Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

4.5

T A S Y A

Quando ero piccola adoravo i tacchi, ma ora ho una nuova filosofia di vita: rimanere in bilico fra due decisioni che potrebbero cambiare radicalmente la tua vita è molto meglio che ritrovarsi in bilico su un paio di scarpe col tacco.

I miei genitori mi portavano spesso con loro al centro commerciale - soprattutto quando l'altra opzione era lasciarmi con la babysitter - e ogni volta era la stessa storia: li trascinavo nel reparto scarpe e rimanevo ad ammirare un paio di decolté rosse per qualche minuto, sperando che un giorno le avrei potute indossare.
Per me erano così eleganti, sembravano anche comode! Inoltre mia madre le indossava spesso, desideravo moltissimo assomigliarle e pensavo che in quel modo sarebbe stata fiera di me.
Poi mi avrebbero anche resa più alta: ero solo una bambina, ma restavo comunque la più bassa della classe e tutti i miei compagni mi prendevano in giro per questo. Ma soprattutto le avrei usate per baciare il mio ragazzo dei sogni come in una scena da film: io su delle graziose scarpe rosse, con la gamba alzata indietro e fra le sue braccia.

Se potessi tornerei immediatamente indietro nel tempo, mi tirerei una sberla e mi urlerei addosso di essere una stupida illusa.
Sono una trappola mortale! I piedi stanno implorando pietà e le gambe stanno per cedere, non comprendo se per lo sforzo o lo scarso equilibrio; nell'ultima mezz'ora ho rischiato di slogarmi la caviglia cinque volte.

Con uno scatto libero i piedi da questa maledetta morsa, poi lancio le scarpe dall'altra parte della stanza. Le sento rimbalzare contro il muro e l'immagine del tacco che si rompe mi fa sentire incredibilmente realizzata. Sbuffo e mi siedo a terra, dove mi massaggio la pianta del piede. «Perché non posso indossare delle semplici ballerine?» piagnucolo.

Calvin sussulta. «No, le ballerine no!» esclama. Dal suo tono di voce sembra quasi io abbia appena commesso un'eresia. «Col vestito lungo sarebbero inguardabili e poi sono l'antisesso.»

«Ma a me piacciono!» ribatto.

Sospira. «Ricordami perché sono ancora tuo amico.»

Rachele si avvicina e mi stringe in un piccolo abbraccio. «Coraggio, con un po' di allenamento riuscirai a camminarci senza cadere di faccia davanti a tutti» Mi dà una pacca sulla spalla. «Perché hai la maglietta bagnata?»

«Perché indossare quelle scarpe per lei equivale a combattere contro venti lottatori di sumo» risponde Calvin, ridacchiando. «Ma non ti preoccupare: sei comunque adorabile.»

Gli faccio una linguaccia e raccolgo i capelli in una coda bassa, sperando di rinfrescarmi almeno la nuca. «È stata una pessima idea» borbotto. Quando mi sono iscritta ho pensato solo al discorso e non a tutto il resto: vestiti per colpa dei quali inciamperò sicuramente, scarpe che sono considerabili trampoli, trucco che i clown mi farebbero solo complimenti... «Sono ancora in tempo per scappare?»

«Non ho ancora capito perché hai deciso di iscriverti» afferma Calvin. Il cuore smette di battere e anche Rachele sembra essersi immobilizzata. No, non fare quella domanda... «Non me l'hai mai spiegato. Perché?»

«Sì, insomma...» balbetto, passando la mano sul collo. Inventati qualcosa, coraggio! «Ma perché mi stai facendo questo interrogatorio? Parliamo di te, piuttosto. Con Andrew come va? Avete già fatto sesso?»

«Tasya!» strilla con voce acuta. Regola numero uno su come colpire Calvin: fa' una domanda scomoda e che lo metterà a disagio e lui si dimenticherà di quella che ha fatto a te. Lo so, è un colpo basso, ma non mi ha lasciato scelta. «Non sono affari tuoi!»

Io e Rachele scoppiamo a ridere. «Come procedono le cose fra di voi?» chiede lei.

«Alla grande. Penso di aver finalmente trovato la persona giusta» spiega, sospirando melodrammaticamente. «Purtroppo è preoccupato per il processo e mi ha implorato di farlo salire alla sbarra per testimoniare contro mio padre.»

«Non potresti sfruttare la cosa a tuo favore? Potrebbe raccontare tutte le tue confessioni, rivelare quanto fossi spaventato di tuo padre e dell'idea di fare coming out. Potresti allungare la pena e vincere il processo» dico «E se tua madre decidesse di confermare la sua versione e di descrivere tuo padre come un uomo violento avreste vinto.»

«E se invece venisse scagionato?» ribatte «Non voglio metterlo in mezzo o mio padre perseguiterebbe anche lui una volta fuori di prigione.»

Un silenzio pesante si fa spazio fra i nostri corpi, così decido di smorzare la tensione e fare qualche domanda a Rachele. «Tu che mi dici, invece? Hai un ragazzo?»

Scoppia a ridere. «No.»

«Perché no? Sei così bella» interviene Calvin.

Se solo potessi vederla...

«Ho passato molto, troppo tempo dietro a un ragazzo per cui non ne valeva la pena. Ora mi sto occupando di me stessa e delle mie passioni, mi sto impegnando con la scuola e sono felice così» spiega «Se mai dovesse arrivare il ragazzo giusto, spero non lo faccia ora.»

«Che passioni?» domando.

«Suono il pianoforte e il violoncello, mi piace cantare e leggere fumetti di supereroi. Sono di mio fratello e mi permette spesso di usarli, purché non li rovini, ovviamente» ridacchia. «Leggo molto, mi piace uscire con gli amici... Ho una vita semplice, ma mi piace.»

«Comprendo, con l'unica differenza che la mia non mi piace» affermo.

«Tu hai un ragazzo, giusto?» chiede Rachele.

Annuisco. «Si chiama Kol e ci siamo incontrati abbastanza casualmente» dico, sorridendo a questo pensiero. «A proposito, devo andare! Mi starà aspettando!»

«Hai bisogno di un passaggio?» chiede Calvin.

«No, mi porta Zach» rispondo, dando un bacio sulla guancia al mio migliore amico e poi un goffo abbraccio Rachele. «Ci vediamo!»

È incredibile come i luoghi dipendano dagli avvenimenti.
Questo parco è dove ho incontrato per la prima volta Kol, dove ha mentito sull'avere un cane e dove mi ha definita "bella". Se quel giorno all'aeroporto mi avesse lasciata non ci avrei più messo piede, ma ora è il mio posto preferito nel mondo.
I ricordi sono dolci, il cuore batte di gioia e sono tranquilla qui. Le cose potrebbero cambiare da un momento all'altro, ma spero rimanga così ancora per molto tempo.
Voglio restare fra le sue braccia all'infinito, ascoltare le sue parole, accarezzare i suoi capelli, percepire il suo calore... Voglio restare innamorata per l'eternità.

«Tasya!» Kol si siede al mio fianco e mi stringe fra le sue braccia, lasciandomi un piccolo bacio sulle labbra. Mi sento avvampare e d'istinto affondo il viso nella sua maglia, inebriandomi del suo profumo. Non sono ancora abituata a questo tipo di contatto, a questi baci improvvisi e ad avere un ragazzo. Lo sto aspettando da molto e dovrei essere arrabbiata per il suo ritardo, ma non voglio rovinare il momento... «Come stai?»

«Bene» sorrido. «Il concorso e le lezioni private mi stanno prosciugando tutte le energie, ma sono soddisfatta di come stanno procedendo le cose.»

«Davvero?» chiede.

Mi stendo e appoggio la testa sulle sue gambe. «Sì,» rispondo, «ma devo chiederti un'opinione su una cosa.»

Inizia ad accarezzarmi i capelli. «Qualsiasi cosa.»

«Mi sono iscritta al concorso principalmente per il discorso, perché ho un piano e riguarda la mia lista dei desideri. Dovrei farne uno per incoraggiare le persone a supportare Calvin e denunciare le ingiustizie nel mondo, il tutto parlando di suo padre e del processo. È una cosa rischiosa, potrei rovinare il concorso e la vita delle persone che ci lavorano, ma voglio farlo comunque. Pensi sia una cattiva idea?» Il suo silenzio mi stringe il cuore in una morsa che mi fa mancare il fiato. «Lo prendo come un sì.»

«Sei la persona col cuore più grande che io abbia mai conosciuto» mormora.

Aggrotto la fronte. «Cosa?»

«Sei una persona meravigliosa, Tasya» ripete «Sei parte di me, ormai. La mia parte preferita.»

Non riesco a trattenere un sorriso, che Kol si affretta subito a baciare. «Comunque i miei genitori vogliono invitarti a cena fuori» Il cuore smette di battere. Ho sentito bene? «Sono curiosi di conoscere meglio la ragazza che mi ha impedito di partire e lasciare il Canada.»

Mi alzo di scatto e spalanco la bocca. «No! E se facessi qualche figuraccia? Come dovrei vestirmi?» chiedo, sentendo l'ansia scorrermi per tutto il corpo. «Non puoi avvisarmi così, non senza preavviso!»

«Tasya, rilassati!» ridacchia. Mi riabbraccia e torna a farmi stendere, lasciandomi un bacio sulla fronte. «Ti adorano già, qualsiasi cosa tu dica per loro è poesia. Andrai alla grande.»

Mi mordicchio il labbro, sentendo il cuore martellare contro il petto.
Ma non appena Kol mi lascia un ennesimo bacio sul dorso della mano, tutto sparisce e un piacevole tepore mi scalda la mano.
Come può farmi quest'effetto?
Adoro sentire il contatto fra i nostri corpi, le nostre epidermidi che si sfiorano... Un pensiero si fa strada per la mia mente e tutta la gioia si spegne, lasciando spazio alla paura: come dovrei dirgli del desiderio numero undici?

«Tasya, tutto bene?» chiede, con marcata preoccupazione nella sua voce.

No, non va tutto bene.

«Ovviamente» Forzo un sorriso e mi alzo, trascinandolo con me. «Andiamo a fare una passeggiata, adesso.»

N/A

CIAO!

Ho aggiornato due volte in un weekend, sono fiera di me stessa!✈️

Questo capitolo mi ha fatta andare in crisi, infatti mi è venuto un blocco e non riuscivo a scrivere alcuna frase decente. Poi, per fortuna, è passato tutto ed eccomi qua!

Non ho molto da dire, perciò vi lascio un'anticipazione del prossimo capitolo: sarà il giorno del processo.😏

Ora vado, che domani ho scuola!

Buona notte a chi leggerà questo capitolo appena pubblicato e buon giorno a chi lo leggerà domani!♥️

Alla prossima!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro