Capitolo 44) Roxane pervertita prende il sopravvento
Credo che dal titolo si capisca cosa accadrà 😂😂😂
Buona lettura
Se vi chiedete chi è quella pazza che sta fissando in modo ossessivo l'orologio della macchina di un certo taxi con accanto un diavolo tentatore, con preferenza verso le nane fuori di testa, sono io, che scoperta.
Avevamo lasciato il locale da cinque minuti circa e la mia mente, anzi, in particolar modo, la mia mini me pervertita, non faceva altro che pensare a ciò che sarebbe potuto accadere una volta arrivati a casa sua.
Rome mi teneva stretta a sé, accarezzando le mie gambe, come se temesse una mia possibile fuga dalla macchina in movimento... Non sarebbe stata male come idea.
Scordatelo!Ora tu ti rilassi e appena scendete da questa tortura per le mie ovaie, ti darai da fare.
Taci, ci manca solo che ascolti la voce del mio interiore per dichiararmi ufficialmente esaurita.
Lo sei anche senza di me, resta il fatto che stanotte finalmente aprirai quella specie di Bat-caverna che tieni ancora chiuso con il fiocchetto dell'inaugurazione.
Rischio di strozzarmi con la mia stessa saliva, e l'agitazione non fa che aumentare.
Tu si che sai come farmi venire l'ansia vero?
Conosco il mio pollo, comunque resta concentrata su di lui e guai a te se lo interrompi di nuovo!
Ingoio a vuoto e sento improvvisamente caldo se ripenso alla figuraccia della scorsa volta.
Sarà meglio per me avvertire Joe per poi spegnere il telefono.
Scrivo un messaggio in cui le dico che se stavolta riuscirà a distrarre mio fratello,probabilmente domani mattina stapperà lo spumante e si auto congratulerà per il regalo che mi ha fatto.
"Tutto bene ?"
"Eh?Ah, si certo, ho solo un leggero mal di testa, non sono abituata a bere ."
"Questo l'ho notato."
Sorride e sento che sto per diventare parte integrante di questo comodo sedile, devo fare i miei complimenti alla compagnia dei taxi di San Francisco per...
NON DIRE STRONZATE E BACIALO!
Quasi mi spavento da sola,quando la Roxane pervertita prende il sopravvento.
Lo guardo, prima di avvicinarmi a lui per sfiorare le sue labbra.
Affonda la mano nella mia chioma di ricci e mi avvicina di più per approfondire il bacio.
Sento di nuovo la testa incredibilmente leggera, e ora capisco che non si trattava dell'alcol ma di Rome, è lui che mi fa questo effetto.
"Ehy,niente sesso nel mio taxi"
Spalanco la bocca e guardo schifata l'autista che ci sta guardando dallo specchio retrovisore.Direi che perdere la mia verginità con tanto di pubblico spettatore non rientra nei piani che mi ero prefissata per stasera.
"Stia tranquillo e pensi a guidare"
Roman è chiaramente irritato,spero solo che questa traviata termini presto.
***
Cos'è che avevo detto?Riportatemi sul taxi del pachistano!
Prendo un bel respiro ed non appena Rome apre la porta di casa, entro, trovandola totalmente priva di addobbi natalizi.
"Wow,ti hanno mai detto che sei peggio del Grinch?"
"Sono solo , anche quest'anno, mi sembra sciocco addobbare la casa."
Mi sorpassa per dirigersi in cucina. Che idiota che sono. Roman passa così tanto tempo con me in questo periodo, che quasi mi dimentico che i suoi sono sempre via.
Levo il cappotto e lo raggiungo,sorprendendolo intento a versare qualcosa da bere. Credo che voglia eliminare il mio imbarazzo e gliene sono grata.
"I tuoi , lavorano anche in questo periodo?"
"Sono dei tipi che trovano inutile sprecare del tempo durante le festività,per questo quando sono venuto a casa tua ero stupito della passione che tua madre ci mette."
"Da quant'è che, come dire, non tornano?"
"Credo che l'ultima volta che li ho visti era all'ultima partita di campionato dell'anno scorso, poi sono partiti dopo avermi salutato rapidamente."
Per tutto questo tempo è stato da solo? Mi da le spalle, ma riesco a vedere le sue mani stringere il bordo di marmo.
Gli vado vicino e lo abbraccio, non mi stupisco se all'inizio fosse così stronzo nei miei confronti.
Poggia le mani sulle mie e torna a guardarmi.
Il cuore , con molte probabilità, in questo momento sta dando una festa.
Mi alzo sulle punte dei piedi e lui mi aiuta abbassandosi, per poi baciarci.
"Per quanto valga, quest'anno ti sei trovato una pulce fastidiosa a farti compagnia."
"Vale più di quanto immagini Rox, mi sono reso conto, che tengo a te più di quel che ti dimostro."
Basta è ufficiale, entro il sorgere del sole piangerò per i troppi complimenti che sto ricevendo.
Mi prende tra le sue braccia, facendomi ridere, prima di baciare il mio collo.
Il riso lascia spazio a qualcosa di più profondo e dopo essersi spostato di nuovo sulle mie labbra, le schiudo, per permettere alla sua lingua di giocare con la mia.
Le sue mani scivolano sotto ai miei glutei, prima di iniziare a muoversi dirigendosi al piano di sopra.
Strano, ma vero, non perde nemmeno ad uno scalino l'equilibrio. Apre la porta della sua stanza con un calcio e lentamente mi fa scivolare contro il suo corpo, facendomi sentire la sua erezione premere contro il mio ventre.
Ho la gola secca, ma spengo la timidezza e sbottono i bottoni della sua camicia , sfiorando con la punta dell'indice la linea dei suoi addominali , fino a fermarmi alla prima peluria vicino all'orlo dei pantaloni.
Alzo lo sguardo e guardandolo, sbottono anche quest'ultimi, prima di far scivolare la mano contro il tessuto delle mutande.
Sospira e mi spinge sul letto, facendomi sussultare.
Getta la camicia per terra e dopo aver afferrato la mia gamba, sfila lentamente gli stivali, provocandomi leggeri brividi per tutto il corpo.
Baciala pelle dietro al ginocchio e mi sfugge un gemito, che lo fa sorridere .
Torno in piedi e per non cadere mi appoggio contro il suo corpo.
Le sue mani salgono lungo le braccia, facendomi venire la pelle d'oca,prima di scivolare lungo la schiena, tirando la cerniera verso il basso.
Il vestito cede da solo, e resto in intimo di fronte ai suoi occhi, che si dilatano per la sorpresa.
"Rox,dove hai preso...questo"
"R-regalo di Joe. T-ti piace?"
"Sono tentato di fare l'amore con te in questo modo, ma possiamo sperimentarlo la prossima volta."
Ho sentito bene? Ha detto fare l'amore.
Gli salto al collo baciandolo, mentre le lacrime di felicità, tentano di uscire.
Col cavolo che mi farete passare per una piagnucolona!
Sgancia il reggiseno, che scivola tra i nostri corpi, e sento le guance andarmi a fuoco.
Mi adagia di nuovo sul letto e scende sul mio petto, massaggiando e succhiando il mio seno.
Le sue mani sono delicate, ma quando arriva all'orlo delle mutandine, si lascia scappare un verso animalesco, mentre preme contro il clitoride.
Getto la testa indietro e mordo la mia mano per non gemere.
Preme più forte, prima di scivolare oltre il tessuto, entrando dentro di me.
Geme contro il mio orecchio e continua a muovere il dito. Ne aggiunge un altro e assecondo i suoi movimenti senza rendermene conto.
Si allontana per accarezzare il mio viso per fermarsi quando il pollice sfiora le mie labbra.
Il suo sguardo è carico di desiderio, qualcosa che nessun ragazzo ha mai dimostrato nei miei confronti.
"Ti ho già detto che sei bellissima?"
"C-redo di si."
"Bene, perché ho intenzione di dirtelo fino a farti stufare."
Si alza per levarsi il pantalone con le mutande, prima di piegarsi per prendere un preservativo dal portafoglio. Lo guardo stranita e mi risponde con un'alzata di spalle, prima di levare anche il mio ultimo indumento e posizionarsi di fronte alla mia intimità.
"Non fare quella faccia, sopra ai miei preservativi c'è il tuo nome scritto sopra."
"Dovrei prenderlo come ad un complimento?"
"Direi di si, dato che sogno di scoparti in tutte le posizioni del kamasutra"
Basta,questa frase va tra in classica alla mia raccolta di momenti imbarazzanti con Roman Smith.
"Farà male, ma sarò delicato."
"Mi fido di te."
Annuisce e le sue labbra sono sulle mie. Non entra subito, anzi, continua a toccarmi, fino a quando sento la punta del pene spingere ed entrare in me.
Gemo, dal dolore, ed inclino la testa di lato, stringendo le lenzuola tra le mani. Fa più male di quanto immaginassi e quando spinge ancora di più peggiora.
Apro un occhio per vedere il punto in cui siamo uniti, e ancora non è del tutto dentro. Sposto lamia attenzione su Rome e lo trovo con il viso contratto e le labbra aperte.
"Dio,sei così stretta che sto per venire come ad un dannato principiante."
"R-Rome"
"Concentrati su di me piccola."
Provo a fare come ha detto e spinge fino ad entrare del tutto. Resta fermo diversi minuti, per darmi del tempo per abituarmi.
"Lo capisci che adesso sono dentro di te?"
"Ti sembra il momento di dire certe cose imbarazzanti?!"
Ride, mentre io vorrei prenderlo a sberle.
"Sei importante per me Roxane."
"Q-questa è un'altra frase imbarazzante"
"Credo di amarti."
Basta, credo di star per morire.Sussulto quando si muove e stringo le gambe, ottenendo un gemito di approvazione da parte di Roman.
"Piccola, se stringi così, non so per quanto resisterò"
Voglio dargli piacere e stringo di nuovo, ignorando il dolore.
Prende a muoversi lentamente, ela mia mente va in blackout.
Ripeto il suo nome diverse volte, e il dolore sparisce del tutto, lasciando spazio a scosse di piacere.
Si sostiene con un braccio e continua a spingere, prima che affondi le unghie nel suo braccio per esplodere in un'onda di piacere.
Sono senza fiato, ma Rome si muove ancora, fino a quando si piega per baciarmi e venire.
Resta alcuni secondi sopra di me e accarezzando la sua schiena ammazzo completamente la mia timidezza.
"T-ti amo Rome."
Sento che si irrigidisce, prima di alzarsi e baciarmi dolcemente sorridendomi.
Forse ancora non è pronto a ricambiare i miei sentimenti, ma per come si è preso cura di me, vale più di mille parole.
😈😈😈😈😈
Potere alle pervertite!
(torna in cella)
Mai!
😂😂😂
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Manu
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