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Capitolo 7) Voglio andare in Antartico

Voglio sinceramente costruire una macchina del tempo per poter tornare al momento della mia nascita e avvertire mia madre di non vietarmi determinate cose, come non potermi arrampicare sugli alberi o evitare di frequentare i bambini nel campetto dietro casa, così forse quando giungerò a questa età potrei essere più carina e meno irascibile con le persone, ma purtroppo scommetto che data la mia testardaggine probabilmente peggiorerei ulteriormente.

Ora tornando a noi, ho aperto questo argomento per un preciso motivo,quando sono tornata a casa ho trovato mia madre aspettarmi seduta in salotto con le braccia incrociate, le mancava solo un gatto bianco sulle gambe e poteva sembrare il padrino in una nuova versione, e non è mai un buon segno. Infatti la scuola ha chiamato a casa, avvertendola della mia impresa da combattente professionista e adesso mi ritrovo a subirmi le sue lamentele , ma ho perso il filo del discorso a "Dobbiamo parlare.."

"Roxy,sono passati solo tre giorni prima che il preside mi chiamasse, si può sapere cos'è successo?"

"Ho risolto, non mi darà più fastidio quel tipo"

"Pensi che con la violenza si possa risolvere tutto?"

"Ha funzionato no?"

"No!Domani appena andrai a scuola dovrai andare dal preside per dargli una spiegazione, vedi che qui non siamo nel New Orleans, datti una calmata, o le conseguenza potrebbero andare oltre ad una semplice sgridata . Fila in camera tua adesso"

Evito di guardarla e faccio come ha detto, preferisco fare l'eredità piuttosto che sentirla ancora imprecare.
Appena entro in camera sbatto la porta dietro di me e mi lascio cadere a peso morto sul letto, fissando il soffitto.
Perfetto,la mia vita va di bene in meglio.
Non scendo per la cena e non apro la porta a nessuno, volevo parlare con Joe , ma potrei sfogarmi con lei e  potrei complicare la nostra amicizia , lei non è un sacco da box da usare quando la mia vita sembra essere scritta per un libro.
Verso l'una apro la porta, e davanti mi ritrovo un piatto coperto con un biglietto , è da parte della mia migliore amica.

"Quando vuoi io ci sono per te."

Lo so, ma sono sempre stata un tipo che si apre difficilmente con le persone per quanto riguarda i miei problemi personali.
Mangiò il panino e vado in bagno dandomi una rinfrescata, ma sotto la doccia mi torna in mente quel maledetto bacio, quel bastardo, avrei dovuto seriamente castrarlo.
Chiudo l'acqua e lasciando i capelli umidi mi rifugio sotto le coperte,domani mi aspetta seriamente una giornata elettrizzante come ad una scossa da parte di pikachu dopo essersi fatti il bagno gelato.

Il suono della sveglia al mattino non mi disturba nemmeno più di tanto,dato che avrò dormito si e no tre ore al massimo, troppo agitata per spegnere il cervello fuori controllo su pensieri strani e senza senso , ci mancava solo che mi mettessi a cantare "Il cerchio della vita" del re leone per dare il tocco finale di esaurimento nervoso.
Indosso dei pantaloni a vita bassa neri strappati sulle ginocchia, con una canottiera nera e una maglietta più grande da sopra che lascia scoperta metà spalla. Se mia nonna mi vedesse di sicuro direbbe "Ti è scesa a guallera?"

Metto un cappello e scendo al piano di sotto, dove tutti sono già presenti , come dire, tutti i loro sguardi puntati su di me iniziano a farmi sentire in soggezione.

"Giorno"

"Eccola mia Rocky Balboa"

Papà cerca di scherzare, ma Joe si alza e mi abbraccia, sentimentalismo per colazione, questo si che dà la carica.

"Guarda che mica sto per partire per sempre?"

"Odio quando fai la dura e eviti di raccontarmi le cose"

"Si tratta di una sciocchezza stai tranquilla, è per questo che volevo evitare di dirtelo."

Arriviamo ad Alcatraz e quando scendo continuo ad avere la sensazione di essere osservata peggio del Grande Fratello, e non mi sto sbagliando. I ragazzi nel cortile non fanno altro che sussurrare tra di loro vedendomi arrivare, ripeto, per il momento non ho ucciso nessuno per guadagnarmi tutta questa popolarità, anche se avrei voluto...
Saluto Joe e vado direttamente nell'ufficio del preside e sorpresa delle sorprese appena entro mi ritrovo la ragione di tanto scompiglio occupare una delle sedie di fronte alla scrivania del gran capo.

Alzo gli occhi al cielo e mi siedo sbuffando .

"Cosa c'è alla principessina non aggrada la mia presenza?"

"Quindi non sei poi tanto stupido come sembri."

"Tu piccola"

Entra il preside e ho il piacere di vedere che si tratta di un uomo tutto d'un pezzo, elegante e serio, spaventosamente serio.

"Allora ragazzi , sapete perché siete qui, mi è giunta voce di un'aggressione"

"Io la chiamerei autodifesa"

"Eccome mai signorina Rinaldi?"

"Questo qui mi ha molesta il primo giorno di scuola e poi mi ha baciata contro la mia volontà, è autodifesa "

"Cosa?Signor preside lei mi conosce da più tempo e sa che non sono il tipo di ragazzo"

"Ma sentitelo, le tue doti attoriali non faranno commuovere nessuno"

"Io sono bravo in tante cose ma non a recitare"

"Quindi saresti la versione più scadente di Leonardo di Caprio?"

"Guarda che ha fatto diversi film di successo."

"Giusto eppure ha vinto l'Oscar in un film in cui un orso lo sbrana, fatti due domande genio"

"Vede?Lei non è una ragazza normale, scommetto che non hai neanche pianto per Titanic come le altre"

Mi sporgo verso di lui dimenticando in che stanza ci troviamo.

"Ho riso nel vedere com'è morto, grazie a lui hanno preso spunto per Captain America no? "

Resta stupito e mi indica al preside che nel frattempo si è goduto lo spettacolo.

"Avete finito bambini?"

Incrocio le braccia al petto e guardo nella direzione opposta al maniaco.

"Bene,voi due proprio non riuscite ad andare d'accordo, e comunque resta il fatto che non le credo signorino Smith, la sua fama la precede lo sa."

Sorrido soddisfatta mentre il maniaco mi guarda storto, a qualcuno rode...

"Ma,di certo la violenza non è il modo adatto di risolvere i problemi signorina Rinaldi, per tanto sono giunto ad una conclusione per risolvere la situazione"

Perdo il sorriso dal viso, sapevo che c'era la fregatura.

"Non vorrei essere severo con voi due e dato che entrambi fate parte della squadra di basket ho deciso che ve ne uscirete con una punizione."

Ci guardiamo entrambi carichi di odio, questo perché mister labbra a ventosa doveva venire a provocare la persona sbagliata.

"Pulirete per tutto l'anno la piscina,  la palestra e vi occuperete anche sella biblioteca"

Resto a bocca aperta, per caso non hanno più fondi per pagare gli addetti alle pulizie?
Dio,voglio scappare in Antartide a mangiare stoccafisso con gli eschimesi e i pinguini, tutto tranne che stare con questo essere conosciuto con il nome di Roman Smith.

"Non può farlo!"

Smith si alza di scatto e condivido pienamente la sua opinione.

"Ha ragione, non abbiamo mica imbrattato i muri della scuola"

"Decidete voi , o questo o vi giocate l'anno, vale la pena rischiare?"

Stu strunzo! Vuole giocare al mafioso ricattatore per caso?
Sospiro esasperata, e mi contengo dall'urlargli in faccia.

"Credo che abbiamo un accordo e inoltre pretendo che voi due andiate d'accordo e se accadrà qualcos'altro potrei diventare più severo,intesi?"

"Si,abbiamo capito"

Ci alziamo e una volta fuori continuiamo a guardarci con odio.

"Grazie mille pulce"

"Colpa tua , hai molestato la ragazza sbagliata"

"Molestata che parolone, sei talmente frigida che nessuno di vorrebbe per ragazza!"

"Per caso ne vuoi prendere ancora?"

"Giuro che e non ho mai picchiato una ragazza, ma tu potresti farmi scoprire un lato di me che non conoscevo"

"Quale quello da coglioni? Già ci siamo presentati."

Stiamo per scannarci, quando la porta dell'ufficio del preside si apre e di scatto ci abbracciamo sorridendo.

"Tutto ok qui?"

"Certamente,vede come andiamo d'accordo?"

Smith mi tira una ciocca di capelli, mentre io gli pizzico forte un fianco.

"Vedo,ora andate in classe"

Annuiamo e camminando ci guardiamo indietro notando che il preside ci tiene d'occhio , ma appena entra vengo spinta contro al muro mentre il maniaco scappa via.
Vigliacco,appena lo becco gli faccio vedere io come possono essere vendicativa le ragazze italiane, perché sinceramente questo tipo mi sta facendo rivalutare l'America.

Le ore si susseguono e quando riesco a incontrare Joe le spiego la situazione .

"Che stronzo "

"Eh signorina lei non dice mai queste parolacce, lasci questo compito a me se permette"

"Quando ci vuole, ci vuole. Mi dispiace per te amica."

"Figurati,devi dispiacerti per il maniaco perché appena mi viene a tiro io"

"NO!Vuoi peggiorare la situazione?"

Ringhio tra i denti e sfogo la mia rabbia sulla pasta che ho davanti.

"Odio quando hai ragione"

"Purtroppo per te capita spesso"

Le faccio la linguaccia e ride, coinvolgendo anche me, sarà meglio che la prendo così questa situazione, altrimenti rischio una crisi di nervi e dopo altre ore arriviamo all'allenamento e quando dentro molte teste si girano verso di me.

"Piccola peste , ho saputo quello che hai fatto a quel cazzone di Smith, hai tutto il mio rispetto"

"GrazieWest, ma per colpa del tuo amico ora siamo in punizione a fare i bidelli "

"Guarda che la colpa è anche tua."

Arriva alle spalle come sempre, per caso è un serial killer per essere così silenzioso ?

"Hai incominciato tu"

"Quindi la soluzione era picchiarmi?"

"Te la sei cavata anche con poco."

Ricominciano i fulmini tra i nostri sguardi, fino a quando da lontano uno dei ragazzi della squadra, Nick se non erro urla verso di noi.

"Rinaldi se prometti di non stendermi stasera ti porto a cena"

Dice a me? Ha per caso sbattuto la testa ?

"Io non te la consiglio amico, picchia forte e poi scommetto che si presenterebbe all'appuntamento vestita come te"

Il mio odio se è possibile cresce ancora di più.

"Tu non mi conosci razza i guap i cartune"

"Guapp che? Qui non mangiamo spaghetti"

"No ma cagate stronzi"

Vado dalle ragazze altrimenti potrei pentirmi di ciò che gli vorrei fare,e io dovrei passare interi pomeriggi con un decerebrato come lui? Mi rifiuto di sopportare altri insulti da parte sua senza poter reagire.Cosa crede che sono il nuovo giocattolo dell'anno? Si sbaglia di grosso e glielo farò capire presto, molto presto.

Ehehehe come sono adorabili vero?
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Manu

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