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Una giornata particolare

"E quando le sue dita sfioravano la mia pelle
sentivo di essere a casa,sentivo di stare bene. Nonostamte fossere sconosciute.
Nessuno aveva quel potere su di me,quelle sensazioni,i brividi ,ogni dolore taceva al suo tocco."

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Appena sveglia...
Sono molto,ma molto rilassata stamani,ed ho tanta,tantissima fame.

Non vedo papà da ieri mattina...
Devo necessariamente vederlo.
Appena entro in cucina,lo trovo ancora in pigiama,cosa molto strana.

-"Buongiorno..ma come mai non indossi giacca e cravatta papà?"- domando incuriosita.

-"Hey,buongiorno...stamattina ho semplicemente deciso di saltare...troppo ore di lavoro a volte stancano! E poi...ho voglia di passare una giornata con la mia figliola."- mi informa voltandosi verso di me.

-"papà..ma devo andare a scuola.."- ricordo amaramente.

-"potrai dedicare sei preziose ore di assenza,per passare una giornata diversa con il tuo noioso papà?"-

L'idea mi piace...anzi la amo!
Fare festa a scuola...passare del tempo con papà...
Non c'è risveglio migliore!
Adesso si,che è un buongiorno!!

-"Certo papà!!!! Tutte le ore che vuoi...adesso dimmi dove andiamo però!"- dico sedendomi e gustandomi un enorme pancake.

-" ti porto all'Everglades Safari Park,voglio divertirmi,e soprattutto...voglio farti divertire! Ci recheremo al Coopertown Airboat Rides per salire a bordo di un'airboat con la quale esploreremo la natura della zona! So che ti piacerà!! "-esclama felice.

Sono emozionatissima...amo la natura,amo gli animali...

Dopo aver indossato un paio di jeans e una magliettina floreale e inviato un messaggio a Denise della mia assenza,raggiungo papà in auto...

-"diamo inizio a questa splendida giornata!"- esclama lui,altrettanto emozionato.

Siamo arrivati di fronte ad un insegna enorme con una scritta altrettanto grande in rosso che ci indica il posto cercato. Entriamo,parcheggiamo l'auto e ci avviamo verso l'ingresso del parco.

-"Ah...non ti ho detto una cosa! Non saremo soli! Ho rincontrato un mio vecchio amico in questi giorni...verrà anche lui con la sua famiglia!Una rimpatriata diciamo..."- mi informa.

-"Chi è papà? Lo conosco?"- domando

-"si...e sembra che conosci anche i suoi figli! Abita vicino a noi,si è appena trasferito...abbiamo frequentato l'Università insieme!"- spiega.

N O N -P U Ò- E S S E R E.

Ma perché?
Perché non poteva essere semplicemente una giornata tranquilla ?
Vorrei uccidermi.

-"eccoli li,ci sono tutti!"- dice indicando le quattro persone dirigersi verso di noi.

Appena incrocio lo sguardo di Alex,noto la sua espressione sorpresa.

Evidentemente non ne sapeva niente,come me d'altronde.

Guardo Thom e invece...mi accoglie con un abbraccio.-"SORPRESAA!"- esclama.

Vorrei rispondergli che può andare al diavolo lui e le sue sorprese ma mi limito a dire-" dovevi dirmelo Thom!"-
-" dai...volevo sorprenderti!"- si difende.

Vorrei piangere dalla rabbia,ma l'espressione di questo mio nuovo presunto amico,mi fa morire dal ridere.

-" e quindi,Thom lei è la ragazza che ti ha aiutato a fare la spesa giusto?" - domanda una signora,forse è la madre...

-"si,è proprio lei"- esclama Thom sorridendo.

-"Piacere mi chiamo Theresa! "- si presenta.

Ricambio il sorriso -"Elison"- dico

-"ed io invece mi chiamo Alfred!"- esclama l'amico di papà.

Sorrido e tutti insieme ci avviamo verso l'entrata.
All'improvviso vengo frenata -" e a me...? Non mi saluti?"- domanda Alex.

NON LO SALUTO?
Ma non si merita nemmeno il mio saluto! Dopo non averlo fatto con me ieri...poi

-"No,passo! Ricambio la tua stessa azione di ieri!"- rispondo voltandomi.

-"Non fare la tosta con me...non ci riesci!"- esclama.

Ci riesco eccome!

-"Tu invece non mentire! L'hai detto stesso tu che ti lascio senza parole.."- ricordo sorridendo.

Si è impietrito.
Ha capito con chi ha a che fare?
Vuole fare l'arrogante antipatico?
RICAMBIO!

Entrando una signorina in divisa,ci indica il percorso da seguire per trovare l'Airboat.

Mentre proseguiamo il percorso indicato,una voce attira la mia attenzione.-" Ti dona molto questa divisa.."-
Mi giro...e...vedo Alex,che complimenta una ragazza...che da lontano sembra essersi arrossita.

Come fa ad essere così stronzo?!
E soprattutto perché ci sto pensando troppo? Si sapeva che era un ragazzo pervertito come gli altri!

Dimenticando la scena,continuo a camminare cercando di non ripensare all'espressione provocante di Alex.

Appena vedo l'enorme Airboat di fronte ai miei occhi,d'istinto spalancò la bocca...

È bellissimo,e sicuramente sarà divertentissimo salirci e farci un giro!

-"wooow..." esclama Thom sorpreso.

L'entrata è un po bagnata,a causa dell'acqua che circonda l'intero veicolo,ma sono così assorta nei miei pensieri verso la straordinaria attrazione che quasi non mi rendo conto quando la mia maledettissima scarpetta scivola sul ponte. Mi preparo a stramazzare,a spiccare il volo verso il suolo quando,per fortuna,nel bel mezzo del mio volo,due grandi mani mi afferrano con decisione bloccando la mia quasi caduta.

Il mio pensiero su chi potrebbe essere il mio ipotetico salvatore,corre subito a Thom che stava camminando al mio fianco,ma sollevando lo sguardo incrocio gli occhi verdi di Alex.

È un momento imbarazzante per notare che ha delle ciglia incredibilmente lunghe.

Non so come sia riuscito ad afferrarmi,deve aver fatto un balzo felino per soccorrermi.

-"Ma sei mai attenta? "- mi riprende come se fossi una bambina. Ma è serio?

Visto che mi ha comunque evitato una notevole figura di merda,non posso urlargli contro. Lo ringraziò e imbarazzata,tento di ricompormi.

Nonostante il mio riconquistare l'equilibrio,non allenta la presa,mi tiene ancorata a se come se fossi fragile,ed io,d'altro canto...non vorrei lasciarlo.

Mentre le mie guance iniziano a imporporarsi,contro la mia volontà, trovo il coraggio per staccare le sue mani dalla mia vita. Il contatto è minimo, ma comunque elettrico.

Non dice niente,si limita solo a fissarmi con una strana espressione sul volto. Ma prima che posso ulteriormente rendermi ridicola mi allontanò raggiungendo gli altri già a bordo dell'airboat.

-" Sei arrossita"- mi prende in giro di nuovo,avvicinandosi .

-"Non dire sciocchezze! "- esclamo allontanandosi seguendo il personale che ci indica i posti.

Guardo il seggiolino dove devo sedermi e noto che tutti si sono già seduti,compresi mio padre,Thom,Alfred e Theresa. Mi affretto a prendere posto notando che il seggiolino accanto al mio è ancora vuoto.

Appena Alex si avvicinaTheresa...gli indica proprio il posto notato da me.

No.
No.
No.

Non può rovinarmi anche questa splendidissima giornata,non dopo quello che è appena accaduto.

Non c'è alternativa,gli altri posti già sono stati occupati.

Forza e coraggio Elison!
Non lo pensare,non lo pensare!
-"Bene bene bene,sarà una lunga e faticosa escursione!"- esclama Alex sedendosi.

Per te?
Non credo...non ti penserò!
Forse per me lo sarà..!!

-"Non preoccuparti non ti considererò! Ti consiglio solo di non guardarmi,non parlare e non farmi domande"- lo informo.

Spero solo che non mi prende in giro per la mia quasi caduta.

Solo a pensarci mi viene da ridere. Si può essere più sbadati di me?

Lui sorride e si volta per guardare l'acqua ondeggiare,a causa del motore che sta per partire.

È meravigliosa questa vista...amo questa sensazione. Sembra di volare...mi sento libera,anche con la presenza di Alex. Mi sento calma,rilassata...nella pace dei sensi.

-" respirate ragazzi...quest'aria è pulitissima!"- consiglia papà.

Così consigliata...inspiro...e

-"Cerca di non respirare troppo,potresti inquinarla tu stesso!"- shignazza lo stronzo seduto accanto a me.

-" ma...ma quanto sei uno stronzo!"- esclamo ridendo.

-" uno stronzo che ti fa ridere però eh..!"- risponde guardandomi.

-"Non è che mi fai ridere...e solo che tu stesso fai ridere! Come parli mi fa ridere!"- spiego.

-"se se..."- dice,spostando lo sguardo dai miei occhi,alle mie labbra.

Di nuovo la stessa situazione.
Perché mi guarda così?
Perché ripete sempre lo stesso errore? Non deve guardarmi così!

-" ma la smetti?! Sembri in astinenza...da quanto tempo non baci qualcuna?"- domando.

-" da quando ho incontrato le tue carnose labbra...sai,la notte le sogno proprio posizionate sulle mie!"- svela.

Arrossisco all'istante.
Ma come può!?

-" smettila!"- urlo.

Ride-" perché ti arrossisci subito?"- domanda ironicamente.

-" perché sei solo uno stronzo,bugiardo,ecco perché!"- esclamo.

Non può prendermi in giro!
Non può inventarsi sogni.
E se fosse vero...?
No non può essersi sognato le mie labbra...no! È impossibile!

-"non crederci allora.."- dice girandosi col busto verso di me.

-" pensa quel che vuoi"- biascica spostando una ciocca di capelli dal mio viso.

NON DEVE TOCCARMI.
Perché gli permetto di farlo?
Perché mi blocco sempre ad ogni suo minimo tocco?
Maledetta me!

Il suo tocco,viene frenato dal richiamo del megafono attivo.
-" passeggeri,spero di aver mostrato una delle bellezze di Miami...il parco Safari! Siamo arrivati! Alla prossima..!!"-

Dopo questa bellissima ma strana escursione,tutti scendono.

Papà,Thom,Alfred,Theresa,Alex...ed infine io.

Usciti dalla mini entrata del parco,ognuno si dirige verso la propria auto,ovviamente dopo esserci salutati...e ovviamente,dopo non aver ricevuto il saluto di Alex.

-" come ti è sembrata questa giornata? Ti è piaciuta? Ti sei divertita?"- domanda felice papà.

Non posso dir di no! In fondo..si,mi sono divertita. -"si papà,tantissimo" rispondo.

-"sono felice"- esprime accarezzandomi.

L'auto parte...come i miei pensieri d'altronde.
La scena del tocco di Alex,non vuole resettarsi. Continua a riapparire nei miei pensieri.
Quel ragazzo..mi provoca una sensazione stranissima.
È sempre la stessa.
L'odio aumenta...ma non è l'unica emozione che cresce !
Non so spiegare cosa mi provoca,non so spiegare cosa cresce...ma so che qualcosa appena incrocio il suo sguardo si smuove.
La mia testa va in tilt e non solo per frenare la mia agitazione...

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