Partiamo il sabato mattina. Il viaggio è veloce e io sono stranamente di buon umore. Perfino Harry ha perso l'aura del bad boy. Sorride, canticchia, ride. Insomma, sono quasi certa che tutto andrà per il meglio. La vacanza comincia nel migliore dei modi.

-Eccola!- esclama, quando la casa compare in lontananza.

La villetta è color panna. Noto che ha un ampio terrazzo al secondo piano.  Harry parcheggia l'auto davanti. Scendo immediatamente, il cuore in gola.

-Curiosa?- mi chiede lui, ridendo e raggiungendomi.

-È molto bella-

Harry ridacchia, apre il cancello e mi porta dentro, spingendomi dolcemente. Posso sentire il profumo della salsedine e il rumore del mare. L'atmosfera è magica.

-Vieni- Harry mi prende per mano e mi conduce intorno alla casa.

La vedo immediatamente: una spiaggia dalla sabbia bianchissima e il mare che s'infrange sul bagnasciuga.

-Non ci posso credere... - sussurro.

-Credici, abbiamo una spiaggia privata, solo per noi due- mi da un bacio sulla punta del naso.

Scoppio a ridere e corro avanti, affondando nella sabbia.

-E non hai ancora visto dentro- continua.

Senza rispondere corro verso l'entrata sul retro. La porta è completamente di vetro. La apro e mi ritrovo in una stanza con una enorme torre Eiffel appoggiata a una parete. Per terra il parquet è ricoperto di petali di rose rosse. Ci sono anche alcuni cuscini rosa. Sulle pareti ci sono delle fotografie degli scorci più belli di Parigi. Sento dei passi dietro di me.

-Grazie, grazie, grazie- mi volto e corro tra le braccia di Harry. Lo stringo a me e lo ricopro di baci.

-Così avrai la tua Parigi sul mare- dice lui, tra un bacio e l'altro, stringendomi la vita.

Sono fuori di me dalla gioia. -Grazie!- urlo.

-E ho preso un gran numero di film che piacciono a te- continua.

-Tipo?- chiedo, sorridente.

-Vacanze Romane-

-Je t'aime- esclamo, ridendo e stampandogli un bacio sulle labbra.

-Aspetta- mi prende per le spalle e mi allontana leggermente da sé –non ti garantisco che riuscirò a vederli tutti senza addormentarmi-

-Non temere, ti terrò sveglio io-

Fa una smorfia. –E questo già non mi piace-

-Oh, te lo renderò molto piacevole in realtà- gli accarezzo la guancia.

-Interessante, molto interessante- dice, sorridendo.

Mi stringo un po' di più a lui. Harry mi afferra con forza per i fianchi e mi attira a sé. Mi sfugge un risolino, mentre sento la temperatura aumentare. No, non è solo per il caldo.

-Quasi dimenticavo- esclama Harry, un leggero sorriso sulle labbra.

-Cosa?- chiedo, spingendomi sulle punte e dandogli un leggero bacio sulla punta del naso.

Mi spinge delicatamente indietro e tira fuori il cellulare dalla tasca dei jeans. –Ho fatto una promessa-

-Quale?-

-Dobbiamo chiamare una persona- fa partire la chiamata. Sento la voce di Louis.

-Ehi, come sta andando la vacanza?- chiede, allegramente.

-Molto bene- risponde Harry.

-Come sta Audrey?-

Avvampo. Harry mi fa segno con un movimento della testa.

-Bene- dico –tutto bene-

-Non dubito che vi divertirete, mio fratello sa come divertirsi- e ridacchia.

-Louis!- lo riprende Harry, il tono serio.

-Scusa, scusa, non ne ho potuto fare a meno- risponde il fratello, ridendo ancora di più.

-Sei sempre il solito- replica Harry, alzando gli occhi al cielo.

-Lo come sono fatto, io... -

-Ciao, Louis- lo liquida Harry, poi ridendo riattacca.

Rido a mia volta.

-Louis è uno sciocco- dice Harry. Il suo sguardo verde brilla. È bellissimo.

Mi stringo nelle spalle. -Non lo siete un po' tutti voi ragazzi?-

-Io no-

-Allora sei davvero l'eccezione- rispondo sarcastica e gli butto le braccia al collo. È bello aggrapparmi a lui. Lui mi attira a sè, come se non aspettasse altro.

Ci baciamo. Il bacio diventa subito infuocato. Mi stringo forte a lui, come se dipendesse da questo la mia stessa vita. Harry mi tira giù, sui morbidi cuscini, tra i petali di rosa che si attaccano alla mia maglia e alla mia gonna. Le sue labbra affondano nel mio collo. Passo le dita tra i suoi capelli, completamente assorbita dal momento. Chiudo gli occhi. Un senso di caldo languore mi si diffonde lungo il corpo. Gemo. Non voglio che si fermi. Harry scende lentamente, mi bacia il décolleté, attento a ogni lembo di pelle, poi inizia a farmi scivolare di dosso i vestiti. La sensazione della sua bocca sulla mia pelle mi fa quasi impazzire. Lo desidero, lo voglio. Il pensiero mi sorprende. Le sue mani si fanno audaci, risalgono lungo le mie gambe. Butto indietro la testa, ansimando. Mi accarezza lentamente e teneramente, mentre continua a baciarmi. Arriva all'improvviso. È simile a un'esplosione. Lancio un grido e inarco la schiena, il cuore che mi batte così forte che temo che mi uscirà dal petto. Mi lascio ricadere tra le braccia di Harry. Ho il respiro affannoso e tremo. Mi stringo di più a lui.

Harry mi sorride. -Piaciuto?- chiede, irriverente.

Lo colpirei, ma poi mi limito a ridere. -Diciamo di sì-

-Solo diciamo?- ride, sembra sereno, un Harry diverso -Non si direbbe-

Gli faccio la linguaccia. Lui ride. Mi ritrovo a pensare nuovamente che questa vacanza proprio è iniziata nel migliore dei modi.

NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao!

Cosa ne pensate?

A presto