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Capitolo 14. CRISTYN


Pov's Cristyn

Rido a crepapelle con Sandy per qualcosa che Steph ha detto e che anche se non ho compreso bene ha scatenato la nostra ilarità. Sarà l'effetto dell'alcool, forse.

Sto per bere un altro shottino, quando noto le mie amiche guardare sorridenti, dietro le mie spalle. Oh, oh. Cosa succede?

«Ehi Cris, girati guarda chi c'è dietro di te!», mi dice melissa con un sorriso a 32 denti.

Mi volto con il timore di ritrovarmi davanti Robert, ma invece vedo il barman di prima avvicinarsi.

«Ciao, ho finito il mio turno ti andrebbe due giri in pista?» mi chiede sorridente. Annuisco e mi lascio condurre .

Sandy mi fa i pollici in su' per dirmi di non pensare a nient'altro che divertirmi, ed è quello che ho intenzione di fare.

A volume assordante, ci inoltriamo nella mischia cercando di muoverci a ritmo di David Guetta. Adoro le sue canzoni, sono mitiche. Adesso che ho la possibilità di osservarlo meglio noto che il barman è proprio un bel tipo, almeno esternamente. Caratterialmente non posso dire ancora niente, anche se la prima impressione è sempre quella più importante non rivela mai totalmente il vero aspetto delle persone.

Da quel che posso constatare è alto quasi quanto me, moro, con occhi verdi e un sorriso davvero carino. È un ragazzo davvero niente male e non sono l'unica ad averlo notato. Man mano che ci inoltriamo nella folla di persone che balla, molte ragazze si voltano lanciandogli sguardi inequivocabili. Lui però non presta loro nessuna attenzione. Arrivati a centro pista mi avvicina subito a se prendendomi per i fianchi, in modo da essere vicinissimi e a dividerci vi è un solo filo d'aria. Senza più la mia solita timidezza il mio sguardo incontra il suo, incatenandosi. Il cuore mi batte a mille, talmente forte da uscirmi quasi dal petto. La musica assordante mi rende ancora più euforica. Mi sento più libera. Iniziamo a muoversi lentamente ma non a ritmo di musica. Istintivamente inizio a muovermi provocatamente, con strane movenze, ma senza esagerare, almeno credo. Eh si il drink di prima la sciolta un po'. Mi sto divertendo e senza oltrepassare limiti e questo è quello che conta. Non devo rispondere a nessuno delle mie uscite e delle mie conoscenze. Posso conoscere chiunque io voglia e decidere se rimanere o meno amici.

«Ti muovi davvero bene. Ah io sono Noah, tu?» mi chiede avvicinandomi ancora di più a lui, per ballare Rabiosa di Shakira.

«Io sono Cris».

Presentazioni fatte mi lascio trascinare dalla musica, senza pensieri. Noah è un ballerino eccezionale e una compagnia niente male. Spiritoso, divertente e per nulla invadente. Capito che non ho assolutamente voglia di parlare di ex, cambia discorso mettendola sul ridere e chiedendomi se avessi voglia di lavorare al locale come ballerina. Scioccata dalla sua proposta, per non sembrare scorbutica rifiuto dicendo che ho già un impiego in un altro locale.

«Ah la concorrenza mi ha battuto sul tempo. Posso chiederti in quale locale lavori? Fai la ballerina?» chiede mentre mi guida in Suavemente di Pitbull .

«Conosci un certo Marc?» chiedo mentre cerco di seguire i suoi movimenti del bacino.

«Si Marc, lo conosco. Tipo sveglio, in gamba. Così lavori per lui eh?» chiede ammiccando. Certo che questo è davvero curioso.

«Si come aiuto barman. Sostituisco mio fratello Steve!» gli dico mentre continuiamo a ballare.

«Steve! Lo conosco, era nel gruppo mio gruppo di amici del liceo. Mitchel, giusto?».

«Si. Giusto!», dico confermando.

Dopo un paio di canzoni mi ritrovo senza fiato. Noah mi riaccompagna al bancone bar, dove trovo solamente Steph.

«Cosa prendi?», mi chiede Noah.

«Un cremino di mandorle» dico sondando la pista. Ecco Sandy.

«Tranquilla la tua amica è in buone mani. Quello lì è un mio amico, è lui è un tipo a posto» dice prima di ordinare i nostri drink.

«Ecco a te dolcezza» .

Bevo tranquillamente il mio drink continuando a guardarmi attorno. Pensierosa noto che la maggior parte dei presenti sono tutti giovani ragazzi, miei coetanei credo.

«Allora, cosa ci fa un fiore come te in un posto del genere senza un ragazzo dietro» chiede allusivamente.

I ragazzi che fanno battute o commenti del genere non mi vanno proprio a genere. E io che credevo che Noah fosse un tipo normale, per non dire concentrato sul triangolo delle bermuda. Se lui è così, chissà come sarà il suo amico. istintivamente torno ad osservare Sandy, che proprio in questo momento sta ritornando al bancone.

«In realtà avevo un ragazzo, ma è finita male. Adesso voglio solo pensare a me stessa. Questo implica niente stress, niente complicazioni e nessun ragazzo opprimente, insistente ed interessato solo ad una cosa» dico finendo il mio drink. Faccio per allontanarmi ed avvicinarmi a Sandy quando questo mi prende per il polso, stringendolo forte. Ai! Fa male.

«Lasciami. Mi stai stringendo il polso» dico mentre cerco di allentare la sua presa.

«Sai sulla pista davi ad intendere che eri una persona più aperta, più disponibile» dice tirandomi verso di sé.

«Hai capito male, lasciami!» dico cercando nuovamente di liberarmi.

«L'hai sentita. Ha detto di lasciarla andare!» senti parlare una voce a me conosciuta. Marc! Lo vedo avvicinarsi a Noah, nero di rabbia. Oh! Oh !

«Ehi non intrometterti. Non sono affari tuoi» dice prepotentemente il barista rincretinito.

«Lei è una mia amica, quindi sono affari miei eccome. Non sei cambiato per niente Noah. Capisco benissimo il perché Clarissa ti abbia mollato anni fà» dice ridendo sotto i baffi Marc.

Vedo Noah stingere i pugni e i denti per trattenersi dall'alzare le mani, «Andatevene dal mio locale. Qui per voi la festa è finita e non tornate più» ci dice minacciosamente.

«Non ti preoccupare non ci torneremo più in questa topaia» gli grida Marc. Prendendomi per mano, raggiungiamo Sandy e le altre. Le raccontiamo velocemente cosa è successo. Rimangono tutte sconcertate, ma anche schifate.

«E pensare che stavo proprio dicendo a Sandy che il barista sembrava un bel ragazzo. Adesso mi è proprio scaduto» dice Steph recuperando le sue cose per ritornare a casa. Ci mettiamo d'accordo in modo che le ragazze tornano a casa con la macchina di Steph, mentre io ritornerò in moto, seguita da un vigile Marc. Arrivati a destinazione faccio per smontare dalla mia Elvis quando vedo Marc avvicinarsi.

«Ascolta. Per stasera ne hai avute già troppe, ma lunedì dobbiamo parlare. Possiamo vederci al solito caffè?» mi chiede preoccupato e stanco.

«Certo».

«ok. Notte Cris. Buon weekend» mi augura prima di andarsene.

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Altro che buon weekend. Trascorro tutti e due i giorni ripensando alle parole di Noah e Marc. Cerco di capire a cosa si stessero riferendo. A quanto pare un tempo facevano parte della stessa comitiva, ma adesso non più. E poi Clarissa? Non può essere per forza lei. Quante ragazze ci sono al mondo con quel nome, molte. Quindi può anche essere solo una coincidenza.

Con mille pensieri per la testa, impiego il tempo sbrigando la corrispondenza per la pasticceria e inviando le nuove ricette. A quanto pare al negozio sta andando tutto alla grande. I ragazzi se la stanno cavando. Sono orgogliosa di loro.

È già domenica sera e io non sono ancora riuscita a venire a capo del mistero che lega Marc, Noah e Steve. Mistero che mi perseguita anche la notte e non mi fa dormire per niente.

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Feeling my way through the darkness

Guided by a beating heart

I can't tell where the journey will end

But I know where to start

They tell me I'm too young to understand

They say I'm caught up in a dream

Life will pass me by if I don't open up my eyes

Well that's fine by me

So wake me up when it's all over

When I'm wiser and I'm older

All this time I was finding myself

And I didn't know I was lost

Wake me up mi fa svegliare di soprassalto, balzo letteralmente sul letto. Oh, oggi non ho proprio voglia di abbandonare il mio caro ed inseparabile amico letto. Però devo perché ho alcune faccende da sbrigare prima di incontrarmi con Marc.

È vero che quando si è occupati il tempo passa più velocemente. Aiutando il mio vecchio al negozio e mia madre in giardino, con le rose non ho notato che si stava facendo tardi. Caspita rischio di arrivare in ritardo.

«Ma se non hai più bisogno io dovrei andare» dico a mia madre mentre mi pulisco le mani di terra.

«Vai pure, non far aspettare Marc» mi dice ammiccando. Oh povera mamma, non farti false speranze. Spero solo per lei che non si stia facendo film mentali. Non vorrei che alla fine ci stesse male.

Velocemente mi cambio jeans, maglietta scura e giubbotto di pelle e salgo sulla mia moto. Per fortuna in poco tempo sono al bar e trovo Marc ad aspettarmi.

«Ehi tutto bene?» mi chiede lui sorridente.

«Dipende da cosa mi stai per dire» gli rispondo.

«Ok, non farò giri di parole. Un tempo io Noah e Steve, tuo fratello, facevamo parte dello stesso gruppo di ragazzi. Poi Noah si mise insieme ad una ragazza, Clarissa. Lei era un tipo che le piaceva divertirsi, anche troppo per i miei gusti. Ci provò anche con tuo fratello, quando ancora stava con Noah. Dato che però lui rifiutò, per via di legame di amicizia che univa noi tre, lei ci provò anche con me e ricevette il secondo rifiuto. Arrabbiata raccontò a Noah che entrambi ci provammo con lei, che ci spingemmo oltre. Insomma lui credette cecamente alle parole di Clarissa. Poco tempo dopo si lasciarono perché si scoprì che lei non si divertiva più qui a Los Angeles e si trasferì a New York. Tutto questo accadde anni e anni fa, ma nonostante ciò Noah crede ancora che fu a causa nostra che lei se ne andò e porta ancora rancore e rabbia verso di noi».

Aspetta un attimo. Clarissa , New York, non può essere lei.

«Cris tutto bene, sembri un po' pallida» mi fa notare Marc.

«Sì, sì non ti preoccupare ero solo sovrappensiero. Ti ringrazio per avermi raccontato tutto ciò, davvero» lo ringrazio e faccio per andarmene.

Possibile che il passato torna sempre a tormentarci? In un mondo così grande, è mai possibile che proprio la persone che odio di più + legata al passato di mio fratello e di Marc? Meglio non pensarci.

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Arrivata l'ora del mio turno arrivo al locale in orario. La serrata procede tranquillamente, anche se ogni tanto Ethan mi fa notare che sono un po' distratta. Devo ammettere la la rivelazione di oggi mi ha un po' sorpresa.

Ad un tratto sento il mio cellulare vibrare. Controllo e noto che a chiamarmi è un numero sconosciuto. Esco un attimo nell'area magazzino e curiosa rispondo.

«Cris non riattaccare», mi dice velocemente una voce fin troppo familiare. Il mio cuore salta un battito e il mio respiro si blocca.

«Non dovevi chiamarmi non abbiamo niente da dirci», dico arrabbiata. Sto per riattaccare ma lui mi ferma.

«Ti amo. Ritorna ti prego» dice disperato, «So cos'è successo e sé che è tutta colpa mia, ma voglio riparare ai miei errori», mi prega lui.

«Non ne voglio più sapere di te. Con te è come stare sul filo del rasoio, sempre sul chi va là. È un incubo. Non ce la faccio più», dico cercando di trattenere le lacrime.

« Se non eri interessato a me , se non tenevi a noi avrei preferito essere liquidata subito su due piedi», gli urlo esasperata.

«Ti prego ripensaci. Dacci un'altra possibilità. I giorni sono vuoti senza di te. Senza sapore, senza significato senza te», sento dire commosso.

«Non avresti dovuto sprecare quella possibilità. Ormai il treno e partito. Ti saluto» e riattacco. Mi ha ferito troppe volte. So di essere una brava ragazza, in gamba e con la testa sulle spalle. Merito di meglio.

Chissà se il piccolo si poteva salvare. Chissà come sarebbe stato sentirlo crescere dentro di me. Chissà come sarebbe diventato da grande. Sorridendo tristemente mi alzo e mi asciugo le lacrime. Adesso basta piangere sul latte versato, devo cercare di trovare la forza per andare avanti.

Faccio per ritornare di là al bancone e noto la presenza di Marc. Credo abbia ascoltato la maggior parte del discorso. Per il resto del turno mi affianca, cerca di tirarmi su il morale con battute di spirito e racconti del passato di quando lui e Steve erano piccoli. Grazie a lui la serata migliora e anche il mio umore.

Tornata a casa vado dritta nella mia vecchia camera, mi metto il mio bel pigiama e mi infilo sotto le coperte.

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SPAZIO AUTRICE_

CIAO RAGAZZI! PIACIUTO IL CAPITOLO? PERDONATEMI PER GLI ERRORI. ECCO NUOVI LATI DI CRISTYN, CONTINUATE A SEGUIRMI, CIAO CIAO.

IC

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