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[Il salvataggio]

Aurora POV

Mikasa mi portò lontano dai ragazzi, mi fece strano perché non ha mai fatto così, solo quando le cose sono serie, mi portò fuori della piccola struttura e iniziò a parlarmi, diceva che sembravo molto lontana dal capitano e forse ha ragione, anche se devo dire di avere una semplice cotta passeggera perché mi piaceva quando avevo solo 15 anni, in sintesi mi era passata per il cambio di gusti dato dall'età, però ho ancora un fardello che mi porto con me e questo è da ora mai 9 anni, 

però non riesce a passarmi questo enorme peso che ho nel cuore, quelle parole che mi disse non me le sono mai scordate non è perché erano offensive, solo per un cuore innamorato erano offensive, ha detto solo delle semplici parole, quelle 2 cazzo di parole che mi tormentano il giorno e la notte avvolte facendomi perdere anche il sonno, specialmente quella sera di 9 anni fa, Mikasa mi guardò negli occhi intuendo forse tutto quello che penso.

Mikasa: Auri...a te non piace il capitano in senso amoroso, vero?

Io: non lo so...sono molto confusa...non so se mi piace il capitano o...Lasciamo stare Miki non capiresti.

Mikasa: è una situazione complicata, vero? 

Io: si Mikasa, sto per esplodere anche se non lo do a vedere *lieve pianto*.

Mikasa: oh Auri no, non piangere *abbraccio* qualunque cosa tu sceglierai io ti aiuterò e sosterrò, ok sorellina? 

Io non feci altro che annuire, piangere e ringraziare Mikasa, era l'unica cosa che potevo fare in quel momento in assenza di parole, le lacrime erano talmente tante che mi avevano offuscato la vista e di conseguenza abbracciai di più Mikasa che in quel momento mi stava consolando proprio come faceva ogni volta mia madre quando mi sentivo giù o altro, mi separai dall'abbraccio dopo essermi calmata, la faccia di Mikasa era tale e quale a una che aveva capito la situazione così mi disse di prendere un secondo d'aria per far si che gli occhi gonfi passassero, 

dopo una manciata di minuti ritornò dentro per non so cosa, però poi sentii la porta sul retro aprirsi andai verso la porta sul retro ma rimasi nascosta, sentii 2 voci parlare, ma quelle voci le conoscevo bene, una era la voce di Mikasa l'altra era quella di Chris, lo so che non è per nulla giusto sentire le conversazioni altrui ma il comportamento di loro 2 era troppo strano, sento che la loro conversazione era centrata su di me e forse di tutta questa situazione e molto probabilmente che centra anche la mia confusione, volevo delle risposte e basta non volevo altro, così ascoltai.

Mikasa: Chris...dimmi la verità non ti piaccio io, vero? 

Chris: Miki...perché mi stai dicendo ciò?

Mikasa: si vede che ti piace qualcun'altra che non sono io, si vede non puoi mentirmi, tranquillo lo capisco.

Chris: ma che posso fare...ora mai è troppo tardi...l'ho ferita molto tempo fa, l'ho capito dai suoi occhi, si spensero con una velocità che non puoi immaginare come se le avessi preso e portato via i suoi sogni in quel istante che io ho pronunciato quelle stupide parole che non dovevano uscire dalla mia bocca e manco erano vere, quegli occhi che mi sogno ogni volta che mi addormento o quando semplicemente chiudo gli occhi, quei suoi meravigliosi occhi senza più quella bellissima scintilla che li illuminava, non sai quanto male potevo sentire in...lasciamo stare.

Mikasa: lo so che potevi percepire il suo dolore e forse ho capito un po tutto da questa situazione e forse posso aiutare te e lei.

disse Mikasa pattando la testa a Chris, sentii che rientrarono tutti e 2 in casa, poi appena guardai dritta davanti a me vedevo di nuovo tutto sfocato delle altre lacrime scesero dai miei occhi, ma dopo poco mi asciugai le lacrime e cominciai a pensare a tutto, infatti i miei pensieri erano molto confusi e tutti quanti messi alla rinfusa, non sapevo cosa fare sta volta, la prima volta che la soluzione non mi si era presentata davanti agli occhi, mi rialzai da terra scrollandomi di dosso alcuni pezzi d'erba dai pantaloni e rientrai in casa, 

con sguardo neutro immersa nei miei pensieri, mi sedetti vicino al caminetto con le mani che sostenevano la testa, osservai le lingue di fuoco danzare a destra e sinistra, una danza ipnotica ai miei occhi, potevo vedere tutti i miei ricordi più belli dentro quelle lingue rosse e arancio e tra quei ricordi c'era quello di quando conobbi Chris fino a quella sera di natale vicino alla pista di pattinaggio sul ghiaccio che mettono a natale per la fiera delle feste, potevo vedere il sorriso di Chris che notavo essere falso ma lasciai correre perché il mio istinto si era sbagliato...specialmente dopo quella sera.

Levi: muoviamoci, dobbiamo recuperare quei 2.

Io & gli altri: Signorsì signore .

dissi alzandomi per andare verso la carrozza però prima spensi il caminetto per evitare che scoppi un incendio, Levi ordinò a me, Mikasa, Chris e Armin di salire sulla carrozza, io dietro con gli altri e Chris alla guida del carro da carovana, poi Levi appoggiò la schiena sulla parete del carro stendendo il braccio dietro di me che ero più assolta dai miei pensieri, ma Mikasa mi risvegliò con un piccolo strattone facendomi sedere affianco a lei poi dissi sussurrando.

Io: ma che fai?

Mikasa: ti salvo il culo stupida.

disse guardando in modo fulminante Levi che in quel momento era confuso, ma quando guardai verso Chris è lì che mi sconvolsi, vidi lo sguardo di Chris era come infastidito da Levi, appena guardai nei suoi occhi era come se le fiamme della gelosia l'avessero avvolto, feci un sorriso ma ricordai quello che era successo tempo fa, si è passato molto tempo ma le ferite dal cuore sono difficili da curare/togliere, non so cosa ci sia nel cervello di Chris in questo momento e non voglio leggergli la mente nel suo palazzo mentale, io non ne ho il diritto di curiosare dentro la testa gli voglio troppo bene per fargli questo.

Io: "Chris io ti voglio troppo bene per leggerti la mente e violare quel poco di segretezza della tua mente, non voglio violare i tuoi pensieri, per me è come se ti avessi fatto violenza se lo facessi"

poi non so perché ma sentii un POP suono che di solito fa il "filo" del contatto mentale quando qualcuno si scollega dalla mente di qualcun altro, oppure detto in termini più tecnici "spezza il filo del contatto", non so perché ma lasciai perdere perché quel suono può essere prodotto da qualunque cosa quindi lasciai correre, poi Levi richiamò la mia attenzione chiamandomi con il mio classico nomignolo che oramai (come Pablo Neruda) da pseudonimo è diventato il mio nome legale, per dire.

Levi: Auri, che diamine hai ora che guardi per terra?

Io: Nulla...ero solo assolta dai miei pensieri nulla di più nulla di meno.

Levi: da quali pensieri?

Io: nulla...una cosa che saprai un po più in là, è difficile da comprendere e da dire.

Levi: in che senso?!

Io: l'ho detto è difficile. 

E non dissi altro, ma Armin non sembrò molto convinto infatti stava lì a guardarmi con molti dubbi nella mente, nel mentre il carro correva verso la chiesa nella terra di Rod Reiss, arrivammo nel cuore della notte, prendemmo un paio di bombole per entrare e fare un imboscata, con le pistole fumogene faremo una nebbia verde ideal per nascondersi però stando in vista, io aiutai Armin a preparare l'occorrente per il diversivo però vedo il povero Armin agitato, lo riguardai e dissi.

Io: Armin, calmati ok sappiamo quello che stiamo facendo e noi crediamo nelle tue capacità quindi ora respira e calmati, ok?

Armin: Aurora, però scusa se te lo dico ma ho dei dubbi sulla provenienza tua e di Chris.

Io: Armin se intendi che noi siamo un pericolo, non ci contare molto siamo più pericolosi di una margherita appassita, o meglio una foglia e più pericolosa e se ci arrabbiamo siamo pericolosi ma fino ad allora noi non faremo mai del male a qualcuno.

Armin: hai ragione Auri, poi questo non è il momento adatto per dubitare di qualcosa o di qualcuno.

Io: Armin, sei teso datti una calmata, guardami negli occhi, tu...c'è...la...puoi...fare.

il biondo mi guardò dritta negli occhi e con un sospiro si calmò, e mi chiese scusa per quello che ha detto lo perdonai per quello, andammo verso la botola dietro l'altare e la aprii era buio e odorava di lavanda forse per mantenere la sacralità del luogo anche se sembra più una cosa pagana questo tipo di pratiche come dire...così...beh strane (anche se so il significato di queste azioni da parte di sti tizi), 

però non feci caso a nulla in quel momento perché sicuramente c'è la squadra di quel dannato vecchiaccio di Kenny senza offesa per lui ovviamente essendo lo zio di Levi cerco di mantenere rispetto per ogni famigliare che fa di cognome Ackerman essendo anche i più forti dell'intera umanità, entrai prima io e Sasha con i nostri archi in attesa dell'ordine.

Io: Sasha avvicinati un secondo.

Sasha: cosa Auri?

Io: Puoi passarmi il tuo arco che ti faccio una cosa.

lei un po titubante mi passò il suo arco, presi l'arco e con la mano destra mentre l'altra la passai su tutta l'anima del arco e gli feci apparire dei dettagli in avorio, Sasha per un secondo gli comparvero delle stelle negli occhi per poi riprendere il suo arco con un sorriso da bimba felice, lei mi ringraziò per aver reso il suo arco molto più bello di prima.

Io: Sasha questo non l'ho fatto a caso questo piccolo cambiamento nel tuo arco, l'ho potenziato per far si che il piano riesca al meglio.

Sasha: Grazie Auri sei un genio anche con le armi oltre che nel cibo.

Io: ma dai Sasha ho cucinato solo una volta.

Sasha: però sei sempre e comunque un genio in cucina.

Io: Grazie mille Sasha, però ora dobbiamo rimanere concentrate.

Sasha: Hai ragione Auri.

disse lei tornando seria, fallendo miseramente perché sembrava quella volta all'addestramento con Connie che si stavano "allenando", sorrisi per poi arrivarmi un flash davanti agli occhi, un flash spiacevole dove lei riceve il proiettile sul polmone perforandolo facendola morire annegata con il suo sangue, mi sentii male per un secondo sapendo che lei morirà in futuro e io e Chris non possiamo cambiare per niente la storia è già tanto che ci siamo noi in questo universo, 

poi appena mi svegliai da quello stato di trans di pochi secondi sentii il segnale e così io e Sasha scoccammo entrambe delle frecce e facemmo esplodere quella specie di bomba, Armin e gli altri spararono i fumogeni con la pistola, entrai subito dopo Levi, Chris e gli altri, io mi precipitai immediatamente contro una ragazza che mi stava puntando da quando sono entrata e la feci fuori fui costretta perché mi aveva già puntato con la pistola, ma è strano dove diamine è finito Kenny?

Kenny: EHY EHY EHY, Ciao bambolina.

mi girai appena in tempo schivando i suoi colpi sparati dalle pistole, gli lanciai una delle mie lame addosso per un diversivo e mi nascosi dietro la colonna, poi notai che mi aveva conficcato un piccolo pugnale sul fianco, "che pezzo di merda" pensai perché bruciava forte la ferita riguardai il pugnale, era conficcato nel mio fianco lo estrassi e lo lanciai via prendendo uno della squadra anti-uomo di Kenny per errore, MA PERCHÉ SUCCEDE SEMPRE IN MODO NON INTENSIONALE LE COSE CHE DEVO FARE PER DIO, poi ricomparve Kenny che stava per infilzarmi di nuovo con un altro pugnale poi dissi con del fastidio nello sguardo.

Io: PER COSA MI HAI PRESO PER UN PUNTASPILLI VECCHIACCIO?

Kenny: COME TI PERMETTI MOCCIOSETTA DI MERDA.

disse cercando di mettermi quel pugnale nel petto, lo schivai con una capriola di lato e gli diedi un pugno molto forte sulla faccia per poi sparire nella nebbia verde che avevamo creato per nasconderci in vista, ma niente Kenny voleva farmi fuori per chi sa quale motivazione, andai verso una colonna ma poi notai la povera Hanji a terra era svenuta, mi avvicinai alla mia amica e superiore la presi dalle spalle cercando di svegliarla chiamandola per nome.

Io: CAPOSQUADRA?! HANJI SVEGLIATI, HANJI RISPONDI NON È ARRIVATO IL TUO MOMENTO NON ORA SVEGLIATI DANNAZZIONE.

X: guarda guarda chi c'è qui, il capo vuole ucciderla se glie la portiamo chi sa ci premierà.

Y: peccato è così carina, sembra quasi uno spreco farla fuori.

non fecero in tempo a dire altro che si ritrovarono una lama conficcata nel petto, appena i 2 caddero a terra morti si rivelarono 2 figure, Chris e Levi con uno sguardo infernale, Chris guardava verso di me e Levi stava guardando per lo più Hanji, io feci finta di nulla ma lo notavo che era per lo più interessato ad Hanji, però quando lo notai non mi toccò affatto forse perché quel poco di cuore che avevo era per lo più danneggiato ma ho imparato a conviverci quindi oramai non sento nemmeno più quel fastidio al petto ansi, 

presi Hanji in braccio con la mia mano dietro le sue ginocchia e l'altra mano dietro la sua schiena, portandola fuori da lì augurando a tutti di non farsi male più di tanto, "Oh Levi secondo te non l'ho notato che stavi guardando Hanji? che idiota", pensai tra me e me tanto oramai sono abituata a questo genere di batoste, non mi interessa più niente di questo genere di cose, poi sentii dei mugugni che mi riportarono alla realtà, era Hanji.

Io: Hanji grazie al cielo stai bene.

Hanji: più o meno, sento un po di male d'ovunque.

Io: lo capisco, dopo una botta come quella che hai fatto.

Hanji: dove mi porti? e...PERCHÉ MI PORTI COME SI PORTA UNA SPOSA??

Io: puoi darti una calmata? che ti sto portando al carro per farti riposare un po e per farti recuperare prima?

Hanji mi guardò con dell'imbarazzo, ma che problema c'è ora? poi l'ho salvata perché non volevo rimanesse lì a farsi ammazzare, poi ok che sono 1,60 ma non vuol dire che non sia forte, Hanji però sembrò quasi stranita del fatto che io la sto trasportando, così per vedere cosa pensasse per una volta faccio una eccezione alla regola e gli lessi la mente e...WTF, ecco cosa pensava "Auri spero che tu non sia dell'altra sponda perché a me piace già qualcuno", AO SONO BISEX NO LESBICA PER DIO LO VOLETE CAPIRE O NO? C'È UNA GROSSA DIFFERENZA TRA BISEX E LESBICA, poi dissi con una calma disarmante ad Hanji fermandomi di colpo.

Io: Hanji se pensi che sono lesbica dimenticalo perché non lo sono e sto facendo questo per il bene della squadra, nulla di più nulla di meno.

Hanji: am scusa allora se l'ho pensato.

Io: fa niente, può capitare di confondersi tra i vari generi.

Hanji: ah sei bisex vero?

Io: brava, ora però non importa, rimani in questo carro che è meglio per te e per...beh anche per Levi.

dissi con nonchalance evitando i continui richiami di Hanji chiedendo spiegazioni, ma non glie le devo IO le spiegazioni ma Levi, io non mi devo interessare affatto, rientrai e partii a razzo verso i miei compagni facendo una carneficina di quei piccoli bastardi della squadra di Kenny ma mi sentii osservata mi girai e mi ritrovai Chris proprio dietro di me che stava guardando quello spettacolo non molto bello, ma devo pur liberare il terreno per i nostri compagni, no? ma più spaventato sembra sorpreso per tutto quello che sto facendo vedere ora forse non sembro io in questo momento, ma che importa devo far si che i nostri compagni abbiano la via aerea libera da questi stupidi ragazzi.

Y: ATTENZIONE ARRIVA QUELL' CAVA-

Io: LEVATI DI MEZZO RAGAZZINA E NON OSARE TOCCARE I MIEI AMICI.

Y: ALTRIMENTI CHE FAI? MI UCCIDI...ALLORA TI UCCIDERÒ IO PER PRIMA.

Io: ALLLORA CASCHI MALE MOCCIOSA.

Dissi strillando a pieni polmoni, la ragazzina si fiondò di violenza su di me ma non aveva fatto conto che la posso beccare a distanza con il mio arco, presi l'impugnatura della mia spada in bocca mentre l'altro lo rinfoderai nei contenitori in acciaio e tirai con l'arco una freccia avvelenata che la fece diventare polvere, sfrecciai verso la mia squadra che era davanti a una rete fatta di corde, Levi si avvicinò a me mise una sua mano sulla mia spalla ma io lo riguardai negli occhi e feci capire che beh...non doveva toccarmi, 

perché sono ancora un po spaventata di me stessa per aver fatto più di un omicidio, poi perché non mi sento di farmi toccare da qualcuno come lui in questo momento, infatti dopo poco Levi lasciò la mia spalla, guardai la rete era abbastanza alta e anche resistente da come vidi e percepii da come non si spezzava sotto la mia spada, poi ci fu qualcuno che sparò alla mia lama facendola cadere a pezzi a terra e i frammenti mi beccarono lo zigomo destro, guardi verso l'alto.

Io: che pezzo di me-

Kenny: Ah ah ah ah niente parolacce non stanno bene ad una signorina come te mocciosa.

Io: fottiti maledetto.

lui iniziò a ridere come un pazzo prendendomi per i fondelli, sfrecciando via dalla mia vista, così strillai a pieni polmoni che bruciavano per quanto forte avevo strillato.

Io: KENNY SE TORCERAI SOLO UN CAPELLO AI NOSTRI AMICI EREN E HISTORIA GIURO DAVANTI A DIO CHE TE LA FACCIO PAGARE.

sentii solo delle risate in lontananza, feci una smorfia di fastidio presi un'altra lama dal fodero ma sentii che le mani non riuscivano a tenere la spada poi mi accorsi che Kenny mi ha presa un fianco lo stesso che mi infilzò poco prima con un pugnale, caddi in ginocchio con la lama della spada puntata sul terreno, cazzo ero così arrabbiata e piena di adrenalina che manco mi sono accorta che ero ferita, 

sentii del sangue uscire dalla mia bocca e cadere a terra gocce sporcando il suolo,  Levi, Chris e Mikasa attorno a me per accertarsi che io stessi bene, dopo poco la rigenerazione fece il suo lavoro facendomi tornare energica come prima, così feci un respiro con il diaframma e mi scagliai contro la rete vedendo delle luci infondo a quella specie di corridoio, e per mia sorpresa tirando fuori uno strillo e respirando con il diaframma ho dato più potenza al colpo facendo anche spezzare le lame, c'ero riuscita nonostante mi facesse leggermente male sotto il polmone destro dove mi ha sparato Kenny.

Mikasa: Auri dove corri ora?

Io: dove secondo te? a salvare i nostri amici.

Levi: SEGUIAMOLA PER EVITARE CHE FACCIA ALTRE SCEMENZE.

disse Levi facendomi seguire da tutta la squadra e infatti Historia cercava di liberare Eren che stava piangendo e ogni tanto la ragazza gli dava anche qualche cazzotto in testa, il solito Eren nulla di nuovo, andai ad aiutare Historia insieme a Mikasa, Dopo un dibattito tra la futura regina delle mura e gli altri, vidi Eren prendere una boccetta dove sopra c'è scritto "corazza" la prese e si lanciò a capofitto sul punto della specie di palco e si trasformò in gigante ma divenne come di cristallo, poi sentii Levi strillare.

Levi: TUTTI SOTTO EREN CORRETE.

obbedimmo subito rimasi in ginocchio affianco al piede di Eren gigante, ovviamente lo chiamo così perché è di Eren oramai quel gigante, appena riuscimmo a muoverci (perché il pericolo era passato) presi le spade e spaccammo il cristallo che Eren aveva fatto attorno a se e lo tirai fuori insieme a Mikasa, devo ammettere che Eren è messo bene di fisico ma credo di essere diventata asessuale perché nessuno mi attraeva tranne uno ma tempo fa è stato chiaro "non ricambio" quindi ci passai sopra e cercai di non pensarci, 

sfasciai il bendaggi sulle mani di Eren che manco si era liberato, CHE GENIO CHE SEI EREN, ma poi appena mi girai ritrovai di nuovo Chris con quello sguardo geloso puntato verso Eren, lo sa che a me manco piace Eren quindi è inutile che lo guarda così poi sarebbe molto contraddittorio da parte sua, cioè credo di non essere l'unica a pensarlo...al meno spero, andammo su e Armin aiutò Eren per uscire da quella caverna ora mai è una voragine enorme, appena ci incamminammo verso il carro e visto che alcuni non entravano nel carro io dovetti chiamare la mia giumenta Maquia, salii in sella che in realtà è un sottosella e iniziai a galoppare più veloce che mai, vidi che Eren sta cercando di prendere il controllo di quel gigante ma per sbaglio disse.

Eren: STA FERMO VECCHIO NANEROTTOLO.

Oh cavolo misa che non doveva dirlo, girai la testa iniziando a ridere leggermente perché vicino al carro c'era Levi e lui detesta quando dicono cose riguardo all'altezza, Chris tratteneva a fatica le risate, poi Levi se ne uscì con un ordine particolare era rivolto a Chris questo ordine.

Levi: Chris scendi che non c'è abbastanza posto nel carro.

Chris: le ricordo capitano che il mio cavallo è stato confiscato dalla gendarmeria centrale.

Io: e che problema c'è? vieni sali.

dissi io senza nemmeno mostrare una emozione, Levi era stranito ma accettò perché non poteva far rimanere indietro nessuno specialmente uno forte come Chris perché avevo visto come si muoveva tra il fumo uccidendo i nemici era veramente forte quasi da non sembrare se stesso, effettivamente nemmeno io sembravo in me quando mi muovevo in quel putiferio, Chris salii su Maquia tenendosi alla mia vita, poi noto che Mikasa mi sta guardando in modo un po troppo perverso, poi noto che Chris l'ha mandata a fanculo e lei inizia a ridere, c'è qualcosa sotto ma cosa? feci finta di nulla, arrivammo alle mura ci fecero entrare senza problemi e iniziammo a pianificare come sconfiggere quel coso.

Erwin: ragazzi dobbiamo stare concentrati chiaro?

Io & gli altri: SIGNORSÌ COMANDANTE

dicemmo davanti alla scrivania con quel disegno davvero discutibilmente schizzato sul momento un po strano e inquietante, ma lasciai perdere l'importante è aver capito il piano andammo sulle mura e ci gettammo addosso dell'acqua un po fredda, il problema è che ho una maglia bianca l'unica fortuna che ho è che indosso il gilet nero che copre un po quello che si vedeva a causa dell'acqua, vidi Levi e Chris guardarmi in quel momento ma non non gli diedi il ben che minimo peso tanto oramai mi conoscevano com'ero fatta, no? ogni volta che mi allenavo con Mikasa ero in reggiseno che manco si può chiamare tale, vabbè lasciamo perdere che è meglio, mi sentivo molto esposta con questo fatto dell'acqua addosso ma feci finta di nulla, mi si avvicinò Levi per parlarmi.

Levi: si può sapere che ti prende? è da quando siamo tornati che non parli.

Io: nulla e solo che sono concentrata per la riuscita della missione, qualche problema?

Levi: no affatto solo che sembri giù.

Io: no non sono giù, è solo che vorrei concentrarmi sulla missione.

Levi: sempre a pensare a ciò dovresti invece preoccuparti di altro!

Io: per esempio?

Levi: beh a eseguire gli ordini e non fare quello che hai fatto alla caverna, sei letteralmente andata verso il pericolo.

Io: tanto a te importa di altro...vero?

dissi con una calma a dir poco inquietante, Levi mi guardò in modo molto preoccupato sta volta, non sa la mia "back story" in verità sa solo alcuni dettagli non tutto, non sa quanto è danneggiato il mio cuore oramai diventato piccolo come un seme di girasole e circondato da mura impenetrabili e che il mio cuore non è disposto ad un'altra rottura perché diventerei un'altra persona che non voglio diventare, mi concentrai a prendere altri barili d'acqua e metterli uno sopra l'altro come Mikasa, ma Levi mi afferrò un braccio facendomi cadere il barile dalle mani e mi guardò negli occhi, quegli occhi cerulei che ricordavano il metallo per quanto erano grigi e disse.

Levi: hai notato qualcosa in me, vero?

Io: si esatto.

dissi con una calma disarmante facendo uno strattone con il braccio liberandomi dalla presa del giovane capitano, e gli dissi di pensare alla missione e non a me così al meno non moriremo tutti, no? o meglio io o un altro, perché io è dall'inizio di tutta questa "merda" che ho una leggera paura di non rivedere nessuno delle persone che amo, però forse se succede la mia dipartita ritorno a casa ma non voglio provare non mi va di rischiare sapete com'è non vorrei morire ora, poi appena ritornai in me sentii un botto, segnale che era il momento di andare e fare a fettine quel affare, mi gettai dalle mura e mi agganciai a 2 metri da terra e iniziai a volare e lì iniziai a tagliare e tagliare pezzi su pezzi di carne di gigante che però invece di sparire si rigeneravano, quanto pare il punto debole non è ancora stato reciso, poi vidi che Historia era in difficoltà così la presi dai fianchi e dissi.

Io: Historia sei la nostra ultima speranza so che è una responsabilità troppo grande quella che stai per apprendere ma noi abbiamo fiducia in te e che c'è la farai alla grande e sono fiduciosa della tua riuscita, forza mostra al mondo chi è Historia Reiss.

Dissi lanciandola in alto dove c'era un enorme pezzo di carne che appena tagliò notai i vari pezzi del gigante che fumavano si ma non riuscivano a rigenerarsi, ha beccato il punto debole, io con un sorriso tornai indietro alla base centrale dove ci sono gli altri che hanno battuto la ritirata, notai Chris che era più che preoccupato, ma quella preoccupazione svanì appena mi vide arrivare sfrecciando nel cielo andando nella direzione della base, poi disattivai il dispositivo e caddi in ginocchio per poi rialzarmi, aspettavano le notizie da me visto che sono stata l'ultima ad andare in contatto con Historia, mi guardarono con preoccupazione, sorrisi e dissi con contentezza.

Io: C'è l'ha fatta, Historia c'è l'ha fatta.

tutti festeggiarono urlando il nome di Historia a pieni polmoni, in quel momento ero felice perché questo regno ora verrà governato da colei che è degna di regnare e non un fantoccio dei nobili che erano al comando prima, utilizzando una vecchia mummia come scusa per comandare il popolo, ma poi mi sentii più isolata dal momento ma non importa l'importante è che ora regni la legittima erede al trono, ma poi vidi che mentre gli altri correvano verso la caserma per informare Erwin rimanemmo io e Chris lì fermi a non dire nulla, poi però si avvicinò a me con una atmosfera che era famigliare per poi essere interrotta da una voce che conosco bene, Levi.

Levi: Aurora Erwin vuole parlare con te.

Io: si arrivo.

dissi con tono normale e iniziai a camminare verso il capitano sentii solo un pensiero da parte di Chris "Oh dio che cosa ti ho fatto", mi girai verso Chris aveva uno sguardo normale sembrava quasi una richiesta di scuse ma non sa che per quello che è successo l'avevo già perdonato non era colpa sua o mia se non gli piacevo, però ora sono contenta perché il regno è salvo e abbiamo evitato la catastrofe, salvataggio fatto, il regno è salvo...per ora.


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