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Capitolo 43) Babbo Natale ti denuncerà per eccesso di spirito natalizio

Avete presente Las Vegas? Certo che domande, chi non conosce la città del lusso più sfrenato. Ora immaginatevi la città, al posto di casa mia.

Luci ad intermittenza di così tanti colori da farti passare per un drogato su tutta la struttura, due Babbi Natale giganti che cantavano Merry Christsmas, e una slitta sul tetto.
Okay,è ufficiale, mia madre deve essere ricoverata in un manicomio durante il periodo natalizio.

"Come dire, Claire quest'anno ha dato il meglio di se."

Presa dallo sconforto, noto molti passanti scattare foto alla casa e ridere. Ci manca solo di finire su qualche telegiornale per dire addio a quel che rimane della mia reputazione.

"Andiamo a fermarla, prima che installi anche la scritta gigante come l'anno scorso "

"Ahahah,ancora mi domando dove trovi certi cose."

"Colpa di quel maledetto di Jeff Bezos, lui e i suoi pacchi con il sorriso hanno liberato il mostro del natale che alberga in mia madre."

Johanna ride ancora e quando entriamo, a parte le ghirlande che troviamo all'ingresso, è impossibile non notare l'albero gigante che come ogni anno viene piazzato di fronte al grande finestrone, oscurando le anime dei poveri malcapitati che si siedono sul divano.

"Mamma?"

"Sono qui dietro"

Spunta da dietro l'albero con un sorriso, che va ad un orecchio all'altro, e mi passa tutta la voglia di smontare la sua energia nei preparativi.

"Allora?Vi piace? Quest'anno ho pensato ad un classico, rosso e oro."

"Come dire è...molto bello, però dopo l'albero basta decorazioni, o Babbo Natale ti denuncerà per eccesso di spirito natalizio."

"Non dire sciocchezza, avete preso i regali?"

"Si,ma attendiamo i tuoi ordini per posizionarli sotto l'albero"

"Fate pure , la parte di sotto è completa."

"Vuoi una mano Claire?"

Fulmino Joe con lo sguardo, lei è il suo cuore da buon samaritana escono quando non è necessario.

"Ma certo, aiutatemi a mettere i nastri, così evito di cadere di nuovo"

La passione che ci mette vorrei che la impiegasse in altre cose, dato che una volta finito tutto il periodo delle feste servirà una squadra di demolizione per far tornare la casa, a com'era prima.

***
La vigilia era arrivata, e per fortuna mia madre si era dato un contegno per le decorazioni, anche se adesso dovevo preparare psicologicamente Roman alla cena a cui stava andando incontro.

Mia madre era americana, ma anche a distanza, competeva con la suocera per vedere chi avesse preparato di più. Credo che il punteggio fosse in parità e chi vince quest'anno potrà pavoneggiarsi con l'altra senza che quest'ultima possa replicare.
Amore tra nuora e suocera, non è una leggenda metropolitana purtroppo.

"Roxy,hai controllato i calamari?"

"Si,li ho spenti poco fa, ho preparato anche gli antipasti, posso andare a vestirmi adesso?"

"Certo,grazie dell'aiuto."

Mi lascia un appiccicoso bacio sulla guancia, prima che possa salire al piano di sopra per indossare un tubino nero aderente fino a metà coscia, altro reperto archeologico del mio armadio, con un paio di stivali alti scamosciati abbinati.
I capelli per fortuna sono stati collaborativi e per quanto riguarda il trucco mi rivolgo alla mia esperta amica.
Apparecchiamo la tavola, quando sentiamo la porta aprirsi.

"Papà,finalmente ti hanno liberato dal lavoro"

"Un inferno, tutti agitati che dovevano tornare a casa prima, per fortuna al posto di imbottigliarmi davanti all'entrata principale ho usato le scale d'emergenza"

Scoppiano a ridere, per poi lasciare un po' di privacy ai due piccioncini.
Ventisette anni di matrimonio,eppure sembrano una coppietta di adolescenti innamorati. Certo hanno avuto i loro alti e bassi, ma sono rimasti insieme. Chissà se in futuro anche io...

Suonano al campanello e sorrido come ad un ebete, prima di essere spinta da Joe verso la porta.Controllo un'ultima volta che tutto sia apposto, per poi aprire,trovandomi un Rome vestito di tutto punto, con tanto di sciarpa e profumo che invade i miei sensi.
Quasi mi sembra di avere un Chris Hemsworth, uscito dalla pubblicità di Hugo Boss.

"So di essere bello pulce, ma così mi consumi."

"Idiota anche a Natale, proprio che non c'è cura per te."

Sorride, prima di attirarmi a sé per salutarmi come si deve. Allaccio le braccia al suo collo e mi sembra sempre troppo bello per essere vero.

"Comunque,ho avuto difficoltà ad individuare casa tua stasera."

"Fai poco lo spiritoso, mia madre in questo periodo dà il meglio di sé."

Ride, prima di accomodarsi,levandosi il cappotto e la sciarpa. Indossa un completo nero, quasi sembra che ci fossimo accordati sul colore da usare stasera. Sto per dirigermi in salotto, quando mi abbraccia da dietro sorprendendomi.

"Sei bellissima."

Boom! Alzamento della temperatura immediato e rossore visibile anche a miglia di distanza.Per me è raro ricevere dei complimenti, ma a quanto pare è vero che a Natale siamo tutti più buoni.

"Rome,finalmente sei arrivato."

"Buonasera signora Claire."

"Oh,suvvia, chiamami Claire e basta."

"Ragazzo."

Mio padre ci raggiunge, e non fa altro che squadrare Roman dalla testa ai piedi, forse gli rode che sia anche più alto di lui.

"Signor Trevor"

"Bravo,continua a chiamarmi così."

"Trevor!"

Mamma lo ammonisce e mio padre mette il broncio. Trattengo un sorriso e ci accomodiamo a tavola,dopo che Rome guarda sbalordito l'intera casa, meglio che non sale al piano di sopra allora, alla fine il pupazzo di neve è rimasto nella mia camera.
La cena procede tranquilla,anche se mia madre prima di mangiare ogni pietanza scatta foto per inviarle alla nonna. Dico a Rome di non farci caso e mangio così tanto che credo di star per scoppiare.
Aspettiamo la mezza notte, prima che papà stappi lo spumante e ci scambiamo gli auguri di Natale,anche se gli uomini di casa lo fanno con un certo distacco, facendo ridere noi povere donne.

"Ora i regali!"

"Certo che anche se cresci resti sempre una bambina Speedy"

"Tac itu o il tuo regalo lo do in beneficenza."

"Matura,questa parola basta per descriverti."

Corro sotto l'albero, ma noto che Rome esce un attimo, probabilmente i suoi regali deve averli lasciati in macchina.

Mi do alla pazza gioia a strappare le carte e come regalo, dato che ho fatto la brava ricevo una maglietta firmata da Michael Jordan, che metterò rigorosamente in una teca di vetro, dei nuovi polsini e un buono per un trattamento di bellezza...Provate ad indovinare chi me l'ha regalato, mia madre non cambierà mai.
Roman rientra con un cesto per i miei e poi una busta che da a mio fratello. Quando la apre sgrana gli occhi e guarda Rome per avere una conferma.

"Cosa sono ?"

"Dei biglietti vip per entrare al Globus stasera, sai quanto costano!? "

"La discoteca ?"

"Esatto,se i vostri genitori vi danno il permesso..."

"ANDATE!Così io e vostro padre potremo avere un po' di tempo per voi."

Non voglio immaginare come impiegarlo, resta il fatto che papà non ha voce in capitolo e corro al piano di sopra per prendere un soprabito, quando lo sguardo cade su un pacchetto appeso al naso del pupazzo di neve. Lo prendo e leggo il biglietto.

"Volevo risparmiarti di metterti in imbarazzo di fronte a tutti, spero che lo utilizzerai presto. Con amore Joe."

Apro il pacchetto e arrossisco violentemente non appena vedo il contenuto.

"Mannaggia a te Joe."

Si tratta del completino intimo che mi ero fermata a vedere di fronte alla vetrina di Victoria Secret. Io la picchio quando meno se l'aspetta.
Lo rimetto a posto e prendo la giacca prima di fermarmi di fronte alla porta per tornare a guardarlo . Dannazione!

***
Arrivati alla discoteca entriamo superando un enorme fila, che nel frattempo di guarda come per maledirci.

"Ancora non ci posso credere che siamo entrate al Globus!"

Joe è elettrizzata, e per tutto il viaggio non ha fatto altro che ringraziare Rome, venerandolo come ad un santo. Appena entriamo la musica ci investe e per conversare bisogna urlare.
Un cameriere ci accompagna al nostro tavolo, evitando di passare in mezzo alla folla che balla scatenata.

"Cosa vuoi da bere?"

Mi volto verso Rome e ora mi rendo conto che probabilmente il cameriere sta aspettando la mia ordinazione...

"Fai tu, io non sono molto esperta di cocktail."

Il ragazzo torna poco dopo con le nostre ordinazioni e quando assaggio il mio, sento il sapore fruttato della fragola, è molto dolce e non sembra essere molto alcolico .

"Ti piace ?"

"Si,hai buon gusto."

"Modestamente."

"Roxy!Questa canzone l'adoro, alza le chiappe e andiamo a ballare!"

Prendo un lungo sorso del cocktail, prima di essere trascinata in pista da Joe, con il bicchiere ancora in mano.

Ora, io mi vergogno terribilmente a ballare in mezza a tutta questa gente, ma la mia amica la pensa diversamente. Inizia a muoversi a tempo di musica,incitando anche me.
Bevo ancora, chiedendo aiuto all'alcol , prima di seguire il suo esempio.
Muovo i fianchi imitandola e finisco il mio drink, sentendo la testa più leggera.
Sono una pessima compagna di bevute , e forse ho sottovalutato la dolcezza.
Faccio una giravolta, e Joe viene rapita da mio fratello, sono tentata di prenderlo a pugni per riprendermi la mia amica, quando due mani mi cingono i fianchi. Vengo investita di nuovo dal suo profumo e sorrido, continuando a muovermi.

"Hai delle doti nascoste. Pensavo che saresti stata rigida come un manico di scopa."

Mi rabbuio un po', e continuo a muovere il mio bacino fino a quando non sento qualcosa premere alla base della mia schiena.
Lo guardo e forse sarà per l'alcol...Naaahhh, lo bacio perché è bello.
Mordo il labbro inferiore tirandolo verso di me, mentre le sue mani scivolano lungo le mie gambe per poi risalire e infilarsi sotto al vestito.

"Rox,stai facendo un gioco pericoloso"

"Mi piace giocare"

Sorrido maliziosa e Rome si avventa di nuovo sulle mie labbra. Stringe il gluteo e mi scappa un gemito, che credo non abbia sentito per colpa della musica, ma gli si illuminano gli occhi e ingoio a vuoto, quando le sue dita premono contro il mio sesso, facendomi stringere le gambe.

"Dimmi di fermarmi Rox"

Ho il cuore che batte a mille,ma ignoro la ragione e per una volta agisco senza pensare.
Muovo il bacino contro le sue dita e gli mordo il collo, prima di avvicinarmi al suo orecchio.

"Andiamo via ."

Questo basta per farlo scattare,recuperare le nostre cose e chiamare un taxi.
Non mi sfiora nemmeno il pensiero di come la prenderà Joe, ma per colpa di Rome, e sua, mi è venuta voglia di inaugurare il suo regalo di natale e tanti auguri a me.

.... Ehehehehehhehehee che birichini😂😂😂
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Manu





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