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Capitolo 67) Giocherai con quelli della tua altezza?

Ripensandoci,essere trascinata contro la propria volontà al luna park, nonostante fosse uno dei miei posti preferiti, non era stata una brillante idea,se nel gruppetto che si è formato all'entrata rientra Michele e i suoi istinti suicidi.
Le altre persone che si sono unite a noi sono Sara, Luna e Paolo,ragazzi che di solito frequentavo con quel cavernicolo di mio fratello quando venivamo per le vacanze. Sono dei tipi apposto, o almeno per i miei standard.

"Oddio,ma allora non era solo una leggenda."

"Roxy ha realmente il fidanzato!"

No, in realtà è un ologramma che mi porto in giro per compensare la mia scarsa vita sentimentale... Ma che reazione è questa?! Mica chiedono come vi siete conosciuti, se vi frequentate da molto, maledetti diffidenti babbani.

"Hai per caso usato una specie di sortilegio, zero sex appeal?"

"Taci Paolo, o ti farò diventare Paola a suon di calci."

Porta le mani sui gioielli di famiglia, mentre le due esaurite sghignazzando iniziando a prenderlo in giro, ma sposto la mia attenzione sulla concentrazione di testosterone alle mie spalle, beccando King Kong e Godzilla giocare ad una gara di sguardi, dove il primo che si distrae viene scannato dall'altro.
Sospiro, ed io che volevo divertirmi prima di tornare in America, forse sarebbe stato meglio fare la pervertita con Rome, ma con i nonni in casa era da scartare come opzione!

"Voi due, scusate se vi disturbo nel vostro odio reciproco, ma potremo divertirci per dieci minuti? Anche cinque, basta che la smettiate."

Rome viene vicino a me, e mi prende per mano, quasi riesco a sentire la sua risata malvagia interna che rivendica la terra bonificata solamente da lui, mentre Michele prende l'altra, irritandolo ancora di più, e facendo sentire me una bambina che ha bisogno dell'accompagnamento per non perdersi.
Sfilo le mani da entrambi e riesco a segnare due pugni nei loro fianchi, sfogando della rabbia repressa.

"Passiamo alle presentazioni, Luna, Sara, Paolo, lui è Roman, il mio fidanzato in carne ed ossa, e no, non è il frutto di un miracolo di San Gennaro, e no, non ho usato nulla di magico o satanico per metterci insieme , altre domande?"

Li ho battuti sul nascere e scuotono la testa, e per un attimo Roman torna tra noi mettendo in pausa lo scontro mentale.

"Piacere di conoscervi."

Paghiamo i biglietti e una volta dentro, fremo dalla voglia di riuscire a fare tutte le attrazioni. Probabilmente i miei brillano e sembra che quel buzzurro del mio ragazzo se ne renda conto, abbassando per po' l'ascia di guerra.

"Dove vuoi iniziare?"

"Non lo so, è da così tanto tempo che non venivo al luna park, tu dove vuoi andare?"

"Direi che le montagne russe vadano bene, no?"

Gli afferro il braccio e urlando agli altri di muovere i prosciutti che si ritrovano al posto delle gambe, ci mettiamo in fila, distanziando cip e ciop e una volta che arriva il nostro turno, mi precipitò davanti. Una follia, forse avrò un infarto, ma al diavolo voglio urlare peggio di Adele! Roman si sta per sedere di fianco a me,quando Michele lo trattiene per il braccio... Oh no, ci risiamo.

"Che vuoi ?"

"Sedermi vicino a Roxy."

"Siediti dietro, è la mia ragazza."

"Ed io sono il suo migliore amico."

"A titolo il mio ha più importanza."

"Dovremmo divertirci e tu sei noioso, perché non torni in America da solo?"

"Dopo che ti avrò preso a calci forse, ma con Rox."

Nel frattempo , tutte le altre persone presenti sulla giostra, iniziano a guardarci male, molto male, e prima che ci caccino fuori, esiliandoci dal luna park, Sara si siede vicino a me, lasciando cane e gatto a bocca aperta.

"Sedetevi."

"Vicino?Mai."

"Ci sono solo due posti, quindi le opzioni sono poche , sopra o a terra."

La fulminano con lo sguardo e alla fine salgono, cercando di non sfiorarsi nemmeno per sbaglio. Sospiro, questa giornata potrebbe finire seriamente con un omicidio.
Avviano la giostra e il trenino,o come lo chiamo io, sale lentamente, mentre butto uno sguardo verso quei due, non andranno mai d'accordo, ma quello che mi da più fastidio è Michele. Gli ho già spiegato che deve smetterla, ma sembra che si diverta a far innervosire quel orso di Roman che probabilmente cercherà di farlo cadere, accidentalmente nel punto più alto.
Torno a guardare avanti giusto in tempo prima che inizi la ripida picchiata e le urla a squarciagola.

Il tour continua, e proviamo altre attrazioni come la casa degli specchi, il tunnel dell'orrore,dove per sbaglio ho dato un pugno ad un manichino dallo spavento, ammaccandolo leggermente, e dopo un giro sul polipo gigante,decidiamo di prenderci qualcosa ad un chiosco, mentre alcuni ne approfittano per andare in bagno.
Vorrei tanto mangiare una crepes, ma se mai dovessimo andare di nuovo su qualche giostra spericolata, ho paura di rigettare anche lo stomaco, quindi devo accontentarmi dell'acqua.

"Volevi mangiare le crepes vero?"

"Michè, mi hai fatto venire un infarto. Dove hai lasciato il mio ragazzo? Non era andato anche lui in bagno?"

"Si, ci raggiungerà presto , piuttosto, si può sapere perché ti sei messa con uno come lui?"

"Che razza di domande sono?! Non ti riguarda e piuttosto, smettila di prenderlo in giro se non vuoi che ti riempia di botte."

"Guarda che non sono più un frignone."

"Ma se da piccolo piangevi per ogni cosa."

"Si, ma sono cresciuto, allora, come mai ti sei messa con uno come lui?

"Sei esasperante, ma se te lo dico devi smetterla con i tuoi giochini o potrei prenderti io a pugni."

Beve un sorso d'acqua e stiracchio la schiena, prima di rivolgermi a lui.

"Rome, è stato il primo ad apprezzarmi come una donna. Di solito ai ragazzi piaccio perché sono un maschiaccio, ma lui invece oltre ad innervosirmi con i suoi modi, si è avvicinato a me e in questi momenti, ringrazio di essere nata donna."

Sento il suo sguardo addosso,prima che sospiri e passi una mano sulla mia testa.

"Sembra che il tuo principe azzurro si sia liberato."

Alzo lo sguardo appena in tempo per vedere Rome, dare un pugno a Michele e prendermi per mano, per trascinarmi sulla ruota panoramica, sorpassando altre coppie che smettono di protestare appena li fulmina nei suoi due metri d'altezza .

"Ma che è successo?"

"Il tuo amico mi aveva chiuso nel bagno e sono stato costretto a sfondare la porta per uscire. Quel bastardo voleva stare solo con te."

Scoppio a ridere, mentre Rome mi guarda confuso. Non avrei mai immaginato che per la paura di perdermi avrebbe sfondato una porta, poveri quelli della manutenzione,penseranno che sia passato Hulk a lasciare un ricordino.

"Non c'è niente da ridere."

Mi calmo, prima di saltargli in braccio per baciarlo, sorprendendolo, mentre penso a quanto sia stata fortunata quel giorno quando mi ha palpato, per poi beccarsi un pugno.

"Ti amo Rome."

"Se basta sfondare porte per renderti  avventata, da oggi in poi le aprirò così."

"No scemo, non è per questo."

Sorride, calmandosi, per baciarmi come si deve, mentre mi sistema meglio sulle sue gambe.
Si stacca e poggia la testa sul mio petto, mentre sospira, stringendomi più forte.

"Non voglio lasciarti, nemmeno per andare al college."

"Chi ti dice che io mi faccia lasciare così facilmente? Prima che Michele ci rapisse per portarci qui, volevo dirti una cosa importante."

Alza la testa, guardandomi con il viso in mezzo alle tette, e quasi mi metto a ridere, ma per un minuto nella mia vita devo fare la seria.

"Ho capito cosa voglio fare. Mi piace il basket, ma a livello professionistico non voglio praticarlo, ma ho fatto qualche ricerca e nella maggior parte dei college ad ambito sportivo, ci si può iscrivere anche per poter diventare insegnati."

"Vuoi insegnare palla canestro?"

"Esatto, ma ai bambini delle primarie."

"Quindi giocherai con quelli della tua altezza?"

Alzo un pugno pronto a colpirlo,per questo colpo basso, ma il ruffiano baciandomi mi fa perdere ogni istinto omicida nei suoi confronti.

"Non sai quanto sono felice adesso. Se solo non fossimo in un luogo pubblico..."

"Pervertito!"

"Lo so , ma o mi calmi tu, o appena scesi torno da quel tuo amico e lo riempio di botte per prima."

Che dire, quando vuole Roman può essere molto persuasivo e se voglio evitare di farlo sbattere in carcere, dovrò sacrificarmi per la patria... Non versate lacrime per me, perché una certa  pervertita sta già preparando la camera da letto.

Zanzà! Ora sappiamo cosa vuole diventare Roxane e probabilmente manca poco al finale, forse due capitoli.
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Manu

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