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Capitolo 60) Una distilleria dovrebbe vergognarsi a confronto con quella donna

Cose da non dire ai propri paterni quando telefoneranno per sapere com'è andato il viaggio? Rome, Rome, Roman Smith, il sesso con Rome sull'aereo ? Dio che imbarazzo, se ripenso a come mi ha guardato l'hostess con la camomilla, una volta tornata al posto.
Sembrava che dicesse "tranquilla signorina, non è stata la prima",oppure peggio, "ma non si vergogna?",anche se probabilmente io punterei più sulla prima opzione.
Per il resto del viaggio cercavo di fare io l'offesa, ma il sonno e la stanchezza post sesso avevano prevalso, e debole come sono, avevo accettato l'invito di Roman per usarlo come cuscino.

"Piccola."

"Mmh...altri dieci minuti mamma."

"Se fossi stato tua madre, poco fa non avremmo fatto sesso nel bagno."

Sesso, bagno? Apro gli occhi e mi ritrovo due occhi furbetti fissarmi, mentre il mio cervello si mette lentamente in moto... Ah già, Roman e io siamo su un aereo diretto a Napoli, e abbiamo fatto sesso nel bagno...

"PERVERTITO!"

"Hahahahaha"

Gonfio le guance, e evito di guardarlo, ogni volta che succede questo mi sento leggermente presa per il culo, e non in senso realistico...ma che vado a pensare?!Aaaahhh basta, sto peggiorando.

"Siamo arrivati ."

Lo guardo confusa prima di guardare fuori dal finestrino, vedendo che ormai siamo atterrati.Sulle mie labbra si dipinge un sorriso che farebbe invidia allo stregatto, e non perdo un minuto in più. Mi alzo, scavalcando le gambe chilometriche di Rome, e prendo il mio bagaglio a mano per poi fiondarmi verso lo sportello dell'aereo. Ignoro le persone civili che fanno la fila e scivolo lungo il corrimano, dimostrando le mie elevate capacità atletiche. Corro verso la porta dello sbarco e una volta dentro inizio a guardarmi frettolosamente intorno, ma riesco a vederla. Saprei riconoscerla anche a metri di distanza, lei e il suo capello riccio indomabile e quel sorriso che solo una nonna sa fare.

"Roxy!"

"Nonna!"

Mi fiondo tra le sue braccia con un tuffo a pesce, e sprofondo nel suo abbondante petto... No, da lei ho preso solo i capelli purtroppo, risparmiatemi le battute.

"Che bello finalmente a creatur mia è turnata"

Okay l'abbraccio, ma or a mi sta soffocando . Annaspo in cerca di aria, prima che mi allontani per guardarmi in faccia.

"Vire cumm si cresciuta e sciupata, ti si mis a dieta per caso?"

"Nonna non ci vediamo da Pasqua e no, sto bene e non seguo diete."

"E colpa di tua madre, ciù ric sempre io che deve cucinare chiù assai."

Stiamo dando spettacolo?Assolutamente si. Mi sono dimenticata di un piccolo, per modo di dire, dettaglio? Che domande, certo, infatti sento tossire dietro di me e mi volto trovandomi Roman leggermente confuso. Io gli avevo detto che sarebbe stato traumatico per lui conoscere la mia parte napoletana,ma lui no! Doveva seguirmi per paura che lo stessi lasciando, come se potessi mai commettere un peccato del genere.

"Chi è chist?"

"Eeemm nonna , mamma non ti ha accennato a niente?"

"Roxane,chi è questa signora?"

"Perché parla strano? We guagliò parla come mangi."

"Nonna, è americano. Dio sarà difficile fare da traduttore. Comunque Rome,lei è mia nonna Anna, nonnina lui è..."

"Maronn ro Carmine, ma che s'è magnato, add coglie i fichi?"

"No,gioca a basket... Lui è il mio, fidanzato."

Momento di silenzio più assoluto, peggio di una scena di Matrix. Probabilmente le rotelle nel cervello della nonna hanno iniziato a girare alla velocità della luce causando un black out, o si sta facendo uno dei suoi pisolini improvvisi.
Scuote la testa e alterna lo sguardo tra me e il gigante, si avvicina a Roman e in un attimo lo tira giù alla sua altezza stringendolo in un abbraccio tra Davide e Golia , si da lei ho preso l'altezza, i capelli, ma non il seno, la cosa più importante!

"San Gennaro ha fatt il miracolo!"

"Rox..."

"La stessa cosa l'ha detta mamma."

"Maronn mia , come si chiama? Emmm Whats iour neime?"

Tento di non ridere, ma la faccia che sta facendo Rome in questo momento sembra tanto quella di uno che ha visto "Venerdì 13" per la prima volta.

"Vuole sapere come mi chiamo?"

"Non pretendere molto, si è fermata alle elementari e ha scelto il francese all'epoca."

"Roman Smith"

"Roma? Acc'usi si chiama? Piacere Anna"

"No,Roman, con la n."

"Aaahhh,vabbuò, guagliò i bagagli, siamo a Napoli, ca se nun tiene l'uocch apiert t' arobbano pur i mutand."

"Nonna...Non ti capisce, e poi non tutti hanno questa abitudine."

"So chiù vecchia, so quel che ti dico."

"Roxane?"

"Senti,io ti avevo avvertito che non eri pronto a questo, ma tu no, dovevi seguirmi . Ora ti arrangi con google traduttore, o ti impari il napoletano. Comunque ha detto di prendere i bagagli."

"Nervosa?"

"Chi io ? Noooo."

"Se vuoi posso fartelo passare io."

Sta facendo il suo sorriso pervertito, davanti a mia nonna, che ci guarda come se stessimo parlando arabo. Che situazione imbarazzante.

"I BAGAGLI!"

Se ne va ridendo e tiro un sospiro di sollievo, ora più che mai sono felice che la nonna abbia fiutato il corso d'inglese che voleva pagarle papà.

***

Dentro di me, ma in un angolino della mia mente, sento una vocina che ride dell'attuale situazione,quale? Roman circondato dai miei dalle vicine della nonna, che a confronto sembrano tante nanette. A fine serata credo che avrà un bel mal di schiena, questo è sicuro.

"Nun avrei mai pensat, che la nipotina mia, potesse avere nu guaglione"

"Grazie nonno , ma esistono i miracoli, come mi state ripetendo tutti."

Tutte,ma proprio tutte le persone che stanno venendo a casa della nonna,dicono sempre che San Gennaro ha fatto il miracolo, ma non ero un caso tanto disperato!

"Rox,mi dai una mano, non capisco quello che mi dicono."

"Ah già scusa, ero impegnata a dire il rosario, cosa c'è tesoro mio?"

"Rox,tu ti stai divertendo."

"Cosa?Io? Pff, ma cosa dici mai, in fondo questo è solo l'inizio, domani con molte probabilità la nonna ti porterà a fare il giro per tutta Napoli , mostrandoti come un trofeo."

"Ca rit?"

"Che non vede l'ora di assaggiare la tua leggerissima cucina nonna, a quanto la cena?"

"Mannaggia,a roba ca teng nun avasta, vac n'attimo a accattà qualcosa da Tonino. Peppì offri un limoncello al guaglione, nun fa u tirch, e voi pettegole a casa su, agg preparà a magnà."

La congrega delle pettegole sene va, buttando sempre un occhio a Roman, ha riscosso un discreto successo dalle milf in effetti, e una volta soli, il nonno si presenta con la bottiglia del limoncello.

"Roman,giusto?"

Quello che ancora non ci ha capito niente da quando siamo scesi dall'aereo annuisce, prima di copiare i gesti del nonno e sedersi a tavola. Guarda la bottiglia, ma non ci troverà alcuna etichetta, se non la scritta della nonna con la data in cui l'ha fatto. Una distilleria dovrebbe vergognarsi a confronto con quella donna.

"Emo comm se ric in inglese limoncello? Eeemm dis is e fruit juice."

"Fruit juice ? Now?"

"Biv guagliò, a salute"

Prendo anche io un bicchierino,ma proprio poco, mentre Rome abbonda...povero, non sa che la gradazione alcolica è tipo quella dell'alcol puro.
Lo sorseggia e vedendo la sua faccia, credo che se ne sia reso conto. Evito di guardarlo per non ridergli in faccia, mentre guarda il bicchiere come se ci fosse il fuoco dentro, mentre il nonno è già al secondo bicchierino.
Credo che la prendi come ad una sfida e alla fine riesce a mandare giù il bicchierino, con una leggera fatica.
Nonno Giuseppe gli sorride e gli riempie di nuovo il bicchiere, e stavolta non c'è la faccio e scoppio a ridere, forse la presenza di Rome a Napoli, mi distrarrà di più rispetto al mio voler restare sola, in fondo è come assistere ad uno spettacolo comico, e siamo solo all'inizio.

Su il palcoscenico, inizia il cabaret di Rox e Rome impegnati nell'avventura napoletana😂😂😂
Spero che capiate il dialetto, non è quello esatto esatto, ma volevo renderlo leggibile e capibile 😂
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Manu

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