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DOLCI CHIACCHIERE

Al mattino il sole filtra tra le tende e ci trova abbracciati sul divano. Sento il rassicurante peso di Harry su di me. So che è tardi, sento l'inesorabile ticchettio dell'orologio. Qualcuno si starà chiedendo perché non sono alla sorellanza. Blasy avrà visto che non ho dormito in camera nostra. Non importa. Sono stranamente euforica. Vorrei sgusciare via e prendere il cellulare che ho lasciato in borsetta, ma non voglio svegliare Harry. Ho sognato questo momento per troppo tempo. La voce di Harry mi fa sobbalzare.

-Sei già sveglia?- mi chiede, le labbra che si muovono sensualmente contro la mia pelle.

-Sì, sono sveglia- giocherello con i suoi morbidi capelli -e stavo pensando che sono in ritardissimo per la lezione e che non m'importa- scoppio a ridere.

Harry si solleva e mi bacia sulla fronte. -E ti dispiace?-

-Per niente, al contrario, ne sono felice- ammetto, ridendo.

-Siamo stati folli, lo sai?- la sua voce ha una nota triste.

-Perché?-

Harry si tira su un gomito. -Perché tu sei una delicata principessina e io ti spezzerò il cuore- il suo tono è serio.

-Non m'importa- gli sfioro la guancia.

-T'importerà- il suo bel viso è contratto.

-Sono abbastanza grande per poter scegliere-

Mi fissa senza controbattere. Non so cosa voglia dire. Alla fine si limita a sospirare. -Visto che sei qua tanto vale fare colazione insieme- si tira su e io posso vedere i suoi muscoli che sembrano scolpiti nella roccia. Una vera statua. Mi mordicchio le labbra e mi sforzo di guardare altrove. Harry si alza e si veste, quindi mi sorride.

-Vado a prendere qualcosa per colazione, tu mi aspetti qua?-

Annuisco, imbarazzata.

-Ottimo, se hai bisogno del bagno è in fondo al corridoio- esce dalla stanza.

Io rimango qualche istante immobile, poi mi alzo e recupero la camicetta e il reggiseno. Li porto con me in bagno, mi spoglio completamente e m'infilo sotto la doccia. Ho il cuore che batte forte. Non so esattamente come finirà questa storia e la cosa mi spaventa. Adoro avere tutto sotto controllo. Chiudo il rubinetto ed esco. Le goccioline d'acqua mi corrono lungo il corpo. Prendo un asciugamano e vado davanti allo specchio. Il viso che mi fissa mi sembra improvvisamente diverso. Il pallido viso di un fantasma. Ripenso a quello che Harry mi ha detto. Al fatto che sia convinto di essere perseguitato da Anne. Sospiro. Mi tiro indietro i capelli. Harry non è pazzo, ci deve essere una spiegazione logica.

-Principessa-

Mi sfugge un sorriso e il mio viso s'illumina. -Arrivo- mi vesto in fretta ed esco dal bagno.

Harry mi viene incontro con un sorriso. -Vieni- mi porge la mano che io prendo. Mi trascina con sé fino a quella che scopro essere una grande sala da pranzo. Guardo il soffitto a volta e il grande tavolo con le gambe a forma di zampe di leone. In mezzo sono state posate due tazze di caffè e diversi dolcetti.

-Non sapevo cosa volevi- dice Harry -così ho messo diverse cose-

-Wow- esclamo -forse hai esagerato-

-Dici?- tira indietro una sedia e io mi accomodo sopra.

-Dico e lo ridico- prendo una delle tazze e la stringo tra le mani. È calda, confortevolmente calda.

-Preferenze riguardo al mangiare?-

Scuoto la testa e prendo un dolcetto. -Come stai stamattina?- gli chiedo.

Qualcosa passa sul suo volto. -Bene- si affretta a dire. Sta mentendo. Mi sforzo di sorridere.

-Hai visto che bel sole c'è fuori?- chiedo, sforzandomi di sembrare allegra -In giornate come queste si vorrebbe solo poter andare in giro-

-Niente lezioni?- mi chiede, fissandomi con attenzione.

-Beh, per una volta- lo farei per te, penso. Per passare il tempo con te lo farei.

-Non ti farò perdere la lezione- mi risponde.

Dissimulo la delusione. L'avrei persa volentieri la lezione per passare il tempo con lui.

-Le cose come vanno nella nuova sorellanza?- mi chiede, versandosi il caffè.

-Bene, le ragazze sono simpatiche, anche se... - m'interrompo.

-Anche se cosa?- mi domanda, l'espressione interessata.

-Beh, Blasy, la mia compagna di stanza, è un po' strana- mi stringo nelle spalle. Non mi piace criticare.

-In che senso?-

-Le piacciono le evocazioni, cose simili- sospiro -e la ragazza a capo della sorellanza, lei sembra appena uscita da una scatola della Barbie-

-Mary, se non ricordo male-

Sono sorpresa. -La conosci?-

-Sì, o meglio la conosce Louis, a quanto pare lo tormenta perché vuole conoscermi- beve un sorso di caffè -Perché poi tutte volete conoscermi proprio non lo so-

Per poco non gli rido in faccia. Lui nota un cambiamento sulla mia espressione. -Dai, non fare il modesto-

-Ti sembro modesto?- sgrana i suoi bellissimi occhi verdi.

-Per niente-

Lui ride. -Hai perfettamente ragione- sospira, giocherellando con la tazza -solo che non mi piace essere sempre al centro dell'attenzione, vorrei essere normale, come Louis- sbuffa -non che mio fratello sia proprio normale-

-Chi lo è a questo mondo?-

Annuisce lentamente. -Su, finisci di mangiare, ti riporto al campus prima che si convincano che sei sparita-

-Darebbero subito l'allarme- scherzo -soprattutto visto la scomparsa dell'altra ragazza-

Qualcosa passa sul viso di Harry. -Cosa?-

-Non lo sai? È sparita una ragazza qualche tempo fa- chiedo, osservandolo con attenzione.

-Louis non mi ha detto nulla-

-Beh, forse non ci ha pensato-

Harry annuisce, sembra turbato, poi si sforza di sorridere. -Vuoi qualcos'altro?-

-Ehm, c'è dell'acqua?-

Harry si affretta ad andarla a prendere. Sospetto che voglia rimanere solo.

Harry mi riaccompagna al campus. Canticchia una canzone mentre guida. Sorrido. Ha una voce meravigliosa ed è solo per me. Ne sono davvero felice. Si ferma all'ingresso del campus e parcheggia l'auto, quindi scende. Fingo di cercare qualcosa in borsa e mi godo il fatto che lui mi apra la porta.

-Eccoci qua- dice.

-Grazie- esclamo.

Scendo dall'auto. Harry la chiude, quindi mi guarda.

-Quando ci rivedremo?- chiedo, mentre sono ferma di fronte a lui.

-Non è prudente- mi accarezza la guancia. Le sue dita indugiano sulla mia pelle.

-Perché non vuoi?- domando, la vocina da bambina.

-Tu sogni un principe, io non sono un principe-

Ho la gola secca. Vorrei dirgli quello che provo, ma non riesco. Abbasso lo sguardo.

Mi prende delicatamente per il mento e mi fa alzare il viso. Incontro il suo sguardo. -Principessa, cerca di capire- mi sfiora le labbra con il pollice.

-No, non capisco- faccio un passo indietro. Ho gli occhi che mi bruciano, sto per piangere, ma non posso farlo davanti a lui. Mi volto e corro via, il più rapidamente possibile.



NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao!

Cosa ne pensate?

A presto ❤

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