35- Festa
Solitudine.
Solo ora capisco il peso di questa parola. Sono passate due settimane da quando Anna è andata a vivere con Ben e ora l'unica compagnia che ho è quella di Leonardo, il mio fidanzato.
Tra noi due le cose vanno alla grande. Forse anche troppo.
Ma ancora non è sbucciata quella scintilla. Quando ho baciato Federico mi sono sentita sciogliere dentro, ma con lui bè... niente.
« Allora andiamo alla festa stasera? » Mi chiede ad un certo punto lui.
« Eh? Quale festa? »
« La festa in maschera in piazza. Ricordi? »
« Ah... » Quella festa. « Non credo di essere in vena. »
« Dai tesoro, ci divertiremo... »
Sbuffo e annuisco.
*
« Dove hai trovato questo vestito? » Chiedo mostrandolo.
È un abito corto rosso dalle spalline imbottite. È cosparso di glitter sulla fascia del seno. Abbinato poi ad una maschera d'oro dalle piume colorate.
« Ne erano rimasti due al negozio. Erano nuovi. »
« È davvero bellissimo. Non dovevi... dico sul serio. »
Si avvicina e mi prende entrambe le mani.
« Per te Ashley questo e molto altro. »
Dice lasciandomi un bacio sulla guancia. « Ora vado, ti aspetto di sotto. » E mi lascia.
*
L'abito non fa il monaco. Ma cavoli se vestita così non sembro un'altra persona.
Indosso la maschera e scendo giù in salotto. Leonardo indossa una semplice camicia abbinata ad un paio di jeans neri. La sua maschera gli nasconde i bellissimi occhi verdi.
« Eccomi. » Dico e lui si gira.
Per un tempo indefinito rimane a fissarmi imbambolato con la bocca semi aperta.
« Tutto bene? » Chiedo agitando la mano davanti al suo viso.
« Credo proprio di si... »
*
Mi dispiace che Rox non sia potuta venire. Ultimamente non ci sentiamo per niente. Ha sempre qualcosa da fare...
Quel che mi chiedo è con chi?
La piazza è strapiena di persone, tutte vestite in modo colorato e originale.
Sugli alberi sono legati centinaia di palloncini. Striscioni di benvenuto appesi ovunque. E tavoli strapieni di cibo.
La musica è ad un volume infernale. Non riesco nemmeno a sentire i miei pensieri.
« Ti va di ballare?!? » Urlo più che posso.
« Eh?!? » Chiede Leonardo.
« Ho detto ti va di... »
« Scusa, ora devo andare, ho degli amici da salutare, torno subito! »
Ma che diamine...
E se ne va lasciandomi sola.
Che vita deprimente che ho...
*
Ho praticamente divorato tutta la ciotola di patatine. Mi sto annoiando.
Leonardo è sparito. Sono venti minuti che lo chiamo ma non risponde.
« Che barba... » Mi lamento.
Ora la musica è cambiata. Il Dj ha messo un lento. Mi aspetto di veder correre verso di me Leonardo per ballare insieme ma di lui neanche l'ombra.
*
Un'ora , trentadue minuti e ventisette secondi. Sono seduta da sola da ben un'ora, trentadue minuti e ventisette secondi.
Uomini, tutti uguali.
Ma non ci penso nemmeno a sorvolare. Appena mi vede mi sente.
Basta! Me ne vado. Non ne posso più di vedere coppie ballare vicini vicini mentre io me ne sto qui tutta da sola.
Esco dalla piazza e mi dirigo verso il parcheggio.
Grazie al cielo siamo venuti con la mia macchina. Leonardo se la cavera. Anzi spero rimanga senza passaggio e che gli diano buca come ha fatto con me.
Di colpo sento due mani cingermi le spalle e girarmi.
« Eccoti qua... » Parla una voce.
Alzo gli occhi confusa ma un secondo dopo mi ritrovo due labbra addosso.
Conosco questo sapore...
Conosco queste labbra.
Dolci, carnose, perfette...
Federico!?!
« Ti stavo cercando Ingrid... » Dice staccandosi da me.
Eh?
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JOY
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