Ditemi se è normale essere così impediti a educazione fisica.

Ditemi se è normale essere considerati la prima della classe ed essere la prima a odiare i compiti.

Ditemi se è normale se il tizio che mi piaceva (Leo Valdez) ora lo considero praticamente come il mio migliore amico.

Ditemi se è normale avere qualche attacco di panico e riuscire a non farmeli venire più nel giro di 24 h.

Ditemi se è normale che tutto sta cambiando così in fretta.

Ditemi se è normale non avere tempo per respirare.

Ditemi se è normale avere un prof che parla praticamente di tutto ma che evita accuratamente di parlare del ciclo mestruale (e si vede, ogni volta che sta per parlarne cambia discorso).

Ditemi se è normale che in due settimane siano successe così tante cose.

Sto guardando il mio mondo girare intorno a me a una velocità supersonica e io gli sto dietro a fatica, mi rendo conto delle cose dopo giorni che sono successe, come la gentilezza di un amico, le parole del mio maestro di aikido, i miei sentimenti. Ho bisogno di rallentare, di godermi la mia vita. Fra un'ora e mezza dovrò andare in palestra e devo ancora finire i compiti. Avrò circa un quarto d'ora per riposarmi e poi dovrò correre di nuovo, andare in palestra, tornare stasera, farmi la doccia e lo shampoo, cenare, preparare le cose per domani, cercare un po' di tempo per me (circa un quarto d'ora, di solito), poi andare a dormire, svegliarmi e ricominciare.

In realtà siamo tutti vittima di un ciclo continuo chiamato routine. La routine mi piace quando è rilassante e segue i miei ritmi. Apprezzo la possibilità di avere la tranquillità della quotidianità. Ringrazio sempre di poter vivere una vita serena. Ma non accetto di dover correre per cose che non voglio fare e che devo per forza fare.
Non lo accetto.

D'altronde, se tutti si adeguassero non esisterebbero le rivoluzioni.

Ok, perdonatemi per questo capitolo privo di filo logico, ho solo bisogno di relax ahahahah.

Baciniiii