente, forse troppo.

«Sai in parte ti comprendo. Anche io sono qui stasera per fare un favore ad un amico», mi dice.

«Ahh il tipo con cui stavi parlando quando sono arrivata?», gli chiedo interessata.

«Sì proprio lui, Harry. Siamo vecchi amici».

Ad un certo punto credo di essermi distratta perché lui mi avvicina di più a sé e mi accarezza i capelli. Non sarebbe giusto lasciarlo avvicinare così tanto, non ci conosciamo neanche, ma non riesco a respingerlo. Anzi vorrei stringerlo tra le mie braccia e non so il perché. Penso anche che non è sbagliato quello che sta accadendo. In fondo siamo due persone che si stanno conoscendo per la prima volta.

Senza accorgermi di quello che faccio, mi avvicino ancora di più a lui, fino a che i nostri bacini sono vicinissimi. Il contatto tra noi è talmente forte che mi travolge. Come se fosse una parte separata da me, il mio corpo reagisce da solo, istintivamente. Il mio respiro accelera e il vestito sembra restringersi al mio petto e il seno mi duole.

Per alleggerire la tensione gli chiedo se oltre al tatuaggio visibile che ha sul collo, ne ha altri. Con uno strano sorriso lui afferma di si.

«Si ne ho altri, ognuno con un significato preciso. Ognuno in una zona che se mettessi in mostra adesso mi arresterebbero per atti osceni in luogo pubblico», dice ammiccando.

Agitata, cerco in torno a me mio fratello e lo vedo guardarmi preoccupato, ma non volendo fare scenate inutili penso che preferisca tenermi sottocchio con fare protettivo.

Riflettendo su questo momento riconosco che questo non è il mio solito comportamento. Normalmente sono sempre taciturna ed intimidita ,con la guardia alta con gli uomini come lui. Ora invece sembro inspiegabilmente attratta e spontanea.

«Cosa fai per vivere?», gli chiedo .

«Sono un imprenditore nell'ambito dell'edilizia e della ristorazione. Mi piace creare catene di ristoranti e pasticcerie in tutto il paese, in modo da creare nuovi posti di lavoro e imprese conosciute in tutto il mondo», mi racconta, «Eh tu?», mi chiede interessato.

«So che potrebbe sembrare stupido, ma vorrei diventare la migliore pasticcera della California».

«Davvero? Beh è un bel traguardo, spero che riuscirai a raggiungerlo, lo spero per te».

Finito il ballo, si accomiata da me per parlare con il suo amico Harry .Allontanatosi da lei il suo corpo ritorna alla normalità, ma le rimane ancora quella sensazione di eccitazione. Dopo che ci siamo separati, nonostante ci siamo persi di vista, mi sento osservata. Scommetto che lui mi sta guardando ancora.

Durante il resto della serata Sandy mi presenta altre coppie impegnate nella ristorazione, nella beneficenza e nel giornalismo gastronomico. Insomma a questa festa sono presenti soprattutto persone importanti.

Nonostante stessi incontrando molte persone nuove e fossi circondata da tanta gente, sentivo la mancanza del suo tocco, di lui.

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Pov's Robert

È californiana, perfetto. Qualunque cosa accadrà rimarrà qui. Avrò l'occasione di conoscerla una notte e non dovrò rivederla mai più. Niente incontri spiacevoli, niente problemi.

Raggiungo Harry per informarlo che il signor Portsman mi ha proposto quella sera. Quello di ampliare i suoi affari a New York. Vuole investire in locali dediti a raccolte di fondi. La specialità di Harry, quindi lo proporrò a lui. Come previsto accetta volentieri.

«Contaci amico, questo affare è pane per i miei denti!», afferma con entusiasmo Harry.

Con il procedere della serata mi accorgo che si sta avvicinando la mezzanotte, perciò cerco tra i presenti la mia bella della serata. Però non riesco a trovarla. Chissà dove è finita. Avrà conosciuto qualcuno che è riuscito a catturare la sua attenzione.

Mancano pochi istanti è la trovo. È seduta su una panchina ,vicina ad una porta finestre. Sembra stanca, sfinita.

Forse so come tirarle sù il morale! Penso sorridendo.

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Pov's Cristyn

Improvvisamente qualcuno le si para davanti.

Di nuovo lui, è vicinissimo, con il suo sospiro mi accarezza il viso e il mio corpo si risveglia. Ancora non capisco il perché reagisco così difronte a lui. Cosa ha lui che gli altri pochi uomini con cui sono uscita non avevano?

Lui è molto, molto attraente, irradia potere e sicurezza di sé da tutti i pori e per questo un po' mi intimidisce.

Rimaniamo per pochi attimi incantati.

Ad un certo punto, mentre lui continua a guardarmi silenziosamente, noto che i suoi occhi si scuriscono ancor di più e che contrae la mascella.

L'aria che ci separa diventa carica di attrazione e desiderio.

La sua bocca è sensuale e invitante, chissà come sarebbe lui la baciasse. Neanche due secondi dopo dal primo fuoco d'artificio , al riparo da occhi indiscreti, mi trovo imprigionata tra le sue braccia appoggiate al muro, ai lati del mio viso.

«Non posso più aspettare! Scusami», mi dice ad un tratto.

In un secondo mi ritrovo stretta tra le braccia dell'uomo più bello che abbia mai conosciuto . le sue dita intorno al mio viso, mi tengono ferma per baciarmi e io non so cosa fare. Dalla sua reazione deduco che lui l'ha capito.

«Non sei molto afferrata in questo campo, vero?», mi chiede dubbioso.

Rispondo con un accenno silenzioso confermo la sua ipotesi.

«Lasciati trasportare dalle tue sensazioni non pensare, ma agisci», mi consiglia.

Inizialmente mi dischiude la bocca per esplorarla dolcemente. La sua lingua mi accarezza denti guance e labbra. È stupefacente. Come ha detto lui mi lascio andare e rispondo al suo bacio. Sentendo la mia reazione, lui si fa più esigente. Inclina la mia testa per dare più intensità al bacio e diventa più famelico, come se il bacio fosse ancora più vitale dell'aria stessa. Lui risveglia tutto in me. Il bacio che era iniziato dolcemente si è fatto più appassionato.

Sembra che ci siamo baciati per un'eternità quando lui interrompe il bacio.

Sono senza fiato e la mia testa è fra le nuvole. Anche se non ho gli occhi aperti so che lui sta sorridere soddisfatto. Anche io sorrido dalla felicità.

«Mi piace questo suono», dice lui leccandosi le labbra.

Riportando lo sguardo sul suo viso ,scopro due occhi azzurri, attraversati da una luce strana, che mi guardano ancora famelici. L'intensità di quello sguardo mi blocca il respiro e mi provoca una strana sensazione al basso ventre.

Pov's Robert

«Vieni con me», le dico sperando che accetti.

All'inizio sembra guardarmi dubbiosa ma alla fine accetta.<< Va vene ma devo salutare e avvertire Sandy , la mia amica e mio fratello, Steve che mi hanno accompagnato, altrimenti si preoccuperanno non vedendomi più>> mi dice ancora un po' affannata.

«D'accordo ma sbrigati!». Così dicendo si avvia tra gli invitati per cercare i suoi amici.

Pov's Cristyn

Trovo subito Sandy e la informo che sto per andare via con un amico, lei ammiccando felice per me , mi dice di stare tranquilla e di andare pure.

Non tanto lontano da lei trovo Steve , stava parlando con Greg. Vedendomi arrivare mi si avvicina.

«Ehi sorellina dove eri finita?».

<<Ero con un amico», gli dico cercando di non arrossire.

«Con quel bellimbusto di prima vero?», mi chiede lui con uno strano tono. «Lo sai che quel tipo non mi piace. L'ho visto al locale e non trattava affatto bene le donne. Le usa e poi le getta come se fossero spazzatura».

«Senti, lo so che ti preoccupi per me, ma la decisione è mia. Ti prometto che starò attenta, ok?», gli chiedo.

«Cris. . . ti prego non are stupidaggini, prometti!», mi supplica.

«Promesso», gli do un bacio per salutarlo e raggiungo il mio uomo.

Mano per mano attraversiamo la sala, sotto gli occhi non curanti di tutti. Raggiungiamo l'ascensore e spingiamo il bottone per chiamarlo. In attesa Rin, Ron , o come si chiama mi bacia velocemente e appassionatamente finché un suono ci avverte dell'arrivo dell'ascensore. Entriamo nella cabina, ma rimanendo separati ai lati opposti dell'ascensore. Nessuno fiata. Lui però non mi guarda e non mi tocca. Strano per uno che fino ad un momento fa mi divorava completamente.

Raggiunto il mio piano mi afferra la mano , usciamo velocemente dall'ascensore. «Ti prego! Dimmi qual è la tua stanza», mi chiede disperatamente.

«La numero trenta sei», gli rispondo.

Quasi correndo e cercando di non cadere dai tacchi cerco di mantenere il suo passo, fino a che lui non si ferma davanti alla mia camera.

Voltandosi verso di me mi chiede prima di entrare, «Ultima possibilità. Nessun ripensamento? », mi chiede con affanno.

«Sono sicura. Nessun ripensamento voglio te!», gli rispondo con intensità.

Facendo un cenno di assenso, mi chiedo la chiave della camera per aprirla. Gliela consegno. Apre la porta ed entriamo. Ora siamo solo noi due io e lui.

Neanche il tempo di entrare che mi ritrovo contro la parete vicino all'entrata, la sua bocca sulla mia e il suo corpo contro il mio.

«Ora sei mia!! E non mi scapperai», dice divorandomi.

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SPAZIO AUTRICE_

CIAO RAGAZZI! SPERO IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO. NEL PROSSIMO VEDREMO COME SI CONCLUDERA' LA SERATA TRA CRISTYN E ROBERT E COME PROSEGUIRA' LA LORO STORIA. NON PERDETEVI LA CONTINUAZIONE!

BUONA LETTURA

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