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AMORE E RIMPIANTI

I giorni passano, lasciandomi sempre un'amara sensazione in gola. Più passano, più ho la certezza di aver perso per sempre Harry. Evito di guardare la televisione e di leggere notizie su internet, non voglio imbattermi in una sua foto o in qualche informazione che non mi piacerebbe conoscere. E poi c'è Clarissa. Tutti parlano di lei, della fine che ha fatto.

Una sera Blasy, la maglietta con i teschi e i leggings attillati, arriva in camera con un paio di bottiglie di birra in mano.

-Cosa succede?- le chiedo, alzando la testa al mio libro. Ho già indossato il pigiama.

-Festeggiamo!- si butta sul mio letto –Posa il libro e prendi questa- mi porge la birra.

-Lo sai che non bevo- le ricordo, passandomi una mano tra i capelli che ho raccolto in una coda alta.

-Oh, non fare la santarellina-

Sbuffo, lascio il libro e mi siedo sul mio letto, accanto a lei.

-Prendi- insiste.

Afferro la birra. È fredda. Ne bevo un piccolo sorso. È buona, ma mi raffredda la bocca. -Cosa festeggiamo?- domando.

-Ho superato il test di chimica!- urla Blasy -Non so come sia possibile-

-Probabilmente hai studiato- bevo un un altro sorso. Non mi dispiace il suo sapore.

-Sì, forse un po'- ridacchia.

-Ottimo-

-Su, perché hai quella faccia triste?- mi chiede.

-Non sono triste- mento.

-Non sarà per caso per lui- esclama Blasy.

Avvampo. -Ehm, no- mi affretto a bere un altro sorso per non mostrarle il mio viso.

-Sì invece!- si sporge in avanti -Perchè non gli scrivi?-

Una domanda semplice a cui io non posso dare una risposta. -Io... - ci sono mille motivi per cui non posso farlo.

-Su!-

Poso la bottiglia e prendo il cellulare. Cerco la chat di Harry e la apro.

-Scrivigli!- insiste Blasy.

Fisso lo schermo del cellulare. La chat sembra quasi muoversi sotto i miei occhi. Mi sfugge una risatina. Si capisce proprio che non sono abituata a bere.

-Su, scrivigli- continua a spronarmi Blasy.

Non penso più, lo faccio. Solo due parole "Mi manchi" le osservo prendere forma.

-Su, mandalo-

-Non posso- scuoto la testa e i capelli mi finiscono negli occhi. Schiaccio il pulsante per cancellarlo. Non lo manderò.

-No!- esclama Blasy, buttandosi in avanti.

Perdo la presa nel cellulare e mi cade sul letto, affonda nella coperta. –Cosa fai?- le chiedo, il cuore che aumenta i battiti. Mi affretto a prendere il cellulare. Scopro con orrore che il messaggio è stato spedito. Osservo la chat con gli occhi sgranati. Forse posso ancora rimediare, posso cancellare il testo prima che lui... un secondo dopo il messaggio viene segnato come letto. Esco immediatamente dalla chat. Improvvisamente non mi sento più brilla, sono solo nervosa, fuori di me. Senza pensare spengo il cellulare. Ho bisogno di tempo per riflettere. Ho combinato un disastro.

-Mi hai fatto fare un casino- mi lamento con Blasy, che ridacchia.

-Su, non esagerare- borbotta la mia amica.

-Non esagero, dico il vero- sbuffo. Che disastro! Sbatto le palpebre. Ho voglio di piangere. E ho anche mal di testa. Lancio uno sguardo alla mia birra. Non ne ho bevuto neppure un quarto e mi sento già ubriaca. L'appoggio sul mio comodino. Blasy sta tracannando la sua. –Dovresti smettere- mormoro –rischi solo di stare male-

Lei si limita a stringersi nelle spalle.

Mi sveglio dopo una notte passata a rigirarmi nel letto. Sono nervosa, Ho avuto un sonno agitato. Ho sognato Harry che mi chiamava e mi diceva che sono solo una sciocca ragazzina. Scaccio questo pensiero. Blasy dorme ancora, sdraiata nel letto, una mano che sfiora il pavimento. Almeno lei riesce a dormire. Scendo dal letto e vado alla finestra. Resto immobile a guardare il campus che si sveglia.

Un paio  di giorni dopo sto tornando dalla lezione quando qualcuno mi prende per il gomito. Mi volto sorpresa e vedo Harry, il cappuccio della felpa tirato su e un paio di occhiali da sole nero. Mi sorride.

-Ehi- dice.

-Cerchi di passare inosservato?- chiedo, il cuore che aumenta i battiti. Direi qualsiasi cosa pur di non affrontare il motivo per cui è qua. Ho la gola secca e la testa inizia a girarmi. Perché non mi sono messa qualcosa di più carino? E perché non mi sono truccata? Ho scelto il giorno sbagliato per non sentire la sveglia e prepararmi in poco tempo.

-L'idea sarebbe questa... oggi hai deciso di non accendere il cellulare?- domanda, sarcastico, avvicinandosi di un passo. Mi sembra di sentire il calore del suo corpo e questo mi fa agitare ancora di più.

-È scarico- mento.

Lui annuisce, non sottolineando il fatto che è spento da due giorni. –Conosco un posticcino carino non molto lontano da qua, che ne pensi di accompagnarmi?-

La risposta esce dalle mie labbra prima che possa ragionarci. –Certo-

-Bene, vieni- mi porta con sé. Io lo seguo, le gambe tremanti e la mente persa chissà dove. Le mie labbra iniziano a bruciare, speranzose di ricevere un altro bacio. Il mio corpo trema. Ma come mi sono ridotta? Mi sento una sciocca, una vera sciocca. Dovrei dirgli che non voglio andare con lui, dovrei inventare una scusa. Invece proseguo dietro di lui.

La macchina è parcheggiata poco fuori dal campus. Saliamo ed Harry si mette subito al volante.

-Spero di non averti disturbata- mormora –solo che ieri sera... beh, in realtà mi è successo varie volte, osservo il divano dove ci siamo baciati e tu non ci sei... e manca qualcosa- sospira e accende il motore.

Questo deve essere un sogno. –Cosa manca?- chiedo, mentre l'auto parte.

-Non lo so... qualcosa- ammette con un filo di voce -e poi arriva il tuo messaggio- aggiunge. Sembra nervoso. –Tu come stai?-

-Bene- mi rifiuto di dirgli il senso di vuoto che mi opprime il petto da quando non lo vedo. Sospetto che lui lo sappia già.

Harry apre la bocca come se volesse dirmi qualcosa, poi la richiude.

-Dove stiamo andando?- chiedo, prima che il silenzio cali su di noi.

-Questa è una sorpresa- dice, un luccichio nello sguardo verde.

-Quindi non posso sapere nulla-

-No, non puoi- ridacchia -spero che ti piaccia-

Sorrido. -Staremo a vedere- e rimango, semplicemente appoggiata al sedile. Sono curiosa. Non mi resta che aspettare.



NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao!

Cosa ne pensate di questo capitolo? Spero che vi sia piaciuto.

A presto

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