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Capitolo 51) Morire dall'imbarazzo

Come posso spiegarvi in poche parole la situazione in casa Rinaldi, dato che mio padre continua a fulminare Rome con lo sguardo, mentre mia madre ha gli occhi a cuoricino?
Cercherò di impegnarmi, ma stiamo superando i livelli di follia in questa famiglia , grazie all'aggiunta di Roman.
Dopo il messaggio della madre del mio fidanzato, e il conseguire del suo malumore , ho cercato di distrarlo, portandolo al cinema, a mangiare un boccone, ma al momento dei saluti il suo sguardo si era incupito,e ho sentito una stretta al cuore, peggio di quando vedi i cuccioli abbandonati in mezzo alla strada.

"Rome, posso lasciarti?"

"Assolutamente no ."

"Intendevo,posso lasciarti andare a casa, senza temere di sentire al telegiornale che hai commesso un omicidio?"

Si rilassa visibilmente, ma anche lui, pensare che volessi lasciarlo, e tutti questi conflitti li avrei fatto per passare il tempo?

"Nonne sono sicuro, probabilmente aspetterò che esca per poi prendere qualcosa e andare in un albergo."

Cavolo, adesso si che somiglia ad un cane bastonato.
Mordo ripetutamente il labbro inferiore, faccio un bel respiro e prendo il telefono per chiamare mia madre, sotto lo sguardo attento del mio ragazzo.

"Pronto?"

"Mamma, senti, ho bisogno di chiederti un favore."

"Non pagherò alcuna cauzione."

Bella fiducia nei miei confronti , e poi se mai sarebbe capitata una cosa del genere avrei chiamato papà.

"Non sono in prigione! Volevo chiederti se Rome può fermarsi da noi un paio di giorni, ha dei problemi a casa...con i tubi dell'acqua e..."

"PREPARO IL LETTO!"

Chiude la telefonata e guardo preoccupata il cellulare, ha preso molto a cuore il mio ragazzo,perché probabilmente questa è l'unica occasione che avrà per sbarazzarsi della figlia femmina combina guai.

"Rox,non dovevi."

"Ma volevo, e poi sei simpatico a mia madre."

"Tuo padre la pensa diversamente, potrebbe approfittare dell'occasione per uccidermi nel sonno."

"Ti basterà dormire con un occhio aperto, ma almeno non sarai solo a deprimerti davanti ad un televisore con del gelato alla vaniglia."

"Non sono una donna, post relazione amorosa fallita."

"Guarda che ritiro l'invito."

Mi afferra per la vita,facendomi ridere, mentre cerca di baciarmi, per poi unire le sue labbra alle mie.

"Grazie."

"Figurati, per così poco, ora però andiamo, è stata una giornata abbastanza stressante per i miei standard."

Anche se da quando ho incontrato Rome, credo che la mia barra della pazienza sia aumentata di molto,specialmente negli ultimi tempi, potrei perfino sopportare una giornata con le zie di Napoli... Anzi, ripensandoci no, quello farebbe uscire fuori di testa anche un monaco buddista.
Comunque, dopo questa premessa,arriviamo al punto di partenza, dove papà vorrebbe fare a pezzi Romani .

"No,non c'è spazio e poi il ragazzo di sicuro troverà qualche albergo libero ."

"Trevor, maritino mio, non dire stronzate e lascia che il ragazzo resti."

"E per quanto dovrebbe stare in casa mia Claire?"

"Quanto vuole , e poi ricordati che è casa nostra, amore mio."

Il sorriso inquietante di mamma,fa rabbrividire me e mio fratello, mentre osserviamo la scena sul divano , con Joe e Rome alle nostre spalle.

"Se è un problema levo il disturbo."

"Si,sarebbe il caso."

"Non muovere un solo passo Roman, mio marito delira, sei un gradito ospite , lascia che parliamo un momento da soli in cucina."

Spariscono e tiro un sospiro,quando litigano sembra quasi "Scontro tra Titani", peccato per papà , perde sempre, perché mamma ha qualcosa che gli serve e la usa a suo vantaggio come arma segreta e credo che questo sarà il caso.
Sorrido a Rome, per rassicurarlo , mentre Joe da un rapido bacio a Mike, questi due idioti ancora non hanno detto della loro relazione ai miei. Tanto lo shock più grande l'ho provocato io, il loro fidanzamento sarà nulla a confronto.

"Roman,vieni ti ho preparato un letto provvisorio nella stanza di Roxy."

"COSA?!Questo non era nei patti?"

"Scusami amore mio, ma sono fidanzati pensi davvero che le cose funzionino come ai nostri tempi?"

Ecco, ora mi toccherà chiamare l'ambulanza perché a papà gli sta venendo un infarto e non sto scherzando , è sbiancato di colpo e mi sento una pessima figlia.

"Papà,stai tranquillo sono ancora vergine!"

Mento spudoratamente, sorridendo con gli occhi chiusi, cercando di non guardarlo per non farmi sgamare e questa mia piccola bugia sembra rianimarlo, per il momento, ma sento Johanna trattenere il fiato per non ridere... Bella amica, lo so, ma anche quando fa la stronza le voglio bene.

"E così deve essere fino al matrimonio! Tutto chiaro giovanotto?"

Punta un dito contro il petto di Rome e dietro alle sue spalle gli faccio cenno di dire di si, o veramente rischia che prenda il primo coltello della cucina, per inseguirlo per tutta la casa.

"Certo signore , ho capito."

Sospiro, ma sento la mamma sghignazzare e la guardo male, prima che con un'alzata di spalle,prenda la borsa di Roman per portarla di sopra, mentre papà si gira per abbracciarmi.

"Resta sempre la mia piccina."

"C-certo papà."

Gli do un bacio sulla guancia prima di fare strada a Rome, anche se conosce già la mia stanza, ma se papà scopre anche questo non finiremo mai questa conversazione.
Una volta soli prendo la sua mano e gli sorrido, per poi sentirmi osservata, e infatti mia madre ci osserva e credo che nella sua mente contorta mi stia già immaginando con un abito da sposa...

"Il bagno è in quella stanza, vado per prima!"

Scusa banale, ma efficacie per rapide fughe da domande scomode della propria madre.

***
Scontato è il fatto che dorma a momenti, sapendo che ai piedi del letto c'è Rome, ma non sono l'unica . Verso l'una sento rumore di coperte e prima che possa svegliarmi due braccia avvolgono la mia vita.

"C-che fai?"

"Dormo con te, perché a cosa stavi pensando?"

"N-niente."

Con il buio non riesco a vedere l'espressione che ha, ma ho come la sensazione che stia sorridendo.Le sue mani scivolano sotto al pigiama e afferrano i miei seni,sussulto e tento di levarle.

"R-Rome i miei potrebbero sentirci !"

"Basta che non urli come fai di solito"

"Basta che non facciamo nulla!"

Ignora il mio suggerimento e pizzica i capezzoli, facendomi sfuggire un gemito. Ho il cuore che batte a mille, e istintivamente stringo le gambe, mentre continua a torturarmi, per poi scendere con una mano e premere contro al clitoride.
Bacia il mio collo e sale fino al mio orecchio mordendo il lobo.

"Non trovi che sia eccitante, il rischio di essere scoperti?"

"R-Rome..."

Riesce a trovare le mie labbra ela sua lingua danza con la mia, mentre con il dito simula di entrarmi dentro facendo gemere ancora.
Si allontana per levarsi la maglietta e per spogliare anche me, prima di prendere un capezzolo tra i denti.
Tappo la mia bocca con la mano esento che sto per morire dall'imbarazzo, se fosse possibile.
Mi gira mettendomi a pancia sotto, prima di scivolare lungo la schiena per poi costringermi ad alzare il bacino, tenendomi per i fianchi.
Soffia contro la mia intimità,facendomi venire la pelle d'oca, e passa la lingua su di essa,inserendo anche due dita.
Vorrei urlare, ma non posso e quando vengo travolta da un orgasmo affondo il viso nel cuscino.
I muscoli sono molli, ma Rome non ha ancora finito. Sento uno strappo e poi la punta del suo pene solleticare di nuovo la mia intimità, prima di entrare con un colpo secco facendomi scappare un urletto.

"Sshhh,o tuo padre scoprirà che ti ho già avuta prima del matrimonio."

"S-sei un demonio Rome."

Vi volto verso di lui e con la luce che entra dalla finestra, riesco a vederlo imperlato di sudore con un sorriso sadico dipinto sulle labbra, prima di muoversi ancora,facendo inarcare istintivamente la mia schiena.
Scivola verso di me, per afferrare il mio seno e lo sento gemere, mentre continua a spingere.
Mi fa voltare verso di lui, per baciarmi e poi infila due dita dentro le mie labbra. Non capisco più niente e mi lascio guidare da lui, mentre gliele succhio, ma il mio gesto lo fa vibrare dentro di me, prima che dopo altre spinte veniamo insieme e per non farci sentire, sono costretta a mordere il cuscino,mentre lui affonda i suoi denti nella mia spalla.

"Cavolo,questo viso non potrò mai dimenticarlo Rox."

Non so di cosa stia parlando, ma sono stremata e non poterlo chiamare o urlare è stata una tra le peggiori torture che potesse farmi.
Esce da me e dopo aver gettato il preservativo si sdraia, per coprirci con le coperte e abbracciarmi a sé.

"Ti amo piccola pulce."

"Io ti odio dopo questo."

"Bugiarda, eri bagnata più del solito."

Una gomitata gliela devo, prima di addormentarci così.

*cof cof * non sono stata io a scrivere questo capitolo ma Pervy😂
(ringraziatemi per questo cugine pervetite😎😂😂😂)
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Manu


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