Halloween Vault
Come ogni anno in Transilvania, nel cuore della Romania, ad Andras e Livia piaceva organizzare la più grande festa di Halloween di tutto il paese.
Le uniche persone con poteri magici in quel posto, volevano regalare agli abitanti del sano divertimento, dopo che la povertà del dopo guerra, aveva afflitto la città come non mai.
Per rendere felici e spensierati gli ospiti, anche solo per una notte, Andras e Livia stavano lavorando ad una pozione da inserire nei loro amati MARSHMALLOW, grandi e soffici ma con il ripieno di fragola. Al primo morso, la pozione avrebbe fatto trasformare gli ospiti in creature mostruose, così da rendere quell'Halloween ancora più magico, in quella Transilvania dimenticata.
«Qualcuno avrà sete di sangue stanotte!» esclamò Livia contenta, poggiando l'ultima caramella pronta su un vassoio.
Gli ospiti non tardarono ad arrivare, nella notte tetra e tra gli ululati dei lupi, cominciarono ad entrare uno ad uno nel grande castello.
«Parola d'ordine?» domandò Andras con il viso coperto da una Maschera bianca, stando dietro alla porta d'entrata.
«APPENDIABITI!» esclamò una donna e rannicchiata nei suoi vecchi vestiti, entrò.
Solo alcuni erano stati invitati a quella festa: chi non aveva più una casa, chi aveva perso la famiglia, chi non aveva più un soldo... insomma, a chi non aveva più nulla.
A Livia ed Andras piaceva rendere queste persone sereni, nel loro piccolo, le aiutavano a non pensare, anche solo per poco, agli orrori che la Guerra aveva causato alla città.
Una città che una volta era piena di storia, piena di amore e piena di allegria.
Le caramelle gommose sparirono in men che non si dica dai vassoi argentati, gli umani iniziarono a trasformarsi, dimenticando chi fossero davvero.
Prima di dare inizio alle danze, ci sarebbe stato un ringraziamento per onorare il vampiro Dracula, nella piccola chiesa del castello.
Livia si fece spazio tra le cento persone che occupavano quella stanza, adornata con candele e zucche, festoni neri arricciati ed effetti sonori come pioggia o risate malefiche.
Tra vampiri, streghe, lupi mannari e altre creature soprannaturali, Livia raggiunse il marito con un sorriso stampato sul volto.
Salì su questo ALTARE rigorosamente fatto di pietra e, sbattendo le mani, fece calare il silenzio tra gli invitati.
Insieme ad Andras, Livia alzò un calice color oro, ripieno di vino rosso e felicità.
«Che Dracula vi affianchi e vi accompagni, in questa notte tenebrosa, fino al sorgere del sole!» brindò insieme al marito e, tra gli ululati e risate, sorseggiò il suo vino voltandosi nuovamente verso Andras.
«E anche quest'anno, abbiamo servito nostro signore Dracula!» esclamò lei.
«Vorrei avere più tempo per stare con te!» disse Andras.
«Staremo insieme nell'aldilà, amore mio!»
«All'anno prossimo, Livia!»
«All'anno prossimo, Andras!»
In un triste bacio, i due sposi svanirono, lasciando gli invitati nel pieno del divertimento, tra le danze e le ricchezze, tra le mele caramellate e birra di latte, tra canini affilati e nasi a punta.
La Transilvania si era risvegliata per una notte, una notte mostruosa e da non dimenticare.
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