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Capitolo 19

Con la morte di Persefone, la grotta cominciò a tremare e pezzi di roccia iniziarono a cadere. Presi Selyn in braccio e volai verso la lente di ingrandimento. Per fortuna adesso alla mia destra erano le falene a trasformarsi in farfalle invece che viceversa. Passata la lente inspirai più aria possibile, Selyn fece lo stesso e, attraversato il parallelepipedo, ci ritrovammo in acqua.
Per poco non mi dimenticavo che avevo ancora le ali: non sapevo bene come toglierle, ma mi bastò sfiorarle con le dita e svanirono, come anche il vestito bianco. Al suo posto tornarono i miei pantaloni trasandati e una maglietta azzurra. Stavo per finire il fiato quando finalmente arrivai in superficie.
Ad accogliere me e Selyn c'erano tutti i ragazzi del campo, e le proprietarie, naturalmente arrabbiate. Cercai tra tutta quella gente i volti di Axel e Mia, ma non li trovai, mi fece trasalire la voce squillante di Denise:
"Ma come vi siete permessi? Allora eravate voi i due che erano andati al terzo piano! Vergognatevi per aver infranto per più di una volta le regole stabilite dai vostri superiori". Mentre parlava, Denise gesticolò così tanto che con una delle sue unghie laccate graffió addirittura Desirée in testa, che disse con tono offeso e decisamente drammatico:
"Ahia Denise! Mi hai quasi aperto la testa a metà!"
"Tranquilla, tanto è vuota" sussurrò Selyn, il quale era stranamente tranquillo, e la cosa mi tranquillizzò a mia volta. Mi accorsi solo in quel momento che un bellissimo sole arancione stava sbucando da dietro una collina: l'alba.
Eravamo davvero stati per così tanto tempo nella grotta?
In realtà non riuscivo a credere di essere stata in quella grotta. La voce di Desirée mi svegliò dai miei pensieri:
"Avete infranto tutte le regole che non dovevate infrangere, anche la più importante, avete scoperto cose che non vi riguardavano" a quelle parole tutti i ragazzi del campo la guardarono straniti e cominciarono a sussurrare:
"Quali cose? Cosa ci nascondono le proprietarie?".
Desirée quindi abbassò il dito che aveva alzato contro di noi, rendendosi conto di aver detto troppo, perciò virò su un altro argomento, andando al punto:
"Per tutti questi motivi, io: Desirée Taylor, e lei: Denise Smith, cioè le proprietarie del Dikya, espelliamo da questo campo estivo Crystal Campbell e Selyn Serafine. Preparatevi le valigie, dovreste ringraziarci per avervi espulso assieme, Romeo e Giulietta".
Il silenzio calò, nessuno sussurrò più una singola parola. Guardai Selyn: mi sorrise. Sembrava dispiaciuto, ma allo stesso tempo soddisfatto.
"Dai, che cosa aspettate?" ringhiò Denise.
A quel punto una figura slanciata si fece avanti: Mia.
"Se Crystal e Selyn se ne vanno, me ne vado anch'io" disse decisa.
Le feci il più bel sorriso che avessi mai fatto.
"Allora me ne vado pure io" disse un'altra figura familiare: Axel.
A quel punto un sacco di ragazzi e ragazze si fecero avanti dicendo:
"Si, torno a casa anche io"
"Anche io"
"Pure io vado via", fino a quando tutti i ragazzi del Dikya decisero di andarsene. Denise e Desirée erano esterrefatte, ma non fecero nulla.
Anche se nessuno tranne me e Selyn riusciva a vederlo, Ila era seduto sul bordo della piscina con i piedi che sguazzavano nell'acqua.
Cominciò a ridere fragorosamente e ci disse:
"Accidenti ragazzi, prima sconfiggete Persefone, poi convincete tutti i ragazzi ad auto espellersi dal campo. Siete proprio due personaggi".
Cominciammo a ridere anche io e Selyn, quindi uscimmo dalla piscina e andammo verso le nostre camere, come fecero poi tutti gli altri ragazzi. Feci velocemente la valigia e nel mentre chiamai mia madre perché mi venisse a prendere. Uscii quando tutti stavano ancora facendo la valigia. Andai verso Ila e tirai fuori dalla tasca dei jeans una cosa: una maglietta... con disegnate le fasi lunari e la "C" di "Cara".
"Tieni. Voglio che la tenga tu, magari guardandola potrai rallegrarti pensando...", stavo per dire "A Cara", ma Ila mi interruppe e completò lo frase con:
"...a te. Sei una brava ragazza Crystal, tenere un angolino per te tra i miei pensieri mi farà solo che bene. Ovviamente ci sarà sempre un angolino anche per Cara, anzi, più di un angolino, tuttavia... cosa diventeremo in futuro se continuiamo a pensare al passato? Non tormentarti con i ricordi, goditi la vita Crystal. Io penso di aver fatto quasi tutto ciò che volevo fare nella mia vita, soprattutto sono riuscito a rendere felici molte persone".
"Oh, e riesci benissimo a farlo anche da morto, fidati" gli sorrisi, lui ricambiò, si alzò in piedi e mi abbracciò.
"Addio Crystal. Salutami Cara e... ci vediamo nella prossima vita" mi disse ridendo. Anche io allora ero riuscita a rendere felice qualcuno.
Quando mi guardai attorno, mi accorsi che erano usciti quasi tutti i ragazzi. Presi la valigia per andare a cercare Selyn, ma una mano prese la mia da dietro e la strinse: era lui.
"Ci rivedremo di sicuro, te lo prometto" gli dissi.
Mi baciò e rispose:
"Sembri dispiaciuta per me. Guarda che del Dikya non mi interessa, ho già tutto ciò di cui ho bisogno".
Lo guardai dritto negli occhi, appoggiai la mia fronte sulla sua, e senza accorgercene dicemmo all'unisono:
"Io ho e avrò per sempre te".

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