Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

SORPRESA

Il giorno seguente sono di ottimo umore. Non c'è cosa migliore che fare colazione guardando il mare.

-Dobbiamo ancora trovare il nome per il coniglietto- borbotta Harry, mangiando un croissant.

-Dicono che la notte porti consiglio... a me non l'ha portato, a te?- chiedo, bevendo un sorso del mio succo di frutta.

-No... però ho una sorpresa per te- dichiara, alzandosi, la sedia che striscia sul pavimento -devi tenere gli occhi chiusi... meglio ancora- estrae dalla tasca un nastro azzurro –che ne dici se te li bendo?- mi si avvicina, tanto che percepisco il calore del suo corpo.

Rido, mentre sento i battiti del mio cuore aumentare. –Se insisti-

-Insisto- e mi passa il nastro intorno agli occhi.

Mi lascio guidare, appoggiandomi a Harry. Non so per quanto camminiamo. Immagino mille luoghi in cui potrebbe portarmi. Spiagge dalla sabbia rosa, bellissime navi, un castello da vera principessa. Lo spettacolo che mi si presenta davanti quando mi toglie il nastro mi lascia senza parole. Enormi pesci si muovono sinuosamente dietro vetri colorati. Mi avvicino, il cuore in gola.

-Benvenuta all'acquario!- esclama Harry.

-Non ci posso credere- faccio un giro su me stessa –mi sento una sirenetta- gemo.

-A breve sarai letteralmente una sirenetta-

Mi volto verso di lui e lo fisso, la fronte aggrottata. –Cosa vuoi dirmi?-

-Lo scoprirai-

Lo scopro subito. Quello che Harry ha organizzato è una nuotata nell'acquario. Mi aiuta ad indossare la tuta e le bombole con l'ossigeno e nel frattempo mi spiega tutto riguardo l'immersione. Come controllare le bombole, cosa devo fare, come respirare. Sono eccitata e anche spaventata.

-Sei certo che non succederà nulla?- chiedo, mentre lui mi tira indietro i capelli.

-Certo, è un'immersione in un acquario e io sarò sempre vicino a te, scenderai per pochi metri- mi rassicura, baciandomi sulla fronte.

-Speriamo-

-Non essere così pessimista, non vuoi nuotare tra i pesci?-

Sorrido. –Sì, forse sì-

-Aspettami qua- ed Harry si allontana per indossare la sua tuta e le bombole.

Vado avanti e indietro, nervosamente. Ho lo stomaco annodato. Inspiro l'aria che mi sembra fuoco.

-Eccomi qua- Harry mi viene incontro. La tuta gli sta benissimo, anche se lo fa sembrare strano. Rido.

-Perché ridi?- mi chiede, sorridente.

-Sembri un alieno- lo prendo in giro.

-Anche tu- ribatte lui.

-Sì, ehm, forse hai ragione- ammetto.

-Su, andiamo, non  abbiamo tempo tutto il giorno- mi prende per mano e mi trascina su una scaletta trasparente -Dobbiamo arrivare in cima- mi spiega.

Io lo assecondo, un senso di nausea che mi fa tremare. Sono nervosisma e il cuore mi batte furiosamente.

-Se non te la senti non sei costretta a... -

-Non ho nessuna intenzione di tirarmi indietro- protesto.

La parte superiore della vasca dell'acquario è aperta. Posso vedere il leggero muoversi dell'acqua.

-Ottimo... vai avanti tu- mi dice.

Io indugio solo un istante, poi m'immergo nell'acquario. La tuta m'impedisce di sentire la temperatura dell'acqua. Harry si lancia dopo di me, schizzandomi.

-Ehi!- esclamo.

-Cosa?- chiede lui, ridendo.

-Mi spruzzi- mi lamento.

-Quello non è spruzzare- immerge le mani nell'acqua e me la butta addosso –questo è spruzzare-

-Ti odio quando fai così- mi paro con entrambe le mani.

Inaspettatamente mi prende per le braccia e mi attira a sé. Mi bacia, un lungo bacio che mi fa tremare come una scolaretta la prima volta che un ragazzo la guarda.

-Perdonato?- mi chiede, staccandosi.

-Per niente- lo allontano ridendo.

-Su, mettiti la maschera, scendiamo-

Ubbidisco, sempre più agitata. La maschera mi stringe il viso. Sembra quasi un animale. Deglutisco, la gola secca per l'ansia.

-Tranquilla- la voce di Harry è lontana. Mi prende per mano e mi porta con lui. Muovo le gambe per darmi la spinta.

Lo spettacolo è fantastico, tanto che dimentico l'ansia. I pesci mi nuotano accanto, rapidi, sinuosi, colorati. Allungo una mano e ne sfioro uno. Questo mondo subacqueo è bellissimo. Sembra di essere finito in uno strano mondo alternativo. Ruoto su me stessa. Harry mi lascia la mano per spostarsi davanti a me. Mi fa un cenno con la testa, quindi inizia a nuotare. Io lo seguo. Nuoto, faccio giravolte, mi lancio in una capriola. Sono leggera. E poi succede.

Sento l'aria mancarmi all'improvviso. All'inizio resto immobile, chiedendomi cosa sta succedendo, poi mi rendo conto che il livello dell'ossigeno è diminuito. Non è possibile, Harry mi ha detto che le bombole erano piene. La gola inizia a bruciarmi e i polmoni mi fanno male. Mi giro alla ricerca di Harry. Dov'è finito? Vedo pesci, acqua, alghe che galleggiano pigramente. Harry non c'è. Cerco di risalire, ma ora l'aria manca del tutto. La vista mi si offusca. Sbatto disperatamente le palpebre. Sto per svenire. Questo pensiero mi colpisce meno dolorosamente di quanto dovrebbe. Tutto intorno a me è ovattato, è come se non avessi più contatto con la realtà. Quasi non vedo più i pesci che mi muovono accanto.

Qualcosa mi afferra per la vita. Mi sento sollevare. Passano dei secondi, dei minuti, delle ore. Non lo so, il tempo non ha più significato. Una forte luce mi colpisce, sento che la maschera mi viene tolta.

-Audrey, Audrey- urla una voce.

Sbatto le palpebre, poi mi piego in avanti e tossisco. Un attimo dopo ricado all'indietro e se qualcuno non mi tenesse una mano dietro la testa la batterei.

-Ti senti bene, Audrey?-

Il viso di Harry, un po' sfocato, è chino su di me. Noto i lineamenti tesi per la preoccupazione e sorrido al pensiero che si preoccupa per me. Ho desiderato questa cosa per così tanto tempo che mi sembra impossibile.

-Audrey?- mi chiama nuovamente Harry.

-Sì, sì- mormoro, la voce roca.

-La bombola doveva essere difettosa- mi spiega.

-Credo anch'io-

-Riesci a tirarti su?-

-Sì, penso di sì-

Harry mi stringe la vita con un braccio, quindi mi solleva. Barcollo e mi devo appoggiare a lui. La testa mi gira e ho un po' di nausea, ma mi sento abbastanza bene. Lascio che mi accompagni fino a una panca, sulla quale crollo.

-Si può dire che è stata un'esperienza indimenticabile- dico con un mezzo sorriso.

-Questo sicuramente... riesci a stare qua? Devo controllare una cosa?-

-Certo- appoggio la schiena contro il muro.

-Sono qua vicino, se hai bisogno di qualcosa, qualsiasi cosa, arrivo subito- è preoccupato.

-Ehi, seduta su una panca non penso di riuscire a fare danni- dico, cercando di sembrare allegra. In realtà mi sento malissimo. Cerco di premere le mani contro le mie gambe, in modo tale che non si accorga che stanno tremando. Inspiro lentamente, sperando che il battito cardiaco rallenti.

Harry si allontana di qualche passo. Vedo, con la coda dell'occhio, che è inginocchiato vicino alle mie bombole. Le sta osservando. C'è qualcosa di strano nella sua postura e un brivido freddo mi percorre. Torna da me solo dopo qualche minuto.

-Cosa c'è che non va?- gli chiedo.

-Nulla- mente. È chiaramente una bugia.

-Lo so che c'è qualcosa- insisto.

Lui sospira. –Qualcuno ha manomesso la bombola- dice, evitando di guardarmi.

-Manomesso- soppeso il termine –no, non è possibile-

Non risponde, ma il suo sguardo cupo vale più di mille parole. Sembra quasi nero.

-Ne sei certo?- chiedo piano.

-Andiamo a casa, ti aiuto a toglierti la tuta, okay?- mi chiede, ignorando le mie parole.

-Ce la faccio da sola- ma tremo. Sono terrorizzata. Le cose stanno prendendo una brutta piega.


NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao!

Cosa ne pensate di questo capitolo?

A presto!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro