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BACI E VETRI ROTTI

-Come posso farti tornare il sorriso?- chiede dolcemente Harry, attorcigliando una ciocca dei miei capelli intorno al suo dito. Siamo seduti sul divano. In televisione c'è un film horror, ma non lo sto guardando. Ripenso all'acquario, all'aria che mi manca, al panico. Qualcuno mi voleva fare del male. Chi?

-Sto bene- mento.

-Non dire bugie... lo so che non stai bene e mi dispiace- fa un sorriso storto.

-Cosa credi che sia successo alla bombola d'ossigeno?-

-Perdeva- ma non ne è convinto.

-Non credi che qualcuno possa... averla sabotata?-

Harry mi passa un braccio dietro le spalle. -No, non credo-

-Sì che ci credi-

-Chi potrebbe essere stato? Nessuno sapeva della mia sorpresa- mi sorride -stai tranquilla

Io però non riesco a stare tranquilla.  Le immagini corrono davanti a me, ma io non le vedo veramente. Sono frammenti che s'incastrano con i miei pensieri. Qui c'è qualcosa di molto strano. E non capisco cosa. E poi un pensiero si fa strada in me. Harry era l'unico che sapeva della sorpresa. Certo, ma se mi avesse voluta morta non mi avrebbe tirata fuori, giusto? Blasy, dov'era quando avevo bisogno di confrontarmi con qualcuno?

-So come farti tornare il sorriso- decide Harry.

Lo guardo confusa. -Ah sì?-

Harry mi afferra per la vita e mi butta sulla sua spalla.

-Ehi!- urlo, muovendo le gambe.

-Stai ferma, mia principessa- dice lui ridendo.

Scalcio. –Uffa!- mi lamento, ma in cuor mio sono felice.

Siamo in una camera adibita a cabina armadio. Harry si mette a frugare in un baule.

-Dove l'ho messo... eccolo!- ed estrasse un completino da cheerleader. -Che ne pensi?-

-Carino... ma cosa dovrei farci io?- domando. Mi sento triste, sconsolata, apatica.

-Beh, indossarlo?- tenta.

Aggrotto la fronte. -Mi proponi un gioco?-

-Perché no?- scivola fuori dalla stanza.

Dopo un leggero indugio indosso l'abitino da cheerleader e mi lego i capelli. Perché non dovrei  giocare?Afferro i pompon ed esco dalla stanza. Harry è sdraiato sul letto, un bicchiere di vino in mano. Mi fissa sorpreso, mettendosi seduto.

-E chi saresti tu?-

-Non lo vedi? Una sexy cheerleader!- lancio in aria i pompon, li riprendo, quindi sollevo una gamba e resto ferma alcuni secondi così.

-Lo ammetto, le cheerleader mi sono sempre piaciute- appoggia il bicchiere di vino sul comodino.

-Mi aiuteresti ad allenarmi?- chiedo, facendo schioccare la lingua.

-Molto volentieri, cosa dobbiamo fare?-

-Per prima cosa i pompon non servono- glieli lancio addosso, quindi mi sciolgo i capelli e scuoto la testa. Mi avvicino a Harry, mi sporgo in avanti, fingo di baciarlo, poi mi tiro indietro.

-Provocante- commenta, le labbra spinte in fuori, a simulare un bacio.

Sorrido, mi spingo nuovamente avanti e gli sfioro le labbra. Harry mi afferra per i fianchi e mi trascina su di sé. Gli finisco addosso, a cavalcioni su di lui.

-Così non vale- controbatto.

-Io non gioco mai secondo le regole- affonda il viso nel mio collo.

Sospiro, lasciandolo baciare la mia pelle, mentre le sue mani corrono lungo il mio corpo. Mi toglie la maglietta.

Rido e mi rotolo sul letto, fingendo di voler fuggire. Harry mi si lancia addosso, premendo il suo petto contro la mia schiena. Mi bacia le spalle, il collo, i capelli. Ansimo, il viso affondato nei cuscini. Mi accarezza i capelli, continuando a baciarmi. Gemo forte. Un brivido che mi percorre.

-Non girarti- mi sussurra. La sua mano mi sfiora il fianco, quindi si sposta davanti. Sobbalzo. –Sei meravigliosa- e mi morde la spalla con brutale dolcezza.

Mi aggrappo al cuscino, le unghie che affondano nel tessuto, la mente annebbiata dai baci e dalle carezze. Forse posso...

Un rumore. Sento Harry irrigidirsi, quindi si tira su.

-Cosa succede?- chiedo in un soffio. Proprio adesso? Mi giro su un fianco per guardarlo in faccia.

-Tu resta qua- mormora. Noto che il suo viso è teso. Si aspetta guai. In effetti questa giornata è carica di guai. Inspiro e cerco di mantenere la calma. Lo guardo allontanarsi, simile a un brillante dio greco. È bellissimo. Un altro rumore. Il cuore mi si blocca nel petto. Mi sento quasi mancare. Sto tremando. Lo vedo sparire oltre la porta... e attendo. Non posso fare altro che attendere. Sento i suoi passi allontanarsi.

Non so quanto tempo passa. Lui non torna. Giocherello con una ciocca di capelli, ma sono sempre più nervosa. Alla fine mi alzo. Voglio capire cosa sta succedendo. Mi rendo conto solo quando sono sulla soglia che sono praticamente nuda. Avvampo e torno a prendere un lenzuolo che mi avvolgo intorno. Tremo, inquieta. E poi uno schianto. Sobbalzo, il terrore che mi scuote. Raccolgo tutto il mio coraggio e scendo le scale.

Li vedo quasi subito. Pezzi di vetro che brillano sul pavimento. Lo stomaco mi si annoda. Harry è in piedi lì in mezzo. Hanno rotto la finestra, comprendo con orrore.

-Cosa succede?- chiedo in un soffio.

Lui non mi risponde. Fissa il vetro rotto. Noto che stringe la mano destra a pugno. Tiene in mano qualcosa. Cosa? Non lo so.

-Harry- lo chiamo avvicinandomi, attenta a non calpestare i vetri.

Questa volta lui si gira. Il viso è immobile, inespressivo. -Nulla, torniamo di sopra-

-E la finestra?-

Non mi risponde, ho la sensazione che neppure mi senta. Mi prende per il braccio e mi porta su.

Mi sveglio. Sbatto le palpebre e resto alcuni istanti immobile. Percepisco subito che sono sola nel letto. Vicino a me non c'è Harry. Mi tiro su un gomito e mi guardo intorno. Ho subito una brutta sensazione e mi sembra di sentire l'odore di fumo, lo stesso di quella odiosa notte. Lo individuo quasi subito. Harry è vicino alla finestra, avvolto nell'ombra. Capisco subito che c'è qualcosa che non va.

-Harry- lo chiamo io, debolmente.

-Ho riflettuto su quello che è successo ieri- esordisce. Mi ritrovo a fissarlo. Snello. Perfetto. Unico. So che non mi piacerà quello che mi dirà.

-Allora?- mormoro.

-Non possiamo stare insieme- sussurra lui –io ci ho provato, ma... -

-Basta!- lo interrompo. Sento la rabbia crescere dentro di me. –Io sono disposta a tutto pur di restare con te, non m'importa di essere fotografata ovunque vada, non m'importa- sto tremando.

-Tu non sei fatta per questa vita... io non voglio rovinarti... sta succedendo qualcosa e non so cosa... -

-Non importa- io ho bisogno di te. Non riesco a dirlo. Ho la gola secca.

Harry sospira. –Quando le cose tra di noi sono diventate così difficili- chiede, lasciandosi cadere sul letto. Il suo viso è teso. Sembra esausto.

-Forse non ricordi, ma sono sempre state così- mormoro.

-Oh... già, a volte lo dimentico- chiude gli occhi. Vorrei accarezzargli la guancia. Vorrei dirgli quanto ci tengo. Non posso.

-Mi sembra di essere sulle montagne russe- ammetto.

-Lo siamo- riapre gli occhi e mi fissa, le labbra s'increspano in un leggero sorriso.

-Ci faremo male- continuo.

-No, tu non ti farai male- sposta lo sguardo. Sembra che la sua sicurezza sia stata scalfita.

-Me ne stai facendo tu adesso... se mi lasci andare via-

Lui sospira ancora, poi mi trae a sé e mi bacia. Per un singolo istante posso dimenticare tutto.


NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao!

Ecco il nuovo capitolo :) cosa ne pensate?

A presto 

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