Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 61) Addio agli addominali in casa Rinaldi

Quanto mi era mancata la cucina della nonna, per nulla sana, ricca di sale e la maggior parte delle cose erano fritte, questo da l'idea della bava alla bocca che avevo una volta seduta a tavola. Se qualcosa è fritto allora è buono,anche un paio di mutande se passavano per le mani della nonna Anna!

"We non fate complimenti e magnat che se avanza qualcosa m'offendo"

In poche parole, mi sta invitando a nozze. Afferro la pizza fritta e non appena entra in contatto con le mie papille gustative vado in estasi. Altro che orgasmo, la cucina della nonna è da 50 sfumature di fritto, e mentre affogo nel piacere, osservo con la coda dell'occhio Roman che guardala scena leggermente scioccato. Dimenticavo che il signorino non è abituato a mangiare bene.

"Roxy,ma u guaglione tuo sta buon?"

"Si certo, adesso mangia tranquilla.... Roman? Qualcosa non va?"

"Tutto questo cibo, solo per quattro persone?"

"Già, qui funziona così, e comunque la nonna pretende che si finisca tutto, o potrebbe perdere i sensi, pensando che non ti piaccia la sua cucina."

"Cosa potevo pretendere, se la mia ragazza è matta da qualcuno dovrebbe pur aver preso."

Afferra un calzone e la nonna gli sorride, passandogli anche la pizza e i friarielli con la salsiccia, probabilmente torneremo a New York rotolando a fine periodo di riflessione.
Dopo cena, Roman si muove a rallentatore, tenendosi una mano sulla pancia, mentre osserva la nonna cacciare il gelato dal congelatore.

"Stiamo scherzando vero? Si può sapere quanto mangiate?"

"Tanto,ma se vuoi il gelato puoi evitarlo, non l'ha fatto lei."

"Credo che tra poco dovrò scappare in bagno, posso sapere dov'è?"

"Infondo al corridoio a sinistra"

"Guagliò vuoi un caffè? Ah no aspe, do yu wont u coffeè?"

"No,thanks. I am at the limit."

"Ca rit?"

Niente, mi sembra di essere fatto Nita di Totò e Peppino.

"Che è sazio, devi capire nonnina bella che il ragazzo mangiava uova e hamburger fino a poche ore fa."

"Puveriell,e pecché?"

"Alimentazione da classico sportivo americano."

"Aahh,che brut malatia u sport."

Lasciamo cadere l'argomento sport con la nonna, che l'unico titolo che potrebbe vincere sarebbe come mastra della cucina, non per nulla insieme al nonno hanno aperto una pizzeria, e fino a poco tempo fa erano ancora all'opera.Ovviamente data l'età hanno dovuto darla in gestione all'altro figlio, zio Francesco e sembra che vada abbastanza bene, ma la mano non è la stessa.
Restiamo a parlare per un altra oretta , prima che Roman attiri la mia attenzione toccandomi la spalla.

"Dovrei andare in albergo, non vorrei che mi chiudessero fuori."

"Se vuoi ti accompagno."

"No,resta con i tuoi nonni."

"Che r'è?"

"Deve andare in albergo."

"In albergo? Ma si matt, cammina iecca a valigia, da quando in qua mannam a gent dall'albergo, è di famiglia, e la casa è grande."

"Roman,la nonna non vuole che tu vada. Dice che c'è spazio."

"Non vorrei essere di disturbo, davvero non è un problema."

Purtroppo per lui, la nonna ha già incaricato il nonno di prendere la valigia e di portarla nella stanza per gli ospiti, che altro non è la stanza che usano i miei quando veniamo a Napoli per le vacanze estive.
Come si può rifiutare un così gentile invito... Credo che questa sia la prima volta che vedo Romei in difficoltà, comunque, l'occhio cade sulla mia poco appariscente valigia, depositata vicino all'armadio.

"Eeemmm, perché è qui?"

"Cosa?Ahhh, la valigia? Stamm restaurando la tua stanza, pecché è nu problema?"

"No,si, non lo so, papà un altro po' voleva dormire in mezzo a me e Rome quando si è fermato a casa."

"Eeeeh, tuo padre esagera sempr, noi sappiamo che fanno i ragazzi al giorno d'oggi..."

Dopo questa, enorme insinuazione nella mia vita sessuale, seguita da un sorriso furbo da parte della nonna, credo di voler sprofondare nell'antro della mia coscienza e mettermi ad urlare a squarcia gola.
Mi copro il viso con la mano,prima di essere chiamata da Roman.

"Che ha detto?"

"Niente,assolutamente niente, sono stanca e voglio dormire."

"Sei arrabbiata?"

"No,sono stanca."

Si siede sul letto e mi guarda per qualche minuti, prima di aprire le braccia e regalarmi un sorriso, una persona più lunatica non saprei dove trovarla.
Mi fiondo contro il suo petto esento che mi sto ricaricando di buon umore. Restiamo così per diversi minuti, prima che alzi la testa per dargli un bacio,cogliendolo di sorpresa.

"Non c'è l'avevi con me, per averti seguito?"

"Un po', ma ti amo e poi mi diverto a vederti in difficoltà con la nonna."

"Credo che abbia già preso dei chili in più ."

"Addio alla tartaruga in casa Rinaldi."

"Vuoi controllare ?"

Porta la mia mano sul suo addome , ma è ancora più che scolpito.
Tenta di farla scivolare più sotto, ma mi alzo di scatto e gli punto un dito contro. Questa volta non me la fa!

"Eh no bello mio, ho dieci chili di cibo, urgente bisogno di una doccia e di un letto."

"Come sei maliziosa, stavo sollevando la mano."

"Tu volevi sollevare altro."

Scoppia a ridere, mentre gonfio le guance e mi appresto ad ignorarlo, cercando nella valigia la maglietta che il gigante si è dimenticato a casa mia tempo fa,ottima da usare come pigiama.

"Quella mi sembra di conoscerla."

"Che c'è ? La uso per dormire."

"Allora mi pensi anche quando non ci sono."

"Ma che domande sono."

"Forse ti tocchi anche in mia assenza?"

Divento dello stesso colore della passata di pomodoro della pizza, prima di lanciargli contro la ciabatta, lisciandolo alla grande, purtroppo, ha buoni riflessi.
Vado nel bagno e dopo essermi lavata a pezzi, mi scoccio di fare la doccia alle undici di sera, mi butto sul letto e poco dopo vengo raggiunta da Roman che apre di nuovo le braccia per stringermi a sé.
Adoro i suoi abbracci, riesce letteralmente a coprirmi e poi in fondo, non riesco a resistere quando è così dolce.

"Mi dirai mai cosa vi siete dette tu e mia madre?"

"Roman, perché non mi hai detto che vuoi diventare un giocatore professionista?"

"L'argomento non è mai saltato fuori."

"Si, però è importante per te e questo porterà che tu ti allontani da San Francisco."

Cala il silenzio e riesco solo a sentire il battito del suo cuore, forse ho esagerato e mi sono scoperta troppo con le mie paure.

"Se è per questo, tu cosa vuoi fare una volta finita la scuola? College?Lavoro?"

"I-io...non lo so, sono confusa. Vorrei trovare qualcosa che mi permetta di stare al tuo fianco."

"Devi pensare a te, la distanza non sarà un problema, non vorrei che per me rinunciassi a qualcosa a cui tieni."

"Tengo a te."

Sollevo la testa, e incontro i suoi occhi, prima che si abbassi per potermi baciare.
Mi stringe di più e con la testa sul suo petto, mi perdo nei miei pensieri e su cosa realmente voglio diventare, sia per me, che per Roman, perché parlare adesso è facile, ma una volta distanti come andranno realmente le cose?

Nel prossimo capitolo ci sarà una guerra di pentolame, tra chi? Lo scoprirete leggendo 😂😂😂
Commentate e votate
Baci baci
Manu



Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro