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Question marks.

ELISON'S POV

E se mi domandassero "Elison,come stai?" come dovrei rispondere? Cosa dovrei dire? Dovrei mentire? O semplicemente descrivere il mio stato attuale?

Mi sento ferita,inutile,sola,confusa,sul punto di piangere di nuovo. Mi sento abbattuta,patetica,col cuore spezzato,schiacciato,sconfitto,come se non fossi mai abbastanza.

Mi sento uno sbaglio insomma. Si,dopo tutto credo che il problema principale sono io. Sono io che non riesco a tenere strette le persone,sono io che mi arrendo facilmente,sono io che cambio idee giorno dopo giorno.

Ieri credevo di farcela. Ieri credevo di riuscire a capire,a smuovermi,ma oggi non ne ho voglia,oggi non voglio riprendermi e capire niente. Io tutto questo non lo voglio,volevo solo sorridere per davvero,senza sforzarmi nel nascondere le lacrime e il dolore,ogni volta.

Sono sempre ad un punto di partenza,e mai ad un punto di svolta.

Sto male,soprattutto perchè l'unica persona in grado di risollevarmi,è proprio quella per cui sto soffrendo. Sto male perchè è un dolore strano,un pò più dilaniante,soprattutto perchè sono consapevole del fatto che molto probabilmente ciò che voglio non lo vivrò mai,non sarò mai pienamente felice,mai.

Nessuno può aiutarmi,nessuno può capire come mi sento,posso solo mentire. Posso solo fingere di stare bene,di vivere normalmente...e forse tutto questo mi porterà in una sofferenza ancora più atroce,in una sofferenza infinita. E finchè terrò tutto dentro vivrò nell'infelicità...e questo posso confermarlo,perchè fino a poco fa ero così,infelice. Poi è arrivato lui che in pochi attimi,in pochi giorni ha stravolto le mie idee,è riuscito a scacciare i pensieri più brutti,ma in pochi istanti,in pochi secondi ha anche distrutto ogni mia speranza, è riuscito a folgorarmi pienamente,riportandomi al vuoto totale.

Sembra strano,forse ridicolo provare questo infinito dolore per una persona che conosco da poco,ecco perchè la vita è strana,malvagia,crudele. Non ti fa scegliere,se decide di distruggerti,ti distrugge completamente. E quando si prova un dolore così immenso, ci si racchiude in se stessi. Si vorrebbe solo dormire per mesi,per anni e svegliarsi quando tutto il male che ci travolge si trasforma in un ricordo.

Ed ecco un'altro problema.

Lui non diventerà mai un ricordo.

E' difficile dimenticare qualcuno che ti ha cambiato la vita,o anche una sola giornata. Più cerchi di dimenticarla,più rimane inchiodata nella mente.

Ed è ancora più difficile accettare la fine,senza saperne il motivo. Non si può chiudere ciò che nemmeno è iniziato. Non può dirmi di dimenticare,no non può farlo,perchè è inutile,non ho nessun pensiero che non sia suo,non ho nessun desiderio che non sia per lui. Certe parole,certe emozioni non le scordi.

E non ho mai vissuto un vuoto così profondo,nonostante la mia vita nulla. E' un senso di frustrazione così assoluto che mi dilania letteralmente il cervello. Non smette,aumenta distruggendo la mia volontà,distruggendo i pensieri positivi,distruggendo ogni speranza. Finira mai tutto questo? Vivrò mai bene?

Non so nemmeno con quale forza,con quale coraggio io sia arrivata a scuola questa mattina. Non nego che volevo saltare,non volevo proprio metterci piede al solo pensiero di vederlo,incontrarlo. Ma purtroppo oggi ho il compito d'italiano,e non potevo proprio assentarmi.

Poi,volevo anche vedere Denise. Non le ho proprio parlato di tutto ciò che è successo,e non ho nemmeno saputo se Thom si è fatto sentire.

E proprio mentre la penso,la vedo.

La vedo correre verso un auto.

La vedo correre felicemente verso l'auto di Thom.

Vorrei essere felice,vorrei spruzzare felicità,soltanto per lei,soltanto nel vederla finalmente felice. Ma proprio non ci riesco.

Non voglio rovinarle il momento con la mia faccia bastonata,meglio evitarla,per adesso.

Con passo svelto e facendo attenzione a non farmi notare,mi dirigo verso l'entrata della scuola. Fortunatamente ci riesco e mi affretto per arrivare in classe.

Appena varco la porta dell'aula corro per sedermi,ma la mia quiete momentanea viene spezzata dall'avvicinamento del soggetto che mai avrei voluto vedere.

-"Elison...come stai?Tutto bene con il tuo...piccolo,ma grande,potente Alex?"-

BRIANNA.

Giuro che se pronuncia di nuovo quel nome,gli strappo ogni ciocca di exstension attaccata su quella testa vuota.

Non le rispondo.

-"Che peccato! Non vuoi parlarmi?"-domanda sghignazzando-" Volevo illuminarmi la giornata con le tue splendide parole d'amore...sai? Volevo ascoltare il tuo pensiero per la scenetta romantica sul campo...dai,illuminami!!"-aggiunge.

-"Vuoi davvero illuminare la giornata Brianna? Vuoi davvero fare un favore sia a te che a tutti quelli che ti conoscono? Beh,ho io il rimedio! Datti fuoco!!!"-dico alzandomi dalla sedia.

-"Hey,sei nervosa? Per caso il problema è di nuovo il tuo 'Alex'? "- domanda sorridendo malignamente marcando bene il nome.

Non posso reggerla più.

Ho il diritto di schiacciare la sua schifosissima,volgare maschera di trucco,in un bellissimo spigolo di banco.

Ho assolutamente il dovere di farlo.

-"Sai che c'è Brianna? Il problema è che le tue gambe sono più aperte della tua mentalità,così da non capire che non sono cose che ti riguardano!!"- esclama Denise ricambiando il sorriso maligno entrando,probabilmente dopo aver ascoltato tutta la conversazione.

Come farei senza lei?

L'ha abbattuta con una sola risposta. L'ha zittita.

Ha letteralmente salvato sia la mia reputazione tranquilla ed educata,sia il faccino diabolico della serpe bionda.

Si,perchè stavo esplodendo. Per poco non gli tiravo un puglio dritto su quella dannata bocca.

Ma questi istinti omicida da dove sbucano?

Elison,calma.

Con aria vittoriosa e fiera,Denise raggiunge i nostri banchi,per poi sedersi.

-"Che bell'inizio giornata!"-esclama guardando disgustata lo sculettare di Brianna per raggiungere il suo posto.

Poi si volta,mi guarda e mi domanda-"Allora? Come stai?"-

Ecco.

Non volevo assolutamente che qualcuno me lo domandava.

-"Domanda di riserva?"- dico alzando le sopracciglia abbassando lo sguardo.

-"Cos'è successo? Elison, Alex cos'ha fatto adesso?"-

-"Forse era meglio rispondere alla prima domanda..."-

-"Elison. Thom non mi ha detto niente...cosa,cos'è successo?"-ridomanda.

-"Possiamo parlarne dopo? Ho l'esigenza di svolgere correttamente questo maledetto compito,per favore Denise."-

Sfuffa,ma annuisce.

E dopo due minuti esatti,il professore fa la sua entrata-"Buongiorno ragazzi. Prendete l'occorrente per svolgere il compito,quindi solo carta e penna. Non voglio vedere nessun altro oggetto in più."-avverte.

Posa la borsa sulla scrivania e si dirige verso la lavagna-"Sia ben chiaro che voglio un tema vivo,pieno di emozioni. Non voglio le solite paroline,le solite frasi. Esprimete tutto ciò che sapete dell'argomento. Ne abbiamo parlato tanto ultimamente quindi pretendo tanto,sappiatelo."- dice scrivendo la traccia.

"Cos'è per te l'amore? Esprimi il tuo parere dettagliatamente."

Colpo al cuore.

MA COSA?

No,no e no.

Un'altro argomento prego?

-"So che ho scelto uno degli argomenti più cupi,o forse più belli per alcuni di voi..."-

Cupi? Un argomento disastrosamente nero.

-"...ma voglio il vostro pensiero ragazzi. Descrivete tutto. Non abbiate paura di esternare tutto ciò che provate. Scegliete le belle parole. Scegliete bene,non cose monotone. Il voto parte tutto da lì,dalla scelte giusta. Mi raccomando. Lavorate adesso."-dice sedendosi.

Non poteva scegliere un argomento diverso? Tra tutte le tracce,tra tutti gli argomenti italiani,proprio questa?

Ma un pò di riposo mentale? Non posso ricominciare a pensare a quelle maledette emozioni.

Cara fortuna, sarei felice se ogni tanto mi venissi a trovare.

-"Cosa caspita devo scrivere?Racconto di Thom?"-domanda sussurrando Denise.

Non sono l'unica a non sapere cosa scrivere quindi?

-"Si,beh...scrivi quello che provi quando sei con lui."-consiglio,guadagnandomi un enorme sorriso da parte sua

-"Tu..invece? Cosa racconti?"-domanda picchiettando la penna sul banco.

Cosa racconto?

-"Racconto l'amore per me stessa."-rispondo sarcasticamente.

Sorride e riporta lo sguardo sul suo foglio bianco.

Bene Elison,adesso tocca a te.

Cosa realmente scrivo? Non posso assolutamente scrivere 'l'amore per me stessa',soprattutto perchè non mi amo,non mi stimo. Come posso stimare me stessa se non sono mai abbastanza per nessuno?

Meglio tralasciare questo...devo concentrarmi,non devo perdere tempo.

Devo scrivere un tema sull'amore.

Dovrei forse scrivere che l'amore non è altro che immaginazione? Dovrei scrivere che è un sentimento che esprime eterni e infiniti 'vaffanculo' mentali?

Forse si.

Ma se esternassi tutti i pensieri cupi che ho di quest'argomento,il professore cambierebbe totalmente pensiero su di me. E non posso permetterlo,non posso rovinarmi anche con la scuola.

D'altronde,credo anche che non riuscirei a parlare male di un sentimento così infinitamente interminabile.

Così,guardo la traccia ed inizio a riflettere bene...infondo questi maledetti pensieri li ho già espressi oralmente...bisogna solo scriverli...ce la posso fare.

L'amore...cos'è? Elison,cos'è l'amore? Penso.

L'amore...sono i suoi occhi verdi. L'amore è il suo timbro di voce. L'amore è il tocco delle sue mani . L'amore è sapere che senza di lui, non ci sarebbe nulla di così bello da vivere. L'amore è....

Meglio scriverlo...

Dopo interminabili due ore,la campanella ci avverte della fine della seconda ora,ed io finalmente ho concluso il tema.

Non so nemmeno io con quale spirito ho scritto questo compito. E' venuto bene, spero solo che vale tanto quanto il significato in sé per sé.

-"Non alzatevi. Passo a raccogliere i compiti io stesso."- avverte il professore iniziando dalla fila centrale,ovvero la mia.

Appena raggiunge il mio banco sorride-"Signorina Smith,il suo compito sarà il primo che leggerò. Mi aspetto tanto..."-termina facendo l'occhiolino.

Ed io spero che sono riuscita a fare un compito decente.

Qualsiasi cosa,sono giustificata. L'argomento mi urta,mi fa male tremendamente.

-"Spero di non deluderla..."-mi affretto a dire.

Appena si allontana Denise scoppia a ridere -"Il professore ti adora..."-esclama continuando a ridere,contagiando anche me.

-"Smettila...sempre con la stessa storia.."- rido portando le mani sul viso.

Emettendo l'ultimo suono stridulo,Denise mi prende le mani e le stringe -"Adesso però,devi dirmi cos'è successo."-esclama

Ed ecco che la malinconia fa capolinea...

Con amarezza,tristezza inizio a parlare.

Infondo so che ha capito tutto. Infondo so che ha letto la sofferenza negli occhi,so che è percepibile. Infondo io ormai...desidero sfogarmi.

-"Sto male,non ci sto capendo un accidenti!"-esclamo abbracciandola.

E sul petto caldo e confortevole della mia amica,inizio a parlare,prima che la professoressa di biologia entra.

ALEX'S POV.

"Il passato è un laccio che stringe la gola alla mia mente e toglie energie per affrontare il mio presente. Il passato e solo fumo di chi non ha vissuto. Quello che ho già visto non conta niente. Il passato ed il futuro non sono realtà ma solo effimere illusioni"


Ma veramente mi trovo qui?

Veramente sono seduto in una fottutissima stanza di una maledetta scuola?

Realmente mi hanno costretto ad entrarci?

Non posso credere che mi hanno obbligato.

Come hanno potuto? Credevo che infondo un pò potevano biasimarmi...ma con "siamo i tuoi tutori e deciamo noi cos'è giusto per te" mi hanno spiazzato.

Giuro che se non mi accompagnavano loro stessi qui,io scappavo per non mettere piede mai più il quella fottuta casa,a costo di dormire anche per strada.

Questo non è il mio posto,non è il mio ruolo,non è il mio ambiente.Non dovevo essere qui,dovevo cercare di parlare con mio fratello,non ascoltare questo dannato professore. Anche se provassi ad ascoltarlo, non ci riuscirei. Metà della mia mente è impegnata soltanto dall'idea di abbracciare mio fratello e sapere tutto ciò che voglio sapere. L'altra metà è maledettamente impegnata,anche se inconsciamente, da Elison.

Ricordo perfettamente cosa le ho detto ieri sera. Ricordo perfettamente il suo viso affranto nell'ascoltare il tutto. Ricordo benissimo quello sguardo triste,spento, che pregava di farmi ritirare ogni singola parola.

Di certo,dopo tutto,ciò che ho detto è stata una delle cose più giuste che io potessi fare. Allontanarla dal male della mia vita è stato giustissimo.

-"Silenzio ragazzi. Non voglio ascoltare nemmeno un singolo suono. Devo correggere alcuni compiti...e mentre io lo farò voi ascolterete un grande sceneggiatore italiano,che con le sue parole sagge,ha incantato molte persone,quasi in tutto il mondo,persone come me. Ascoltate bene le sue perle,e soprattutto mentre lo ascoltate restate zitti."- ci informa il professore frenando i miei pensieri.

Cosa cazzo vedrò?

Ma no. Solo questo mancava.

-"Forza ragazzi andiamo in sala video."- ordina.

Con fare scazzato,mi alzo e seguo la scia degli alunni della mia classe.

Appena entro nella sala mi sieto accanto a Brian,senza nemmeno salutarlo.

-"Oh,ciao,si sto bene,grazie sei molto gentile"- mi rivolge parola quest'ultimo sarcasticamente.

-"Brian."- lo guardo accennando un sorriso.

-"Come va?"-domanda.

-"Va ok."- mento.

-"Bene,adesso silenzio ed ascoltate le grandi parole del grande Roberto Benigni."- riparla il professore.

Davvero crede che io farò ciò che lui ha detto?

-"Mi ha stancato."- affermo tra me e me.

Devo perdere tempo ad ascoltare questo soggetto? Veramente ascolterò quest'uomo?

Non ci posso ancora pensare.

Non dovevo trovarmi qui,continuo a pensare.

E mentre i nervi iniziano a strizzarsi ancora di più il video parte,mostrando la faccia del codesto sceneggiatore.

"...Il problema fondamentale dell'umanità,da due mila anni,è rimasto lo stesso:Amarsi. Solo che ora è diventato più urgente...molto più urgente. E quando oggi sentiamo ancora ripetere che dobbiamo amarci l'un l'altro,sappiamo che ormai non ci rimane molto tempo,ci dobbiamo affrettare. Affrettiamoci ad amare. Noi amiamo sempre troppo poco e troppo tardi,affrettiamoci ad amare..."

Si può amare se non si è mai ricevuto amore? Rifletto.

"...Perchè al tramonto della vita saremo giudicati sull'amore..perchè non esiste amore sprecato,perchè non esiste un'emozione più grande,di sentire quando siamo innamorati ,che la nostra vita dipende totalmente da un'altra persona,che non bastiamo a noi stessi e perchè tutte le cose,ma anche quelle inanimate,come le montagne,i mari, le strade,ma di più...di più,il cielo, il vento, di più,le stelle,di più,le città,i fiumi,le pietre ,i palazzi. Tutte queste cose che di per sè sono vuote,indifferenti,improvvisamente quando le guardiamo si caricano di significato umano e ci affasciano,ci commuovono,perchè? Perchè contengono un presentimento d'amore. Anche le cose inanimate..."

Ma se una persona ha il presentimento che i presentimenti non sono altro che infinite sciocchezze,può mai capire il vero significato dell'amore? Penso.

"...Perchè il fasciame di tutta la creazione è amore. Perchè l'amore combacia con il significato di tutte le cose:la felicità. Si,la felicità..."

Sono mai stato felice?

"...A proposito di felicità...cercatela! Tutti i giorni,continuamente,anzi chiunque mi ascolti ora,si metta in cerca della felicità ora. In questo momento stesso,perchè è lì . Ce l'avete,ce l'abbiamo. Perchè l'hanno dato a tutti noi,ce l'hanno data in dono quando eravamo piccoli..."

Ecco,questo è il problema. Io non ho mai ricevuto la felicità. Non l'ho mai avuta,non l'ho mai vissuta. Come posso capire,ora...chi è per me la felicità. Come posso cercarla se non so nemmeno cos'è?

"...Ce,l'hanno dato in regalo,in dote,ed era un regalo così bello che l'abbiamo nascosto,come fanno i cani con l'osso. E molti di noi l'hanno nascosto così bene,che non si ricordano dove l'hanno messo. Ma ce l'abbiamo,ce l'avete..."

Ed io dove ho lasciato la felicità?

"...Guardate in tutti i ripostigli,gli scaffali,gli scomparti della vostra anima. Buttate tutto all'aria,i cassetti,i comodini che c'avete dentro. Vedrete che esce fuori. C'è la felicità,provate a voltarvi di scatto,magari la pigliate di sorpresa ma è lì..."

Dentro? Sono totalmente riempito dalla nullità esistenziale. Ma se rifletto bene...forse la felicità è un qualcuno,non un qualcosa. Se ci penso bene,l'opportunità per essere felice,ce l'ho avuta. E se ricordo bene...l'ho lasciata andare. Ma uno dei problemi più grandi....è "Ma io davvero desidero essere felice?"

"...Dobbiamo pensarci sempre alla felicità. Anche se lei qualche volta si dimentica di noi,noi non ci dobbiamo mai dimenticare di lei,fino all'ultimo giorno della nostra vita..."

Ma come posso dimenticare? Ma come posso dimenticarla? Non potrei mai...

""...E non dobbiamo avere paura nemmeno della morte. Guardate che è più rischioso nascere che morire. Non bisogna aver paura di morire,ma di non cominciare mai a vivere davvero..."

Ho mai vissuto davvero? Ho mai guardato le cose,ho mai osservato ciò che mi circonda,attentamente? Ed è vero. Io non ho paura della morte,ma di non trovare mai pace in questa mia dannata vita. E forse è meglio morire,che non vivere bene,che vivere nel male.

"...Saltate dentro all'esistenza ora,qui. Perchè se non trovate niente ora,non troverete niente mai più. E' qui l'eternità. Dobbiamo dire si alla vita,dobbiamo dire un si talmente pieno alla vita che sia capace di arginare tutti i no,perchè alla fine abbiamo capito che non sappiamo niente,e si capisce solo che c'è un gran mistero,e che bisogna prenderlo com'è e lasciarlo stare,e che la cosa che fa più impressione al mondo è la vita che va avanti..."

Si,per me il gran mistero è il 'come' io continui a vivere in questa merda,in questo grande punto interrogativo che circonda la mia esistenza.

"...E non si capisce come faccia. Ma come fa? Ma come fa a resistere? Ma come fa a durare così? E' un altro mistero,nessuno l'ha mai capito,perchè la vita è molto più di quello che possiamo capire noi,per questo resiste. Se la vita fosse solo quello che capiamo noi,sarebbe finita da tanto,tanto tempo. E noi lo sentiamo,lo sentiamo che da un momento all'altro ci potrebbe capitare qualcosa di infinito e allora ad ognuno di noi non rimane che una cosa da fare:inchinarsi...ed amare. Amare realmente."

E se penso al verbo "amare",posso solo ricordare una persona. Posso solo pensare ad una persona,l'unica che forse ci tiene alla mia vita,l'unica che io abbia mai amato,l'unico rimedio,l'unica salvezza.

Elison.

Perchè si. Dopo queste grandi ma maledette parole,ho soltanto capito una cosa in più:

NON HO MAI VISSUTO PIENAMENTE LE COSE MIGLIORI DELLA MIA VITA.

Ho solo continuato a piangermi addosso. Ho solo continuato ad inseguire cose che non vogliono essere scoperte. Ho solo continuato a non vivere mai.

ELISON'S POV.

Fortunatamente,al termine della giornata scolastica,non l'ho visto,non l'ho incontrato. Forse desideravo farlo...ma credo che sia stato meglio così.

E adesso mi ritrovo qui,affiancata a Denise sul divano,pronta a piangere per uno dei nostri film preferiti: "Il curioso caso di Benjamin Button".

E proprio nel momento esatto dove la protagonista inizia a leggere la lettera del suo adorato padre...mi munisco di fazzoletti,pronta ad esternare ogni emozione.

:"Per quello che vale non è mai troppo tardi o nel mio caso troppo presto per essere quello che vuoi essere... non c'è limite di tempo
Comincia quando vuoi, puoi cambiare o rimanere come sei, non esiste una regola in questo.
Possiamo vivere ogni cosa al meglio o al peggio
Spero che tu viva tutto al meglio.
Spero che tu possa vedere cose sorprendenti.
Spero che tu possa avere emozioni sempre nuove.
Spero che tu possa incontrare gente con punti di vista diversi.
Spero che tu possa essere orgogliosa della tua vita, e se ti accorgi di non esserlo spero che tu trovi la forza di ricominciare da zero..."

Affiancando il mio pensiero a queste ultime parole,spero anche io di ricominciare da zero. Spero anche io di vivere al meglio. Spero anche io di essere orgogliosa,un giorno,di me e della mia vita

Lo spero tremendamente.




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Ed eccoci qui! Finalmente ho pubblicato...

Ci saranno numerosissime sorprese...ultimamente,dopo quella sventura, ho avuto il tempo di riflettere e pensare a molte idee. Vi sorprenderò...lo prometto!

Aspetto i vostri commenti,un bacione!❤











































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