Capitolo 4. LA FAMIGLIA
Pov.Cristyn
Per tutta la notte non ho fatto altro che rigirarmi nel letto, in preda agli incubi. È per la terza notte di fila che invece di dormire rivivo l'attimo dell'incidente.
La litigata straziante con Rob, il dolore, le lacrime, la mia fuga in macchina, per poi risvegliarmi di colpo, tutta sudata e con l'affanno.
I dolori alle ossa mi ricordano le raccomandazioni dei medici. Niente movimenti buschi. Cerco quindi di sdraiarmi nuovamente nel letto e rilassarmi. Cosa impossibile dato che le lacrime sembrano inondare il mio viso.
«Ehi, Cris sei sveglia! » e solo in sentendo la sua voce che noto la presenza di Andy nella stanza. Ma dov'è Steve? Mi domando guardandomi attorno. Andy deve aver notato che lo cerco perché mi avvisa subito.
«Se cerchi Steve è dovuto andare un attimo al locale per risolvere delle questioni, ma dovrebbe tornare presto» dice quasi leggendomi nella mente.
«Ok» riesco a dire solo questo.
«Ti serve qualcosa? Vuoi che chiami l'infermiera?» chiede lui. Al mio cenno di assenso Andy schiaccia il pulsante di chiamata e subito vediamo arrivare l'infermiera che in questi giorni si è presa cura di me.
«Salve signorina, come si sente oggi?» mi chiede mentre controlla la flebo.
«Meno dolorante, ma affamata» dico e nel mentre il mio stomaco si fa sentire, «Diciamo molto affamata».
«Vedrò cosa posso portarle nel frattempo stia tranquilla» mi raccomanda prima di andarsene.
«Cris, hai già telefonato hai tuoi genitori?» mi chiede Andy.
«No, prima voglio aspettare che Steve ritorni » dico sospirando lentamente.
Durante questi giorni di riabilitazione ho compreso che non devo sforzarmi troppo poiché nel momento in cui affanno e respiro pesantemente i muscoli doloranti della cassa toracica si risvegliano. Devo procedere per gradi senza esagerare.
.....................
Dopo una ventina di minuti ritorna l'infermiera.
«Ecco il suo pranzo. Brodo di pollo, purè e brasato» mi spiega ponendo il vassoio su un appoggio del letto, in modo che io possa mangiare senza sforzarmi di muovermi troppo.
«Vuoi che ti aiuti?» chiede Andy?
«Si ti ringrazio. Mentre io mangio il brodo di pollo, mi taglieresti la carne?» chiedo.
«Certamente» risponde lui.
Allora, nono stante io mi trovi in un ospedale il cibo non è come lo raccontano tutti. non è per niente male. Proprio mentre sto per finire sia il contorno che la carne arriva il mio fratellone.
«Ehi Cris. Meglio oggi?» chiede sedendosi sul letto.
«Meglio di ieri di sicuro» rispondo in maniera sarcastica.
«Hai chiamato mamma e papà?» mi chiede preoccupato.
«No aspettavo te per farlo» gli dico.
«Ok, adesso sono arrivato. Aspetto che la chiamo con il mio cellulare e poi te la passo» dice mentre digita il numero sul suo telefono, prima di portarselo all'orecchio.
«Sta squillando, ecco tieni rispondi tu» mi dice porgendomi ilo telefono.
«Pronto?» dice mia madre.
«Mamma. . . » dico con voce tremante.
«Ciao tesoro, come stai?» chiede con tono apprensivo.
«In realtà non bene è per questo che ti ho chiamata»
«Che cosa? cos'e successo tesoro?» mi domanda, non ho il coraggio di risponderle «Così mi fai spaventare. . . . cosa succede Cris?» inizia a dire lei preoccupata dal mio silenzio. Ricaccio indietro le lacrime che mi pungo gli occhi.
«Non sto bene, ho avuto un incidente e ho dei problemi con Robert. ti spiegherò tutto una volta arrivata a Los Angeles» le dico tutto d'un fiato.
«Qui a Los Angeles? Cosa vuol dire?».
«Vuol dire che appena avrò il benestare dei medici prenderò il primo volo disponibile e tornerò a casa» le dico.
«E la pasticceria? Non puoi lasciarla» mi fa notare lei.
«Non lascerò la pasticceria. La gestirò da lontano via web e telematica, ho già deciso e programmato tutto, mi sono messa d'accordo con i miei colleghi e per loro va bene» le rispondo.
«Cris, comprendi che tutto questo mi prende alla sprovvista, ma l'unica cosa che importa davvero è quello che vuoi tu. Voglio solamente che tu stia bene e se per star bene vuoi ritornare a casa noi ti accoglieremo a braccia aperte» dice commossa mia madre.
Se mia madre fosse qui con me vedrebbe che siamo in due a piangere.
«A presto mamma e dì a papà di non preoccuparsi, verranno con me Sandy e Steve, ciao» dico salutandola.
«Ciao tesoro e prenditi cura di te stessa» dice prima di riattaccare.
Conclusa la chiamata, tutte le lacrima che durante la telefonata sono riuscita a trattenere, ora cadono copiose sul mio viso, è impossibile fermarle.
«Oh Cris! Ci siamo noi qui con te!» e subito dopo mi ritrovo stretta in un forte abbraccio.
«Abbiamo una sorpresa per te!» e subito dopo nella stanza vedo entrare Melissa e le altre due colleghe di Sandy, con cui ho avuto occasione un paio di volte di uscire e la mia migliore amica.
«Oh ragazze, vi voglio bene!!» dico salutandole, felice di vederle.
«Abbiamo un pensiero per te!» dice melissa porgendomi un pacchetto.
Curiosa come sono non aspetto oltre e strappo la carta regalo, tra le risate dei miei amici, divertiti dalla mia gioia. aprendo il pacco scopro un bellissimo book ad anelli con diversi muffin e dolci che ricoprono tutta la copertine e il retro del quaderno.
«Ragazze è assolutamente perfetto» dico sfogliando il regalo.
«Abbiamo pensate che in un posto del genere, non avendo possibilità di fare molto, avresti avuto tanto tempo e avresti potuto impiegarlo per creare nuove ricette» spiega Melissa.
È perfetto. Penso tra me e me.
In questo momento, sono circondata da mio fratello e dai miei amici. Mi sento protetta, ma nonostante tutto mi sento incompleta.
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SPAZIO AUTRICE_
Vicinanza e sostegno tirano su di morale la nostra Cris. Riuscirà lei un giorno ad tornare ad essere felice come un tempo?
Per scoprilo non vi resta che continuare a seguire Dolce rivincita.
BUONA LETTURA BY
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