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Capitolo 20) A quanto pare anche gli scemi si ammalano

Credo che uno dei miei più grandi pregi sia quello di cucinare, e sinceramente non mi va di rovinare questo buon brodo per attentare alla vita di quel maniaco. È peccato, e in questi momenti mi sembro mia nonna. Grazie a lei sono in grado di prepararmi da mangiare da sola senza far scoppiare la cucina, perché quando una volta da bambina ci sono andata vicino, si è data la missione di rendermi una perfetta ragazza del sud.

Sospiro, quanto mi manca, non vedo l'ora che arrivino le vacanze invernali per andarla a trovare.

Spengo il gas e dopo aver trovato un vassoio sistemo il necessario e lentamente salgo le scale, vorrei evitare di cadere e di gettarmi del brodo bollente addosso.

Mi guardo intorno lungo il corridoio e non ci sono foto di famiglia, ma solo strani quadri di cui non capisco il messaggio che danno. Fatto sta che una cosa buona Smith l'ha fatta, lasciando la porta aperta così non ho giocato a scegli la porta.

Busso e quando entro lo trovo steso con un braccio sugli occhi, forse gli sta salendo la febbre.

"Quanto ci hai messo? A momenti mi mangiavo il cuscino"

"Se volevi del brodo pre-cotto pieno di conservanti accomodati pure, ma vedrai che la tua pazienza sarà premiata. Quanto puoi essere permaloso da uno a dieci?"

"Zero."

Si mette seduto e dopo avergli poggiato il vassoio sul comodino, gli tocco la fronte con le labbra, scotta un casino.

"Termometro?"

Fa un cenno con il capo verso la cassettiera e dopo averlo preso glielo passo, mentre scoperchio il piatto per farlo raffreddare.

"Ti ringrazio "

"Oddio,sono parole di gratitudine quelle che sento? Devo accendere una candela a San Gennaro domani, ha fatto il miracolo"

"Okay, non ti ringrazierò più pulce antipatica"

Rido e gli prendo il termometro per poi sbarrare gli occhi, trentotto e sei, deve prendere la medicina.

"Inizia a mangiare vado a prenderti un bicchiere d'acqua e il farmaco, non svenire possibilmente perché altrimenti io ti lascio per terra"

Sghignazza e lo lascio solo mentre alla velocità della luce prendo il necessario per poi tornare al piano di sopra, trovandolo ancora seduto, per fortuna.

Gli passo il necessario e ingoia la pillola che a mio parere sembra un siluro.

"Stranamente il tuo brodo è molto buono"

"Avevi dubbi? Io sono un'ottima cuoca "

"Vola basso, è solo acqua, la prossima volta cucinami qualche specialità italiana "

"Ehy, guarda che non sono la tua governante e ora mangia, cambiati che sei sudato e fila a letto, io vado a sistemare la cucina"

"Ha preso fuoco? "

Lo lincio con lo sguardo per poi fargli il dito medio e lasciarlo da solo, e io che mi sono anche preoccupata per lui... ma a chi la do a bere, se non fosse stato per Joe avrei interrogato qualche compagno di squadra.

Lucido tutto, e risalgo, oggi sto facendo solo allenamenti extra a quanto pare.

Entro ed è di nuovo senza maglietta , abbasso la testa, credo che dovrò farci l'abitudine.

"Vuoi che ti asciughi la schiena?"

Annuisce e recupero l'asciugamano poggiato sul letto, e lo passo lentamente sulla sua pelle, osservandogli le ampie spalle.

"Se diventi così mansueta devo ammalarmi spesso"

"La prossima volta ti faccio la siringa sulla chiappa quindi non farti venire strane idee in mente"

"Violenta, mi piace"

Lo sculaccio prima che indossi la maglietta e si sdrai di nuovo. Sto per uscire con il piatto sporco quando mi afferra il polso.

"Resta un po', prometto di fare il bravo"

"Ti è impossibile con quella faccia che ti ritrovi Smith"

"Chiamami Rome, ora non siamo più due estranei"

Scuoto la testa e mi siedo sul letto accarezzandogli la fronte. Si rilassa sotto al mio tocco e chiude gli occhi.

"Allora raccontami qualcosa di te Rome"

"Non c'è molto da dire, come hai notato a casa sto da solo, i miei Sono sempre via per lavoro e quale compagnia migliore di qualche bella ragazza per placare la solitudine"

Blocco la mano e la ritraggo,pronta ad andarmene, quando mi afferra il polso e mi tira sul letto con sé, bloccandomi sotto il suo peso.

"Perché non mi fai terminare la frase. Questo lo usavo prima, ma poi ho trovato una pulce fastidiosa e testarda come te e ho trovato un altro tipo di divertimento"

"Lasciami andare Rome! Io non sono un divertimento, per chi mi hai preso? Ti sembro un luna park?"

Ride, ma solo lui ci trova qualcosa di divertente.

"Vedi?Le ragazze a questo punto fanno le gatte, ma tu invece sembri una tigre in gabbia, ora però lasciami riposare e non graffiarmi mentre dormo "

"Cosa?!Devo andare o farò tardi!"

"Un quarto d'ora, non ti chiedo di più"

Fa lo sguardo da cucciolo e devo ammettere che gli riesce meglio di Johanna, e sappiamo tutti che effetto mi fa la mia amica, quindi pensate lui.

Sospiro prima di sistemarmi meglio, mentre il malvagio sorride trionfante.

"Che ridi ?"

"Niente, ho solo confermato che il mio fascino ti destabilizza"

"Tra poco sai che fine farete tu e il tuo fascino?"

Scuote la testa, ma non posso dirgli il bel posto in cui voglio mandarli che mi stritola in una presa degna da wrestler. Pochi minuti di protesta e poi buio, il suo calore era così piacevole che ho smesso di protestare.

Però provate ad indovinare chi ha dormito per più di quindi minuti? Esatto, e ora secondo voi nel vedere l'orologio segnare le otto come dovrebbe farmi sentire?

"Mannaggia a bubbà!TU MI PORTI SFIGA!

Sposto il suo peso morto con l'aiuto delle gambe e dopo aver preso di fretta e furia le mie cose mi giro a guardarlo e lo trovo a fissarmi mezzo assonnato.

"Prendi le medicine e mangia di più io vado altrimenti mio padre potrebbe chiamare FBI"

Salto i gradini e una volta in macchina corro talmente tanto che rischio letteralmente di prendere il volo per le strade di San Francisco!

**

"Non ci credo, quanto tempo è passato dall'ultima volta caro?"

"Se non ricordo aveva dodici anni"

"Ha uno sguardo cadaverico sto per diventare figlio unico?"

"Mike evita le battute, tua sorella sta veramente male"

Cerco di guardare storto mio fratello, ma con la febbre a trentanove accompagnata da un mal di testa insopportabile, non me lo permettono.

Odio Roman, io l'avevo avvertito e appena starò meglio gliel'ho darò io il brodo a sua maestà...

"Non preoccupatevi per me, so badare a me stessa"

"Le famose parole che dissi quando ti mandammo allo zoo, e poi ti diedero per dispersa "

"Si ma sono sopravvissuta peggio di Indiana Johns"

I presenti nella camera mi guardano male, ma non è stata colpa mia se il responsabile doveva amoreggiare con la guida piuttosto che badare a noi eh!

Mi salutano con tutte le raccomandazioni di questo mondo e sono davvero tentata di sventolare il fazzoletto come nei film dove la donna saluta il suo soldato che va in guerra, ma le mie energie per scherzare sono esaurite.

Ho bisogno di una bella dormita e sono davvero pronta a farlo, quando il telefono verso le nove inizia a vibrare, adesso nemmeno i malati possono riposare in santa pace.

"Pronto?"

"Non lo credevo possibile, ma a quanto pare anche gli scemi si ammalano"

"Ancora mi chiedo come sia possibile che abbia deciso di uscire con te, sai da quello che so dovresti farmi complimenti o essere almeno dolce con me Roman, e poi guarda che se adesso sono malata è a causa tua"

"Prenditi le tue responsabilità Rinaldi"

"Giuro che se adesso fossi davanti a me ti strozzerei Smith"

"Ogni tuo desiderio è un ordine"

Suonano al campanello e guardo terrorizzata il telefono, nah non può essere lui.

Mi avvolgo nella mia coperta morbidosa e scendo le scale.

"Chi è?"

"Il genio della lampada"

Mi paralizzo sul posto e apro la porta guardando Roman, completamente in forma, sorridermi come fa di solito, prima che gli chiuda la porta in faccia. È un miraggio, la febbre mi sta facendo delirare perché adesso mister dolcezza dovrebbe essere a scuola.

"Bel modo di accogliermi"

"Che ci fai qui?"

"Potrei anche dirtelo, ma i passanti potrebbero pensare che questo ragazzo tanto bello sia leggermente pazzo a parlare con una porta"

Io la porta gliela vorrei dare intesta, ma non ho le forze. La riapro, ma viene spalancata da una sua spinta e mi colpisce in fronte.

"Che dolore! "

"Ops,sai volevo evitare di restare fuori"

"ETI SEMBRA UN MOTIVO VALIDO?! Se volevi uccidermi bastava dirlo"

Ride, ma ho come la sensazione che la situazione peggiorerà ulteriormente, perché ovunque io vada, ci sono i guai e se con me è anche presente Roman, il tutto peggiora il doppio e non sono nelle condizioni di potermi difendere dalla sfiga in questo momento.


Per essere un uomo la febbre l'ha sopportata anche troppo bene vero? 😂
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Manu

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