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Capitolo 44. Cristyn


Pov's Cristyn

Accidenti a questa signora, mi ha tenuta fino a quest'ora impegnata per una stupida torta. Sono stanca, mi fanno male i piedi e il tempo fuori è più nero delle pece. Certo che quei bei gran nuvoloni neri non sono proprio di bell'auspicio.

Per mia sfortuna oggi non sono venuta in macchina, ma mi ha dato un passaggio Phill. Provo a chiamare Rob, sperando non sia occupato.

«Alla buon'ora», risponde subito seccato.

«Scusa ma un ordine mi ha tenuta impegnata fino a tardi. Potresti venire a prendermi?», chiedo mentre mi avvio per strada.

«Scusa ma non posso. Una telefonata di lavoro dell'ultimo minuto mi sta tenendo occupato. Anzi devo andare se non voglio perdere altro tempo», cosa hanno appena sentito le mie orecchie?

«E io sarei una perdita di tempo? E sentiamo quest'impegno improvviso ha capelli rossi e gambe chilometriche? Ha già usato troppe volte questa scusa Rob», gli ricordo bruscamente.

«Non fare storie inutili», mi rimprovera. Storie inutili? Non ha fatto che mentirmi o nascondere qualcosa nell'ultimo tempo e io farei storie inutili, «Finirò tardi..».

«Ma...», cerco di intervenire, ma mi blocca subito.

«Senti sono già impegnato, non mi stressare anche tu, non ho bisogno di altre complicazioni».

«Almeno potresti mandare Phill a pr...», ma Rob ha già riattaccato.

Ma guarda un po'! si è pure arrabbiato. Sono veramente stanca e questa sensazione di essere osservata non mi lascia. Un rumore improvviso mi fa bloccare di colpo. La strada è deserta, alcuni lampioni sono fulminati, come le mie povere rotelle del cervello. Mi guardo attorno, ma non c'è nessuno. L'unico rumore oltre a quello che fa il vento tra i rami, è quello del mio cuore impazzito. nonostante l'ora sia tarda sono sicura che al centro della città vi sia ancora vitalità accesa, cosa che a me manca in questo momento. Le saracinesche di quasi tutti i negozi sono abbassate e le luci delle abitazioni spente. C'è anche il solito gatto appostato alla solita finestra del palazzo non tanto distante dalla pasticceria. Ogni sera lo ritrovo lì, è come se mi aspettasse prima di andare a dormire, è come se avessimo un appuntamento.

Riprendo a camminare e recupero il cellulare che avevo subito rimesso in borsa dopo la telefonata con Rob. Devo chiamare Steve.

Ma porca miseria! È pure scarico. Compongo il numero nonostante la batteria stia per spegnersi e porto il telefono all'orecchio.

Continuo a camminare insicura, certa che qualcosa no va. Non so spiegarlo, ma sento un bruttissimo presentimento.

«Dimmi!», risponde subito mio fratello, con voce che risuona scocciata. Ma che hanno stasera? Tutti che mi liquidano.

Apro la bocca per dirgliene quattro, ma una mano me lo impedisce. Uno strano odore trapela dal fazzoletto che mi stanno premendo con forza sul viso. gli occhi diventano pesanti, mentre il battito del mio cuore risuona nelle orecchie senza farmi sentire nessun altro suono. Vorrei scappare, ma non ho le forze. Le gambe sono molli e tremano.

«tranquilla bambolina, ci penso io a te», sussurra una voce roca al mio orecchio. Sento la barba di un uomo pizzicare la mia guancia. Continua a parlare, ma io non lo sento più. Sembra che la voce si allontani sempre di più, fino a sparire del tutto.

Pov's Robert

Diamine questo non ci voleva. Per quale motivo questo ripensamento da parte dei giapponesi? Spero solo che non abbia niente a che fare con Clarissa e la mia decisione di decentrare gli affari che coinvolgono me e la sua famiglia, ad un'altra sede. Quella donna sa essere molto testarda, ma anche stupida e vendicativa. Phill mi aspetta pronto, con la macchina già in moto.

Ormai lavora per me da diversi anni. Mi conosce alla perfezione, si ricorda ogni mia abitudine. Sa leggere ed interpretare ogni mio gesto, ogni mia movenza. Senza neanche chiederlo sa dove portarmi. A casa.

Prima al telefono mi sono comportato da vero stronzo con lei. Però la conversazione con l'investigatore privato e Steve mi ha agitato. So che questa non è una scusa per trattarla così, lo ammetto, ha avuto la sfortuna di beccarmi in un momento no. Farò di tutto per farmi perdonare e farò di tutto affinché io non debba più scusarmi. Devo iniziare fin da subito a trattarla come dovrei. Lei è il mio tesoro e se non voglio che scappi o che sia portato via da me, devo custodirlo amorevolmente.

Decido di mandare un messaggio a mia madre, per ricordarle di lasciare libera la casa sul lago. Voglio trascorrere un week end romantico con la mia Cris. Saremo solo io e la mia piccola. Un'occasione perfetta per farle la mia sorpresa. Avevo organizzato in un altro modo, ma gli ultimi avvenimenti mi portano ad agire diversamente.

Dico a Phill di fermarsi ai cancelli. Due passi non mi faranno male.

Spero che Cris non ce l'abbia con me. Non mi piace vederla triste, anche se con quel suo broncio, mi fa un po' tenerezza. Appena entrato nel salotto mi imbatto in uno Steve tutto affannato.

«Rob!», oddio! Il suo tono e il suo viso non presagiscono per niente nulla di buono, «Sono preoccupato per Cris», dice ad un tratto mettendomi subito in allerta.

«Di cosa stai parlando?», non capisco.

«Quando l'hai sentita?», mi chiede.

«Una mezzoretta fa, o poco più, perché?», chiedo continuando a non capire. In effetti ora che ci penso Cris dovrebbe essere già arrivata.

«Poco fa ho ricevuto una strana chiamata. Mi ha telefonato. Era stanca e io le ho risposto malamente. Stavo per scusarmi quando ho sentito qualcosa di strano. L'ho richiamata più volte, ma nulla. Nessuna risposta».

Immediatamente ,mi allontano da lui e chiamo subito Phill dicendogli di venire subito qui. Steve gli ripete esattamente ciò che ha raccontato a me.

«Ritorna alla pasticceria e ripeti la strada che fa di solito la signorina Mitchell. Controlla se la trovi. Informami subito quando scopri qualcosa».

Con Phill e un paio di uomini che la cercano per le strade, Steve prova a chiamare i suoi colleghi e chiede a Sandy se la sentita o vista in queste ultime ore. Io provo a chiamarla, ma il numero mi da irraggiungibile. Le si sarà scaricata la batteria del cellulare. Forse starò esagerando. Forse non è nulla. Forse è ancora per strada ed è quasi a casa. Una bruttissima sensazione inizia a espandersi nel mio petto. Una sensazione di vuoto mi devasta, portandomi a pensare il peggio.

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SPAZIO AUTRICE_

Ciao ragazzi! Piaciuto il nuovo capitolo? Secondo voi cosa starà mai accadendo?

Sono aperte tutte le possibilità.

Vi ricordo che ho aperto un servizio BOOK TRAILER per chi fosse interessato.

Buona serata e buona lettura, by @SweetCreation94

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