Capitolo 29) Entrambi abbiamo paura di amare
Il respiro è regolare, e la sua mano non ha più alcuna forza sul mio fianco .
Sospiro, dopo dieci minuti di dormi veglia ho aspettato che Rome crollasse, per poter scappare.
Sguscio dalla sua presa e mi fermo per qualche attimo a guardarlo. Mannaggiaa Bubbà, mi sono cacciata in un grosso problema e se prima avevo dubbi, ora sono divisa in due, tra ragione e sentimento. Inoltre sembra che di fronte ci sia una scelta, e a seconda di essa, il mio futuro cambierà.
Tragica? Dopo aver giocato ad "Assassin Creed Odissey", assolutamente no.
Gli rimbocco le coperte, per poi scappare fuori. Ho bisogno di aria fresca e tempo per pensare. Come se non bastasse sono quasi le due, e devo sperare che i miei dormano profondamente, per evitare il consueto cazziatone di mamma.
Parcheggio più distante rispetto al solito e davanti all'ingresso mi levo le scarpe.
Spero solo che ora la porta non inizi a cigolare, altrimenti giuro di sporgere denuncia verso al sfiga.
Per fortuna quest'ultima, spaventata dalla mia minaccia, per una volta mi lascia in pace. Credo che abbia riso abbastanza per quello che è avvenuto .
Salgo le scale e passando davanti alla stanza di Joe, la vedo dormire, per fortuna ha più amicizie di me e non è rimasta da sola.
Dovrò procurarmi quei biscotti al burro d'arachidi che adora per farmi perdonare.
Mi cambio e una volta con il pigiama mi butto sul letto, fissando il soffitto, fino a quando lacrime traditrici non tornano alla carica.
Stanca, mi addormento, sperando di riuscire a dormire senza pensare a quel maniaco .
***
Avere infarti di prima deve essere vietato dalla legge. Ieri notte mi sono dimenticata di struccarmi e avendo dormito a tratti, sembro uno zombie , peggio di quando avevo la febbre.
Non ho voglia di andare a scuola, ma a breve ci saranno le selezioni per decidere la squadra titolare, e ho lavorato troppo per rinunciare adesso. Specialmente se la causa del mio malessere è un uomo.
Sospiro e dopo aver tentato di fare un miracolo, uso per la prima volta il kit di trucchi che mi ha regalato mamma, ringraziando la mia coscienza per non averli buttati.
Al piano di sotto trovo quest'ultima intenta a preparare il caffè,ovviamente in moka per tradizione italiana, e quando mi vede è sorpresa .
"Tesoro,come mai in piedi a quest'ora?"
"Mi è passato il sonno, sai come sono quando si avvicina una competizione sportiva."
Mi osserva dubbiosa, prima di fare il giro del tavolo per abbracciarmi. Ne avevo proprio bisogno. Ricambio, facendo attenzione a non sporcarla con il correttore.
"Lo sai che con me puoi parlare di tutto vero? Ultimamente sei strana Roxy ."
"A te proprio non posso mentire eh? Sto attraversando solo un periodo, nulla di preoccupante tranquilla, e poi lo sai, ad ogni caduta mi rialzo sempre."
"Anche se un po' ammaccata. Per ora non ti tartasserò di domande, ma se ne avessi bisogno"
"So dove trovarti, abitiamo sotto lo stesso tetto in fondo."
Mi bacia la fronte e ci sediamo a tavola, mentre lei inizia a parlare delle ultime offerte e mi promette di portare me e Joe a fare del sano shopping curativo, dice che ne ho bisogno e non ho la volontà per oppormi.
Dopo aver cercato di mangiare qualcosa, Joe ci raggiunge, seguita da mio padre. Sorrido e con la scusa di prepararmi salgo al piano di sopra.
Indosso un top rosso e una pantalone largo, ma stretto alle caviglie.
Prendo il felpone dei Chicago Bulls e il cappello nero. Guardo il mio riflesso allo specchio e credo che abbia un aspetto decente per affrontare questa pessima giornata che si prospetta.
Salutiamo i miei e una volta in macchina riesco a percepire lo sguardo di Johanna addosso.
"Roxy..."
"Ieri ho trovato Roman limonarsi con una biondina."
Spalanca la bocca, e per distrarmi accendo il motore e parto, devo concentrarmi sulla guida per non pensare.
"Co-cosa!?"
"Aveva bevuto e fumato, e non una sigaretta Joe. Ho tentato di scappare, ma me l'ha impedito dicendo che sono importante e che lo mantengo a galla, però non riesco a fidarmi.
Io...dannazione credevo di non avere più lacrime."
Tiro su con il naso e prendo dei profondi respiri per evitare di diventare isterica.
"L'ho portato a casa e mi aveva detto di restare, ma quando si è addormentato sono andata via come ad una ladra. C-che devo fare Joe?"
Mi fermo ad un semaforo e la guardo mentre cerca di trovare una risposta a tutti i miei problemi.
"Parlagli, è l'unica soluzione Roxy e se non ti avrà convinta andrò personalmente a pestarlo. Se solo non avessi insistito ora tu te ne staresti per i fatti tuoi, maledizione."
"Scema, è colpa sua, non tua e farò come hai detto, anche se, ho paura di incontrarlo di nuovo impegnato a fare la respirazione bocca a bocca,con tanto di scambio di saliva con una come l'Oliva."
Scoppia a ridere e provo a farlo anche io, con scarsi risultati. A quanto pare riesco a trovare del sarcasmo anche in questa situazione.
Arriviamo a scuola e dopo aver parcheggiato, lo vedo subito, appoggiato contro la parete davanti all'entrata che osserva nella mia direzione.
Joe stringe la mano sulla mia spalla, per poi entrare, ma quando gli passa accanto gli sussurra qualcosa.
Aspetta che il resto degli studenti entri nella struttura, prima di venirmi incontro.
Sistemo lo zaino sulla spalla e cammino verso il cancello.
Non mi volto, sono sicura che mi stia seguendo, e dopo aver raggiunto un parchetto mi fermo, sempre dandogli le spalle, aspettando che dica qualcosa.
"Rox, sono stato un totale idiota."
"Troppo poco, non ti pare? Riprova"
"Okay, uno stronzo patentato, ma per favore guardami"
"No, altrimenti potrei pensare di nuovo a ciò che ho visto ieri sera."
Sento i suoi passi avvicinarsi e serro gli occhi, prima che mi giri verso di lui.
"Ti prego guardarmi."
Scuoto la testa, ma per tutta risposta sento le sue labbra sulle mie.
Infila le mani nei miei capelli,facendo cadere il cappello.
Spinge contro di me, e dopo aver notato alcuna collaborazione da parte mia, mi costringe ad aprire le labbra.
Questo però, è un bacio misto,tra rabbia e pentimento. Cerco di allontanarlo, ma non me lo permette .
Schiudo gli occhi e me lo ritrovo a fissarmi, prima di continuare a baciarmi, e la parte di me irrazionale si lascia trasportare dai sentimenti che nutro nei suoi confronti.
"Mi dispiace , mi dispiace, mi dispiace. Non andartene, ti prego"
"Si pregano i Santi Roman, mi hai fatto male te ne rendi conto? Sarò pure negata a relazionarmi con le persone, ma tu sei peggio di me.Perché l'hai baciata?"
"Lo sai io ho..."
"Stronzate! Dimmi il vero motivo!"
"HO PAURA! Ho...paura di quello che inizio a provare per te. Da quel giorno in biblioteca non facevo altro che pensare a fare sesso con te. Volevo cancellarlo e ho provato a baciare un'altra, ma non te ne sei andata, non l'hai fatto nemmeno quando ti ho chiesto di restare ieri notte. Eppure stamattina ero da solo."
Metto la mia mano sul suo petto, sentendo il cuore battere fuori controllo. Poggio la fronte contro la sua e chiudo gli occhi, accarezzandogli il viso.
"Roman, avrei dovuto spiegare ai miei dove ero."
"Non mi è piaciuto lo stesso Rox, non mi piace nemmeno più nascondermi. Perché non sopporto l'idea di vederti parlare con Nick o con qualche altro ragazzo, fingendo che io sia solo un dannato rivale"
Ci guardiamo per lunghi attimi negli occhi, prima che lo baci a stampo.
"Ti scongiuro solo di non farmi pentire a darti una seconda possibilità Rome ."
Sorride e mi scalda il cuore. Voleva allontanarsi e anche io avrei voluto, ma non ci riesco, non più . Datemi della matta, ma entrambi abbiamo paura di amare. Ciò non toglie che mi abbia fatto soffrire.
"Non accadrà pulce."
"Bene, perché stamattina non ho mangiato e se vuoi farti perdonare mi dovrai offrire da mangiare per un mese."
Mi bacia di nuovo, per poi sorridere sulle mie labbra.
"Svuotami il conto in banca per comprare tutti i bomboloni che vuoi, mi sta bene se posso averti."
Oh miseriaccia, questo è il colpo finale per il mio povero cuore.
Dai non potevo farle la cattiva... Non così presto almeno😈😈😈 mantenete la guardia alta hihihih.
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Manu
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