Pov.Steve

È stato tutto veloce. Il cuore di Cristyn ha ceduto per un attimo e ai polmoni non è arrivato ossigeno, così ha avuto anche difficoltà respiratoria.

Almeno è questo che mi ha detto sbrigativamente una delle infermiere. In questo momento stanno provando a rianimarla. Non ce la faccio, non da solo.

Devo chiamarla, ho bisogno di lei più che mai in questo momento.

Bip bip bip bip.. mi risponde al quarto squillo.

«Steve ho una riunione fra cinque minuti quindi fa in fretta» mi dice Sandy.

«Cris è in gravi condizioni, ha avuto delle complicanze» le dico piangendo.

«Cosa? In che senso delle complicanze?» chiede con tono preoccupato.

«Il cuore si è temporaneamente fermato e ha avuto difficoltà a respirare» le spiego.

«Cercherò di fare il più presto possibile ed arrivare presto. Se nel frattempo succede qualcosa chiamami subito!» mi dice prima di riattaccare.

So che adesso dovrei chiamare ed avvertire i nostri genitori, ma so anche che Cris vorrebbe che aspettassi, almeno che la situazione si stabilizzi ed e così che decido di fare.

Mando un messaggio anche ha Andy.

"Complicanze durante il post operatorio, stanno rianimando Cris"

Vado avanti indietro nella sala operatoria aspettando secondi , che mi sembrano eterni. Non riesco a rimanere calmo. Non riesco a contenere la rabbia, il dolore.

Non mollare Cris, non mollare sorellina. Penso mentre mi siedo in sala d'aspetto prendendomi la testa tra le mani.

Alzo lo sguardo per guardarmi attorno, quando vedo il dottore uscire dalla stanza di Cris.

«Lei è un parente della signorina Mitchel?» chiede lui.

«Si, sono il fratello, Steve dica pure a me dottore» gli dico, più ansioso che mai.

«Abbiamo stabilizzato sua sorella, ma abbiamo dovuto intubrla» mi informa lui.

«Intubarla, che significa?» chiedo più preoccupato di prima.

«Le spiegherò chiaramente la situazione.... Vede sua sorella ha difficoltà respiratorie, non riesce a respirare autonomamente, ma solo se collegata a degli apparecchi» mi spiega più precisamente doc.

«Posso vederla?» chiedo con voce tremante.

«Appena verrà sistemata in terapia intensiva, un'infermiera verrà a chiamarla».

«La ringrazio» e adesso non mi resta che aspettare ancora.

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Sono passati dieci minuti e vedo arrivare Sandy tutta di corsa con il fiatone.

«Dov'è?» chiede affannata.

«L'hanno portata in terapia intensiva. L'hanno dovuta intubare e collegare a dei macchinari per respirare. Verrà a chiamarci un'infermiera quando potremo vederla» le dico facendola sedere in sala d'aspetto vicino a me.

«Tu come stai invece?» mi chiede, passando una mano sulla mia schiena per tranquillizzarmi.

«Come mi sento? Mi sento distrutto, impotente, in colpa» le rispondo.

«Perché in colpa?» mi chiede lei.

«Perché non ho vegliato su Cris come avrei dovuto, sono il suo fratello maggiore è quello che avrei dovuto fare; e perché avrei dovuto tenerla separata da quel verme» dico sospirando pesantemente.

«Non avresti potuto fare niente di tutto ciò. Proteggerla significa aiutarla in caso di bisogno ed è quello che hai fatto e che stai facendo. Non avresti mai potuto separarli. Avrebbero trovato comunque un modo per ritrovarsi e rivedersi» dice seriosa Sandy

Dopo altri cinque minuti vediamo venire verso di noi un'infermiera che ci dice che possiamo vedere Cristyn e ci fa strada.

Appena entro nella sua stanza mi cadono le braccia. Sembra più debole di prima. Con tutti quei tubi e macchinari a cui è attaccata sembra quasi arrivata al capolinea. Dio ti prego fa che non sia così, fa che resista e superi anche questa.

Non so ancora come dirle della perdita del bambino. I dottori hanno detto di affrontare l'argomento in loro presenza e con delicatezza, perché non sappiamo come lei possa reagire e se il suo corpo possa resistere al dolore.

Dopo ore e ore di attesa ancora niente. Cris non mostra segni di miglioramento, ma almeno è stabile. Per adesso con lei stiamo io e Sandy. Andy è passato prima, ma è dovuto ritornare a lavoro visto che non gli hanno concesso permessi per assentarsi.

La situazione rimane sempre la stessa per altri quattro giorni, durante i quali tutti e tre facciamo il cambio per rimanere con Cris.

Al locale tutti mi hanno chiesto di lei, se ci fossero dei miglioramenti.

Spero che Cris non me ne voglia, ma devo telefonare ai miei.

Bip bip bip... non rispondono. Meglio lasciare un messaggio in segreteria.

"Mamma, papà sono Steve. Cris ha avuto un incidente d'auto e l'hanno ricoverata. Per adesso è stabile ma l'hanno dovuta intubare. Rimarrò con lei tutto il tempo necessario. Vi chiamerò in caso di novità. In caso sia necessario organizzerò il vostro volo per New York".

Spero che a mamma non venga un colpo e ci rimanga secca. So dei suoi problemi di salute, ma non li ho mai confidati a Cris per volere di mamma.

Sono ancora in camera seduto vicino al letto di Cris, intento ad osservare le pareti della camera quando arriva Sandy con un caffè per me e per lei.

Ci stiamo guardando intensamente. Uno scambio di sguardi che non necessita di parole quando i macchinari a cui Cris è collegata cominciano a suonare.

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SPAZIO AUTRICE_

E ADESSO? COSA SUCCEDERÀ? CRIS CE LA FARÀ, RIUSCIRÀ A TENERE DURO? E SUO FRATELLO E SANDY? SI AVVICINERANNO NEL FRATTEMPO?

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BUONA LETTURA BY @SweetCreation94

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