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ALLA RICERCA DI UN BACIO

-Facciamo domanda all'Alpha Gamma Teta- esclama Blasy, sorridente mentre disfa la sua valigia –così staremo insieme- continua, posando i vestiti nell'armadio.

L'idea non mi sembra male. Mi siedo sul mio letto. È fastidiosamente duro. –Cosa dobbiamo fare?-

-Parlare con la ragazza a capo della sorellanza, si chiama Mary ed è simpatica, l'ho incontrata mentre facevo un giro per il campus per vedere com'era-

-Hai fatto un giro d'ispezione del campus?- chiedo, sorridente.

-Certo, io sono super organizzata-

Annuisco. Non mi sarei aspettata un simile comportamento da Blasy. Normalmente sono io quella che si preoccupa di tutto, non mi dispiace per una volta non essere l'apprensiva.

-Posso essere sincera?-

-Devi essere sincera- le dico. Ho bisogno di un'amica sincera. Qui sono sola, senza Janet, senza... Susy. Il pensiero di Susy mi stringe lo stomaco.

-Ho scritto a Mary questa mattina e mi ha detto che faranno la prova d'ingresso già questa sera- giocherella con la collana –potresti venire anche tu-

Una prova d'ingresso? L'idea mi agita, ma non posso tirarmi indietro. –Perfetto- mormoro. Si preannunciano guai.

L'Alpha Gamma Teta è una bella sorellanza che ha la sede in una deliziosa villetta con un bel giardino. Sembra quasi la casa delle bambole. Mary stessa sembra una bambola. Ci accoglie sulla porta, un abitino blu stretto in vita. I capelli neri le ricadono sulle spalle formando dei deliziosi boccoli.

-Benvenute- dice con una voce dolcissima. In lei c'è qualcosa che mi ricorda Janet.

-Grazie mille per averci dato questa possibilità- dice Blasy, quindi si volta verso di me –lei è la mia amica Audrey-

-Piacere- dico, prendendole la mano. È piccola e delicata, ho quasi paura di farle male.

-Sono felicissima che siate qua!- esclama lei. Sembra una bambina. Ci fissa con gli occhi truccati come la protagonista di un manga. –Entrate, care, entrate, io vi raggiungo a breve e vi spiego come sarà questa prova-

Procediamo. La stanza in cui ci troviamo è grande, completamente dipinta di rosa pastello. Ci sono diverse ragazze, alcune sedute sui divani, altre in piedi. Parlano tra di loro. Qualcuna ha un bicchiere in mano. Certe sono già membri della sorellanza, indossano una maglietta con le lettere greche dorate su sfondo bianco.

-Se entriamo ne daranno una anche a noi- mi sussurra Blasy, piena d'entusiasmo.

-Suppongo di sì- mormoro. Ho le mani sudate e un groppo in gola.

-Già adoro questo posto!-

-Per ora mi accontenterei di una stanza con un armadio a testa- le rispondo.

Blasy ridacchia e mi da una pacca sulla spalla. –L'avremo certamente-

Mary entra proprio in questo momento. Cammina sulle punte come una ballerina di danza classica. Non mi stupirei se si venisse a sapere che nel tempo libero si allena per fare Odette ne "Il lago dei cigni".

-Ragazze!- esclama. Si guarda in giro, quindi si avvicina al tavolino e si appoggia. –Silenzio, per favore!- continua, la vocetta da bambina.

Tutte le presenti si zittiscono.

-Bene, bene, arriverò subito al punto- Mary ci sorride, incoraggiante. –La prova per entrare in questa sorellanza è molto semplice- fa una piccola pausa –dovrete baciare un ragazzo e portare una foto come testimonianza di ciò entro un paio di ore-

Nella stanza cala un attimo di silenzio, poi delle ragazze ridacchiando e parlottano tra loro. Un brivido mi percorre la schiena. Dove posso trovare un ragazzo da baciare in così poco tempo?

-Su, ragazze, fate silenzio- continua Mary, sorridente. Batte un paio di volte le mani. –Dovrete farlo questa stasera-

La gola mi si stringe. Un bacio. Non voglio baciare uno sconosciuto. Ripenso al bacio a stampo di Harry, alle sue labbra bollenti premute sulle mie.

-Tre, due, uno, andate e buona fortuna-

Molte ragazze si catapultano fuori dalla stanza, ridendo, urlando, scherzando. Blasy mi si avvicina.

-Dobbiamo solo trovare un ragazzo che ci baci- dice sorridente –non è difficile-

Annuisco. Il mio cuore è stretto in una morsa. Non voglio baciare uno sconosciuto, sarebbe una cosa molto triste.

-Tutto bene, ragazze?- chiede Mary, gentilmente, avvicinandosi.

-Sì, tutto bene- mi ritrovo a dire.

-Ottimo, allora cercate il vostro principe azzurro- e si allontana, canticchiando una canzone.

-Vieni- mi dice Blasy, prendendomi per mano -so dove andare-

-Sono certa che qua troveremo un ragazzo che ci baci e faccia la foto con noi- dice Blasy. Siamo fermi davanti alla confraternita Teta Beta. Si tratta di una casetta bassa con dei manifesti colorati appesi fuori. Nel vialetto vedo delle bottiglie di birra vuote gettate per terra. Lo stomaco mi si stringe in una morsa dolorosa. Vorrei solo voltarmi e correre via.

-Non mi sembra molto... perbene, ecco- sussurro.

-Abbiamo bisogno di un paio di baci, non di qualcuno che ci sposi- mi ricorda Blasy.

-Certo, ma se fosse un posto un po' più decoroso preferirei- mormoro.

-Su- mi prende per mano –niente indugi, non mi dire che a Parigi frequentavi solo posti decorosi, eh?- mi trascina con sé.

Ripenso con molta nostalgia a Janet e ai suoi amici super chic. Lì nessuno mi avrebbe costretto a fare una cosa simile. Deglutisco. Devo stare al gioco.

Blasy bussa alla porta. Qualche istante dopo un ragazzo apre la porta. È spettinato e si gratta la testa con un'espressione interrogativa, come se due alieni avessero bussato alla sua porta.

-Ragazze, a cosa devo questa bella sorpresa?- e ci fissa come se fossimo due bocconcini. Disgustoso.

-Ciao, Jeffry- esclama la mia amica, la voce bassa seducente. Fa un passo avanti e si appoggia allo stipite della porta, sotto lo sguardo sorpreso del ragazzo. –Ci potresti aiutare a fare una cosa?-

-Qualsiasi- strizza l'occhio.

Capisco che non ce la posso fare.

-Mi dispiace, Blasy- le lascio la mano –tu fai pure quello che devi- mi volto e corro via nella notte.


NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao!

Riuscirà la nostra Audrey a ricevere il suo bacio?

A presto

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