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Capitolo 23. GELOSIA O NON GELOSIA?


Pov's Cristyn

Ecco lo sapevo, era meglio se non gli dicevo niente. Faccio per andarmene ma lui mi blocca, afferrandomi la mano e tirandomi verso di lui.

«Dimmi che non è successo nient'altro, che non si è spinto oltre», chiede con veemenza.

«No, no, non è successo altro . . e che era una giornata no e con altre mie amiche siamo usciti in un locale e ho bevuto un po', ma ero solo brilla ne sono sicura», dico convinta.

«Ne sei sicura?», chiede guardandomi attentamente.

«Sì. Appena mi sono ripresa dallo shock, me ne sono andata via», dico guardandomi le scarpe.

«Bene. Questo significa che d'ora in poi quando uscirai e ci sarà anche lui, verrò io con te», afferma deciso.

«Cosa? Ma sei impazzito?», dico agitandomi sempre di più, «Tra noi non è cambiato nulla, è tutto come prima», gli spiego, o meglio gli grido allontanandomi da lui.

«Al contrario», risponde.

«Mettiamo le cose in chiaro. È proprio questo atteggiamento da maniaco del controllo che non sopporto, che odio in assoluto. Quindi se vuoi ancora frequentarmi vedi di cambiare registro», affermo incazzata.

«Cris. . . », ma non lo lascio neanche finire di parlare.

«No. Patti chiari e amicizia lunga. Adesso puoi accompagnarmi a casa? grazie», dico avviandomi alla porta. Senza ribattere Josh mi riaccompagna. Il viaggio in macchina si svolge in un silenzio carico di tensione. Appena arrivo aspetto pochi attimi, ma lui non dice una parola. Non mi saluta neanche. Delusa da questo suo atteggiamento, scendo dall'auto e mi rifugio nel lavoro per il resto della giornata.

.................

Verso metà pomeriggio, ho già concluso ogni progetto e realizzato bozze di tutte le idee che avevo in mente. Chissà se Steph e Sandy sono libere per un aperitivo.

Chiamo e per mia fortuna Sandy risponde subito.

«Ciao. Ho bisogno assolutamente di un drink di emergenza. Ci state tu e Steph?», chiede subito.

«Ciao anche a te! Si si ci siamo. È successo qualcosa?», chiede curiosa e preoccupata.

«È successo tutto!»

«Ok. Un'oretta e siamo da te».

.................................

«Dai racconta!», chiedono eccitate Steph e Sandy.

«Ragazze», dico riprendendole.

«Dai solo un indizio. Come sta senza camicia?», chiede Steph.

«E senza pantaloni?», chiede Sandy sghignazzando.

Sono felice di averle qui accanto a me. Arrivate al locale troviamo un buttafuori, che Sandy definirebbe niente male davvero. Spero solo che le ragazze si ricordino della promessa. Di non esagerare troppo questa sera. Almeno io berrò solo e al massimo un paio di drink. Non voglio che capiti ciò che è successo con Marc. Per fortuna la mia amica aveva prenotato un tavolo. Difatti appena arrivate dentro veniamo accompagnate ai nostri posti da un altro buttafuori.

«Questo è il vostro tavolo. Divertitevi ragazze!», dice prima di andarsene.

«Se rimani con noi ci divertiamo, questo poco ma sicuro», dice Steph con occhi e bocca spalancata, fissando il bellimbusto che ci ha appena lasciate.

«Ehmm, Steph forse è meglio se chiudi la bocca. Altrimenti ci entreranno le mosche», dico, scatenando l'ilarità di tutte e tre.

Facendo un segno Steph chiama un cameriere.

«Cosa posso portarvi dolcezze?», chiede ammiccando.

«Due giri di tequila per noi tre», Risponde Sandy.

«Arrivano subito».

Brindiamo all'amicizia. Butto giù il primo, il secondo. La vista quasi mi si annebbia. Sono felice come mai non potevo credere. Vorrei urlare. Forse è l'effetto dell'alcool, forse sono io. Ho le labbra salate dal sale che ho dovuto mettere sul polso prima di bere.

«Su i bicchieri e giù i pensieri», dico tra me e me. In questo momento è davvero quello di cui ho bisogno.

«Andiamo a ballare. La notte giovane e tutti questi bellissimi aspettano solo noi», dice Steph euforica.

Ci lanciamo in pista, lasciandoci trascinare dalla musica. Sono un po' brilla, ma non ubriaca. Per tutte e due le ore successive non facciamo altro che ballare. O meglio, scatenarci senza controllo.

Ritorniamo al nostro tavolo e facendo segno alla cameriera ci facciamo portare un ultimo giro di tequila.

«Diamoci dentro ragazze, questa serata è solo per noi!», dice Sandy urlando, per sovrastare tutta questa musica assordante e prima di berci il nostro drink.

Torniamo in pista per un'ultima canzone Sean Paul No Lie feat. Dua Lipa. Appena finisce afferro le mie amiche per le braccia e le trascino al tavolo.

«Ragazze! meglio fare ritorno», dico loro.

«Oh, dai! Non fare la guasta feste», dice lagnandosi Steph.

«Domani dovete entrambe andare a lavoro presto e io ho delle faccende da sbrigare», le ricordo.

«E va bene. Ma la prossima volta offri tu il primo giro».

Accordateci, facciamo ritorno verso casa. Dato che sono quella che tra le tre ha bevuto di meno, mi sono offerta di riaccompagnarle a casa.

Arrivata a casa controllo di non aver messaggi o chiamate perse. Ho solo un messaggio in segreteria.

"Cris, sono Josh. Mi dispiace. Non avrei dovuto reagire in quel modo. Tu mi piaci molto e sapere che qualcun altro si avvicina a te in quel modo mi manda in bestia. Ti prego parliamone. Vieni a casa mia, quando puoi".

Non avrei mai voluto trovarmi in una situazione come questa. Comunque non voglio che le cose rimangano in sospeso. Voglio chiarire le cose e al più presto.

...................

Dopo una nottata insonne, rimugino parecchio su come comportarmi. Dovrei parlargli per telefono? Dovrei vederlo di persona? O meglio. Dovrei chiamarlo ed avvertirlo del mio arrivo? Ho deciso. Ormai è già tarda mattinata. Velocemente mi vesto, mettendomi qualcosa di comodo e carino. Senza preavviso prendo un taxi che mi porti all'abitazione di Josh. Sperando di trovarlo. Quando mi trovo davanti alla sua porta, dopo un attimo di incertezza, busso. Ad aprirmi è proprio Josh.

«Ehi! Sono felice che tu sia venuta subito, entra», dice facendomi accomodare.

«Ti posso offrire un caffè, un te, qualcosa», chiede andando verso la cucina.

«In realtà ho parecchia fame. Ho saltato colazione e visto che è quasi ora di pranzo mi piacerebbe del cinese», dico raggiungendolo in cucina.

«D'accordo. Vada per il cinese. Ti vanno bene riso alla cantonese, spaghetti di riso con verdure e salsa piccante?», chiede mentre prende il telefono.

«Certo. Prendi anche dei ravioli e della tempura», aggiungo.

Memtre fa l'ordinazione mi guardo attorno e osservo la sua cucina. L'altra volta non vi ho fatto molta attenzione. Noto che ha elettrodomestici moderni e davvero carini. La macchinetta per il caffè sembra nuova. Anche il forno microonde. Così come il televisore al plasma che ho visto appena entrata. Posizionato difronte al divano a "c" grigio, ottimo per rilassare guardare tutte le mie serie televisive.

«Ti va di guardare un po' di tv mentre aspettiamo il pranzo?», chiede. Deve avermi notato mentre osservavo il suo soggiorno.

«Certo».

Ci accomodiamo sul divano e iniziamo a guardare la tv in assoluto silenzio. Ogni tanto con la coda dell'occhio guardo Josh e mi accorgo che sembra agitato.

«Cris, ascolta. Io. . . », inizia a dirmi, ma viene interrotto dal campanello. Salvata in corner. Dev'essere il pranzo.

«Ho ordinato due birre e due coca-cola», dice porgendomi una delle due buste. Per fortuna abbiamo un ampio tavolo quadrato su cui appoggiarci e che non ci costringe a spostarci in cucina e ci permette di rimanere in soggiorno, guardare la tv e mangiare allo stesso tempo. Inizialmente mangiamo guardandoci negli occhi ogni tanto. Sto mangiando un raviolo quando ciò che mi dice Josh, rischia di farmi soffocare.

«So cosa è successo tra te e Robert. so di Clarissa e di tutte le altre. So della vostra lite, dell'incidente. Mi avevi già raccontato per sommi capi cosa ti era successo, ma ora so tutto. Ho chiesto ad un mio amico di indagare su Robert. quando hi detto il suo nome e il fatto che per colpa di una sua ex avevate avuto dei problemi ho capito subito che ti riferivi a Robert Pawell», mi spiega lui.

«Tu cosa hai fatto? Hai . . . », chiedo dopo aver ripreso il controllo di me.

«L'ho fatto perché voglio capirti. Voglio conoscerti. Ma per farlo devo sapere e so che tu volevi dirmi tutti, ma non sapevi come. Tu mi piaci e io ti piaccio. Io voglio conoscerti davvero e tu?», mi dice tirandomi verso di lui, in modo da essergli affianco. Con un cenno di assenso si tranquillizza un attimo. Mi stringe tra le sue forti braccia. Finito il pranzo, continuammo a guardare la tv abbracciati l'un l'altro. le sue carezze, le sue coccole mi rilassano. Mezza addormentata sento le sue labbra sulla mia fronte.

«Pensi di ritornare a New York?», chiede ad un tratto.

«Sì. Prima o poi. Sai ho fatto dei disegni. Più che altro sono progetti di dolci che vorrei realizzare. Qualcosa di nuovo », gli spiego.

«Me li faresti vedere?», chiede. Sembra interessato sul serio.

«Certo». Alzandomi dal divano per poco non cado. Cavolo sono tutta intorpidita. Scommetto che Josh saprebbe come sciogliermi.

Frugo nella borsa sperando di avere con me le bozze. Eccole! Ritorno da lui, sperando le apprezzi.

Sei una ragazza speciale Cris. Dormi piccola, mi sussurra lui, convinto che io stia già addormentata. e adesso? Come farò a dormire dopo queste parole?

........

Sento oppressione. Mi manca l'aria. Ad un tratto vedo intorno a me il nulla. Vuoto assoluto. La casa vuota. Cerco di chiamare qualcuno ma nessuno risponde. Provo col telefono, ma niente. Sento sempre più dolore al petto, un dolore insopportabile.

Mi risveglio affannata, boccheggiando, in cerca d'aria.

«Ehi piccola vieni qui. Era solo un brutto sogno», dice Josh. Riportandomi tra le sue braccia. il battere del suo cuore e il suo calore, mi confortano. Mi permettono di tranquillizzarmi. Di dormire serena.

..........................

Pian piano mi sveglio. Sento un peso a me non familiare. Un braccio muscoloso maschile mi abbraccia per la vita. voltandomi vedo il volto di Josh addormentato. Com'è bello!

Lentamente, senza svegliarlo vado nell'altra stanza. Apro un armadio e prendo una sua vestaglia. Vado in bagno, chiudendo la porta. Allo specchio vedo una Cristyn con capelli scompigliati, ma con un'aria rilassata felice. Mi do una risciacquata e una sistemata ai capelli. Tornando di là trovo Josh sveglio. Appoggiato alla tastiera del letto, intento a guardarmi.

«Come hai dormito?», mi chiede.

«Bene».

«Ottimo. Perché per me, dormirti accanto senza poterti baciare, accarezzare è stato un tormento».

«Devo andare a fare delle commissioni», gli dico di punto in bianco.

«Ti andrebbe di fare colazione prima?» domanda premuroso.

«Certo».

Appena si alza. Prima era coperto dal lenzuolo, ma adesso. Adesso posso ammirare la sua schiena scolpita, centimetro per centimetro. Le spalle larghe, muscolose, la schiena ben diritta. La "V" del pube che scompare sotto i boxer. Il mio cuore accelera. Questa visione fa nascere in me sensazioni conosciute e inattese. Sento sempre più caldo. Strano! Proprio mentre continuo ad osservarlo mentre si riveste, si gira cogliendomi in flagrante di "osservazione sexy". Come in trance mi avvicino a lui. Con entrambe le mani accarezzo i suoi addominali. Lentamente. In modo da imprimermi nella mente ogni centimetro del suo corpo. Sotto il tocco delle mie mani lo sento fremere. Impaziente di toccarmi anche lui. Ma non sono pronta a ricevere le carezze che lui vorrebbe donarmi.

«Vado un attimo a farmi una doccia», dice dirigendosi in bagno. Forse dovrà "sfogarsi" un po' sotto l'acqua fredda.

«Io vado a fare del caffè e del pane tostato».

.......

Da dieci minuti osservo la tostiera riscaldare fette di pane.

L'atmosfera che si è create tra me e Josh è perfetta. Intima e serena al tempo stesso. Due forti e calorose braccia mi circondano la vita da dietro. Appoggio la mia schiena al suo petto e lo guardo in viso sorridendo. Josh ricambia il mio saluto come avrei sperato.

Vengo avvolta in un sensuale e delicato bacio. Le sue labbra sulle mie mi danno il buongiorno. Ricambio timidamente il bacio, senza andare oltre. Si distacca solo un poco da me, per guardarmi.

«Che profumino!».

«Ho preparato del caffè e del pane tostato».

«Ti ho già detto che con questa mia vestaglia sei uno schianto? Ti lascia tutte le gambe scoperte. Non che mi lamenti, anzi. Mi permette di ammirare un be panorama di prima mattia», dice ridendo.

«Ah si eh?», e in un secondo gli spalmo in faccia il burro che avevo intenzione di mettere sulle fette di pane.

«Oh!Oh!», faccio indietreggiando.

«Ora si che sei nei guai piccola», dice con uno sguardo famelico.

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SPAZIO AUTRICE_ 

Ciao ragazzi, piaciuto il nuovo capitolo? Abbiamo visto che anche Josh può avere un lato geloso, impulsivo e possessivo. Saprà controllarlo?  E Cristyn chiarirà i dubbi che assillano la sua mente? Lo scopriremo nei prossimi capitoli. 

Buona lettura a tutti!! 

- Ringrazio tutti i miei follower i i miei lettori.

- Per chi mi avesse già scritto o chi volesse che leggessi la sua storia per darvi una mia opinione o per consigliarmela vi invito a scrivermi nuovamente per chat privata in modo che io possa farmi un elenco di storie.

By

@SweetCreation94

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