I giorni seguenti passano lentamente. Non c'è traccia di Mary, sembra scomparsa nel nulla. Questa cosa mi spaventa. La polizia parla di un possibile allontanamento volontario, dicono che è ancora troppo presto per parlare di rapimento. Io so chi l'ha presa e non posso fare altro che pensare a quella fragile ragazza che sembra una bambola. Il pensiero mi da un senso di nausea. Diventerà una bambola. La Dama Nera la renderà la sua bambola.

Succede il giorno dopo la scomparsa.  Sono sola nella sorellanza. Sento dei colpi. Sobbalzo. Chi potrebbe essere? Non aspetto nessuno. Un brivido mi percorre. Ripenso a Mary. Perché sono rimasta sola? Altri colpi. Mi alzo dal divano e mi avvicino alla porta. Devo essere coraggiosa.

-Audrey- mi chiama una voce che conosco. Sospiro di sollievo e mi affretto ad aprire. Il cuore aumenta i battiti. Sono sorpresa di trovare Harry fuori dalla mia porta.

-Che ci fai qua?- chiedo, sorpresa. La gola è stretta in una morsa.

-Ho saputo della ragazza scomparsa, volevo sapere come stavi- mi risponde, la voce tremante.

-Io sto bene- mormoro, imbarazzata.

Harry annuisce. -Volevo verificare di persona... ora vado- fa per girarsi, ma io gli afferro il polso. Lo sento irrigidirsi. Non voglio lasciarlo andare.

-Aspetta, sono sola- improvviso -puoi farmi compagnia?-

Lui si gira verso di me, lo sguardo verde che brilla. -Ti hanno lasciata sola?- chiede, esitante.

-Ehm, sì-

Non aggiunge altro ed entra. -Non avrebbero dovuto- mormora, la voce carica di rabbia -è pericoloso-

Chiudo la porta dietro di lui. -Beh, sto attenta, mi sono chiusa bene dentro-

-Non dovresti comunque stare da sola- sospira, appoggiandosi al muro.

-Credono che Mary sia uscita- dico -non l'hanno rapita in camera-

-La cosa comunque non mi rassicura- sbuffa -è pericoloso e non mi piace che tu sia in pericolo-

Le sue parole mi scaldano il cuore. -Non sono in pericolo- lo rassicuro.

Lui annuisce, poco convinto.

-La prossima settimana c'è la festa di Halloween, hanno deciso di farla nonostante tutto... suppongo che nulla possa fermare il divertimento- dico, quasi casualmente.  Beh, non è casuale. Mi passo nervosamente una mano nei capelli, il cuore in gola, e attendo la risposta.

-Louis mi ha accennato qualcosa- questa ovviamente non è la risposta che mi aspettavo.

-Come sta?-

-Meglio, lo hanno dimesso-

Annuisco. -Sono felice di saperlo- ho la gola secca. Gli dovrei dire della Dama Nera, ma non ci riesco.

-Sì, io... -

La porta si apre proprio in quel momento e compare Blasy, trafelata. -Sono tornata prima- annuncia -non volevo lasciarti... - s'interrompe e fissa Harry a bocca aperta. Provo una stretta allo stomaco. So che non dovrei essere gelosa di un'amica. -Non posso crederci- esclama Blasy. Un attimo dopo sta parlando con Harry. È davvero entusiasta. Noto in quel momento  che i leggins con i teschi le stanno molto bene. Troppo bene. Deglutisco. Sono costretta a sentirla parlare. Non ascolto quello che dice, non ci riesco. Harry si limita ad annuire. Alla fine Blasy s'interrompe, per riprendere fiato, suppongo.

-Io devo andare- dice Harry, approfittando del momento di silenzio.

-Sai che c'è la festa di Halloween, vero?- interviene Blasy.

-Sì- risponde lui, poi si rivolge a me -A presto- ed esce. Sembra quasi un fantasma. Osservo il punto in cui era fermo fino a poco fa. Ignoro ciò che mi dice Blasy. Non ha importanza.

-Sono stanca- mormoro e corro in stanza. Ho bisogno di stare sola.

La sala della sorellanza è addobbata con zucche, pipistrelli sospesi in aria e ragnatele. Blasy afferra un fantasmino che si è impigliato nei suoi capelli e fa una smorfia.

-Odio Halloween-

-Sei una dark, pensavo che fosse la tua festa preferita-

-Gotica- mi corregge lei -e no, solo perché amo il gotico non vuol dire che Halloween mi piaccia-

Sorrido. -Io invece l'adoro-

Noto un gruppetto di ragazzi, fermi accanto a una finestra coperta di  ragnatele, che mi fissa. Beh, non sono proprio in tema Halloween. Ho indossato un abito da principessa Sissi. Okay, forse per andare a una festa di Halloween al college non è proprio l'abito giusto. No, meglio, non è l'abito giusto sopra i dieci anni in nessuna occasione. Mi mordo le labbra, nervosamente.

Blasy è a suo agio, vestita da strega. L'abito nero le sta alla perfezione e il capello a punta con sopra dei finti ragni è perfetto.

-Sono leggermente fuori luogo- mormoro, imbarazzata.

-Forse il vestito da principessa non era la scelta migliore- borbotta Blasy, facendo una smorfia.

-Me lo avresti potuto dire prima di uscire dalla stanza- le rispondo, seccata.

Lei si stringe nelle spalle. Un ragazzo vestito da Dracula arriva giusto in tempo per evitarle di rispondermi.

-Joffry!- esclama la mia amica, sorridendo.

-Chi è questa bella streghetta?- chiede lui. Fa fatica a parlare a causa dei canini finti.

-Oh, la regina delle streghe- muove le mani a mezz'aria, come se stesse per lanciare un incantesimo -e ti trasformo in un ranocchio-

Joffry si contorce, fingendo di stare subendo un incantesimo. Sospiro. È ridicolo e io sono nervosa. La sala si sta riempiendo in fretta e io spero di vedere una persona che intanto non vedrò.

-Sono il tuo ranocchio, mia strega- sta dicendo nel frattempo Joffry, avvolgendosi nel mantello nero -non mi vuoi dare un bel bacio?-

Blasy lo colpisce su una spalla e lo spinge via. -Portami a ballare, piuttosto, rospo-

-Con vero piacere- la prende per mano e la porta in mezzo alla pista.

Mi appoggio stancamente al muro. La serata mi mette già la malinconia. Sospiro. Vorrei correre a rifugiarmi in camera. Senza Harry, beh, è tutto triste e privo di senso. Il pensiero vola a Mary, il sorriso spensierato, gli abiti da bambola. Cosa le è successo?

Un ragazzo vestito da Batman mi si avvicina. -Vuoi ballare?- mi chiede.

-Io... perché, no?- non posso restare tutta la sera ferma ad aspettare Harry. Devo farlo.

NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao!

Cosa ne pensate di questo capitolo?

A presto!