Capitolo 5) Preferirei spiare il barbone
Il mattino seguente, la giornata incomincia come sempre con grande allegria , con una sveglia invadente che non ha scopo nella vita se non quello di tormentare il mio povero cervello. Cosa pretende, che alle sei e mezzo il criceto che attiva i miei neuroni inizi a correre peggio di Bolt?
Rotolo per terra così che il pavimento risvegli i miei muscoli intorpiditi... Bene, ora la giornata può iniziare.
Doccia veloce , guerra con i nodi dei capelli, ho perso il conto di quanti pettini ho rotto nel tentativo di snodarli. Indosso un leggins con una maglietta a maniche lunghe grigia sopra e scendo scalza al piano di sotto , non l'avessi mai fatto.
Prima di entrare in cucina sbatto il mignolo contro la porta, e mi sembra di vedere i santi, David Bowie, Freddy Mercury e forse qualche mio antenato, dal dolore.
"Benedetta sia la Madonna di Pompei."
"Buongiornoanche a te figlia."
Buongiorno un cavolo, ora la mia giornata si che è iniziata nel migliore dei modi .
"Dobbiamo cambiare la porta, anzi dobbiamo eliminarla."
"La mia sorellina diventa più dolce ogni giorno che passa."
"A' sorata"
"Sei tu"
"Lo so idiota."
"Non litigate a prima mattina."
"Certo sergente ."
"Giorno."
Guardo Johanna , povera innocente fanciulla, è del tutto ignara della conversazione fatta con quel decerebrato di mio fratello.
"Giorno raggio di sole."
"Lo stesso non posso dire di te"
Questa si che è vera amicizia, come potrei vivere senza i suoi incoraggiamenti mattutini.
"Poche chiacchere ora sparite tutti, devo sistemare casa"
"Ma amore, io devo andare a lavorare tra un'ora"
"Fuori di qui."
Edecco che entra in modalità cane bastonato, ma con mamma certe strategie sono inutili, lo so per esperienza personale.
Saliamo in macchina e appena arriviamo guardo fuori e quando individuo Sidney metto in atto il piano "Accoppiamento guidato"
"Uh c'è Sidney, ti precedo Joe."
Scendo senza darle la possibilità di rispondere e vado verso la donna che potrebbe diventare la mia nuova eroina.
"Mon capitan buongiorno"
"Ciao piccola peste, tutto bene sai la caduta di ieri."
"Ci vuole ben altro per farmi del male, io sono una dura"
"Questo è lo spirito giusto."
"Roxy"
Mi volto verso la mia amica e la prendo a braccetto per presentarla a Sidney.
"Sidney lei è Johanna, la mia migliore amica, Joe, lei è Sidney, il capitano della squadra di basket"
Si stringono la mano e ne approfitto per studiare il volto di Joe, non era imbarazzata quando mi ha raggiunta, mio fratello è più idiota di quanto immaginassi.
Parliamo del più e del meno fino al suono della campana, qui ci separiamo,perché io ho il corso di lingue straniere, mentre Joe quello di scienze .
Lato positivo? Dio oggi vuole essere magnanimo con me e ha evitato che io incontrassi mister simpatia, dopo la botta al mignolino è una minima gioia .
Durantela lezione cerco di capire quanto meglio posso lo spagnolo, ma avrò bisogno di qualche lezione in più per fare una frase che abbia un senso compiuto senza usare chico o chica.
Per fortuna le ore passano in fretta anche perché le ore di storia mi sono sempre piaciute sin da piccola, trovo divertente scoprire i motivi che hanno portato alle guerre, la morte di qualcuno, rivalità territoriali, le nazioni a mio parere possono essere paragonate a dei bambini viziati che non appena uno di loro ottiene un giocattolo nuovo, anche l'altra sbatte i piedi per terra per averlo, tranne l'Italia , lei in passato ha aspettato gli altri prima di scegliere,uno dei suoi errori è stato quello della dittatura con quel gran pelatone di Mussolini che aveva per migliore amico il tenero e simpatico Hitler.
Arriva l'ora di pranzo e dopo aver preso un hamburger con dell'insalata individuo Joe impegnata a parlare al telefono.
"Ok,ti voglio bene anch'io mamma, si si, va bene, ciaaaaoooo"
Prendo posto di fronte a lei e addento la foglia d'insalata.
"Fammi indovinare , tua madre ti ha chiesto se hai avuto problemi con il trasferimento , se va tutto bene con i compagni e se io sono ancora sul pianeta Terra."
"Ci hai preso due su tre."
"Cacchio ,e qual era la terza?"
"Testuali parole, non ti fidare degli sconosciuti e se un ragazzo ci prova conte senza il tuo consenso mira ai gioielli e chiama la polizia"
"Potevo arrivarci, solo che avrei usato troppe parole e adesso sono impegnata in una conversazione amorosa con il cibo."
"Ogni scusa è buona."
Le butto una pezzo di carota sul naso e ridiamo, la madre di Joe è veramente un soggetto che ama partecipare ad ogni evento ed è più informata di wikipedia.
"Il tuo spagnolo?"
"Una meraviglia , la tua scienze?"
"Una meraviglia , come te."
"Quindi nemmeno a te è andata benissimo"
"Già,il fatto di esserci trasferite ha qualche svantaggio sui programmi"
"Vedrai c'è la caveremo come sempre, siamo o no le due ragazze che hanno mandato al manicomio la Loren?"
"Oddio ahahaha , tu mi hai portata al lato oscuro."
"Ovvio,al sole rischiavi di scottarti."
Il tempo vola e mi dirigo in palestra controllando il telefono, a quanto pare mio fratello stamattina mi ha scritto un messaggio.
"Niente da fare, è scappata per raggiungerti."
"Fesso,ho capito, troverò una scusa per il ritorno, dirò che ho un impegno con il capitano, e mi farò la strada a piedi."
"Ti hanno mai detto che sei la sorella migliore del mondo?"
"No,mi hanno detto che sono la miglior sorella ricattatrice del mondo,questo servizio ti costerà mio ingenuo fratellone"
"Tirchia"
"Meglio affarista o puoi chiamarmi anche Al Capone."
Metto il telefono in tasca ed entro in palestra.
"Roxane ,vieni ho bisogno delle tue misure per la divisa."
"Sono una S e 42."
"Scarpe?"
"37"
"Coppa del reggiseno?
"Sono...Ti odio"
Che idiota che sono, stavo per rispondere a quel maniaco decerebrato di Smith che malvagio mi guarda dall'alto in basso.
"Andiamo credo di poter indovinare dato che le ho toccate"
I ragazzi dietro fanno un verso di stupore, che tra poco si trasformerà in uno di dolore.
"Ti devo ricordare anche il mio pugno sul tuo viso?"
Adesso qualcuno ride e Smith li guarda storto, com'è permaloso questo ragazzo.
"Attenta grande donna, anzi bambina, potrei vendicarmi per quello e per quello che mi hai detto ieri sera."
"Hai iniziato tu ad offendere Golia, e ora se vuoi scusarmi, vorrei sfruttare il mio tempo per allenarmi, lo trovo molto costruttivo rispetto a perdere fiato con te"
Dopo il riscaldamento il capitano ci dice di fare qualche tiro a differenza distanza, vuole valutare il ruolo delle sue giocatrici e una volta fatto continuiamo con una partita amichevole.
"Bel lavoro ragazze, sono felice di vedere qualche faccia nuova."
L'allenatore è un vecchietto basso, con una vistosa tuta verde fluo e lo sguardo classico di un nonno, a parte il mio, lui si ostina a restare vigile per una possibile guerra
"Ragazze lui è il coach O'Brian, allena le nostre squadre da due anni ormai e per quanto non sembri in passato è stato un ottimo giocatore di basket."
"Avevo qualche centimetro in più, ma la tecnica è rimasta invariata"
"Coach,le vorrei presentare Roxane Rinaldi, e volevo chiederle se si può allenare con la squadra di basket maschile, John è d'accordo."
"Davvero?Allora sono curioso di vedere come ti muovi in campo"
"Ok nonno, dammi una palla e ti faccio vedere."
"Sei sicura di te, mi piaci, ma attenta troppa sicurezza può essere pericolosa "
Simpatico il vecchietto, ma preferisco dimostrare chi sono con i fatti che con le parole.
Torno in campo e al fischio d'inizio, scatto veloce rubando palla per poi girare su me stessa e fare canestro.
Guardo il nonno che ride nella mia direzione, va bene, se vuole vedere altro lo accontento subito.
Continuo a muovermi sicura, senza sporcare i passaggi e quando ne ho la possibilità tiro anche a canestro, fino a quando il fischio ci interrompe.
"Rinaldi giusto ? Hai detto che ti allenerai anche con i ragazzi, fammi vedere come ti muovi contro di loro."
Annuisco e vado nel campo occupato dalle facce viste ieri, e tra queste c'è quella di Smith.
"Vuoi riprovare la brezza di stare per terra ancora una volta?"
"Lo sai vero che non fai ridere a nessuno con le tue frecciatine?"
"Vedremo."
Siamo di nuovo contro, e ora sinceramente, il mio orgoglio italiano prende il sopravvento, ignorando tutti gli altri e concentrandomi su quel pallone gonfiato, devo assolutamente rubargli palla e fargli fare la figura del fesso e non sembro l'unica che lo vuole, anche il maniaco mi guarda fisso come per farmi capire che questo posto non è adatto a me.
Iniziala partita e mi mantengo esterna, sgusciando tra gli avversari per portarmi il più vicino possibile al canestro, ma qualcuno ha deciso di voler diventare la mia cozza personale.
"Cosa credi di fare nana?"
"Tra poco lo vedrai capucchione"
Tenta di tirarmi indietro prendendomi la maglietta, ma invece di opporre resistenza mi spingo nella sua direzione facendogli perdere l'equilibrio , guadagnando dello spazio prezioso per prendere il pallone e tirare da una distanza di due punti.
I ragazzi della mia squadra mi abbracciano e credo di morire soffocata,si sono dimenticati che in realtà sono una delicata donzella?
"Qualcosa non va maniaco? Credo di aver fatto dei punti contro di te."
Evita di rispondermi e quando torna alla sua posizione continua a guardarmi come se fossi la miglior bistecca del mondo su cui sfogare la sua rabbia, credo che un controllo da uno strizza cervelli gli servirebbe.
Dopo diverse ore il coach ci lascia liberi e mentre bevo un sorso d'acqua vedo che di fronte alla porta mi aspetta Joe e per quanto io desideri tornare immediatamente a casa per buttarmi sul letto, devo aiutare quel cavernicolo di mio fratello.
"Ehy Joe , ti conviene non aspettarmi, il coach vuole fare una riunione fuori programma per gli orari d'allenamento."
"Ti posso aspettare se vuoi"
"No,vai pure a casa con Mike, ci vediamo più tardi mi dispiace"
"Ok,come vuoi."
Aspetto che giri il corridoio, per poi prendere le mie cose, salutare velocemente tutti e fiondarmi per vedere dove la porterà mio fratello, lo so, sono una ragazza piena di energie.
Sale in macchina e mette in moto e correndo li seguo, tagliando per qualche vicolo e prendendo fiato quando si fermano ai semafori.
Per fortuna non la riporta a casa e vedo la macchina di mio fratello parcheggiarsi di fronte ad una gelateria.
Vuole conquistarla passando per lo stomaco, ottima strategia, se la ragazza in questione fossi io, Joe ci tiene alla linea, poteva portala che ne so, allo zoo o mostrarle un negozio di tessuti a buon prezzo, di sicuro avrebbe apprezzato un ragazzo che la porta a fare shopping.
Mi appoggio al muro del vicolo e monitoro come procede <l'appuntamento>,fino a quando, fortuna vuole che vedo arrivare un palo in movimento,alias Maniaco Smith, mano nella mano con una ragazza. Possibile che me lo ritrovi da per tutto? Devo temere una sua possibile presenza anche nel cassetto delle mutande? Tra tutti le gelaterie di San Francisco, proprio in questa doveva portare la sua ultima conquista?
Tornando a mio fratello ha detto a Joanna qualcosa di divertente, per fortuna è scemo quanto me a fare battute sarcastiche, mentre il pollo di fianco tocca i capelli della mora per sussurrarle qualcosa all'orecchio , depravato. Si alza e va dentro, ma perché perdo tempo a guardarlo, la mia missione è su i miei cip e ciop.
Il loro appuntamento e tranquillo e sembra che Joe sia meno tesa del solito in sua presenza, sono talmente concentrata a guardare quel provolone di mio fratello che non sento qualcuno avvicinarsi a me.
"Mi stavi spiando?"
Sussulto e per poco non cado sui bidoni della spazzatura, grazie ad una presa veloce contro...ma dai!
"Ti sembra il modo di avvicinarti questo?"
"Che diavolo stai facendo qui nana stalker?"
"Sono in missione e ora torna al tuo appuntamento e a proposito com'è possibile che tu sia qui?"
"Ti ho visto mentre uscivo con le ordinazioni, ma non credevo che tu mi stessi spiando."
Alzo un sopracciglio, qui occhi di falco è leggermente montato con la testa, oltre ad essere un maniaco pallone gonfiato.
"Preferirei spiare il barcone vicino al cassonetto piuttosto di vedere il modo con cui conquisti quelle ragazze ingenue."
"Come no, ammetti che hai un debole per me"
"Ok, ammetto di essere allergica a te, guarda adesso se vuoi scusarmi ho bisogno del cortisone quindi potresti smammare?"
"No"
"Non hai una pollastra da portare da qualche parte? Ti sta aspettando vai da lei"
"Tu, da quale razza di pianeta provieni?"
"Si chiama Italia e si mangia bene,sparisci io devo."
Guardo dove prima c'era i miei due piccioncini , peccato che ora non sono lì.
"Mannaggia a Bubbà, me li hai fatti scappare, grazie mille maniaco"
"Guarda che tu sei la stalker"
Ora lo uccido e nascondo il suo cadavere nel cassonetto dei rifiuti, insieme ai suoi simili...
"Idiota non spiavo te ma mio fratello"
"Perché"
"Di certo non lo vengo a dire a te,ti pare?"
M'incammino verso casa, ma o i miei passi magicamente si sono moltiplicati o qualcuno mi sta seguendo.
"Che vuoi"
"Delle scuse o ti denuncio per stalking"
"Scusa per cosa?"
"Per tutto?"
Accompagna la frase con una alzata di spalle , invece a me sta incominciando a salire di nuovo la bile.Bene, ora sono stufa di questo essere.
Vado al bar dove lo sta aspettando la ragazza mora per poi prendere la sua centrifuga verde hulk e per gettarglierla contro.
La povera anima ingenua guarda il cetriolo e me, e non è l'unica, meglio così, avrò più pubblico per la mia spettacolare recita.
"Come hai potuto tradirmi?! Io mi fidavo di te, ti ho dato tutto, per cosa? Per essere tradita con lei?"
"Io, non sapevo che Roman fosse fidanzato"
"Oh, quindi ti vergognavi di me? Ti odio !"
Alzo i tacchi, lasciando il maniaco fermo come ad uno stoccafisso di fronte alla gelateria, mentre i presenti lo guardano schifato, a quanto pare qualcuno ora ha una cattiva reputazione, quanto mi addolora questa notizia, sto per piangere lacrime di gioia al pensiero della faccia che ha fatto quando si è ritrovato all'improvviso ricoperto di sbobba verde, che poi, chi si farebbe mai un centrifugato in una gelateria? Frappè tutta la vita se devi per forza bere qualcosa, queste ragazze di oggi, non riescono proprio a godersi la vita come si deve....
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Manu
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